domenica 31 gennaio 2010

C'è qualcuno che nota qualcosa in questo?

Attenzione al comunicato:

Il 10 febbraio l'Inter doveva disputare la gara di ritorno delle semifinali di coppa Italia con la Fiorentina. L'incontro slitta al 14 aprile [...]
C'è qualcuno che nota qualcosa?

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Il maggior rischio è non rischiare

Il maggior rischio che una squadra può correre è quello di non rischiare.

Mi basta questo per essere un pò ottimista per stasera e questa seconda parte di campionato che rimane. Ed è un pò anche il mio rimprovero a Ciro: non aver rischiato abbastanza. Come quando per esempio Marcello Lippi se ne infischiava del nome e buttava dentro Zalayeta che, spesso e volentieri, ha letteralmente risolto intere partite. Come quando, a dispetto di una serie di nomi di alto livello, metteva titolare Padovano tenendo fuori gente che in quel momento era in un periodo di flessione e, spesso e volentieri, Padovano risolveva le partite. Oppure quando ne lasciava fuori due/tre, di prime donne, per affidarsi ai falegnami, ai muratori, che però correvano e permettevano agli altri di poter fare il loro lavoro.

Di falegnami alla Juve ce ne sono, gente cioè con un cuore immenso, con discreti piedi. Ma chi l'ha detto che servono solo fenomeni. Di fenomeni te ne bastano due, forse tre, magari uno per reparto, poi ti serve gente che ci mette l'anima, che ci mette rabbia, quella stessa rabbia di non aver ricevuto dal cielo la classe immensa di un Diego, di un Del Piero, di un Giovinco. Chissà, magari Zac l'ha già capito. Da Caceres a Sissoko, dal mediano metodista Melo a giovanotti che vogliono poter sfruttare l'occasione come De Ceglie e Paolucci. Chissà, magari questi nomi li vedremo già stasera. Sarebbe subito un bel colpo. Inoltre, mi piacerebbe vedere finalmente una Juve all'attacco, compatta sì, ma che finalmente attacchi, tiri in porta. Già questo, Zac, sarebbe un bel passo avanti. Il carattere e i risultati verranno di conseguenza. Ma già questo, Zac, sarebbe veramente un bel passo avanti.

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sabato 30 gennaio 2010

Ma le responsabilità di chi sono?

I giocatori sono messi, ora, di fronte alle loro responsabilità. E chi mette i dirigenti davanti alle loro responsabilità? Troppo facile scaricare la colpa sui ragazzi, che ragazzi sono e ragazzi rimangono. Ragazzi che hanno bisogno di una guida forte, che non può essere solo l'allenatore. Ragazzi che hanno bisogno di capire che sono inseriti dentro un contesto molto particolare e da sempre diverso rispetto agli altri club. Un ambiente molto difficile.

Così Blanc può dire quello che vuole, dall'alto del suo tifo intertrista - perchè a questo punto appare evidente che questo signore tifa la Seconda Squadra di Milano - e nessuno gli replica, perchè nessuno può farlo. Ma il tempo a loro disposizione è inesorabilmente terminato. Fino a giugno si andrà avanti così, con Zaccheroni costretto a recitare il ruolo di salvatore, che avrà una palestra per le proprie idee. Zaccheroni preferito a Gentile perchè Gentile aveva semplicemente detto la verità, paragonando Blanc ed Elkan a degli incompetenti, sbagliando per difetto, peraltro. Non Gentile perchè Gentile ha la fama del sergente di ferro, che non si è piegato a Guido Rossi giocandosi il posto. Zaccheroni perchè "esperiente", benchè non alleni da 3 anni e l'ultimo incarico è stato portato a termine con esonero dopo 6 vittorie consecutive... per gli avversari però. Per di più, Zaccheroni non allena da 3 anni: sedeva sulla panca del Toro. E non importa se ha dato una mano alla Juve nel 2002, in quel famoso 5 maggio. Non importa nemmeno che potrebbe addirittura dare spettacolo: al cinema chiaramente, non penso, anche se lo spero, in campo.

Blanc parla e Bettega non ripete nemmeno una sua parola. Anzi interrompe l'imbecille che sa fare solo i conti per scaricare su Zac, evidentemente non scelto da lui, un compito complicatissimo: non farsi licenziare da qui fino a giugno.

Un pò mi dispiace, ragionando con la mente un pò più distesa, perchè in fondo Zaccheroni non ha colpe. Gli hanno offerto la panca più prestigiosa, anche solo per 4 mesi, e di corsa ha accettato. A cifre molto basse, senza ulteriori conferme sul futuro, ma chi è quel pazzo che non avrebbe accettato? Anche perchè peggio di così la Juve proprio non può andare. In più, rischia col rientro dei big (già Caceres e Del Piero e Giovinco contro la Lazio, poi sarà il turno di Trezegol, Marchisio e Camo) di ottenere qualche timido applauso. Basta infatti schierare l'undici equilibrato che qualcuno segnerà (Trezeguet), qualcuno salterà l'uomo (Del Piero, Diego, Giovinco), qualcuno riporterà un pò di fantasia (Camo), qualcuno lotterà col solito immenso cuore (Marchisio e Sissoko). Ma Zac non può sottrarsi al presunto massacro, ben sapendo che l'unica sua colpa è quella di essere stato scelto da Blanc e Elkan. In barba alla piazza, l'unica vera proprietaria di questo marchio. Sedici milioni contro due: e vincono i due! Incredibile? No, solo questo strano paese chiamato Italia! Dove - a conferma di quanto detto - ogni ruolo è occupato dal perfetto stronzo che ci meritiamo. Ogni ruolo!

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Zac: proviamo a fare pace?

La pizza famosa che qualcuno dovrebbe offrirti a giugno sono disposto a comprartela. Magari ceniamo pure insieme parlando di calcio, di giocatori e di quello che vuoi. Così, proviamo a fare un patto?

Dimostrami che hai le palle, che hai seguito la Juve, che da fuori una certa idea te la sei fatta. Solo due giorni coi ragazzi, solo due giornate di campetto. Ma non puoi non ignorare quanto segue:

  • che Diego ha il primo compagno vicino a metri 130 quando prende palla;
  • che non ci sono ali a disposizione, e che quindi ti dovrai inventare movimenti verso il centro e il centrale di centrocampo che va veloce sull'esterno, con i terzini a fornire grossa spinta, e per fortuna rientra Caceres domenica;
  • che Amauri non può giocare e che non dovrà giocare, perchè serve proprio dargli lo scossone e se si abbatte, pazienza, il calcio è un gioco per uomini veri;
  • che Melo va trattato molto bene perchè è un tipo fragile, ma se lo proteggi bene tatticamente e dal punto di vista della personalità può offrirti un contributo magnifico;
  • che su quel Candreva bisogna lavorare perchè il ragazzo ha doti importanti;
  • che quando rientrerà, Giovinco non può stare a marcire in panca, ma va fatto giocare e sembra fatto apposta per il tuo gioco offensivo sull'esterno.
Ecco, domenica sera, quando annunceranno la formazione e io sarò comodamente seduto sul divano sperando di non vedere quel francese accanto a BobbyGol... ecco, quando annunceranno la formazione saprò se posso fidarmi - poco, non corriamo - di te. Viceversa, l'inferno avrà inizio. 

P.S.
Sono curioso di sapere quanto lo pagano per mesi 4. E se questo fra un mese non fa punti? O non riesce a capirci nulla di formazione, di tattiche e soprattutto della paralisi psicologica della Juve? Questi quesiti non sono banali, né, purtroppo, molto lontani dalla realtà. E per una volta - proprio per buttare fuori questo francese e quel coso nipote dell'Avvocato - mi stuzzica l'idea di augurare il peggio a questa piccola società bianconera, non Juve. Mai avrei immaginato una cosa simile.

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Ferrara saluta e Zaccheroni mette il giubbino bianconero

Ovviamente ha subito puntato su un paio di concetti che esaltano la juventinità. Per esempio il fatto che "ho avuto una sola squadra di grande livello, il Milan, e questa Juventus gli si avvicina molto"  o il non aver mai pronunciato la Prima Squadra della Pinetina o ancora il tentativo di stimolare l'orgoglio, la serenità e la convinzione, tutti fattori ed elementi che sono clamorosamente mancati in questa stagione. Ci fosse Lippi o Capello questa squadra volerebbe, ma il cambio di modulo ha letteralmente spaccato tutto e la mancanza di personalità, beh, su questo punto avremo presto dei riscontri.

Uno dei gesti più belli di oggi è quello di Ciro Ferrara. Un saluto commosso, parecchi minuti negli spogliatoi a parlare alla squadra, ai ragazzi. Non è colpa sua, almeno non tutte le colpe sono sue. Probabilmente si rimetterà al lavoro dietro una scrivania perchè questi mesi non intaccano minimamente il suo valore e quello che è stato il suo lavoro come responsabile del settore giovanile. Probabilmente per il lavoro sul campo, tutto nelle sue mani, non è ancora pronto. Probabilmente affiancherà nuovamente Lippi, forse, chissà. Di certo questi mesi ci hanno ancora confermato la sua immensa umanità, umiltà e - se volete - una normalità che in questo ambiente è difficile da trovare.

Ora Zac, amante del 3-4-3. Amante del gioco sulle fasce. Peccato però che in questa rosa non abbiamo ali classiche: non lo è Brazzo, non lo è Giovinco, non lo è Candreva, non lo è Sissoko. Potrebbe diventarlo De Ceglie, di sicuro lo è Camo, ma è fuori. Come sono fuori Trezegol e Giovinco, due giocatori sui quali punto molto e se vuole sopravvivere dovrà farlo Zaccheroni. Al quale va il compito più pesante: dare un minimo di gioco, valorizzare Diego e Melo, riportare calma. Ma soprattutto, e da qui non ci si può schiodare, portare tanti, ma proprio tanti punti a casa. Con l'impegno i Europe League che diventa di vitale importanza per Blanc e Secco. Perchè uscire, e uscire in malo modo dalla Coppa... beh evitiamo di pensarci, perchè già mi vibrano le mani.

Benvenuto Zac, maledetto io che lo scrivo, ma è solo l'amore per questa maglia che mi porta a essere così calmo. Zac, pensa bene però una cosa: non hai jolly, non hai nemmeno un minuto per fare anche solo la minima cazzata. Non ti conviene proprio!

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venerdì 29 gennaio 2010

L'unico aspetto positivo di Zaccheroni

Una veloce chiacchierata su un caffè e l'unico aspetto positivo di Zaccheroni è questo: a giugno, per forza di cose, per la sopravvivenza, bisognerà ingaggiare un BIG. Di quelli veri stavolta, capaci di stravolgere la rosa adattandola alle proprie idee. Da quel momento in poi serviranno un pò di mesi per capire il nuovo tecnico e risollevare la squadra. Sarà Rafa, sarà Guus (non più, ovviamente), sarà Wegner (quasi impossibile, a meno che i Gunners...)? Beh, di sicuro non può essere un altro Ranieri, nè Massimo Carrera può pensare di poter ambire al posto di allenatore della Juve! O no?

P.S.
Ci sarebbe un secondo aspetto ed è una data: 5 maggio! Non serve nemmeno specificare l'anno, la partita o il contesto!

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Per un attimo... stento a crederci!

Figuriamoci e voglio ancora ribadirlo: niente violenza fisica o destinata a danneggiare strutture. Però in qualche modo dobbiamo agire e allora qualcosa bisogna fare.

La prima mossa, indispensabile, è smettere di pagare abbonamenti vari, tipo Juventus Member, Juventus Channel e via dicendo. Stop. Qualcuno dovrebbe inoltre prendersi la briga di non andare allo stadio da qui sino a risistemazione societaria. Per risistemazione societaria intendo: Andrea Agnelli in, Blanc+Secco+ElkanJohn out.

Nel frattempo questo blog inizierà il massacro mediatico del signor Zaccheroni e degli imbecilli che hanno venduto la Juve e cioè Blanc, Secco e John Elkan. Perchè a questo punto è chiaro che la Juve è stata venduta in quel 2006, e non solamente retrocessa. Non si spiegano tutte le mosse da quell'estate fino a quest'ultima, di pochissimi minuti fa.

A Ciro dedico il mio personale saluto. Per quanto può contare la mia parola, zero ovviamente, io continuo a credere in te come allenatore. Solo che nessuno può improvvisarsi Padre Eterno con la caterva di infortuni e senza società alle spalle. Ciro, ti auguro le migliori fortune. E augurio diametralmente opposto lo dedico a zaccheroni che fu del milan e della Seconda Squadra di Milano.

Parentesi: Gentile è stato scartato dal signor Blanc per evidenti dissidi sulla gestione senza senno di questa società con i colori simili a quella Juve che prima del 2006 ha rotto il culo a tutti. SUL CAMPO.

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Urgente bisogno di contestazione!

C'è urgente bisogno di contestazione. Di quelle da far venire la paura a Blanc, Secco e John Elkan. Di quelle che proprio non puoi ignorare. Di quelle che ti fa venire voglia di scappare in qualche paese lontano per evitare il linciaggio che, a questo punto, è doveroso. Zaccheroni pare essere a Torino. Diretto alla Sede della Juve. Chiunque sia in ascolto lo blocchi e lo faccia tornare indietro, a casa sua, perchè a Torino, per Zaccheroni, non c'è proprio posto. E non c'è più posto nemmeno per Blanc, Secco e John Elkan.

