martedì 12 gennaio 2010

A mente fredda

Da una parte Hiddink, la concessione della Russia e i milioni in ballo. Dall'altra Ferrara, le sue idee confuse, la sua incapacità di incidere sul gruppo e sulla squadra. La Juve si trova di fronte a mille difficoltà. A favore di Ferrara, paradossalmente, la sfortuna che si accanisce come mai prima d'ora sulla squadra e sui giocatori. Dopo aver ceduto Molinaro e Tiago e Ariaudo, la Juve si ritrova con Sissoko fuori causa e Poulsen infortunato. Il danese ne avrà per due mesi e Bettega deve trovare una soluzione immediata. Già prima di domenica prossima. Perchè il centrocampo manca di uomini. Serve pure un esterno a questo punto, con Giovinco in infermeria, Trezeguet a casa, Iaquinta tra color-che-son-sospesi. Esterno d'attacco, si intende. Forse, in ultimo, serve  semplicemente un allenatore.

Ferrara troppo amico dei giocatori e incapace di incutere paura? Sembra proprio di sì. La squadra non ha reazione, benchè Ciro lo conosciamo bene. Ma lo conosciamo bene dentro il campo, non in panca. Serve ancora tempo? Il cuore dice di sì, magari per vederlo all'opera con la squadra che lui ha in mente. Ma la testa dice di no e implora un cambio immediato. E non un traghettatore qualsiasi, ma uno con un progetto serio. Troppo bello il ritorno di Capello in veste di tuttologo, a fianco di Bettega. Troppo caro Hiddink. E' l'ultima novità in tal senso. L'olandese ha ricevuto il via-libera dalla Federazione Russa per allenare un club, ma la Juve tentenna in attesa di formulare una offerta congrua al personaggio Hiddink. Servono parecchi milioni per convincerlo ad affrontare i prossimi 36 mesi alla guida della Juve.

Tutto il castello è finalmente caduto. John Elkan e il suo piano di conquistare il patrimonio del nonno. Jean Claude Blanc e il suo piano di diventare Presidente di una squadra di calcio, quando l'unico compito di cui è capace è sistemare i conti. Chi lo rimetterà in piedi?

Bettega è tornato alla Juve proprio per colmare lacune diventate pozzi dai quali risalire è complicatissimo. Ma non può certo fare miracoli. Serve programmazione seria, servono scommesse. Partendo proprio da questo assunto mi viene allora da pensare che Bettega abbia proprio scommesso su Ciro Ferrara. Spero di non alzare troppo clamore, ma una certa logica questo ragionamento ce l'ha.

Bettega ha parlato prima con la squadra, poi con ciascuno dei delusi/deludenti (da Melo a Diego, da Ale a Giovinco), poi con Ferrara. I conti in mano dicono che Ferrara aveva due possibilità: Parma e Milan. Sfruttate malissimo entrambe. Adesso c'è Napoli e poi domenica si riparte col Chievo. Probabile, molto probabile che un tracollo col Napoli acceleri certe strategie. Ma la Juve ha investito tanto in Ferrara affidandogli il settore giovanile e un grande risultato Ciro l'ha raggiunto. E diciamo pure la verità, molti elementi erano stati scelti da Sensibile e Ferrara e poi affidati a Maddaloni. Poi Ciro ha scelto di provare a cimentarsi nel ruolo di Capo, giocandosi le due ultime giornate del precedente campionato. Juve che vinse con lo scatto di nervi e classe di Del Piero e di tutto un gruppo tornato miracolosamente a correre e lottare. Poi la Juve ha preparato la nuova stagione su basi non solide, tutt'altro. I vari Tiago, Molinaro, Poulsen, Grygera, Zebina non facevano parte del progetto Ferrara. Era già stato preso Diego e purtroppo il nuovo allenatore juventino doveva fare i conti col suo ruolo, assolutamente atipico. Ma già dopo un paio di giornate la Juve, che pure era partita alla grandissima, ha iniziato a perdere pezzi e sicurezza. Infortuni (Diego nel momento migliore, Melo che ha fatto gli straordinari per due mesi, poi Del Piero, ancora Trezeguet, fuori Iaquinta nel momento migliore, assente ingiustificato Amauri, quindi Camoranesi) e il bisogno di cambiare i piani. Piani tattici ovviamente e da lì il buon Ciro non ne ha capito più nulla. E con lui la squadra intera. E se non capisci come stare in campo, non c'è corsa o voglia che tenga.

