sabato 31 maggio 2008

Amauri finalmente bianconero

Amauri è stato finalmente presentato. Si attendeva soltanto il rientro di Nocerino per la firma dei contratti. Il brasiliano può così sorridere e lo fa pure Blanc. L'a.d. bianconero è raggiante: "Un acquisto importante, insieme ai rientri dei giovani più forti in circolazione".


E così la Juve prende forma. L'attacco fa paura: Del Piero, Trezeguet, Amauri e Iaquinta. Senza contare l'innesto di Giovinco. E senza contare che Pavel Nedved è ancora lì a lottare. E visto il Camoranesi di ieri sera con l'Italia, Ranieri può davvero pensare di schierare una Juve superoffensiva, con Sissoko e Zanetti o Marchisio a difendere la retroguardia.

Amauri porta alla Juve un bagaglio di discreta esperienza in Italia. Porta alla Juve tanti chilogrammi in più, e una valigia piena di magie tecniche. E' in grado di fare la prima punta, oppure agire a fianco di una boa centrale. Corre tanto, tecnicamente è molto raffinato. Pare proprio l'acquisto azzeccato: il migliore che i tifosi potessero sperare.

E la Champions permetterà ai quattro moschettieri di giocare con una certa continuità e nello stesso tempo di rifiatare. Sarà importante lo spirito di gruppo, e Ranieri, ma soprattutto Trezeguet e Del Piero e Iaquinta sono persone più che perfette.

Il primo tassello è messo. Staremo a vedere. In più, se diventasse italiano...

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venerdì 30 maggio 2008

Lo sfogo di Moggi

La molta carne al fuoco presente sui giornali - l'attesa per l'Europeo, il calcio-mercato - ha fatto passare in secondo piano qualche interessante rivelazione. Si è detto poco di quanto ha rivelato Fabio Cannavaro a Sky sul suo periodo all'inter («gli anni più brutti della mia carriera») e sulla volontà pervicace della beneamata di liberarsi del capitano azzurro (alla faccia di chi blaterava su presunte pressioni che avrei fatto all'epoca per portarlo alla Juve). Cannavaro ha fatto "giustizia" di tante malelingue, raccontando del suo grave infortunio, della difficoltà ad allenarsi, quindi del suo recupero e della voglia di rimanere all'inter, che a dodici giorni dall'inizio del campionato si scontrò però con la decisione del club («la società mi disse "può darsi che cambi squadra". Alla fine andai alla Juve e feci 38 partite su 38»). Su questa vicenda, sulla quale si sono raccontate troppe favole, posso rivelare qualche particolare in più. Il sottoscritto, con Giraudo e Bettega, è riunito per la trattativa insieme a Branca, Oriali e Ghelfi. Arriva il medico sociale dei nerazzurri, Combi, e riferisce delle condizioni dell'allora portiere bianconero Carini, pedina di scambio nella trattativa. Secondo il medico, il portiere ha seri problemi al crociato anteriore. Ce n'è abbastanza per far saltare l'accordo, ma i dirigenti nerazzurri hanno così tanta fretta di liberarsi di Cannavaro che sorvolano sulle condizioni dell'uruguaiano. Questa è la verità. A proposito di "rivelazioni" mi piace ricordare una considerazione dettata alla rivista ufficiale dell'Uefa da Alex Ferguson. A detta del manager campione d'Europa in carica, la squadra più forte affrontata in Europa è la Juve di Lippi alla metà degli anni '90 ("una squadra che aveva talento e lavorava duro"). A tavolino le carte si possono cambiare, ma con la storia non si può scherzare. Si è parlato molte volte di una giustizia sportiva ballerina e con regole non uniformi. Un caso lo conferma pienamente e sono curioso di sapere che cosa ne pensa il super-procuratore Palazzi. Succede, dunque, che il club di Promozione veneta "Sona Mazza" vinca il proprio campionato. A torneo chiuso si scopre che la squadra ha utilizzato per 8 partite un giocatore già tesserato per altro club. La procura deferisce l'interessato alla commissione disciplinare. Quest'ultima infligge 5 turni di squalifica al giocatore, 5 mesi di inibizione ai dirigenti e dà 8 punti di penalità alla squadra da scontare nella prossima stagione. La Sona Mazza si tiene il campionato vinto. Mi rivolgo al superprocuratore e al presidente Abete: di grazia, quali sono le regole, dov'è l'uniformità? E dire che Calciopoli è finita come è finita nonostante le dichiarazioni del presidente della Corte Federale, Piero Sandulli («Nessun illecito riconosciuto. L'unico dubbio è Lecce-Parma» disse a suo tempo). Così il designatore Collina a "Radio anch'io": «Gli arbitri devono avere diritto di sbagliare senza che i loro errori vengano interpretati». Giusto, ma prima Collina deve rispondere a due domande. 1) Il diritto all'errore è valido anche quando le sviste vanno in un'unica direzione, seguendo l'antico criterio della sudditanza psicologica? 2) Se oggi gli errori non vanno interpretati, perchè ai miei tempi era consentito parlare di complotti? Ultima riflessione. Dice Collina: «E' stato un campionato estremamente equilibrato». Vero. Di sicuro, però, non è stato un campionato estremamente regolare. Per informazioni rivolgersi alla Roma...