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A fallire non è la Juve

Primi minuti, la Juve attacca e Diego segna. Uno a zero. Papera di Toldo e nonostante le imprecazioni di Marco Civoli che vorrebbe il gol annullato per clamoroso infortunio del portiere suo prediletto, la Juve rimarrà in vantaggio. Negli occhi l'incredibile farsa della panchina nerazzurra, atterriti da un qualcosa che ai più appare come team di calcio, a molti come un paio di ragazzi da recuperare alla vita. Eppure a San Siro questi quattro ragazzi con una condizione di forma scadente e una condizione mentale da far venire i brividi  a Balotelli, si giocano la partita e nel primo tempo non subiscono un tiro in porta. Buffon inoperoso a parte un tiro fuori di Maicon e un appoggio di Balotelli. Questo, almeno per piacere personale, mi piace ricordarlo. E la domanda è: "perchè questi signori con la maglia bianconera non hanno giocato sempre con questo ordine e questa determinazione?" Maicon assente premuto da Grosso e De Ceglie (ottimo Paolino che però deve prendere coraggio), Balotelli e Pandev mai pericolosi, centrocampo Juve con molta più forza dei solisti nerazzurri. Zanetti prende palla e parte, dove non si sa. Thiago Motta ha un rendimento molto al di sotto del peggior Poulsen, solo che veste il nerazzurro e campa di rendita dopo il gol nel derby d'andata, era agosto 2009. Molto buona l'accoppiata, ma lo sapevamo già, Sissoko (meglio di Beck, quello tedesco però, con la spalla dolorante e debilitato) e Melo (il brasiliano sta tornando, con cattiveria e a me non è dispiaciuto ieri). Ottimo Candreva, un pò fuori dagli schemi (perchè schemi la Juve non ne ha), ma grande personalità. E' l'unico che accende la miccia a centrocampo e spesso è lui che porta la palla a Diego. Su quest'ultimo mi esprimerò alla fine.


Minuto 25, Balotelli sbaglia un appoggio e San Siro si lancia in una serie di fischi assordanti. Balotelli risponde ironico prima, arrabbiato poi. San Siro non gli perdona nulla (e perchè dovrebbe?) e questa scenetta durerà per 1 minuto. La domanda è: San Siro verrà squalificato per razzismo? Perchè la dinamica è la stessa, i fischi sono uguali, il giocatore è sempre lo stesso e ieri non mi sembra fosse di colore bianco.

Minuto 42, Thiago Motta prova a mettere al centro e c'è un mani di Melo. Sembrerebbe rigore e se solo ci decidessimo a mettere la regola del tipo "anche se in area ti scoppia l'ernia e il tuo mignolo sfiora il pallone E' RIGORE!" la vita sarebbe certamente più facile. L'arbitro è lontano, ma vale solo quando l'episodio è a favore dei nerazzurri, mentre in effetti il guardalinee è lì a due passi. Il rigore sembra netto, quindi francamente questo episodio resta fra i misteri più misteriosi del mondo. Azzardare che la terna è comprata mi pare un'offesa proprio ai danni di questa Juve, incapace pure a barare. Resta il clamoroso errore. Ed ecco che qui termina la partita. Incredibilmente si va negli spogliatoi 11 contro 10, perchè Thiago Motta può fare tutte le entratacce che vuole, mentre Amauri è ancora in vacanza e questa cazzo di nave ancora non attracca.

Nel tunnel, come ha detto Ferrara, è accaduto qualcosa. E non c'è bisogno di Ferrara per capirlo perchè nel secondo tempo il buon signore vestito di giallo comincia a sbandare: solo ventunesimo fallo da dietro si decide ad ammonire Thiago Motta, poi Maicon sgambetta a palla lontana Diego ed è giallo sul quale le proteste giungono pure dalla casa estiva di moratti. Balotelli intanto prepara i mondiali di nuoto o più probabilmente sta preparando il secondo episodio di Paranormal Activity: nessuno lo tocca eppure va giù come colpito da Mike Tyson. Tutto normale, non c'è giallo, mentre i difensori bianconeri sono costretti a non intervenire più duramente. Murigno appare rilassato: ha atteso col fare mafioso il guardalinee e l'arbitro alla fine del primo tempo, Oriali può fare quello che cazzo vuole, andare dal quarto uomo così come decidere i minuti di recupero o addirittura intimare al guardalinee di segnalare un non fallo. E meno male che il Palazzo è contro, altrimenti saprei a chi dare la colpa per i cambi non effettuati di Ferrara, in evidente confusione mentale, nonostante abbia azzeccato il modulo iniziale.

Finisce qui, con quel gol a freddo segnato da Diego e tante nuove conferme.

La Juve manca di tranquillità, perchè probabilmente è la società a essere assente in tal senso. Ferrara lo conosciamo bene tutti: che manchi di personalità è una bufala quasi pari a quella che voleva assegnato il Premio alla Carriera a Marco Materazzi! Che manchino i giocatori è una stronzata: servirebbe un tipo come Lippi per riportare al suo livello Melo, per sfruttare bene l'immensa classe di Diego (ieri imprendibile), per quadrare una difesa che ieri non ha subito nulla, se solo si decidessero a fischiare qualche fuorigioco. Manca l'attaccante, e io mi aspettavo ieri l'ingresso di Paolucci al posto di un Amauri che non vogliamo più vedere in campo. Sono disposto a versare un paio di centinaia di euro per farlo rimanere a casa, sul divano, ad attendere il passaporto libico o rumeno. E' una vergogna per il calcio bianconero affidarsi ad uno che nel 2010 non ha ancora tirato in porta. Sempre scontroso e arrabbiato, per una volta ne spieghi i motivi, perchè da fuori io proprio non li vedo. E sta rubando spazio a gente capace, o gente che vorrebbe sfruttare le opportunità della vita, tipo Paolucci appunto.

Su De Ceglie si può e si deve puntare: tanto dinamismo, ma deve metterci più coraggio. Coraggio che può arrivare, perchè le basi le ha e i margini di miglioramento sono enormi. Bene, benissimo Candreva, l'unico a prendersi la responsabilità del dribbling a metà campo, l'unico in grado di portare a spasso la palla e con sè gli avversari. Proprio i suoi continui tagli la dicono lunga sull'inefficacia di questa Juve: zer o movimento senza palla. Solo Diego e Candreva si rompono il sedere, con De Ceglie che si inserisce, poi nulla.

Solito immenso Chiellini, attualmente il difensore più forte in circolazione. L'unica cosa che può Balotelli  è fingere di essere stato colpito da un meteorite, perchè non si passa dalle sue parti. E a dire la verità, non si passa nemmeno dalle parti di Grosso che in fase difensiva timbra una prestazione niente male.

Eppure si esce. Si esce perchè quando sembra che la fortuna ti è vicina, poi capisci che quella stessa fortuna si allontana e da dietro spunta il fantasma della maledizione, tra deviazioni e le solite amnesie.

"Vi faremo sapere" conclude Blanc. No gioia mia di un francese, no, non ci stiamo capendo. Qui il problema non è Ferrara. Il problema sei tu, chi ti ha dato quel posto e cioè il più fesso della famiglia, tale John Elkan, e quell'incompetente di Secco che contatta Zaccheroni senza prima avvertire Bettega. Nel mentre, il ragazzo che segnò di tacco al Milan aveva già in mano Gentile, perchè qualche cosa, purtroppo, si deve fare. E non potendo cambiare 15 giocatori, non rimane che un'unica soluzione. Peccato, perchè io continuo a crederci e a volerlo vedere a regime. Magari un giorno capiterà, nel frattempo a fallire non è la Juve, perchè questa, dal 2006, non è più Juve.

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giovedì 28 gennaio 2010

Mutu positivo all'antidoping. Senza parole

Trombano con le gnocche che ci sono in giro sulla faccia della terra e giocano al calcio, e per entrambe le cose vengono pagati. Eppure  - ammesso che le colpe siano reali e che ci sia stata infrazione - rischia 4 anni. Anzicché essere preso a bastonate sui denti ed espulso  - perchè è così che accade a un ragazzo normale che ci casca perchè la vita è stata realmente cattiva o la fortuna non lo ha aiutato di certo - questo signore qui rischia 4 anni. E nessuna multa da pagare, per esempio ad una società esemplare per progetto morale-sportivo.

Mutu positivo all'antidoping. Recidivo: rischia 4 anni - Link 

Senza parole...

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Parli male dell'inter? Vieni oscurato!

E' questa la libertà e l'onestà di cui tutti parlano:

Stamattina, quando, dopo vani e ripetuti tentativi di collegarmi al sito, sono finalmente riuscito ad entrare, ho notato - come molti di voi - con spiacevole sorpresa che il mio articolo sulla "saga Moratti" e le sue malefatte, era sparito come per incanto. Cancellato, al pari di altri articoli inseriti ieri. Il tutto senza un minimo preavviso, senza una spiegazione, il che mi fa pensare (o quantomeno sperare) che non sia accaduto per volontà del direttore, ovvero l'unico che ha facoltà di cancellare gli articoli, e qualora lo facesse si premurerebbe, presumo, di avvertire il redattore per motivare il gesto. Anche perchè sarebbe davvero triste pensare che la censura endemica e la mancanza di libertà cronica che vigono nel nostro miserabile paesello abbiano attecchito anche nel nostro sito, finora distintosi proprio per la massima libertà di espressione concessa a noi redattori e agli stessi lettori. Quindi, voglio escludere che si sia ceduto a intimidazioni, ricatti o pressioni di qualsiasi genere. O meglio, lo spero vivamente. In passato, come saprete già, il nostro sito è stato fatto oggetto di pesanti attacchi portati da esperti hackers che oltre ad oscurare JuveNews per intere settimane arrivarono a minacciare il nostro caro Direttore Valerio, rubandogli anche dati personali e sensibili al fine di intimorirlo (ricorda un pò il "metodo Telecom"...non trovate?). Ma non la fecero franca. Perchè la tenacia ed il coraggio di Valerio ebbero la meglio. E hanno pagato per i loro gesti. Gesti vergognosi, che però ci inorgogliscono, perchè ci danno la certezza che stiamo facendo bene il nostro lavoro, a tal punto da essere diventati molto scomodi per qualcuno. Qualcuno che forse sta molto in alto.

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Non vogliamo Zaccheroni

Se arriva Zaccheroni ho l'impressione che la Rivoluzione Francese a confronto sembrerà una piccola lite in famiglia! E non posso, proprio non ce la faccio, pensare che Bettega avalli questa ipotesi.

Drughi siamo nelle vostre mani!!!

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Condizioni drammatiche per la Juve

Da qui a domenica la Juve può contare su Marrone, Giandonato e Boniperti Jr. E non è una battuta. Nella tragedia spicca pure l'assenza di Ciro Immobile.

Niente trasferta a Milano per Brazzo (20 giorni) e nessuna chance per Del Piero, anche se il Capitano per domenica è recuperabile. E' così che la Juve si appresta a giocarsi i quarti di finale.

Con un undici che gioca ininterrottamente da non so quando tempo. C'è Sissoko, c'è Diego dietro le punte (dovrebbero partire Amauri e Paolucci, visto che non c'è più nessuno), c'è Melo che rientra dopo la squalifica in campionato e poi basta. Fuori causa Marchisio per 20 giorni. Fuori gioco Poulsen. Ah, dimentico Candreva che è appena arrivato e che giocherà sulla destra o sulla sinistra, come quando giochi col tuo amico scarsissimo, gli chiedi dove vuole giocare e lui, alzando le braccia, dice "è uguale". Ma tu e il tuo amico siete amici e provate a divertirvi un'oretta al campetto del vostro paesino, mentre qui la faccenda è leggermente più seria. Quindi, molto drammatica.

Ci sarebbe De Ceglie adattabile a sinistra, tranne che Grosso sta dimostrando perchè il Lione non ha mai rilanciato sul prezzo di vendita. Grygera intoccabile, a meno che Zebina non si svegli da un lungo letargo. Chiellini e Cannavaro compongono la difesa. Buffon in porta perchè domenica ci sarà Manninger. La panchina non ve lo dico. E ci giochiamo il passaggio del turno.

Partendo da questa premessa, assolutamente oggettiva, qualcuno mi dice perchè bisogna immediatamente cacciare Ferrara? Non può nemmeno contare sul Capitano. Non può nemmeno abbozzare una qualche forma di schema, non ha avuto nemmeno il tempo - ammesso che sarebbe servito a qualcosa - di plasmare Candreva. Né di capire cosa può dare Paolucci e quali movimenti deve fare. Ci affidiamo al solito Diego che non ha nemmeno portato un gol su calcio da fermo, solo tanti assist, e ci affidiamo alla diga Momò. Inutile ormai fare affidamento su Amauri che domani vedremo battibeccare pure col tifoso intertrista del terzo anello che oltretutto non ce l'avrà con lui, bensì con la Federazione che sta facendo di tutto per ostacolare la squadra del petroliere più antisportivo del mondo.

Ma, va bene. Cacciamo Ferrara. Già domani sera dopo il match? O venerdì mattina? O magari da lunedì? Va via Ferrara e a chi ti affidi?

Nessun big è disponibile a prendere la Juve in queste condizioni e a queste condizioni. Nessun big è soprattutto libero. Hiddink per soli 6 mesi chiede 3,5 milioni di euro, col rischio che saluti tutti a giugno e ci ritroviamo punto e a capo. Perchè all'olandese o presenti qualcosa di serio altrimenti meglio lasciard perdere. La cosa buffa è che Hiddink è prendibile, ma assieme a lui poi devi pianificare gli ultimi minuti del mercato perchè chiederà sicuramente qualcosa. La dirigenza di Blanc-Secco-Elkan allora tentenna: non facciamo che questo qui azzecca le mosse e la Juve torna a vincere? Giammai. E in perfetto stile morattiano si punterà su qualcun altro. La mossa di Bettega sembra quella di puntare Benitez per giugno, intanto allora servirebbe un traghettatore. Per esempio Claudio Gentile. Eliminate gli altri nomi perchè non hanno nemmeno motivo di esistere.

E Claudione sarebbe un bel colpo. Un colpo di soli sei mesi? E Claudione direbbe di sì? Ma scherzi. Ma pensa tu: questo ha fatto benissimo con l'Under 21, era tra i papabili per allenare la Juve post-Calciopoli, ora è a spasso per divergenze con Guido Rossi. E perchè si è deciso di riportare a casa Zenga il cui unico merito è quello di essersi fatto prendere per il culo per settimane per i suoi famosi schemi da calcio d'angolo, quando perfino il magazziniere si muoveva a tono col commesso del responsabile commerciale del Catania. Vi ricordate?

