lunedì 18 gennaio 2010

La Juve dei Blanc, Secco e John Elkan

E si continua così, perchè tutto va bene. Si continua perchè a quanto pare in quel lontano 2006 qualcosa di simile era stato barattato. Cioè: noi facciamo fuori la Triade, almeno la teniamo lontano dalla Juve, altri vincono e noi cerchiamo di affondare la nave. Il progetto resiste ed è lecito che vada avanti. Vada dove deve andare. Se non ci fosse di mezzo Lapo direi "a puttane", ma qui ci sarebbe da cambiare l'ultima parolina. E lo dico sperando che proprio Lapo riesca in questo: a pedate nel culo toglierci dalle palle il signor John, richiamare alla svelta l'unico vero erede di Agnelli l'Avvocato, Andrea Agnelli (che porta pure lo stesso cognome), dare una calcolatrice a Blanc e togliergli lo scettro di Presidente, affidare a Secco il compito di alzare la lavagnetta luminosa e via così. Accadrà? Certo che no!

Dal canto suo Bettega non può permettersi passi affrettati. Ed è inutile che ci prendiamo per il culo invocando Guus o pensando che Bettega abbia intrallazzi con Benitez. Questa società non spende soldi per gente valida. Non spende soldi in realtà per un progetto. Perchè il progetto non è mai esistito.

Nel 2006 c'era gente che voleva inserirsi in qualche maniera nel mondo del calcio. L'unica intuizione valida è stata Blanc, capace di ricucire i conti e farli lievitare. Poi attorno a sé non ha mai avuto gente che capisse di calcio. Anche un minimo. Ora è arrivato Bettega, ma è troppo tardi ed è pure un periodo in cui nemmeno Maradona in campo riuscirebbe ad invertire la rotta. Finiamo qui. Con i moduli, con le idee, con la voglia di scendere in campo. Lo si vede ormai da parecchie domeniche. Si scende in campo perchè c'è gente che va allo stadio. Non credo nemmeno che Ferrara, alla fin fine, c'entri qualcosa. E' proprio l'ambiente che ha chiuso. Da Juventus hanno praticamente detto basta a questa presa per il culo.

Chiellini e Buffon ne hanno dato ampia prova. Ora si naviga a vista, cercando di arrivare il più possibile integri al Mondiale. Società debole che non sa tutelare i propri calciatori quando vengono presi a calci e gomitate, quando nessuno dalla panchina - ci ha provato Ferrara senza trovare uno straccio di accompagnatore che urlasse con lui - si sbraccia invocando che le regole, nonostante siano state firmate da moratti, ancora esistono nel calcio e devono essere applicate. Nei confronti di Diego che prende regolarmente una decina di falli da dietro, nei confronti dei gomiti alti di Granoche che ieri sembrava P.A. di A-Team. Si vede già da qui quando questa società vuole bene alla Juve, quanto sta lavorando.

Una società seria e competente prende Ghirardi e un suo prodotto come Leonardi, li mette spalle al muro, due ceffoni, un paio di pedate nel culo e poi gli si dice "questa sera tu mi porti Lanzafame e i suoi bagagli a Vinovo: punto e basta" e invece Secco si fa prendere per i fondelli. Con Pozzo invece servono scagnozzi veri, di quelli che dovresti aver visto in qualche film, con la faccia tagliata. Serve Candreva? Ti serve davvero, Juve? Allora vai e prendi. Non c'è trattativa, non esiste trattativa se c'è in ballo - sportivamente parlando - la tua vita.

Perchè vedi, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, a noi tifosi non piace essere trattati da stupidi. Nel 2006, con la B accettata così, come se niente fosse, nessuno di noi ha mai creduto a Calciopoli, così come nessuno, in fondo, ha mai creduto al progetto di rinascita. Perchè se veramente tu, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, ci credevi allora bisognava tenersi stretto Bettega e metterlo a lavoro, bisognava tenere in tribuna Ibrahimovic tanto non poteva scappare, bisognava andare a prendere qualche mastino e grande giocatore, che tanto alla Juve, i migliori vengono sempre. Si poteva pure ripartire dalla B, ma poi serviva realmente un'idea e un grande tecnico. Lo ha fatto magnificamente Deschamps, con Del Piero, Nedved, Trezeguet e tre ragazzini. Era la B, va bene, ma quella là non era più Juve, ricordiamoci pure questo. Poi venne Ranieri e fu la rovina. Perchè gli uomini erano quelli giusti per accendere la miccia: Brazzo e Grygera a parametro zero e tenere calda la panchina, Tiago a provare a rimettere ordine al centrocampo, Giovinco, De Ceglie e Marchisio a farsi le ossa, Criscito a stare accanto a Chiellini, Palladino a imparare a giocare a calcio con Trezeguet e Camoranesi. Invece è stato il turno di Almiron, di Knezevic su consiglio di Ranieri. Lo stesso Ranieri continuava a dire "ma quale scudetto, noi dobbiamo fare il massimo" come un Siena qualsiasi che si ritrova per caso nelle zone alte della classifica. Poi lo stesso Ranieri, che o era interista o romanista e visto adesso ho capito tutto, ha bruciato Giovinco, De Ceglie e Criscito e Palladino, e ha addirittura puntato Stankovic. Cioè, io tifoso juventino, devo tifare per Ranieri che sulla panca della MIA Juve chiama o chiede Stankovic??? Siamo impazziti o cosa?