Da Libero, 28 maggio

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Siamo sicuri che bisogna spendere così tanto?

E' chiaro: leggere i giornali significa fantasticare per il 90% delle righe lette, capire bene la reale situazione di società e le potenzialità di un mercato sempre difficile da comprendere. Tradotto: i giornali devono vendere ed ogni giorno cercano di attirare i tifosi con l'acquisto di tre palloni d'oro, otto centrocampisti e ventidue mezze-punte.


Ma la Juve, già lo scorso anno, ha dimostrato che il mercato è una cosa seria: può non riuscire (vedi appunto l'anno scorso) ma non si può subito comprare e lanciarsi a pancia aperta verso nuovi obiettivi, acquistando ad occhi chiusi. E proprio lo sfortunato mercato dello scorso luglio mette in guardia Secco e Blanc. I soldi ci sono: pochi ma ci sono, almeno sembrano esserci. Bisogna piazzare due-tre giocatori (su tutti Almiron e Tiago), più giocarsi bene le contropartite o le comproprietà (Lanzafame, Criscito, Maniero, Paolucci, Venitucci, De Ceglie, Palladino, per fare i nomi più gettonati e richiesti). Ma a quel punto: davvero bisogna spendere tanti soldi?

La mia risposta, personalissima, è NO: abbiamo in casa alcuni talenti che in Europa ci invidiano, perchè non scommettere su questi ragazzi? Esempio, banale, ma efficace. Marchionni è difficile rimanga a Torino. Serve un'alternativa a Camoranesi. Per certe partite o per periodi della stagione Brazzo è prezioso. E quest'anno ha già dimostrato di poter giocare a livelli altissimi (chiedetelo alla Milano rossonera). Ma questo Lanzafame, proprio non troverebbe spazio? Con Camoranesi impegnato a fondo sulla Champions, in campionato serve farlo rifiatare: e allora questo Lanzafame proprio non si può tenere? Io ci penserei su. Del Piero è esploso a 18 anni. Perchè aspettare i 25 per riportarlo alla casa madre?

Questo discorso sembra non si ponga per il talento-dei-talenti, tale Sebastian Giovinco. Premiato come miglior giocatore al torneo preolimpico, la Formica Atomica ha davanti a sè il destino più roseo: vice Nedved per quest'anno, poi il posto di Alex Del Piero.

Le recenti parole di De Ceglie e Criscito fanno poi riflettere: il primo è pronto a giocarsi il posto con Molinaro (alternandosi, perchè su quella corsia serve sempre un uomo fresco), mentre il secondo è affascinato dalla Champions e sembra sia più sicuro dei propri mezzi. Sembra insomma che Criscito abbia smaltito l'emozione e le paure del primo anno di Juve. Perchè non dargli una seconda chance?