Claudione è a spasso da un pò e francamente il motivo non me lo spiego. O meglio sì, ma me lo tengo per me. Zeman ebbe dire che "Moggi fu la mia rovina. Non lavoro più per colpa sua". Anche se poi molti presidenti hanno escluso la candidatura del boemo perchè "si rischia sempre grosso con le sue tattiche divertenti solo per il pubblico in tv".

Claudione è a spasso e allora accetterebbe di buon grado la proposta di Alessio Secco. Che già qui mi immagino la scena: Alessio che chiede l'autografo al suo beniamino e poi si fa sfilare nel contratto la casa, la patria potestà e le chiavi di un vecchio magazzino dove posteggia la macchinona. Comunque, Claudione accetterebbe. E cosa potrebbe portare?

Porterebbe quello che ha già fatto vedere con l'Under 21. Un attaccante forte, di quelli che la devono mettere dentro, poi giocatori leggeri e veloci, di fantasia, tali da accendere la manovra. Un centrocampo forte capace di dare copertura e spinta e una difesa  attenta, che partecipa poco alla manovra. Io la sua Under me la ricordo così. Punta di diamante fu Gilardino che mise a segno una decina di reti sotto la sua gestione. E sempre sotto la sua gestione ricordiamo (nella parte finale) un certo Pirlo, poi l'esplosione soltanto temporanea di Maccarone. Il suo centrocampo preferito era composto da Zanetti, Gattuso e Baronio. Oggi Marchisio, Sissoko e Melo. Soprattutto ci sa fare con i giovanotti, e per quanto detto in passato oggi la Juve deve molto puntare sui giovani per poter programmare al meglio la prossima stagione, cercando di ottenere un piazzamento dignitoso in questo campionato.

Dunque, che fare? Ancora Ferrara e come va va, oppure Gentile? Alternative io non ne vedo!

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mercoledì 27 gennaio 2010

Venne licenziato per aver detto cose giuste

Una nota, in vista di quello che forse sta accadendo in queste ore.

Nel 2006 avvenne una sostituzione sospetta. L'osservatore nerazzurro aveva bisogno di allenare. Ne aveva voglia. Così, giusto per accontentarlo, il dimissionario membro del cda nerazzurro, divenuto improvvisamente il padre-padrone del calcio italiano, decise di mettere al posto dell'allenatore che aveva preso un bronzo, dopo aver vinto l'Europeo Under 21 precedente, proprio l'osservatore nerazzurro. Che poi comunque ha fatto bene. Anzi, molto bene per quanto mi riguarda. Bel gruppo, tanta umanità. Ma quell'osservatore nerazzurro diventò osservatore nerazzurro per ragioni mistiche che lui stesso non sa spiegarsi.

Detto in altro modo, uno juventino reo di aver detto un paio di cosette su quello che stava accadendo in Federazione, con buoni punti per poter rimanere su quella panchina, venne rimosso per punizione con un uomo di fiducia dell'inter. Questo, solo per chiarire un pò di polemiche nate prima, durante e dopo il derby. A proposito della indipendenza della Federazione.

P.S.
Per chi segue da lontano il calcio, i nomi sopra non-esposti sono riconducibili, attraverso un ragionamento logico e fonti chiare, a Guido Rossi, Pierluigi Casiraghi e Claudio Gentile. Passo e chiudo!

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Quanti nomi per la panchina Juve!

Se la Legge servisse a qualcosa, la metà dei giornalisti sportivi italiani verrebbe arrestata di colpo per possesso e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto il fumo venduto in questi giorni non fa che alterare, fra l'altro, l'insoddisfazione dei tifosi.

Ciro Ferrara ha il destino segnato, solo non se ne conosce la data in cui dovrò salutarlo, augurandogli le migliori fortune, ammesso che verrà salutato. Perchè se un pò questi signori maledettamente incollati alle poltrone bianconere... no, scusate, stavo iniziando un discorso serio, assolutamente in disaccordo con le menti perverse di Blanc, Secco e John Elkan. Ripeto: questi tre tifano inter, non si può spiegare in altro modo la loro condotta.

Non se ne conosce la data limite perchè Bettega ha sostanzialmente le mani legate da Blanc e da John Elkan, accidenti a lui. Perchè si possono sì spendere milioni di euro in radiografie e raggi-X visti gli infortuni in numero esponenziale, ma due lire per il tassello più importante di un club di calcio proprio non si staccano dal portafogli. Parlo, per inciso, di un allenatore.

Rafa Benitez è la speranza di Bettega e visti i suoi rapporti e il suo immenso talento nel tessere le trame delle trattative all'estero (Ibra e Vieira, gli ultimi colpi) è lecito sperare e sognare. Ma solo a fine campionato e solo con una posizione in classifica dignitosa. Per dignitosa, ponendomi nei panni di Rafa, intendo almeno un piazzamento nelle Coppe. E visto l'andazzo, metterei già la firma per l'Europe League. Anche se poi, leggendo la rosa bianconera, mi domando come caspita siamo finiti dove siamo adesso.

Se non Rafa allora Hiddink. Ma per Hiddink si ripresenta l'esatto problema che per lo spagnolo: soldi, maledetti soldi. E soprattutto Hiddink o lo prendi subito, altrimenti non è una soluzione. E' solo un problema spostato più avanti nel tempo.

Se non Rafa e non Hiddink, allora chi? Non pronuncio nemmeno il nome dell'allenatore che fu dell'Udinese, poi di Milan e inter. Inutile parlare di Trap (per fare che?) o di Laudrup (mi ricordo qualche sua giocata, ma non del Laudrup in panca) o di Zoff (per fare il secondo a Buffon?). Così le uniche reali alternative si chiamano Gentile o Vialli. Per evidenti motivi la squadra non può essere affidata a Carrera, il cui nome è stato accostato da un giornalista a lui vicino, e questa al paese mio si chiama pubblicità. Fra l'altro Massimo Carrera sta bene dove sta al momento.

L'aspetto più divertente di tutta questa vicenda è che io ho le idee confuse, e questo è normale, ma chi ne capisce meno di me e ha il potere di decidere, addirittura, non ha idee. Perchè se le avesse, quel timidone di Blanc verrebbe al microfono a spiegare chiaramente, mettendoci quella faccia da conti in sospeso, che cosa accade all'interno della Juve da quando Cobolli è stato mandato a casa. E come detto più volte, rimpiangere Cobolli vuol dire veramente aver toccato il fondo. Oltre, c'è l'inter!

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Una notizia e un brivido lungo la schiena

Una notizia, una veloce lettura e un brivido che corre dietro la schiena. Sia chiaro che se va in porto la trattativa spengo la TV, chiudo i giornali, cancello dal mio reader i vari contatti bianconeri, annullo ogni forma di contatto con la Juve-di-Blanc-Secco-e-John-Elkan. Non esiste, per almeno tre ragioni:

  1. si è seduto sulle panchine delle acerrime rivali sputando sui nostri colori;
  2. non allena ormai da una vita e non miete successe dai tempi di Udine, considerando nulla la parentesi rossonera per motivi gallianiani;
  3. non vedo quali idee e quale rapporto possa avere con l'attuale rosa, inoltre non credo al fatto che abbia stimoli validi tali da poter fare bene con la Juve. Mi sforzo, ma non ne vedo nemmeno uno.
Che tristezza!

P.S.
Marchisio si ferma per 20 giorni. Starà vicino al suo bambino. Mentre Brazzo ha deciso che tre partite su tre sono troppe: si infortuna anche lui, così a centrocampo giocheremo Io, Momò e Felipe Melo.

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Deferimento? Assolutamente un contro-senso!

Il deferimento di TopoGigio-Paolillo e di Murigno-il-Cogli-One è assolutamente infondato perchè poggia su basi inesistenti. Cioè, la Federazione si schiera apertamente contro le dichiarazioni di questi due geni del pallone, con sottofirma del grandissimo presidente ruba-scudetti. Il motivo del deferimento riguarda appunto le loro dichiarazioni che sarebbero "lesive della moralità, della equità e della buona coscienza degli organi federali". Buona coscienza? Equità? Moralità? Ah Federazione, ma andate affanculo!!!

Ma come, nel 2006 le squadre concorrenti alla Prima Squadra della Pinetina venivano retrocesse o penalizzate fortemente e veniva consegnato uno scudetto talmente finto che all'estero non se lo sono nemmeno cagato e ancora oggi si chiedono perchè in Italia viene conteggiato, poi si concede il lusso che una squadra possa fare e disfare regole e regolamenti per 3 anni e ancora per chissà quando, e poi si parla di legalità, di moralità e di equità??? Ma dai, siamo su Scherzi a Parte? Tirate giù il cartello per favore, perchè altrimenti qui abbiamo superato i limiti della decenza umana. Condizioni di questo genere erano espressioni di metodi di vita assolutamente da dimenticare, frutto di personaggi squallidi passati alla storia come mostri. Bah, sempre e comunque Buon Campionato a Tutti!

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martedì 26 gennaio 2010

Sacchi preferisce... leccare!

Vedere Sacchi vendersi per ricevere soltanto un paio di leccatine... non ha prezzo!

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L'inter accusa, io rispondo

Le parole hanno un peso e spesso pesano più di macigni. O di situazioni. Le parole vanno usate e misurate con la giusta cautela, specialmente quando rivesti determinati ruoli o quando ti trovi a lavorare in specifici contesti.

Venti lunghi anni, mai terminati peraltro, di disfatte e di malefatte gestionali e tecniche, portano l'attuale circo nerazzurro a scatenare polemiche su polemiche. Come a ribadire che a vincere serve classe, ma la classe non può essere comprata, né derivata, né ereditata. Non esiste un Guido Rossi capace di trasformare una baracca in un lussuoso appartamento. Non esiste alcuna giudizia fasulla a trasformare quello che era un giocattolo rotto in partenza, in uno strepitoso pezzo da collezione.

Non esiste alcun individuo dotate di un pizzico di intelligenza che dà alla società Inter la dignità di "campione". Esiste solo una stampa comprata a mezzo scandali, esistono solo trasmissioni TV che si adeguano alla pochezza dell'italica popolazione. Italica popolazione votata e devota agli scandali, di quelli che fanno arrossire le persone per bene. Di quelli che ti fanno vergognare di essere italiano. Ma sul serio. Di quelli insomma che eviteresti volentieri per fare finta, anche soltanto per un momento, che vivi in un paese normale. Povero di idee, povero di qualità, ma normale. E invece non si riesce a fare finta per nulla.

A vincere serve classe, ma proprio tanta. E chi non la ha rischia di fare la figura dell'imbecille. Avanzando ipotesi da stracciare in partenza, di quelle che quando venivi interrogato il Professore ti mandava a posto per evitarti il linciaggio della classe, per evitarti la brutta figura. In questo Paese non esistono più professori e gli alunni mediocri possono addirittura prendere il sopravvento. Possono addirittura permettersi di avanzare complotti contro la loro persona ai danni di chi quella scuola la vorrebbe portare a termine con dignità e competenza. Con equilibrio, se non con competenza.

In un paese normale che si rispetti, quando un cittadino comune lancia l'allarme di essere perseguitato accade che la giustizia attivi un meccanismo semplice: "vediamo un pò se questo signore ha un minimo di ragione per pensare ciò!". Se così è, cioè se davvero esistono motivi per pensare di essere perseguitati o che esiste un progetto per essere danneggiati, allora la giustizia prenderà tutte le contromisure possibili. Ma se per caso hai tentato di fare il furbo, allora devi pagare. Perchè in questo mondo un briciolo di dignità morale ci vuole. Ma, capite bene, parlare di dignità e di moratti e della sua banda, sempre in questo mondo, appare un argomento così incongruente da far apparire le accuse dell'inter come legittime. Ed è proprio questo momento che il calcio ha fine. Al suo posto, uno spettacolo da non mostrare ai minori di 14 anni. E da non esportare all'estero. Have a good day!

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Bettega ha la soluzione?

I giochi sembrano fatti. Ma si gioca da subito? Forse no. Ferrara siederà sulla panchina della Juve fino a giugno, con la speranza che i prossimi mesi servano per recuperare la scia dei posti Champions, perchè se ciò non dovesse accadere allora si ricorrerebbe subito ai ripari. Non so voi, ma a me sembra proprio un ragionamento strano.

O cacci via Ferrara subito, o te lo tieni fino a fine stagione, qualunque cosa accada. Perchè più passano le giornate, meno partite hai a disposizione per recuperare. Più insisti, più ti pentirai. Come se ne esce da questa situazione paradossale? Con il cervello. E - è proprio il caso di dirlo - allora siamo fritti. Spacciati.

Ciro Ferrara ha colpe limitatamente dentro il terreno di gioco. Dove però il gruppo - che non ha scelto lui al completo - ci arriva dopo aver trascorso una settimana sul campo di allenamento. Dove Ferrara detta gli ordini principali, da la squadra reagisce e agisce in conseguenza a quelle che sono le consegne della società. Cioè, pensare di poter sedersi comodamente davanti la scrivania nell'attesa che Ciro Ferrara - o chi per esso - sistemi e risolva ogni tipo di problema e problematica è un pensiero talmente deficiente da richiedere immediatamente una perizia psichiatrica.

Una squadra si costruisce con fatica, con idee precise e molto chiare, con uomini scelti opportunamente e comandati opportunamente. Alla Juve non accade dai tempi di Moggi e Giraudo: il primo comandava in stile marines, il secondo comandava in stile marines. Tutti in riga, niente sconti per nessuno. Ora abbiamo Blanc e Secco: il primo non riuscirebbe a comandare nemmeno Qui Quo Qua, il secondo è invece comandato proprio da Qui Quo Qua. A voi risolvere il paradosso bianconero.