Stancamente siamo ormai nel 2010. I giocatori non credono più a nessuno di quelli in giacca e cravatta. E però - ed è la prima volta che accade in questo strano mondo del calcio italiano - nessuno è contro Ferrara. Insomma, il grido dei giocatori suona come qualcosa del tipo "qui il problema non è Ciro, ma è proprio la gestione della Juve che non va più!". Se a casa non hai nessuno che ti sprona e ti tira per il collo quando ti cade una mollica per terra, dopo un paio di settimane ti trovi immerso nella melma e non ne puoi più uscire. A meno di trovare una badante capace di metterti in riga più della mamma e del papà. Oppure, può accadere una cosa diversa: fai la valigia e cambi casa. Mandando affanculo chi fino ad allora ti doveva gestire.

Allora, Juve dei Blanc, Secco e John Elkan, questa valigia la facciamo noi o ci pensate voi. Siamo pure disposti ad attendere giugno, ma non più tardi di giugno. Dopo, oltre che i seggiolini e le multe, può capitare qualcosa di fastidioso. Ragioniamo e capiamoci: nessuna violenza, altrimenti non parliamo più di calcio. Solo che, quando non te ne vuoi andare tu, che oltre tutto non hai nessun diritto per stare lì, qualcuno di forza dovrà prenderti e portarti fuori. A quel punto e solo a quel punto sono disposto a ripartire da zero, proprio con Ferrara, a patto che Ciro scelga in tutto e per tutto uomini, schemi e idee. Perchè non sono molto convinto delle scelte di Ferrara in campo. Cioè non sono molto convinto che le faccia realmente lui. Non posso pensare che Ferrara metta lì Melo perchè nessuno gli prende un regista ed Ekdal sarebbe una piccola, ma efficace soluzione. Non posso neppure pensare che Ciro sia rimasto soddisfatto del non-acquisto di Lanzafame, l'uomo che poteva dargli qualcosa di più sulla fascia destra dove ieri anche un bimbo di 3 anni si sarebbe accorto che mancava proprio uno di ruolo.

Poi d'accordo su tutto: infortuni, sfortuna, gomitate che mettono ko. Ci sta tutto. Anzi no! Proprio tutto no. Per esempio questa Juve dei Blanc, Secco e John Elkan...

3 commenti:

JUVE 90 ha detto...

zatiapAvercela una vecchia volpe come Leonardi. Scuola Moggi. Se Secco tratta con lui è capace che torna senza giocatore e senza nemmeno i vestiti.

marco99 ha detto...

Hai già detto tutto tu.
Sono d'accordo con la tua "spietata", ma oggettiva analisi.
Sono particolarmente d'accordo sui giudizi su ranieri un tecnico che ha spazzato via tutto il nostro settore giovanile preferendo scarponi spesso sul viale del tramonto.

IoJuventino ha detto...

@marco99

io sono partito da un fatto: i giocatori non lottano per la società, non per Ferrara. Altrimenti durante la settimana hai tutto il tempo, come gruppo, di far capire che non vuoi più seguire Ciro. Invece, le affermazioni vanno da una parte e poi ci sono esternazioni come quelle di Buffon e Chiellini che vanno contro alcuni compagni in difficoltà e soprattutto contro chi finora ha dettato quelle poche e insufficienti regole. Regole di mercato, di comportamento.

Da una parta così abbiamo una squadra che prende botte, può subire la qualsiasi e addirittura deve pagare per tutti, dall'altra una società immobile. Sul mercato, ma soprattutto sui comportamenti. Insomma, da dirigente devi dare un segnale forte al gruppo e alla gente. Segnale mai arrivato. E purtroppo neppure pensato.

Domani spero di scrivere su Bettega e anche qui credo di poter dire cose inconfutabili. Con la speranza che qualcuno metta fine ad un'agonia societaria francamente squallida.

Didì l'aveva già detto alla chiusura della sua avventura. Poi Nedved mise il carico da 11 andandosene, pur potendo continuare a giocare e dare tutto. In più ha rifiutato più volte il reintegro come dirigente/assistente per evidente sfiducia in Blanc e Secco. Ora anche i giocatori e l'atteggiamento di Bettega. A domani.