Affaire centrocampo. La trattativa per Xabi Alonso è a bagno maria e il motivo è semplice. La Juve non può e non vuole (e non deve - aggiungo io) spendere 25 milioni di euro. Se la richiesta di Benitez non scende corposamente di valore, allora meglio puntare su Aquilani. Ma quel punto, con 25 milioni di euro io punterei ad un acquisto a sensazione: spendiamoli, ma spendiamoli bene. E mi viene in mente il nome di Diego. Oppure quello di Sergio El Kun Aguero. Se soldi vanno spesi, ne spendiamo tanti ma portiamo a casa almeno 10 anni di spettacolo (per il secondo sarei pronto a versare tutta la mia Poste Pay e rubare la pensione della nonna). In alternativa ci sarebbe il nome di Cigarini. Un ragazzo che a me piace e che sembra piacere pure a Ranieri. Sta per lasciare l'Italia, destinazione Villareal. Mentre l'Inter prenderà chissà quale altro bidone straniero. Povera Italia, come ti stai riducendo.

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giovedì 29 maggio 2008

Giovinco, Amauri, Xabi Alonso

La campagna di rafforzamento della Juve gira attorno a tre nomi, quelli di Giovinco, Amauri e Xabi Alonso. Andiamo con ordine.

La Formica Atomica, per bocca del suo procuratore Claudio Pasqualin, non si muoverà da Torino. Lo vuole fortissimamente Ranieri. Lo vuole fortissimamente Cobolli Gigli. Ma di più di tutti, lo vogliono i tifosi. A gran voce 16 milioni di juventini vogliono Sebastian in maglia bianconera. Circa 15 anni lo stesso scenario ebbe come protagonista Del Piero. Circa 15 anni finì l'era Baggio ed iniziò quella di Del Piero, ancora in corso. Che sia di buon auspicio per il piccolo Sebastian (che dovrebbe saltare la preparazione a Pinzolo per gli impegni olimpici; purtroppo salterebbe così i preliminari, sperando di poterlo schierare in Champions da settembre in poi). Giovinco nella Juve starebbe bene in tutte le posizioni: dietro le punte o dietro la punta, o defilato sulla sinistra, tipo un vice-Nedved.

Amauri è cosa fatta. E sarà ufficiale già domani quando Lanzafame e Nocerino firmeranno il trasferimento a Palermo: il primo in comproprietà con diritto di riscatto da parte della Juve, il secondo a titolo definitivo. Visite mediche già sostenute, Amauri è il grande colpo per l'attacco bianconero. Tale da completare un reparto che sulla carte e nei numeri non ha eguali in Europa (fatevi un pò i conti, anche se poco "contano" poi sul campo).

Xabi Alonso è molto vicino. E a guardare il sorriso di Cobolli Gigli, più vicino di quanto non possa sembrare. Ieri il suo procuratore era a Torino. Circa 5 ore l'incontro con Blanc e Secco, compreso un pranzo d'affari. Praticamente raggiunto l'accordo col giocatore. Lo stesso Xabi Alonso, voci di corridoio, sembra sia in pressing su Benitez per ottenere il via libera. Affascinato dalla proposta bianconera e dalle parole di Sissoko, autentico gladiatore del finale di stagione juventino. Ma lo spagnolo allenatore-manager sembra voler tirare la corda. La Juve vuole acquistare, ma non alle cifre richieste dai Reds, eccessive. La proposta di Secco è ferma a quota 17. I Reds si sono abbassati a quota 18, adesso sembra abbiano alzato il tiro. L'accordo si farà. Perchè Xabi Alonso vuole venire alla Juve. Perchè i Reds non hanno intenzione di tenerlo. Perchè Benitez è alla ricerca di un centrale più estroso da affiancare a Pezzini o Mascherano. Se prima o dopo gli Europei è solo un dettaglio. L'incognita è proprio il campionato continentale. Nel senso che: se Xabi Alonso fa un grande europeo, la Juve dovrebbe acquistarlo ad un prezzo maggiore rispetto all'offerta attuale. Viceversa...

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mercoledì 28 maggio 2008

Dopo Amauri, Xabi Alonso


Terminata la telenovela Amauri. Visite mediche effettuate e superate. Controllo ginocchio: positivo. Ultimi dettagli definiti.