Nel nuovo sistema Juve continua a funzionare il comparto giovani, con allenatori delle categorie inferiori prese da reali squadre (Promozione, chi proviene dai Dilettanti e così via), con selezionatori e osservatori di buon livello e con magazzinieri efficienti. Peccato per i piani alti, dove oltre all'incetta di sponsor e contratti di autofinanziamento non si riesce a valutare bene la scelta di un mediano piuttosto che l'allontanamento immediato di una pedina non più utile.  Peccato perchè, in fondo, in questa Juve servirebbero davvero poche mosse per riportare un pò d'equilibrio. Blanc alla calcolatrice, Secco a fare il team manager (sai, di quelli che vanno a consolare l'infortunato, di quelli che telefonano a Buffon per capire se il sabato sera ha trombato con la Seredova e quindi ha energie sufficienti per scendere in campo, e cose di questo genere, ma non più di tanto) e due uomini a curare la Direzione Sportiva bianconera e la Direzione Generale. Per fortuna che la seconda carica è ricoperta, adesso e soltanto adesso, da Roberto Bettega. E un pò di cose già sono andate in porto. Quand'è l'ultima volta che un bianconero ha preso il microfono in mano gridando "vinceremo lo scudetto"? Quando avete sentito l'ultimo sfogo di Melo o di Diego? Tranne che sul sito, Del Piero l'avete visto in qualche trasmissione o in qualche uscita pubblica? E Bettega non c'entra nulla in questa introspezione? Soprattutto, Molinaro e Tiago da chi sono stati ceduti? E chi ha curato i rapporti con l'Udinese per strappare un vantaggioso contratto per Candreva? Solo che Bettega da solo non può bastare.

Si insiste sul fatto che Bettega abbia i nomi giusti per il dopo Ferrara. Non è un mistero che Bobby Gol abbia grandi amicizie un pò dappertutto. Soprattutto che sappia curare bene i rapporti all'estero. Il caso Vieira, l'ultimo in ordine cronologico. Ora, la situazione vuole di un Liverpool in bruttissime acque. Tanti soldi spesi, molti ipotizzati acquisibili (la proprietà ha lasciato un buco pazzesco che nessun MacDonald's riuscirà a ripianare) e mai giunti nelle casse dei Reds, risultati che rispecchiano l'andamento societario. Eppure Benitez ha dimostrato tanto negli anni passati. Non sempre con la squadra più forte o migliore. E si dice che Bettega sia in buonissimi rapporti col tecnico spagnolo. Ma quale tipo di progetto potremmo offrire a Benitez? Nessuno. E non possiamo nemmeno puntare sulle cifre. Dobbiamo per forza di cose affidarci al carisma e all'intelligenza di Bettega. Non sarà facile, ma se Hiddink non si può avere subito, né a giugno, allora l'unico nome possibile per un nuovo (nuovo?) progetto Juve è proprio quello di Rafa, quello che stese il Milan in appena 16 minuti. E che poi asfaltò la Seconda Squadra di Milano. Beh, Benitez, con un progetto serio, potrebbe realmente farci divertire. Più di Ferrara. Ma il punto, inesorabile, è sempre lo stesso: qui neanche con Maradona in campo si riesce a vincere. Perchè Blanc, Secco ed Elkan, di vincere, non ne hanno proprio voglia! Né, e questo è il punto più dolente, le capacità. Qui una possibile soluzione.

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lunedì 25 gennaio 2010

Petizione per un vero cambio al vertice

Ecco la petizione per un vero cambio al vertice. Chi non firma e chi non mette la faccia per la Juve, non può dirsi vero juventino. A quel punto si sarà perso uno dei regali più belli che la vita può fare ad un uomo: far parte della storia della Juve.

Firma la petizione

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Il terzo indizio

Ferrara non sarà l'allenatore del futuro. E questo è chiaro, purtroppo per lui e per me che ci avevo creduto. Anche se resto fermissimo nella mia idea: va valutato in condizioni normali, e non paranormali come è l'ambiente Juve ormai dal lontano 2006, estate. Non sarà l'allenatore della Juve del futuro, ma lo sarà nel presente, a meno di un forte ribaltone.

La cacciata di Ferrara stenta ad arrivare perchè sarebbe il terzo indizio, dopo lo sfogo-dimissionario di Deschamps e la cacciata più che giusta di Ranieri. E a casa mia, tre indizi fanno una prova. Oddio, non che serve la cacciata di Ferrara per avere la prova di un progetto che va oltre John Elkan e la sua banda intertrista. Per un momento, anche più di uno, avevo realmente creduto che il nipote dell'Avvocato avesse ricevuto in dono la passione per la Juve. Mi sono sbagliato e chiedo pubblicamente scusa. Ha solo l'amore per i soldi e per un ruolo che proprio non gli appartiene. Cosa ben diversa per Andrea Agnelli, il cui silenzio è preoccupante, perchè vuol dire che questo ragazzo riccio che non riesce a trovare un nome decente per i propri pargoli... beh gode di reale potenza politica. E alla Juve la politica ha sempre fatto male. Ma qui un rimedio serve, serve alla svolta, serve forte. L'unico in grado di minare una grave situazione come quella attuale è Roberto Bettega. E fra un anno accade una cosa: sono curioso di vedere come andrà a finire.

Cacciare Ferrara significa praticamente cacciarsi da soli. Mi riferisco a Blanc e ai suoi tre poteri, manco fosse un fumetto di Topolino. Mi riferisco a Secco che fa il direttore sportivo e lo fa male. Mi riferisco al povero Cobolli di cui rimpiango gli atteggiamenti all'esterno, sempre pacati, magari non sempre azzeccati dal punto di vista della lucidità calcistica, ma aveva comunque una sua funzione. E rimpiangere Cobolli vuol dire proprio aver toccato il fondo.

Cacciare Ferrara, peggio, vuol dire che tutta la stampa non solo ha vinto, ma deve gettare giù la maschera. Perchè se la Juve è in questa condizione molte colpe sono certamente di Blanc, Secco e John Elkan, ma moltissime sono dei vari Cerruti, di quel direttore intertrista della Cazzetta-Rosa e via dicendo. Perchè la campagna che ha portato al non-Tar è stata avviata da loro e con somma sorpresa hanno trovato in Elkan un alleato magnifico. Ora, cacciare Ferrara dopo le dimissioni, QUELLE dimissioni di Didier Deschamps, significa gridare al mondo "evvai, ce l'abbiamo fatta!".

Del Piero parla e nel suo discorso si legge chiaramente una non ammissione di colpa. Non leggerete mai in Del Piero cose del tipo "la colpa è nostra", ma leggerete cose del tipo "la colpa potrebbe essere anche nostra, dobbiamo rimboccarci le maniche". Ma siamo rimasti in canottiera a furia di rimboccare le maniche. E la colpa non è del suo sinistro magnifico, o della sua doppietta al vero rientro in gruppo. Non è nemmeno di Diego che non si è integrato, quando da integrare non c'era nulla, c'era solo da giocare come si deve. Non è colpa nemmeno di Poulsen che è stato comprato, certo non si è proposto. Né di Tiago. Né di Palladino costretto all'esilio insieme a Criscito. Non può esserlo di Candreva, comprato per fare il regista e regista non è. Non può esserlo degli infortunati. Del Piero parla e va giù pesante. Parla di entusiasmo, perso non per i risultati, ma per un modo di vivere la Juve che non è il solito. E qui la sola cosa che è cambiata è chi siede in tribuna. Chi invece se ne va a spasso per il mondo e ogni tanto esce a dire "io tifo Juve", solo per non perdere il controllo degli affari. Affari che non intersecano quelli della Juve, anzi sono sempre più convinto del contrario: sono gli affari della Juve che danno fastidio a Elkan John.

Va bene, cacciamo Ferrara. D'accordo, Ferrara ha le sue colpe. Le ammette pure lui. E' l'unico a metterci la faccia, sempre e comunque, e in ogni caso le sue dichiarazioni sono lucide, pur se fastidiose e deprimenti. Ok, cacciamo Ferrara e non risolveremo nulla. Perchè la soluzione, basilare e necessaria, è un'altra.

Blanc deve rimettere i suoi poteri: non più il Presidente, non puoi farlo, non più il direttore generale per cui ti mancano le competenze. Fai i conti, cerca sponsor, cura gli affari economici. Stop. Basta così. E noi ti saremo grati, solo però per quella funzione. Altrimenti rischi di prenderle seriamente. E purtroppo molti non scherzano più.

Secco deve rimettere il mandato. Se in tre anni non riesce a piazzare Tiago e Molinaro e serve Bettega, allora vuol dire che ti manca l'ABC della trattativa, intesa come materia. Ti manca carisma, ti manca un minimo di rubrica telefonica perchè il numero dell'Atletico Madrid lo si trova sul sito ufficiale e non serve conoscere lo spagnolo per leggere 12 numeri, prefisso internazionale incluso. Ti mancano le palle, cosa che poi in campo si vede.

John Elkan torni ad occuparsi della FIAT, che a me e ad altri 16 milioni di persone italiane proprio non interessa. E d'altra parte non deve interessare. Torni ad occuparsi di quello che vuole, ma non della Juve. Te lo chiede la buonanima dell'Avvocato in persona che almeno una volta in sogno ti è apparso. Dai, non ci credo: qualche ramanzina te l'avrà fatta, John, qualche battutaccia di quelle famose, spigolosa e che andava dritto al sodo: "ah John, e smettila di rovinare la mia creatura!". Non posso credere che non ti è apparso in sogno, non ce la faccio. Da lassù qualche segnale te l'avrà lanciato. John, per amore del Nonno e della Creatura che in 110 anni di storia non ha pari nel mondo, per favore, molla, molla, molla. E' un gesto di uno stile così immenso che potresti rivalutare la tua figura in un istante, in una foto, in un messaggio: "ora tocca ad Andrea!". A quel punto prometto di mettere una tua foto sul mio comodino e di pregare per te e la tua famiglia ogni sera, prima di addormentarmi. Ma fino a quel momento, ti chiedo scusa, dovrò continuare a maledirti. Da Juventino, come lo è stato, immenso e inarrivabile, tuo Nonno l'Avvocato. Amen.

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domenica 24 gennaio 2010

Ok cacciamo Ferrara, ma è lui il reale colpevole?

Ciro Ferrara andrebbe valutato in condizioni di cattività: dirigenti competenti tali da guidare scelte tecniche o valutarle/verificarle, rosa che vuole lui. Alla Juve non è possibile. L'aveva fatto notare Deschamps col suo solito garbo, gettando poi le dimissioni con cui rimproverava proprio l'assenza di una infrastruttura accettabile, tale da poter supportare un qualsiasi progetto sportivo. Lo si è ancora di più notato con Ranieri, nei suoi due anni tremendi. Tremendi perchè Moggi lo avrebbe messo al muro alla richiesta "Luciano, mi prendi Poulsen?". Tremendi perchè Giraudo avrebbe chiesto i danni dopo che Ranieri "ok, cediamo Palladino e Criscito al Genoa!".

Così ammettiamo per ipotesi che tutto il fallimento Juve dipenda da Ciro Ferrara. Al suo posto chi mettereste? Guus Hiddink? E chi è quella mente malata che non vorrebbe il tecnico olandese? Però Guus si ritroverebbe nella condizione seguente: rosa molto mal mesa, assenza di un ragionatore a metà campo (buono dal 3-4-3 al 4-2-3-1 passando per il 4-3-3 o per il 4-3-2-1), assenza di fenomeni quali Trezeguet per esempio, un Amauri in versione intetrista e via così. Cosa potrebbe fare Guus? Insomma, la mia paura è che nemmeno Marcello Lippi o Fabio Capello saprebbero come porre rimedio. Perchè il problema è alla fonte: eliminati Blanc, Secco e soprattutto John Elkan, ecco che secondo me un'analisi qualitativa del lavoro di Ferrara sarebbe certamente più oggettiva e naturale. Adesso, proprio adesso, per me Ferrara è solamente colpevole come lo era Marcello Lippi quando decise che Baggio andava cacciato. Poi arrivarono comunque un paio di scudetti, un paio di finali di Champions, un paio di trofei internazionali, la Coppa Italia, la SuperCoppa Europea, e via così. E lo stesso Marcello Lippi ha perso molte partite sbagliando i cambi in corsa. Ok, dai, forse ho sbagliato esempio, ma il concetto regge.

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La Juve buttata al secchio

Ciro, vorrei difenderti, ma come faccio?

Il pensiero dei primi 60 minuti è un pensiero positivo. In questa squadra gli unici davvero insostituibili, gli unici che praticamente formano la Juve si chiamano Gigi Buffon per evidente superiorità nel suo ruolo, Giorgio Chiellini (lapidarlo per uno dei pochissimi errori in questo campionato, forse anche l'unico, seppure grave, non mi pare proprio il caso) e Momò Sissoko. Tutto il resto - come cantava Califano, che ieri al posto di Amauri avrebbe certamente preso un bel 6 in pagella - è noia! Si salva Del Piero per classe immensa, pure Diego il quale si sbatte, corre, prende botte, ma accanto a sé non ha uno straccio di uomo che per carità cristiana gli offre l'appoggio, gli detta il passaggio.

Il pensiero dei primi 60 minuti è un pensiero positivo. Il rientro del Maliano a centrocampo conferma come questo ragazzo, in questo momento, sia la Juve. Al centro, da solo, catalizza palloni e azioni, anche con quei ferri da stiro che si ritrova ai piedi. Non è un regista, ma ha agito come tale, con buoni risultati. Ha toccato un'infinità di palloni, ne ha sprecati davvero poco. Contrasti, palle recuperate, incursioni, accelerazioni. Non è al meglio, ma già così, a parer mio, in quel ruolo, meglio se affiancato ad un vero regista, è il migliore in assoluto. Bentornato, ma perdona chi gioca con la tua stessa maglia: non ne è degno.