Se però anche Bettega non ha licenziato Ferrara qualcosa sotto ci deve essere. Troppo facile dire "se licenziano Ciro, devono andarsene pure Blanc e Secco". Sarebbe logico, ma così non è. Blanc e Secco dovrebbero andarsene a prescindere, almeno il primo dovrebbe occuparsi solo della gestione economica, ma non mettere becco su questioni tecniche. Serve un direttore generale al più presto, perchè Secco non sa ancora fare il direttore sportivo (confermo questa mia tesi dopo aver letto parecchie utili dichiarazioni, di gente attendibile). Bettega avrà visto la primissima Juve di Ferrara. Con Melo dietro, poi un grande Marchisio, con un Diego super e uno Iaquinta prezioso. Poi Ferrara ha sperimentato con successo il 4-2-3-1: Sissoko diga con Melo, Diego in mezzo con Giovinco e Camoranesi ai lati a fare superiorità e a rifornire la punta di turno (Iaquinta, Amauri, Trezeguet). Contro la Samp fu splendida Juve. Pure contro il Genoa, pure contro l'Atalanta. Insomma, lì e solo lì Ciro mise in campo una formazione molto buona, equilibrata o quanto meno che sfondava letteralmente l'avversario. Partite nelle quali abbiamo esaltato una miriade di occasioni gol, con Amauri pronto a metterla dentro, con Trezeguet cui bastava soltanto un pallone per firmare la rete, con Diego finalmente costruttivo, con Camo e Giovinco vivaci e molto efficaci. A protezione di tutto due mastini come Sissoko e Melo. Adesso la controprova non è possibile darla. Tutti infortunati (Sissoko, Camo, Giovinco) o fuori forma (Diego, Melo) o fuori di testa (Amauri). E Ferrara che si deve inventare?

Ecco, un grande allenatore saprebbe come rispondere alla precedente domanda. Ciro, sai la risposta? Se sì continuiamo ad incitare la Juve tutta, se no, per piacere, per amore della Juve dimettiti. Sarebbe un bel gesto. Umile e intelligente. Non una vera e propria sconfitta, perchè permetterebbe alla Juve di capire cosa non va. Insomma prima Didier Deschamps, poi Ferrara. Possibile che non ne becchiamo uno capace? O ad essere incapace è la società Juve? Io la risposta la conosco, voi?

4 commenti:

marco99 ha detto...

Le attenuati ci sono e si possono trovare per giustificare in parte ferrara.
Purtoppo qui non è questione di uomini, ma di schemi, di idee, di organizzazione e carattere.
Ferrara non ha saputo dare nulla di tutto ciò.
Non è la sconfitta del milan in se a preoccupare, ma il fatto che sotto di due goal abbiamo smesso di lottare, mentre l'inter il giorno prima sotto di uno attacava con la schiuma alla bocca.
Se un tecnico non riesce a motivare i giocatori e a farli scendere in campo con la giusta tensione allora ha semplicemente sbagliato mestiere.

La stagione ormai è andata, coppa italia comprea, quindi bisognerebbe cercare di sfruttare questo girone di ritorno come un gigantesco banco di prova per la Juve del prossimo anno con l'allenatore del prossimo anno.
Altrimenti si sarà soltanto buttato via tempo inutilmente.

IoJuventino ha detto...

@marco99

sagge, sagge, sagge parole! Per questo insisterei nel far rientrare i giovanotti. Avranno tempo, calma e modo per assaporare l'ambiente Juve. Il nuovo tecnico avrà tempo, calma e modo per plasmarli e capire se sono congruenti al progetto. Mi sembra così facile!

jesus ha detto...

usDalla padella alla brace...
Sentita l'ultima cazzata? non e' Hiddink il futuro.. Van Basten.. uno che non ha mai vinto nulla e l'AJAX l'ha cacciato...
poveri noi.. in che mani...

IoJuventino ha detto...

@jesus

è una bufala!