Amauri è un giocatore della Juve. Lo sarà ufficialmente venerdì, quando anche Nocerino e Lanzafame firmeranno l'uno il trasferimento definitivo a Palermo, l'altro una comproprietà su cui la Juve mantiene una posizione di vantaggio.

Ingaggio di 3,5 milioni di euro, più i premi. Il premio più ingente è legato alle prestazioni del centrattacco brasiliano (io lo considero tale): 250 mila euro se Amauri riesce a siglare 20 punti tra reti e assist!

Welcome, Amauri! E i tifosi bianconeri che ne pensano?

Intanto, oggi dovrebbe sbarcare a Torino il procuratore di Xabi Alonso che ha ricevuto l'ok da parte di Benitez e dello stesso centrocampista. La dirigenza Juve deve adesso decidere di avallare una delle due ipotesi per il centrocampo: o 17 milioni per lo spagnolo, o più soldi o il sacrificio di Iaquinta per arrivare ad Aquilani.

L'impressione è che Secco e Blanc attendano sviluppi da Roma: se ci dovesse essere rottura tra Albertone e la Roma, allora la Juve si inserirebbe di prepotenza. Tanto, lo spagnolo può attendere!


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martedì 27 maggio 2008

Un centrocampista per i bianconeri

L'ultima uscita di Buffon da casa Azzurri è piacevole e quasi un assist per i dirigenti bianconeri: "Aquilani? Lo vorrei alla Juve!". E perchè non dare retta ad uno come SuperGigi?


Perchè Aquilani costa e costa parecchio. Ma, a pensarci bene, costa poco di più di Xabi Alonso. E rispetto a quest'ultimo il giovane Albertone è italiano e più giovane, appunto! Ma la trattativa risulta difficile. E difficilmente decollerà.

La Roma non dovrebbe privarsi di un talento simile. Insieme a De Rossi forma una delle coppie di centrocampo più forti del campionato. E se comunque la Roma intende cederlo, a quel punto si scatenerebbe un'asta infernale. Pronti Real Madrid, Barcellona, Chelsea, inter e appunto la Juve. Il prezzo, già di per sè alto in partenza, lieviterebbe in pochi giorni toccando vertici che i dirigenti juventini non possono permettersi. L'unica mossa possibile (ed è questo il motivo principale perchè in Corso Galileo Ferraris non vogliono intavolare la trattativa) per portare Aquilani a Torino e scambiarlo con Iaquinta. Ma Vincenzone è ritenuto incedibile: respinta la richiesta del Napoli, Ranieri sembra voler puntare su quattro attaccanti di valore assoluto, e Iaquinta rientra fra i quattro nomi (assieme ad Amauri, oggi visite mediche, Trezeguet e Del Piero).

Il nome che resta a galla è quello dello spagnolo. Forte, con caratteristiche che ben si coniugano con i vari Cristiano Zanetti, Marchisio e Sissoko (peraltro, col maliano già compagni di squadra nei Reds). Servono 17 milioni di euro. Blanc è fermo a 16. Entro questa settimana si potrebbe già chiudere.

Tranne che, quelle parole di Gigi...

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Caso Amauri snervante

In realtà non si dovrebbe parlare di caso vero e proprio, però lo sta diventando. Amauri è un giocatore della Juventus, ma non a tutti gli effetti. Sembra strano pronunciare queste parole, così discordanti fra loro, ma è così.


Il tutto ruota attorno ad un 21enne, forse il più promettente che abbiamo in Italia, escluso Giovinco per evidenti meriti. Si chiama Davide Lanzafame, il nuovo Cristiano Ronaldo tutto italiano e tutto juventino. Ed il problema è semplice: il Palermo lo vuole a tutti i costi, la Juve vuol farlo crescere, lui vuole andare in Premier, in Inghilterra. A ragione, secondo me: Lanzafame vuole misurarsi col campionato più bello del mondo, almeno il più competitivo visto che la Serie A è stata rimpiazzata da un torneo aziendale a gestione familiare, con in più la non-possibilità di vincerlo (questo per contratto).

Così: il Palermo ha già in mano Nocerino (buona fortuna), 12 milioni di euro ma sente di non avere la comproprietà di Lanzafame. Il giovanotto già del Bari sente di non andare a Palermo. La Juve sente di dover fare pressioni sulla famiglia. I tifosi sentono un certo fastidio nel leggere ogni giorno che Amauri verrà annunciato il mattino seguente.