Il pensiero dei primi 60 minuti è un pensiero positivo. Solito immenso Chiellini, il cui errore ci è praticamente costata la partita. Peccato, anche perché Grosso ha deciso di sottolinearlo quell'errore. E in panchina De Ceglie attende ancora il proprio turno. Siamo diventati uno scaldamuscoli per i mondiali? Perchè se, Ciro, rispondi di sì allora l'errore grave tuo è Cannavaro in panchina. Andava messo. Ottimo pure Buffon: nessuna parata, perchè stavolta il filtro di Momò ha funzionato, perchè Brazzo chiudeva bene esternamente e Marchisio si sbatte come può, ma predica nel vuoto. Niente sovrapposizioni, forse qualcuna di Grygera, ma solo perchè Brazzo gli scaricava parolacce senza fine. Niente spinta, pochissimi cross. Si è giocato più al centro. Con una buona Juve, non dimentichiamo. Molto possesso palla e molte occasioni create. Ecco, inizio a incazzarmi.

Se di professione fai l'attaccante, non è possibile che il tuo ruolino nell'anno solare viene letteralmente raggiunto da un ragazzo 35enne che è rientrato appena 10 giorni fa. Sì perchè Del Piero è al suo terzo gol: doppietta al Napoli e gol stupendo ieri, da posizione impossibile, al volo. Terzo gol e per poco non ci scappa una utilissima vittoria. Mentre - credetemi, ho finito gli insulti, sperando di non venire tacciato per razzista - quel coso strano brasiliano non ne prende una. Anzi, la leva. Stupendo traversone morbido di Marchisio, a metà fra un cross e un tiro, e Amauri toglie il pallone dalla capoccia di Brazzo. Abbiamo acquistato Paolucci: ma come cazzo ti posso difendere Ciro? Ma perché serve la firma del Papa per dire serenamente ad Amauri di accomodarsi in tribuna fino a quando non si sentirà pronto per ricominciare gli allenamenti? Ma perché, davvero serve che un tifoso normale e pacato deve rompervi la faccia - metaforicamente, si intende - prima di prendere le giuste decisioni. Ma io che tifo Juve devo subire di guardare in TV un maledetto uomo di quasi 2 metri non azzeccare una mossa, di più arrabbiarsi ora con Diego ora con Momò? Ma Amauri, se ti becco per strada, soltanto a parole ti faccio stare una pezza e quella maglia e quello stipendio faresti bene a devolverlo in beneficenza. Perché non meriti nemmeno le parolacce, che io destino solo ai più simpatici. Hai rotto veramente tutto quello che potevi rompere. E tu, Ciro, cerca di fare la persona seria, come in effetti lo sei. Basta Amauri, ma basta sul serio. Non è da Juve, probabilmente era solo da Chievo. Stop, finisce qui. Entra Paolucci e lo vogliamo in campo Giovedì e poi Domenica e poi via così fino al rientro di Trezeguet. A giugno, entro il 30, o si trova un acquirente oppure è buona cosa non rinnovare né l'abbonamento e soprattutto dobbiamo muoverci per mandare a casa un pò di gente.

I primi 60 minuti sono quindi ok. Roma mai pericolosa, che ha subito una manovra poco lucida, ma efficace. Peccato aver giocato in 10 e poi in 9, per l'assenza ingiustificata di Amauri: zero tiri in porta, nemmeno a gioco fermo. Poi Del Piero illumina l'Olimpico, con una magia. I telecronisti hanno cercato in tutti i modi di alzare il braccio chiamando il fuorigioco. Primo: non lo è perchè la palla gli arriva direttamente da una "giocata" di Juan, che non è il pupazzo di Italia 1. Secondo: addirittura, Del Piero è in posizione regolare già dall'inizio. Comunque, gran tiro, gran gol. Abbracci, saltelli stavolta senza chiamare in causa uno col cognome che fa rima, e poi il vuoto. E' da qui che parte la mia analisi.

La squadra ha dimostrato praticamente di poter fare la partita, di poter reggere nervosamente a ogni condizione, di poter insomma fare la Juve, seppure incerottata, seppure senza attaccante, seppure con condizioni fisiche e mentali precarie. Poi - e chi ha giocato al calcio, questo lo sa - subentra un pensiero del genere. Ma io devo adesso portare a casa il risultato perchè poi tu, maledetto dirigente che con la Juve non c'entri nulla, vai davanti le telecamere per farti bello e per giudicare il mio operato? Ma sono io che mi rompo il culo per tutta la settimana e sono io che ci metto nome, cognome sulla maglia e faccia. Quindi, al costo di scendere all'inferno, io questa partita la perdo. Infatti Brazzo non gioca più. Del Piero decide di eclissarsi, dopo aver ancora una volta dimostrato a tutti che l'unico campione è lui. Sissoko ritira i remi e si fa la sacca. Chiellini decide di fare la cazzata, gli altri sembrano partecipare ad una festa. Quella giallorossa: quindi Perrotta può insultare e prendere a calci chiunque (ci penserà poi Brazzo a chiarirgli che loro, quelli bianconeri, lo fanno apposta a perdere i match, ma le pedate, beh, quelle no! Capito?), Totti spreca ottomila palloni ma avrà l'8 in pagella, i falli da dietro non vengono puniti a meno che Diego non salti in aria per metri 1,70, tutti gli altri decidono di smettere di correre. L'unico coerente in questo caso è Amauri: non ha fatto un cazzo da gennaio 2009, quindi il suo rendimento non subisce cali. E quindi la partita si perde.

In settimana è stato perfezionato l'acquisto di Candreva. Troppo facile parlare, soprattutto adesso. Ma per quanto detto in precedenza, io l'avevo detto. A questa Juve serve un vero ragionatore, Candreva non è un esterno, non è un regista. Entra quando tutto è già finito. Entra e non sa bene che fare. Emblematico al minuto 80: buona percussione, poi la telecamera inquadra l'onnipresente Sissoko, quindi la palla spunta sulla sinistra dove... ma quello non è Candreva? Con Marchisio? E a destra chi c'è? Nessuno, e infatti Riise è contento come un bambino. Taddei e Riise sono stati annullati per 70 minuti da Grygera e Grosso. Poi è entrato Candreva, zero schemi, zero regole, zero idee, e la Juve è andata in tilt. Sia chiaro: il ragazzo non c'entra nulla, ma è l'ennesima dimostrazione che questa Juve non è stata mai costruita. Ferrara è uno messo lì, apposta per essere lapidato dalla carta stampata. In attesa cioè, a luglio, di capirne di più su Blanc, su Secco e soprattutto su quello strano aggeggio di nome Elkan.

Non oso nemmeno prendere in mano l'argomento Avvocato. Mi vengono i brividi a pensare a tutto quello che sta passando lassù, a vedere la sua creatura così malmenata da un nipote. E un altro, che porta il suo cognome, e che di nome fa Andrea, non si sa perché, non fa parte di questo club.

Si andrà avanti con Ferrara perchè molto probabilmente Bettega ha deciso così. E la decisione mi sembra più che giusta: se bisogna andare alle mani, bisogna pure giustificare un atto di forza di simile portata. Detto in altro modo: dobbiamo rischiare seriamente qualcosa per poter cambiare, stavolta realmente, uomini e progetto. Detto in altro modo ancora: dobbiamo ancora prendere mazzate e collezionare figuracce prima di prendere Blanc e Secco e John Elkan e buttarli al secchio. Quindi, cari amici bianconeri, siamo solo all'inizio. Mettetevi comodi e gustatevi questa Juve. Buon Campionato a Tutti!

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sabato 23 gennaio 2010

Moratti rimprovera Lippi: "ci ha snobbati"

Moratti attacca Lippi. Cioè, Moratti se la prende con Lippi. Addirittura un titoletto recita "Moratti silura Lippi". Vabbè che si sono comprati il calcio italiano, ma la colpa di Lippi qual è?

Ah, poi è meglio specificato dai giornali. Lippi viene sculacciato dal Presidente più scandaloso del calcio italiano perchè "ci ha snobbati". Ma la frase, come al solito, è sbagliata.

Dunque, Marcello Lippi ha iniziato un lungo viaggio il 6 di gennaio corrente mese. Stadi su stadi e da un pò di settimane ritrovi su ritrovi. E' stato il turno del Bari, del Genoa, della Samp visti in diretta comodamente dalla tribuna. Poi è stata la volta del Milan, a Milanello. A pranzo si è intrattenuto con la squadra, con Leonardo, con Tassotti. Ha chiesto di Gattuso e delle sue condizioni, quindi di Amrbosini, quindi ancora di Borriello, Pirlo e Nesta. In particolare quest'ultimo è un osservato speciale. Ha detto addio alla Nazionale per i numerosi problemi che ha addirittura ne hanno messo a rischio la carriera. Ora si è ripreso e potrebbe rientrare. Perchè è stato un addio molto diverso rispetto a quello di Totti: è stato un addio dovuto, mentre quello di Totti è stato gratuito, alla luce anche del contrasto con Donadoni. Quindi cerchiamo di non montare polemiche su questo punto, per favore. Nesta, dicevamo. Beh, il suo rientro sarebbe fondamentale. Andrebbe a ricomporre con Cannavaro la coppia dei sogni. La palla passa a Nesta. Difficile torni sui suoi passi, conoscendo il valore di Alessandro-Uomo. Ci speriamo un pò tutti, però.

Quindi Marcello Lippi si è chiesto, mettendosi al volante, qual è l'altra squadra che mi rifornisce la selezione azzurra? Risposta ovvia, palese: la Juventus. Mmmh, sta attraversando un periodo di merda e molti miei indiziati sono rotti o malconci o depressi. Andiamo comunque. Arriva a Vinovo, si intrattiene con Ferrara, quindi con i preparatori bianconeri (che sono pure preparatori della Nazionale, adesso soltanto uno), poi è andato in palestra dove ha trovato Iaquinta, Camoranesi, ha salutato David Trezeguet. Timido saluto con Alex Del Piero (brutta storia per il Capitano), poi ha chiesto di Grosso, di Buffon (rientrato), di Cannavaro (con la maschera al viso), di Legrottaglie, di Marchisio (tutto ok). Forse me ne dimentico qualcuno. Visita conclusa, buone risposte ricevute.

Il programma prevedeva un passaggio e un saluto ai nerazzurri, ma Lippi non sa parlare lo spagnolo o il portoghese, tanto meno il ghanese o il francese e nemmeno il serbo-croato. Così ha detto: "ma che cazzo ci vado a fare alla Pinetina? Oltretutto se mi metto a salutare la prima squadra e lo staff tecnico ci metto una vita solo per stringere la mano a tutti quanti, essendo in 700, anche se l'ultima statistica suggerisce un numero vicino a 845 unità, tutti pagati da Moratti". Così con la macchina, il buon Lippi ha pensato di andarsi a riposare in vista di assistere al derby di Milano.

Ora, se qualcuno pensa davvero che Lippi doveva andare a vedere Santon mezzo infortunato, Balotelli o addirittura - e mi scuso per quanto sto dicendo - Materazzi - chiedo veramente perdono - è pregato di recarsi al primo Pronto Soccorso del suo paese, codice rosso. Balotelli è fuori per i motivi che spingono fuori dalla mischia pure chi se lo meriterebbe di più, e cioè Antonio Cassano. Addirittura Cassano è in vantaggio in quanto educazione nei confronti del nerazzurro, quindi nemmeno a prendere in considerazione l'ipotesi. Lippi scartò, quando era alla Juve, primo ciclo, quel bibitaro di Ariel Ortega: magico, ma ubriacone. Meccanismo identico, motivazioni diverse per il fantasista barese e il più tartassato d'Italia. Santon non gioca da una vita e l'infortunio non c'entra nulla, perchè anche quando in forma Murigno ha deciso di far giocare esterno sinistro pure Muntari. Su Materazzi: quanti si ricordano l'ultima partita giocata dall'uomo più buono d'Italia? Non vale rispondere inter-valle d'aosta del luglio 2008.

Nei commenti, per favore, portate qualche informazione concreta e soprattutto provate a confutare il mio ragionamento. E non c'entra nulla inter o Moratti. Perchè la stessa identica mossa Lippi la applica all'Udinese, per esempio. Passo e chiudo.

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Pazzini, Dzeko, G.Rossi: su chi puntare?

Premesso che i nomi sono più desiderati che realmente seguiti dai dirigenti bianconeri - almeno quelli attuali - e premesso però che almeno un colpo in attacco la Juve lo farà, per necessità, allora sbizzarriamoci un pò sulla possibile preda.

Tre attaccanti, quelli che ho proposto nel titolo, differenti. Accomunati dalla giovane età, il più vecchio è il Pazzo con 25 anni, da un buon talento, il meno talentuoso è forse proprio il Pazzo, ma che servirebbero come il pane già adesso.

Il Pazzo lo conosciamo, è una sorta di cecchino cresciuto all'ombra di Toni nella Viola, poi trasferitosi a Genova per fare le fortune di Garrone. Ricevendo benefici dal gioco di Cassano, anche se in quest'ultimo periodo le cose non vanno troppo bene. Ed è proprio questo il dubbio che affligge me: reggerà l'ambiente e le pressioni di una grande squadra? Può permettersi di segnare poco qualora arrivasse alla Juve? Certo che no. Di gol ne ha sempre fatti, ma serve creare molte occasioni, proprio là davanti la porta. In tal caso assomiglia - badiamo, assomiglia soltanto e da lontano - al gioco di Trezeguet: appostato in area attende un pallone anche sporco per tentare di battere a rete. Costa 25 milioni, ma il prezzo reale è di almeno 5 meno. E viste le recenti prestazioni, anche qualcosa in meno ancora. Italiano, nel giro della Nazionale.

Dzeko è forte, alto, corre molto e molto veloce. Gran colpo di testa, buona acrobazia. Ottimo di sponda, è capace pure di giocarsi l'uno contro uno. Può giocare in solitario, con due ali però capaci di rifornirlo dall'esterno o un buon trequartista capace di innescarlo. Abbiamo sia le ali (metti Camoranesi e Giovinco) sia il trequartista (Diego). Non abbiamo però i soldi necessari per comprarlo. Sì perchè attorno a Dzeko c'è già la fila. I rossoneri italiani, i blancos di Spagna e un pò di squadre inglesi. Per il gioco della Juve sarebbe perfetto.

Giuseppe Rossi non ha bisogno di presentazioni. Dobbiamo solo - noi italiani tutti - inginocchiarci e chiedere mille volte scusa per il trattamento subito. Scaricato - e non venduto come raccontato dai giornali - al ManUTD, Giuseppe è praticamente un gira-Europa. Al ManUTD è cresciuto, poi è tornato a Parma dove si è guadagnato molti punti, segnando pure molti gol (circa 200 già nelle giovanili dei gialloblu, in pochissimi anni). Al Villareal lo hanno accolto a braccia aperte per due spiccioli, mentre le squadre italiane si svenavano per andare a comprare un brasiliano di 28 anni per 23 milioni di euro, un diciassettenne brasiliano per 25 milioni di euro per poi farlo giocare soltanto dopo 6 mesi e via così. Bene in Champions, benissimo nella Liga. Ottimo interprete con Giovinco nell'Under 21 di Casiraghi, Lippi lo ha voluto con sè nel preMondiale e probabilmente ci sono spiragli per giugno 2010. Forse, a meno che Francesco Totti non lanci una legge parlamentare con la quale lui - che ha sempre snobbato le qualificazioni, lasciando ad altri la rottura di sudare per portare l'Italia all'Europeo o al Mondiale, leggere le statistiche prima di commentare grazie - per forza di cose deve andare al Mondiale dove, peraltro e leggere sempre le statistiche prima di commentare, non ha mai fatto la differenza ad esclusione del rigore calciato al minuto 90 contro l'Australia. Giuseppe Rossi si può prendere a 20, ma a quel punto la Juve dovrebbe affidarsi a Trezeguet e Iaquinta per l'artiglieria pesante, con tre genietti alle spalle: Diego, Giovinco e Rossi appunto. Considerando che Camoranesi non è eterno, che Del Piero avrà 36 anni e che servono ricambi di qualità, io ho già deciso. Un paio di centinaia di euro li ho già pronti.

Idee, consigli, altri nomi?

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venerdì 22 gennaio 2010

Mercato: quale il colpo mancato?

Il mercato pare ormai chiuso per la Juve. Si attendono i recuperi dei big, da Camo a Trezeguet, da Iaquinta a Melo. E' stato comprato Paolucci per tamponare l'emergenza e probabilmente per tentare l'ennesima scommessa. In vista di un mercato d'uscita che a giugno dovrebbe regalare qualche soddisfazione ai tifosi. E' stato preso anche Candreva: grande investimento per un giovane e per un progetto tattico interessante, ma che fino ad adesso è andato a sbattere contro le assenze, gli infortuni e gli errori di Ciro Ferrara e dei giocatori.

Alla luce di ciò, allora, qual è stato il colpo mancato? Qui a lato un piccolo sondaggio con tre juventini, giovani e di belle speranze. A voi il voto!

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Si punta già su Candreva!

Nemmeno ha indossato la tuta della Juve che Candreva ha già tutti gli occhi addosso. Soprattutto quelli di Ferrara che, vista l'indisponibilità del centrocampo, sta pensando seriamente di buttarlo nella mischia. A tre giorni dall'acquisto. La presentazione però mi ha messo i brividi: "sono un trequartista, ma ho giocato anche da mezz'ala!". Azz, a noi serviva un regista. Ma la fiducia in Bettega è alta, molto alta.

Casiraghi riuscì nell'impresa di far coesistere e fare giocare bene Candreva con Nocerino e De Ceglie e Marchisio. La Juve per il momento ha disponibili De Ceglie e Marchisio, così il problema non si porrebbe. C'è sempre l'immenso Brazzo e il ritorno più che fondamentale di Sissoko.

Così l'idea di Ferrara è quella di costruire una diga mono-uomo formata da Sissoko, e liberare per la costruzione della manovra e gli inserimenti Candreva e Marchisio. Il che sulla carta appare divertente e produttivo. Sulla carta però.

Il fulcro sarà sempre Diego, il quale dovrebbe adesso avere una alternativa in più per smistare palla o servire qualcuno sulla corsa. Perchè Candreva è uno che corre, che ci mette il fisico e appena può sfodera il tiro. Altra arma che fin qui la Juve ha lasciato a casa per eccesso di pace.

Non c'è dubbio allora che la nota positiva è la squalifica di Melo. Scherzi a parte, senza l'opaco brasiliano la Juve ritrova il vero guerriero e magari Marchisio può operare come piace a lui. In attacco un genio fin qui mai uscito dalla lampada, se non in rare occasioni, un immenso Capitano e un ridicolo albero di olivo. A voi indovinare i rispettivi nomi. Dall'altra parte c'è un Totti strariposato, un Toni decisivo, una squadra che corre e che ha derivato da Spalletti una buona manovra. E uno cui bisogna dire grazie per aver bruciato due anni e parecchi giocatori.

Ah Ciro, e pigliati 'sta rivincita!

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giovedì 21 gennaio 2010

Scandalo? No, è tutto ok: caso Balotelli e caso Cannavaro!

Ma quale scandalo, è tutto ok! Massacro generale in campo e fuori. Solo che non si capisce più se a fare più male alla squadra e ai tifosi sia il massacro dentro il campo di gioco o quello fuori. Intendiamoci.

Tifo contro. E' un pò un'invenzione nostra. A Liverpool cantano e urlano per caricare i propri giocatori, quasi sempre e quasi comunque. In Italia si preferisce tifare contro. A leggere la stampa però sembra che tale politica e pratica sia eseguita solo dalla Juve-curva e dalla Juve-stadio.

Tifo razzista. In Italia siamo razzisti. Lo siamo da sempre, non lo siamo tutti ovviamente. Fino a qualche mese fa dividevo il banco universitario con Jean, origine africane, ma francese d'adozione e mi sembra proprio francese di nazionalità. Color nero, con quell'accento molto simile a un idolo bianconero: Lilian Thuram. Si chiama Jean, ma io preferisco chiamarlo Lillo su suo suggerimento: Liliano infatti è brutto come nome. Amo alla follia Momò Sissoko e credo di voler sposare Edgar Davids. Ma questa è la mia storia. Non possiamo far finta di niente. Invece sì. Caso Balotelli: tutti gli stadi d'Italia lo fischiano, anche con veemenza, non c'è nulla di male ad ammetterlo. Però non ho visto per le città fogli che dicevano "dal 2008 prendiamo di mira uno dell'inter: chi scegliamo? Balotelli!". No no, non è andata così. Il tifo contro Balotelli è partito da tutta Italia dopo che Balotelli si è fatto apprezzare per l'equilibrio e la sua intelligenza. La classe e i piedi che ha non c'entrano nulla. Magari sono pure un fattore "pro" tifo contro, nel senso di paura dei tifosi avversari. Ma i fischi sono tutti contro IL RAGAZZO Balotelli. E come se non bastasse lui conferma tutto in ogni occasione, anche al di là del calcio e del terreno di gioco. Lo fischiano tutti, non per razzismo, eppure a pagare è la Juve? Quando? Una domenica qualsiasi di Bologna-Juve? No: contro Roma e Seconda Squadra di Milan. Peraltro in un momento topico per vita-sportiva della Juve. Si può essere pure comprensivi, ma pensare che sia solo una coincidenza, quando c'è tutto un anno per punire la Juve.

Caso Cananvaro. I medici della Juve sono dei delinquenti. Un giorno d'allenamento Cannavaro viene punto da un oggetto misterioso. Si stabilì sin da subito di APE, essere animale. Quando un oggetto di questo tipo ti punge beh il dolore è forte e si deve intervenire. Ma quei diavolacci dei medici bianconeri hanno usato una pomata. Al cortisone. Poveracci. E poveraccio Cannavaro che venne preso per il culo dai giornali sportivi italiani. Addirittura pure la Cazzetta-Rosa diventerà strumento di difesa. Già perchè Cannavaro venne bollato come dopato, già dopo l'episodio del 2006. Mandato in piazza col cappio si salvò perchè il rotto della cuffia. Se pure la Cazzetta aveva mostrato le immagini della puntura di quell'essere maledetto... allora vuol dire che davvero non si poteva montare il caso clamoroso per arrestare tutto il quartiere nord di Torino, incluso Cannavaro che abita lì. E non c'erano nemmeno gli estremi per mandare in B la Juve. Tutto risolto? Giammai. I medici della Juve che "hanno agito secondo azione medica" vengono condannati a due mesi. Adesso non so bene di cosa, se di reclusione, di lavori forzati, se da scontare in un centro psichiatrico. Non lo so davvero. So solo che adesso c'è Chiellini che trema perchè dopo una scureggia che gli ha irritato il buco del deretano pare che la Federazione voglia procedere per radiarlo dal gioco del calcio. Scusate per la parola Federazione.

P.S.
Per quanti hanno storto il naso leggendo queste parole, sappiate questo articolo risulta molto molto più serio di quelli che potete leggere in edicola su giornali che costano 1 euro a copia. Buon Campionato a Tutti!

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Senza fine: topo gigio Paolillo all'opera!

Bellissimo gioco al bar. Se Paolillo avesse un pò più di palle e meno dentoni dovrebbe far giocare davvero la Primavera contro la Juve in Coppa Italia. Ci permetterebbe di giocarcela per il passaggio del turno e Ferrara dovrebbe conservare posto e un obiettivo - secondario o terziario che sia! Ma, poiché questi indossatori poco c'azzeccano con la logica e l'intelligenza, dopo il casino infernale sollevato col solo scopo di destabilizzare l'ambiente del Milan, dimenticando cioè che il Padrone del Milan è anche Padrone dell'Italia, si sono ritirati commossi dalla battaglia. Un precedente mio articolo aveva sollevato la rabbia di un lettore, così devo necessariamente riproporre un mio ragionamento.

Se Murigno chiede ed ottiene è un fatto dovuto. Se lo fa il Milan l'inter si offende, farneticando di "trattamenti riservati" per i cugini. Di certo, in quel casino bestiale di calendari, orari e turni, c'è che il Milan ha potuto evitare una figuraccia non giocando a 24 ore dalla sospensione. Dal canto loro, ed è la versione ufficiale, le tribune piene di neve non si sarebbero sciolte il giorno dopo. Cosa che invece è accaduta. Alla Fiorentina non poteva che andare bene, perchè l'ultima volta che si è permessa di alzare la voce ha rischiato di accompagnare la Juve in B.

La partita è stata rinviata a fine gennaio. Chi ha scelto la data doveva aver annusato una qualche sostanza particolarmente stupefacente. Perchè la data del quarto di finale era già destinata da tempo. E il calendario è talmente chiaro che c'è gente che ha il biglietto da quel maledetto giorno asiatico in cui Moratti è stato preso per i fondelli da Lotito: 2 titoli a 1 e tutti zitti. Eppure ci siamo ritrovati con Milan e inter che dovevano giocare a San Siro a 24 ore di distanza. Una mente sana e superficialmente organizzata direbbe subito che "non è possibile, per ragioni di organizzazione e per ragioni contingenti al terreno di gioco, falcidiato già di per sé perchè inter e Milan pagano sì stipendi ultramilionari, ma tre euro a settimana per il giardiniere non possono proprio spenderli.

Accade dunque che il Milan gioca il 27, l'inter il 28. Già perchè Galliani ha avuto un'idea brillante: perchè stancarsi e arrivare al derby con 90 minuti in più? Giochiamo alla pari. Significato e concetto maestoso, ma che poco è congruente con le personalità in gioco: Moratti e Galliani, appunto, che di correttezza hanno solo la firma quando non sbagliano a scrivere!

Cosa è che ha del ridicolo la protesta dell'inter? Che Paolillo prima, Moratti dopo e ancora Paolillo si lamentavano del fatto che il Milan non aveva la partita infrasettimanale. In seconda battuta e solo in seconda battuta gli veniva suggerito di inserire nella polemica il dettaglio "ma che campo ci ritroviamo noi e la Juve il giorno dopo?".

Favolosa, strabiliante l'uscita di Paolillo: "manderemo la Primavera!". A parte che nelle condizioni in cui versa la Juve, potresti pure mandare l'Autunno o l'Inverno che tanto si vince, e anche facile, ma che cosa ha di logico, di elegante e di mentalmente equilibrato una frase del genere?

Come ovvio l'obiettivo era un altro: destabilizzare. Non si legge in altro modo i continui anticipi dell'inter, addirittura pure d'orario, su richiesta precisa di Murigno. In tal caso però nessuno ha sollevato dubbi o un semplice interrogativo: "che fine ha fatto la turnazione?".

Per finire, immenso Oriali, uno cui hanno dedicato una stupenda canzone che ho imparato a silenziare proprio nelle immediate vicinanze della strofa maledetta - me la passate come battuta, sì! - e che ha vinto anche un Mondiale. Oriali dice "speriamo che l'arbitro sia imparziale!". Beh questo è impossibile. Da che mondo è mondo Collina e la sua banda è sempre a favore dei nerazzurri. Eh eh eh, questa no caro Oriali, questa proprio, con tutto il bene che ti voglio, ma questa non te la posso far passare.

P.S.
Suggerimento per Gene Gnocchi: "Tegola inter: Muntari ko!". Siamo sicuri che la tegola è dell'inter. Io conosco milanisti incazzati neri per l'assenza di Muntari.


P.P.S.
Ed ecco che venne il momento in cui alla Juve viene vietato tifare! Niente Juve per i suoi tifosi. Niente stadio per la curva. E il primo che si azzarda a gridare "Forza Juve" in piazza viene processato per direttissima. Nel frattempo, tutti gli stadi d'Italia possono continuare a fischiare Balotelli.

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Candreva: speranze e perplessità

Adesso è veramente ufficiale. Non mi soddisfa la formula, né la modalità. Che significa che - eventualmente - il giocatore può essere acquistato al 50% per 7,5 milioni di Euro? Che ne vale 15? Matematico. Che poi si scatenerà la rissa per capire quanto varrà realmente il suo cartellino? Ovvio.