A rigor di logica, l'egoismo di Lanzafame è comprensibile: perchè andare a Palermo quando il West Ham potrebbe offrirti una grande opportunità di vita, sia sportiva che umana. Oltretutto, in Inghilterra guadagnerebbe una cifra nettamente superiore a quella offertagli dal Palermo.

E così, mentre Amauri fa la spola tra Torino (per le visite mediche che slittano di ora in ora) e Milano (a fare shopping accompagnato dalla moglie), i tifosi si chiedono: "Ma come è finita?"

Finirà bene, finirà bene. La Juve dovrà, fra poco, forzare la mano al giocatore. Chiudere il discorso Amauri significherebbe inaugurare al meglio la campagna di rafforzamento più importante della storia della Juve. Da questo mese di luglio passa la fortuna dei prossimi anni. Investire bene, in modo intelligente. Programmare bene, anche se con i giovani in giro che la Juve si ritrova, almeno questo punto sembra sia stato risolto.

Intanto, non ci resta che aspettare.

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lunedì 26 maggio 2008

Juve: qualcosa si muove

Chi va e chi viene.


Ad andarsene saranno in molti. Birindelli dice addio alla Juve dopo una decina di stagioni, alcune delle quali ad alto livello. Ma sono questi gli uomini preferiti dalla Juve: in silenzio svolgono il loro lavoro, e bene. I faticatori nell'ombra. Grazie Biru!

Ad andarsene col benestare di tutta la piazza juventina è certamente Almiron: ha steccato clamorosamente. Un peccato aver speso quei soldi, ma al ritorno nella massima serie i dirigenti hanno fatto bene a rischiare. Se ne andrà da qualche parte, per qualche milione di euro. Monetizziamo il più possibile.

Ad andarsene è certamente Tiago: a meno di clamoroso volta-faccia, il d.s. Secco dovrebbe piazzarlo in Spagna. Per almeno 10 milioni di euro. Il possibile è stato fatto: dai compagni a Ranieri. Ma i fatti parlano di un Tiago mai espresso, mai in battaglia. Un peccato perchè tutti conoscono le qualità di questo ragazzo, mostrate a sprazzi quest'anno. Ma la maglia bianconera necessita del massimo-impegno-possibile. E con l'impegno pure i risultati. Purtroppo per Tiago sono venuti a mancare sia l'impegno sia i risultati.

Ad andarsene è pure Palladino: in comproprietà alla Samp o al Genoa, dal maestro Gasperini. Sia chiaro: non è una bocciatura, piuttosto il frutto di un ragionamento corretto. A Torino giunge per restarci tutta la vita un certo Giovinco: i numeri di questo ragazzo sono incredibili e la Juve sembra voler puntare tutto su di lui per il dopo Del Piero. Ha tutto: qualità mentali e tecniche per riuscire. E Ranieri sembra averlo blindato: vice Del Piero appunto o vice Nedved, per la Formica Atomica ci sarà spazio. E a fare i bagagli è proprio Palladino. Poco spazio per lui, visto che il ruolo di attaccante è ben coperto dai quattro moschettieri: Amauri, Del Piero, Iaquinta e Trezeguet, in ordine rigorosamente alfabetico.

Ad andarsene è Nocerino: troppo ghiotta la possibilità di portare a casa Amauri e quindi la Juve rinuncia allo Sceriffo.

Ad andarsene è pure Marchionni: centrocampo intasato per lui. Forse una mossa necessaria dal punto di vista finanziario. Con un Brazzo così, un Camoranesi intoccabile e un Lanzafame in rampa di lancio, per Marco c'è sempre meno spazio. Anche per lui valgono tanti "mi-dispiace": troppi infortuni. Sono state di più le giornate trascorse in infermeria che non in campo. Non c'è più tempo per aspettarlo.