Già perchè Candreva apparirà con la maglia della Juve un paio di volte, già domenica per indisponibilità generale del centrocampo bianconero, ma poi chissà quando e chissà dove. A quel punto spendere 7 milioni di euro per la sua compartecipazione mi sembra non solo eccessivo, ma offensivo nei confronti del recentissimo passato mercataro bianconero. Se con 18 o su di lì prendevi Xabi Alonso, se con 13 hai preso Tiago, poi ha regalato poco meno di 10 milioni all'Empoli e altri 10 per Poulsen, ora rischi di spenderne 15 per Candreva quando con 10 o poco di più prendevi D'Agostino... oh, ma ci diamo una svegliata? O questo sfonda, o sarà l'ennesima figuraccia di Secco, Blanc e - mi dispiace dirlo - anche di Bettega. Perchè è vero che il viceDG è da solo a combattere una banda di incompetenti, ma insomma. Oltretutto chi giudicherà l'acquisto o meno di metà Candreva? Il campo è la risposta ovvia. Ma siamo sicuri che Ferrara saprà ritagliare il giusto spazio e saprà valutarlo a dovere? Non è rischioso bruciarlo o non sfruttarlo bene per poi mangiarsi le mani per averlo preso o per esserselo fatto sfuggire?

Al di là di queste riflessioni, resta da capire perchè Candreva. Ferrara dovrebbe inserirlo già domenica contro la Roma (in realtà sabato sera): al centro di un centrocampo ridotto all'osso con Marchisio e probabilmente Brazzo. De Ceglie pronto a sinistra, c'è da valutare Sissoko. Quindi per Candreva - il giovane azzurro adocchiato da Lippi - si profila un ruolo da leader, nella zona più complicata. Complicata già di per sé per l'attenzione che richiede e l'immensa classe. Ancora più complicata in questa Juve senza idee né tranquillità. Sono curiosissimo di vederlo all'opera, sperando di cestinare le parole sopra espresse che - ci tengo a ribadire - sono rivolte soltanto ai dettagli dell'operazione.

A me la Juve giovane e con idee giovani piace, è sempre piaciuta, sin dall'anno della B. Allora Deschamps lanciò parecchi giovanotti, riuscendo ad inserirli in meccanismi buoni, con equilibrio e personalità. Cosa mai più riuscita. Nemmeno a Ferrara cui va il solo merito di aver stracciato quelli che si vestono di cartone e di aver plasmato - è il caso di dirlo - Caceres. Per il resto, più che cantiere aperto, sembriamo un disastro naturale in piena emergenza.

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mercoledì 20 gennaio 2010

Trezeguet rimane. Chi andrà via e chi arriverà?

Trezeguet rimane. Rientrerà presto, ma rimane alla Juve. Parole indirette, parole del suo procuratore. E non si fa fatica a credere a un simile progetto. Difficile andare via da un posto, Torino e la Juve, dove hai praticamente vissuto i tuoi migliori anni. Dove nessuno potrà mai rinfacciarti nulla, dove anzi tutti ti adorano, appoggiano, supportano. Quasi a prescindere. Un onore che di rado capita nel calcio odierno. Così come capita di rado che un giocatore vesta una stessa maglia per molti, molti anni. Ottenendo successi su successi: di squadra e personali. Tutto e molto altro ancora è Trezeguet, uno che la storia se l'è meritata, uno che nella storia c'è già da tempo. Per meriti tutti suoi.

Per la Juve il capitolo è delicato. Da una parte la permanenza di Trezeguet assicura molte cosette positive per l'allenatore, chiunque questi sia. Dall'altra apre il dibattito su chi mai potrà sostituire al meglio la coppia per eccellenza: Del Piero e Trezeguet. Non chiedetemi il numero di gol perchè non so pronunciare bene quel numero. Di sicuro so che la risposta alla precedente domanda non esiste.

Così Trezeguet rimane e con lui rimangono i suoi gol. Quelli, per intenderci, che mancano alla Juve in questo 2009/2010. E sì che se guardi la classifica cannonieri interna alla Juve scopri che... che bella scoperta. Non è una novità. E' la regola. Pur con gli infortuni. Pur con il fatto che Ferrara ha puntato ad inizio stagione su Iaquinta e Amauri. Nonostante tutto lui incassa, segna, firma gol e porta a casa. E con lui la Juve. Si ferma David e si ferma la Juve.

Così rimane Trezeguet, ma chi al suo fianco? Rimane pure Iaquinta perchè un altro così non lo trovi, con le sue caratteristiche e anche la sua umiltà. Non può, non è più tollerabile, rimanere Amauri. Dobbiamo assolutamente recuperare una parte di quella vagonata di milioni spediti a Palermo. Almeno e anche solo una parte da reinvestire su qualche giovanotto di talento. A me piaceva Huntelaar e io il colpo lo tenterei, come già successo con un certo Edgar Davids, non so se ne avete sentito parlare. Ma capisco che non è tempo di scommesse. C'è Dzeko, che per caratteristiche, almeno sulla carta, è perfetto per sostituire - pardon, scalzare - Amauri. Forte di capoccia e di fisico, veloce, anche tecnico. Ma c'è già l'asta e Secco non mi pare il tipo di andare, prendere e portare a casa senza perdere la proprietà della Mole! Così si apre la caccia al bomber da inserire nell'album il prossimo anno!

Nomi, idee? Sapete qualcosa che io non so?

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E Candreva dove lo metto?

Chi si aspettava il grande colpo sarà rimasto di certo deluso. Amareggiato? No, deluso. Amareggiato non è il termine esatto, perchè se si legge bene la mossa della Juve...

Per esempio il grande colpo non è arrivato perchè i grandi colpi li abbiamo tutti a casa: Camoranesi, Trezeguet, il rientro di Buffon, poi il ritorno di Sissoko e il quasi pronto Iaquinta. Contando pure che Caceres e Giovinco sono ai box, pronti per tornare in campo. Quasi pronti.

A caldo, certo, abbiamo chiesto nomi, grandi colpi, grandi fenomeni. Ma ne vale la pena già ora, a gennaio, quando praticamente tutto è perso? Tutto cosa? Campionato e Champions, per esempio. E attenzione perchè se non ci diamo una bella mossa perdiamo la prossima Champions, vista la competizione accesissima in questo torneo per il terzo posto. Vale la pena quindi andare a fare mercato di primo livello già ora? Certo che no. Alla luce poi dei numerosi dubbi che attanagliano Bettega - e solo lui - sul futuro di questa Juve, rosa e staff tecnico, beh, vale la pena attendere la fine di questa stagione e tirare un pò le somme. Magari tirando qualche calcio nel deretano a qualche uomo in giacca e cravatta. Ne bastano in realtà due di calci, a due deretani, a due uomini in giacca e cravatta. Vabbè, lasciamo stare.

Così la Juve ha scelto la via dello "sperimentiamo, proviamone qualcuno e vediamo cosa ne esce fuori!".  Non si legge in altro modo il rientro di Paolucci, l'acquisto di Candreva e l'interesse ormai sfumato per Ekdal. Giovinco e De Ceglie non si toccano perchè non sono mai stati in discussione. Per quanto mi riguarda hanno fatto bene, pur poco impiegati e in molti casi male-impiegati.

Sperimentiamo? Perchè no, in un momento così delittuoso a livello tecnico e tattico la sperimentazione può essere fonte di soluzioni e risposte. Già domenica? Perchè no: mancherà Melo, in dubbio tutta la difesa a parte Chiellini, non si sa bene in attacco chi giocherà, ma ho paura vedremo ancora Amauri. Che gli togliessero immediatamente il numero 11 che fu di Pavel Nedved. L'unica cazzata del ceco in maglia bianconera è proprio questa: aver consegnato la sua maglia nelle mani di Amauri. Un delitto. Io la maglia numero 11 l'avrei ritirata per evidente inferiorità di tutti gli elementi della rosa: nessuno avrebbe meritato questo onore, tanto meno Amauri. E già il giovane Paolucci andrà in panca. E ci resterà, sia chiaro. Perchè con Iaquinta pronto e il Capitano cui ci aggrappiamo tutti gli anni, non vedo lo spazio necessario per farlo giocare. A meno che - ci spero, ma non ci conto - Ferrara decida di usare finalmente il pugno durissimo e mettere un pò a riposo Mocio-Vileda. Che si incazzi in panchina o in tribuna e non in campo, dove serve lucidità e tanta tanta vera classe.

Paolucci, dunque, ma soprattutto Candreva. Gago o Candreva? Candreva, un buon centrocampista, giovane, dotato fisicamente, con un buon tiro dalla distanza, buoni tempi di inserimento. Ma scusa, alla Juve non serviva un regista? Sì, la Juve lo ha preso per farlo giocare lì, in mezzo al campo, per consegnargli le chiavi del centrocampo. Abbiamo in giro così tanti doppioni di queste chiavi che non si riesce più a recuperare gli originali. Un vero peccato. Quindi, ammesso che il buon Secco non abbia ceduto al Livorno Diego e Giovinco, Candreva sarà questa sera a Torino e con tutta probabilità in campo domenica. In un centrocampo formato da Marchisio sul centro-sinistra, Candreva in mezzo e Sissoko sul centro-destra. Rombo confermato con Diego. Di punta Amauri e Del Piero. Che qualcuno lassù ci assista. Se la cosa funzionasse, per la Juve si metterebbe subito bene la questione centrocampo: 4 per 3 posti, con Melo a giocarsi il posto ora con Marchisio (che può fare pure il centrale) ora con Sissoko (che può fare pure il centrale). Col rientro di Camoranesi Ferrara non ha che l'imbarazzo della scelta, fermo restando che Camo il posto ce l'ha assicurato per evidenti meriti tecnici (senza di lui la Juve spegne la luce). I tre che scenderanno in campo domenica dovrebbero garantire tanta, ma proprio tanta copertura alla difesa. In più, qualora venisse a mancare Diego (occhio alla diffida), Candreva potrebbe prendere il suo posto. Ed ecco il dramma: Giovinco dove lo metto? Ahia, la vedo dura. Mi vedo già a bucare le gomme a Vinovo. Già perchè, se Giovinco era l'alter-Diego, ora che fa? Cioè Candreva prende il posto di Giovinco? Se sì, prenotiamo subito l'ambulanza. Se no, qualcuno mi dovrebbe dire quando giocherebbe Giovinco e dove. Io di risposte ne ho almeno due, ma me le tengo per me, almeno fino a domani.

Concludendo: bene la Juve dei giovani. Persa la stagione vale la pena sperimentare e concentrare tutti gli sforzi economici per giugno, quando servirà davvero un fuoriclasse per reparto. Ma occorre acquistare con criterio. Forse, è più per questo che hanno preso Bettega.

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martedì 19 gennaio 2010

Candreva in. Chi out?

Sembra che Candreva sia quasi bianconero. L'intesa con l'Udinese c'è, con Spinelli non so.

Sia chiaro: se parte uno fra De Ceglie e Giovinco, Blanc e Secco dovranno preparare il portafogli per scucire tutte le multe che prenderà la Juve. Patti chiari, amicizia ancora poco lunga!

P.S.
Se si è occupato Secco di questa trattativa siamo rovinati. Come minimo Spinelli ci toglierà Vinovo, gli armadietti, la comproprietà di Diego e 1/3 di Buffon, da girare in prestito al Bari per ottenere di nuovo Almiron e 3/5 di Canale5.

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Sul mercato e sul vendicativo Ranieri

La Coppa d'Africa ci restituisce Momo Sissoko. Torna in tempo per coprire l'assenza di Melo e forse è il primo grande acquisto di Ferrara. Là in mezzo, come mai negli ultimi sette mesi. Non è un caso se la Juve senza Sissoko non è più Juve. La fatica, la corsa, il cuore e anche l'intelligenza. In una parola: la classe di Sissoko. Che non è quella del palleggio, per carità, ma è quella di chi spende tutto e di più, di chi dà l'esempio più importante per tutto il gruppo, per i compagni che ti giocano a fianco e che vedendoti dare l'anima non possono far altro che seguirti e imitarti. Torna Sissoko e allora si torna a lottare.

Ma qualcosa la Juve là in mezzo dovrà fare. Solo i giorni passano e al di là di Paolucci non si vede nulla di buono. Tanti nomi, ma pochi pochissimi fatti.

C'è un ragazzo che di professione fa il regista e che il Real non riesce proprio a sfruttare. Non ha un nome altisonante e non guadagna cifre astronomiche, così il Real non può fare affidamento su di lui. C'è uno spiraglio per chiedere un prestito, inserendo magari una cifra per il riscatto a giugno. Di professione fa il regista ed è destinato a ricoprire quel ruolo per molti anni ancora, perchè è giovane, nonostante una buona esperienza con squadre di club e con la Nazionale. Si chiama Gago, ma a quanto pare a Torino non lo conoscono. O meglio, il tabaccaio che fornisce il fumo a Blanc e Secco lo conosce. Scherzi del destino.

C'è un altro ragazzo, altrettanto bravo, certo con un nome diverso. E' italiano e di professione fa il centrocampista. D'attacco, tipo incursore, tipo il vecchio ruolo di interno di centrocampo con licenza di andare avanti, di andare al tiro (e che tiro!), di inserirsi in area. Si chiama Candreva, potrebbe essere un progetto interessante sul quale puntare, tranne che alla Juve, in questo momento, Candreva proprio non serve. Così c'è da decidere: compriamo figurine o gente che ci serve? Decisione dura, eh!?

Alla vigilia con la partita della Roma di Ranieri, tutti sono concordi nel dire che Ranieri ha pronta la vendetta, ma io non capisco. E' Ranieri che deve vendicarsi??? Allora, cerchiamo di capire bene la situazione.