Chi viene. La campagna della Juve è chiara, così come esplicitamente detto da Ranieri. Bisogna avere tutti i ruoli coperti. E dunque sbarcheranno a Torino i rientranti De Ceglie, Marchisio e Giovinco. E resteranno in maglia bianconera. L'unico dubbio potrebbe riguardare Paolo De Ceglie: se la Juve riuscisse ad acquistare un terzino sinistro di grande valore, allora per Paolo si prospetterebbe un altro anno in prestito.

Amauri è cosa fatta: questa notte sarà all'ombra della Mole, per domani espletare tutte le cosette-che-si-fanno-prima-della-firma-del-contratto. Welcome, Amauri!

A questo punto, pare cosa fatta pure Xabi Alonso: la Juve è ferma tra i 16 e i 17 milioni di euro (cioè, l'incasso di Almiron e Tiago) mentre i Reds ne chiedono 18. Difficile salti tutto. Anche perchè le indiscrezioni attorno al giocatore vogliono uno Xabi Alonso fortemente contento di sbarcare a Torino, dopo una lunga chiacchierata con l'ex-compagno Sissoko (proprio questi sembra si sia tradito con Juve Channel, "è questione di giorni" avrebbe ammesso).

E i tifosi che ne pensano?

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domenica 25 maggio 2008

Secco alla riscossa!

Alessio Secco è trasparente e molto sincero. A ruota libera nella recente intervista, parla delle mosse future dei bianconeri.

In prima fila Amauri: già fatto. Martedì sarà a Torino per le visite mediche e quindi la firma su un contratto quadriennale. E dopo Amauri?

I giornali danno quasi per fatto il colpo Xabi Alonso. E' un colpo perchè il mediano del Liverpool sembra essere quello-che-doveva-essere-Tiago-e-non-è-stato! Il metronomo della Juve. Incredibile come la Juve stia guardando ad una grandissima d'Europa come i Reds appunto. E addirittura, si potrebbe formare in bianconero la coppia Sissoko-Xabi Alonso.

Xabi, perchè sì. Perchè è davvero forte questo centrocampista: corre abbastanza, visione di gioco ottima, buon verticalizzatore (leggi Iaquinta e Amauri e Trezeguet), ottimo giocoliere. Può giocare indifferentemente col maliano, con Cristiano Zanetti o con Marchisio. Ha esperienza da vendere in Champions (una Coppa vinta e una persa). Può adattarsi al campionato italiano senza troppi problemi. L'unico mio dubbio riguarda il costo: 17 milioni di euro, non saranno troppi? Cioè: per dirla à là Buffon, non sarebbe meglio scommettere su Ronaldinho e spenderne qualcuno in più?

Altro affare in corso: esterno sinistro. Cobolli ha confermato e sottoscritto il ritorno in bianconero di De Ceglie. Paolone ha dimostrato doti incredibili quest'anno. Propensione offensiva, ottimo dribbling, fiato infinito. Può giocare da esterno di difesa o da ala pura. Ha solo 21 anni. Con la Juve può fare il salto definitivo. E l'esperienza Champions League potrebbe gasarlo ulteriormente. Però la Juve si guarda intorno. Ranieri pare aver chiesto Bridge, ma arrivare al difensore del Chelsea è difficile: alto costo, ingaggio elevato, disponibilità del club londinese minima. E poi ci sarebbe il problema: ma dopo due anni in chiaroscuro, quanto potrebbe giovare alla Juve questo terzino?

Il nome più affascinante è invece quello del norvegese Riise, ancora del Liverpool. Quest'anno ha faticato a trovare un posto in squadra, per il cambio tattico ordito da Benitez. Ma il 27enne esterno sinistro è appetibilissimo. Gran corsa, gran tiro. Anche lui può giocare indifferentemente in difesa o a centrocampo. Il suo contratto scade nel 2009 così i Reds sono costretti a venderlo adesso monetizzando qualcosa (circa 4milioni di euro) altrimenti lo vedranno andar via il prossimo anno senza ricavarci nulla. La Juve è alla finestra. Il peso della Champions potrebbe obbligare i dirigenti bianconeri a rivedere i piani: vanno bene i giovani, ma qualche campioncino in più...

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sabato 24 maggio 2008

Primo acquisto: Albin Ekdal

In realtà l'acquisto è stato perfezionato già a Gennaio 2008. Adesso è completamente ufficiale, anche se si aspetta fine luglio, cioè quando questo svedesino compirà 18 anni. Sì, ne compirà 18. E finalmente la Juve dimostra coraggio scommettendo su questo giovane talento del nord.


Quanto è bravo? Difficile dirlo con precisione. Il campionato svedese non è performante perchè si possa esprimere un giudizio serio. Viceversa, ogni campo di calcio può esprimere un giudizio serioso: e allora questo Ekdal sembra forte davvero.


Alto, robusto, occhi svegli. I piedi, giurano gli osservatori bianconeri, su tutti Mauro Sandreani, sono buoni. E' un centrocampista con spiccate doti offensive. Può giocare alle spalle di due punte. Rapido, dribbling facile, buon tiro. Chi lo ha ammirato (come me!) ai mondiali Under 20 avrà sicuramente apprezzato il suo gioco. Fantasia quanto basta. Concretezza.



Chi lo paragona ad Ibrahimovic è solamente un giornalista che vuole assolutamente pubblicare il proprio pezzo e quindi batte-il-nome-migliore-sulla-piazza. C'è tempo e ci sarà tempo per dimostrarlo. Intanto, 4 anni con la Juve. Operazione da 600mila euro in su. Per lui si sono fatte avanti un paio di squadre della B. Staremo a vedere. Intanto, Welcome Albin!

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Criscito: operazione recupero?

Siamo sicuri che questa nuova Juve che sta nascendo può fare a meno di Criscito? Mimmo non può far parte della rosa 2008/2009? E chi lo ha stabilito? Su quale basi?


Chiariamo i concetti. Chi ha fallito nella Juve del nuovo corso, ad inizio stagione in particolare, non è Criscito, nè Andrade (solo tre partite, ingiudicabile!) piuttosto una partenza-nel-complesso lenta ed evidentemente poco chiara. Poco chiara per Blanc e Cobolli, per lo stesso Ranieri. Trovarsi alla guida di una Juve senza identità (fino al girone di andata, almeno) è complicato, e lo è stato.


Adesso però il programma c'è. Adesso si fa sul serio. Intuite e confermate le potenzialità di questa rosa, bisogna prendere e sistemare i tasselli nell'ordine e nel modo corretti. Legrottaglie rimane, ma ha 31 anni e non possiamo certo basare il futuro su quella che è stata la vera sorpresa del ritorno-in-A. Chiellini è la sicurezza e la certezza da cui i bianconeri ripartono: al centro, a sinistra, uomo-gol (tipo Ferrara, quando segnava gol pesanti, circa 5-6 a campionato, intendete il parallelo?). Mellberg è l'uomo d'esperienza: va bene in Champions, va bene in campionato. Come prima scelta a fianco di Legro o Chiellini, o come prima alternativa. E Criscito? Confermato Molinaro e sicuro il rientro di De Ceglie la fascia sinistra pare essere completata (a meno di qualche arrivo importante, tipo Riise e allora uno tra Molinaro e De Ceglie salterebbe). E Criscito?


A parer mio non si può non continuare a scommettere su questo giovane napoletano. Ha la stoffa per diventare un grande stopper, ha solo bisogno di crescere ancora e Gasperini sembra l'uomo ideale. Quindi, ho l'impressione che Criscito rimanga ancora un altro anno a Genoa, a giocare e a farsi ancora le ossa. Bisogna visionarlo e seguirlo attentamente. Poi il prossimo anno, si deciderà: o lo si riporta a casa piazzandolo al centro con Chiellini, oppure si vende. Ma adesso no! Basta guardare l'Under 21 per rendersi conto di come la Juve sia grande.

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giovedì 22 maggio 2008

Ferguson sulla Juve

Vinta la Champions, Ferguson esprime un parere sulle squadre più forti da lui incontrate, in assoluto e dice:

Era una squadra di vertice con giocatori come Boksic, Davids, Del Piero...Avevano talento ed erano anche una squadra che lavorava duro [...]