Affumati da parole come "scudetto", "la fidanzata d'Italia", "la Champions" non ci siamo accorti dello sfascio continuo della gestione ranieriana. Bruciati in un colpo solo Tiago, Criscito e Palladino. Presi Almiron, Molinaro e Knezevic. Quasi bruciati De Ceglie e Giovinco, mal sfruttato Marchisio. Colpo del mercato Poulsen. In mezzo ci metto l'allontanamento di Trezeguet, che nemmeno un tossico non utilizzerebbe. E per finire - udite udite amici bianconeri - Ranieri puntava Stankovic. Dici tu: ma chi, quello del Partizan che gioca in attacco? No no, hai capito bene amico bianconero: quello della Seconda Squadra di Milano. Non ti basta? A me sì. Ora, come è possibile che a vendicarsi debba essere Ranieri? Se qualcuno gentilmente me lo spiega...

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Buon lavoro Bettega, non sarà facile

Il caos c'è, si vede, si tocca con mano. E' all'interno della società, almeno limitatamente a chi fino ad adesso detiene il potere e lo ha detenuto. Esercitandolo male, malissimo. Mostrando un'arroganza ridicola, tutta a sfavore della Juve-storia, Juve-ambiente, Juve-squadra. Un gruppo di ragazzi subisce gli effetti di questa cattiva gestione, senza regole chiare né ruoli precisi. Direttore inesistente che dovrebbe redarguire, punire, proteggere, dettare le linee lunge le quali muoversi. Presidente che presidente non dovrebbe essere perchè dovrebbe dedicarsi ad altri compiti su cui è molto ferrato e uno dei migliori in tal senso. Ora, come può una società programmare con i "dovrebbe", "sarebbe meglio se" e via con altri condizionali? E' impossibile.

La palese mancanza di un uomo di calcio da quel maledetto 2006 si è sentita, ma è stata negata l'evidenza fino a quando è venuto a mancare - sportivamente - un uomo sul quale a questo punto ho da fare una riflessione. Si chiama Giovanni Cobolli Gigli e proprio in questi due mesi di sua assenza si è potuta notare la sua assenza: sempre pacato, con dichiarazioni umili e rivolte verso il meglio, anche quando le cose erano disperate (proprio un anno fa, esattamente proprio un anno fa), anche quando nulla andava per il meglio. Buon carisma, pochissima esperienza. Cacciato perchè? Perchè tutti pensavamo che al posto suo fosse sistemata una qualche grande personalità juventina. E invece è accaduto il colpo di stato: Blanc che è diventato Presidente, Direttore Generale, Amministratore Delegato, magazziniere e quarto portiere della Juve. Ma era meglio tenere Cobolli, a fare da parafulmine circa i rapporti con stampa e squadra.

E' stato preso Bettega, fatto rientrare per mancanza di idee. Roberto è rientrato, ma col chiaro intento di mettere fine all'agonia juventina. Che non significa - e di questo bisogna rendersi conto - far vincere la Juve. Perchè mi sto sempre più convincendo del fatto che questa agonia può essere cessata solo con la morte - sempre sportiva, si intende - di questo progetto, semmai progetto è mai esistito. Morte sportiva di questa società nelle persone di Secco e Blanc. Perchè tutto il resto funziona. Funziona il comparto Primavera, funziona la gestione delle giovanili, funziona l'autista che guida l'autobus ufficiale. La rosa non è il massimo della vita, ma Bettega sta cercando di recuperare, anche se non è semplice, anzi a me pare proprio impossibile nel giro di breve tempo (qualche mese? Non scherziamo, ci vogliono un paio di anni per costruire una rosa all'altezza del nome Juve).

Io come tutti abbiamo commesso l'errore di pensare che Bettega sia stato richiamato con funzioni protettive nei confronti del progetto. E invece è proprio il contrario. Facile capirlo dall'atteggiamento pubblico dei tre. Bettega sempre in mezzo, poi un passo indietro Blanc e Secco. Addirittura è Secco che prende ordini e si fa scrivere l'agenda da Bettega, ma dovrebbe essere l'esatto contrario. Dovrebbe essere Bettega ad avallare o cancellare le decisioni di Secco.

In questo caos generale rimane senza schermo la squadra. Quella che va in campo, anche mal messa, ma molto poco bene gestita. Perchè Ciro avrà responsabilità nella scelta dell'undici e durante le ore d'allenamento. Ma al fischio finale serve un grande Direttore Sportivo che faccia da tramite, che faccia da Professore Severo e da Padre. Nei confronti dei giocatori e nei confronti di tutto lo staff tecnico. Mai accaduto. Secco si presenta sempre con scagnozzi: ora Elkan, ora Blanc, ora Bettega. Come il bambino che ha paura di entrare al bar per comprare le caramelle e porta con sè il padre. Ma il bambino lo capisci, è timido, è piccolo. Secco proprio non si può più vedere: hai 40 anni Alessio e hai visto all'opera Moggi. Hai scelto di fare questo lavoro, ma se questi sono i risultati, per amore di tuo padre e della Juve dovresti rimetterti a studiare. Fai qualche altra cosa, ma non il Direttore Sportivo della Juve. Ce ne serve uno vero.

Dall'arrivo di Bettega, Blanc e Secco hanno praticamente gettato la spugna. Tutti cercano le dichiarazioni di BobbyGol e attendono le sue decisioni. E Bettega sta iniziando a capire.

Non può essere Ciro il problema di questa Juve. Non può esserlo per quello che ha combinato sul campo e fuori dal campo per venti anni come calciatore di Napoli e Juve. Non può esserlo perchè ha vissuto all'ombra di Lippi e perchè ha gestito un settore giovanile come quello della Juve che qualche risultato a casa lo ha portato, senza - tanto per essere chiari - ricorrere alla compravendita dei tornei. E continuando a sfornare giovanotti interessanti. Non può essere Ciro tutto il problema. E' quello che fino a qui ho detto e che Bettega sembra aver capito.

Così l'agonia deve continuare, per il bene della Juve. Immaginatevi di passare il turno di Coppa Italia e andare avanti in Europe League. Sarebbe un conto con segno positivo per Blanc e Secco. A quel punto nulla cambierebbe. E così non può andare. Serve prendere mazzate, invece. Lo spero, anche se dicendo queste cose il cuore fa male.

E allora, buon lavoro Bettega. Sperando che ti lascino lavorare in pace.

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lunedì 18 gennaio 2010

Volete Candreva? Dateci Giovinco o De Ceglie!

La Juve punta Candreva. Spinelli vuole Giovinco o De Ceglie. Magari tutti e due. Poi? Un caffè, un pezzo di torta con la ricotta e che altro? Spinelli: di cognome... e di fatto. Speriamo solo che Secco aveva da fare e non ha risposto lui al telefono!

P.S.
Nel frattempo un vero giocatore di talento è libero ed è possibile prenderlo con la formula del prestito, inserendo magari un controriscatto per giugno. Si chiama Gago, gioca nel Real Madrid.

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La Juve dei Blanc, Secco e John Elkan

E si continua così, perchè tutto va bene. Si continua perchè a quanto pare in quel lontano 2006 qualcosa di simile era stato barattato. Cioè: noi facciamo fuori la Triade, almeno la teniamo lontano dalla Juve, altri vincono e noi cerchiamo di affondare la nave. Il progetto resiste ed è lecito che vada avanti. Vada dove deve andare. Se non ci fosse di mezzo Lapo direi "a puttane", ma qui ci sarebbe da cambiare l'ultima parolina. E lo dico sperando che proprio Lapo riesca in questo: a pedate nel culo toglierci dalle palle il signor John, richiamare alla svelta l'unico vero erede di Agnelli l'Avvocato, Andrea Agnelli (che porta pure lo stesso cognome), dare una calcolatrice a Blanc e togliergli lo scettro di Presidente, affidare a Secco il compito di alzare la lavagnetta luminosa e via così. Accadrà? Certo che no!

Dal canto suo Bettega non può permettersi passi affrettati. Ed è inutile che ci prendiamo per il culo invocando Guus o pensando che Bettega abbia intrallazzi con Benitez. Questa società non spende soldi per gente valida. Non spende soldi in realtà per un progetto. Perchè il progetto non è mai esistito.

Nel 2006 c'era gente che voleva inserirsi in qualche maniera nel mondo del calcio. L'unica intuizione valida è stata Blanc, capace di ricucire i conti e farli lievitare. Poi attorno a sé non ha mai avuto gente che capisse di calcio. Anche un minimo. Ora è arrivato Bettega, ma è troppo tardi ed è pure un periodo in cui nemmeno Maradona in campo riuscirebbe ad invertire la rotta. Finiamo qui. Con i moduli, con le idee, con la voglia di scendere in campo. Lo si vede ormai da parecchie domeniche. Si scende in campo perchè c'è gente che va allo stadio. Non credo nemmeno che Ferrara, alla fin fine, c'entri qualcosa. E' proprio l'ambiente che ha chiuso. Da Juventus hanno praticamente detto basta a questa presa per il culo.

Chiellini e Buffon ne hanno dato ampia prova. Ora si naviga a vista, cercando di arrivare il più possibile integri al Mondiale. Società debole che non sa tutelare i propri calciatori quando vengono presi a calci e gomitate, quando nessuno dalla panchina - ci ha provato Ferrara senza trovare uno straccio di accompagnatore che urlasse con lui - si sbraccia invocando che le regole, nonostante siano state firmate da moratti, ancora esistono nel calcio e devono essere applicate. Nei confronti di Diego che prende regolarmente una decina di falli da dietro, nei confronti dei gomiti alti di Granoche che ieri sembrava P.A. di A-Team. Si vede già da qui quando questa società vuole bene alla Juve, quanto sta lavorando.

Una società seria e competente prende Ghirardi e un suo prodotto come Leonardi, li mette spalle al muro, due ceffoni, un paio di pedate nel culo e poi gli si dice "questa sera tu mi porti Lanzafame e i suoi bagagli a Vinovo: punto e basta" e invece Secco si fa prendere per i fondelli. Con Pozzo invece servono scagnozzi veri, di quelli che dovresti aver visto in qualche film, con la faccia tagliata. Serve Candreva? Ti serve davvero, Juve? Allora vai e prendi. Non c'è trattativa, non esiste trattativa se c'è in ballo - sportivamente parlando - la tua vita.

Perchè vedi, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, a noi tifosi non piace essere trattati da stupidi. Nel 2006, con la B accettata così, come se niente fosse, nessuno di noi ha mai creduto a Calciopoli, così come nessuno, in fondo, ha mai creduto al progetto di rinascita. Perchè se veramente tu, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, ci credevi allora bisognava tenersi stretto Bettega e metterlo a lavoro, bisognava tenere in tribuna Ibrahimovic tanto non poteva scappare, bisognava andare a prendere qualche mastino e grande giocatore, che tanto alla Juve, i migliori vengono sempre. Si poteva pure ripartire dalla B, ma poi serviva realmente un'idea e un grande tecnico. Lo ha fatto magnificamente Deschamps, con Del Piero, Nedved, Trezeguet e tre ragazzini. Era la B, va bene, ma quella là non era più Juve, ricordiamoci pure questo. Poi venne Ranieri e fu la rovina. Perchè gli uomini erano quelli giusti per accendere la miccia: Brazzo e Grygera a parametro zero e tenere calda la panchina, Tiago a provare a rimettere ordine al centrocampo, Giovinco, De Ceglie e Marchisio a farsi le ossa, Criscito a stare accanto a Chiellini, Palladino a imparare a giocare a calcio con Trezeguet e Camoranesi. Invece è stato il turno di Almiron, di Knezevic su consiglio di Ranieri. Lo stesso Ranieri continuava a dire "ma quale scudetto, noi dobbiamo fare il massimo" come un Siena qualsiasi che si ritrova per caso nelle zone alte della classifica. Poi lo stesso Ranieri, che o era interista o romanista e visto adesso ho capito tutto, ha bruciato Giovinco, De Ceglie e Criscito e Palladino, e ha addirittura puntato Stankovic. Cioè, io tifoso juventino, devo tifare per Ranieri che sulla panca della MIA Juve chiama o chiede Stankovic??? Siamo impazziti o cosa?

Stancamente siamo ormai nel 2010. I giocatori non credono più a nessuno di quelli in giacca e cravatta. E però - ed è la prima volta che accade in questo strano mondo del calcio italiano - nessuno è contro Ferrara. Insomma, il grido dei giocatori suona come qualcosa del tipo "qui il problema non è Ciro, ma è proprio la gestione della Juve che non va più!". Se a casa non hai nessuno che ti sprona e ti tira per il collo quando ti cade una mollica per terra, dopo un paio di settimane ti trovi immerso nella melma e non ne puoi più uscire. A meno di trovare una badante capace di metterti in riga più della mamma e del papà. Oppure, può accadere una cosa diversa: fai la valigia e cambi casa. Mandando affanculo chi fino ad allora ti doveva gestire.

Allora, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, questa valigia la facciamo noi o ci pensate voi. Siamo pure disposti ad attendere giugno, ma non più tardi di giugno. Dopo, oltre che i seggiolini e le multe, può capitare qualcosa di fastidioso. Ragioniamo e capiamoci: nessuna violenza, altrimenti non parliamo più di calcio. Solo che, quando non te ne vuoi andare tu, che oltre tutto non hai nessun diritto per stare lì, qualcuno di forza dovrà prenderti e portarti fuori. A quel punto e solo a quel punto sono disposto a ripartire da zero, proprio con Ferrara, a patto che Ciro scelga in tutto e per tutto uomini, schemi e idee. Perchè non sono molto convinto delle scelte di Ferrara in campo. Cioè non sono molto convinto che le faccia realmente lui. Non posso pensare che Ferrara metta lì Melo perchè nessuno gli prende un regista ed Ekdal sarebbe una piccola, ma efficace soluzione. Non posso neppure pensare che Ciro sia rimasto soddisfatto del non-acquisto di Lanzafame, l'uomo che poteva dargli qualcosa di più sulla fascia destra dove ieri anche un bimbo di 3 anni si sarebbe accorto che mancava proprio uno di ruolo.

Poi d'accordo su tutto: infortuni, sfortuna, gomitate che mettono ko. Ci sta tutto. Anzi no! Proprio tutto no. Per esempio questa Juve dei Blanc, Secco e John Elkan...

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