E poi continua rivelando i giocatori più forti degli ultimi vent'anni:


Era una squadra di vertice con giocatori come Boksic, Davids, Del Piero...Avevano talento ed erano anche una squadra che lavorava duro

Via Calciomercato.com

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Giovinco sulla Juve

Parole sante quelle di Giovinco. Ha appena segnato due-gol-due con la Preolimpica e il primo pensiero va alla Juve, alla sua Juve. A quella che è già la sua squadra e che la gente spera diventi sua come oggi è di Alex Del Piero. 


Io mi sento pronto per una grande squadra- ha detto Giovinco- e la Juve è la più grande. Sicuramente per un giovane è importante giocare, ma io farò di tutto per ritagliarmi un mio spazio. Del Piero? Lui giocherà ancora tanti anni, per la felicità di tutto il popolo juventino e anche mia, visto che per me lui è un idolo. Io voglio giocare con lui- ha concluso- e sono convinto che per le caratteristiche che abbiamo sicuramente possiamo giocare insieme.
Via Calciomercato.com



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mercoledì 21 maggio 2008

Benvenuto su IoJuventino

Il posto più bello per discutere di Juve e di calcio. Mercato, i commenti delle partite, la vigilia di ogni match di Serie A e di Champions. Con passione. Per divertirci!

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lunedì 12 maggio 2008

Juventus-Catania 1-1

Tre immagini stupende, assolutamente stupende, di quelle che quando le vedi ti vien voglia da tifare di più, ancora più forte:



  1. Lapo Elkan (”uno di noi”) si alza in piedi, pugni al cielo: il Siena ha pareggiato contro i merdazzurri. Scena memorabile, stupenda. Grazie, col cuore!

  2. Cobolli Gigli ride con Blanc, si mette la mano davanti al sorriso ma gli occhi lo tradiscono, prova girarsi sapendo di essere inquadrato da una delle 38 telecamere allo stadio ma immortalano lo sguardo beffardo: marco-macellazzi ha appena sbagliato il rigore. Presidente: grazie!

  3. mancano pochi secondi al termine e due simboli autentici pareggiano: Chiellini si invola sulla fascia, prepotente il suo ingresso in area dopo aver scambiato con Nedved, stupendo assist per Del Piero che si tuffa col piede a metterla dentro. Non è un semplice pareggio. Col gol numero 19 (come era la storia del Del Piero finito che girava già da quattro anni in Italia?) rimette tutto in discussione, inguaiando l’intertriste e l’intertrista-zenga. Catania ancora non salvo. Il Parma ha un’opportunità colossale domenica prossima, contro i merdazzurri. Del Piero: mille grazie per tutto!


Non c’è altro modo per raccontare questa giornata. Assolutamente non c’è altro modo. La Juve è ufficialmente in vacanza già da tre settimane (a Champions matematicamente conquistata). Non si corre più, non si lotta più. Gambe molli, contrasti leggeri. Idee di mare e di spiaggia, di ombrelloni e di cenette, di viaggi e vacanze. Perciò Camoranesi accese la luce ogni tanto. Ranieri non si arrabbia più di tanto. Sissoko rincorre meno. Gli unici a voler dire ancora qualcosa sono Trezeguet e Del Piero: stupendamente in lotta per una classifica marcatori. E poi Palladino: sta cercando in tutti i modi di mettere in difficoltà Ranieri e per poco non ci riesce definitivamente. Il ruolo di esterno sinistro (o destro) è comunque difficile. Ma a ben vedere, ieri è stato l’unico a puntare l’uomo saltandolo quasi sempre. A metter dentro qualche palla interessante. A tentare il colpo ad effetto. Io credo vada premiato e confermato come prima alternativa a Camo e Nedved per il prossimo anno. Inutile spendere tanti soldi per un esterno quando si ha Aladino in rosa.



Sabato prossimo si chiude il rientro in A della Juve. Rientro scoppiettante. Senza lo zampino di minimo-moratti la Juve poteva essere ancora più in alto (su tutti i ricordi che più bruciano si chiamano Napoli, Parma, Reggio Calabria). Ed è inevitabile che tutta l’attenzione sia concentrata sui bianconeri, a cominciare dai tifosi più veri. Che mosse? Quali acquisti?



Su questo blog, da domenica prossima, non si farà che parlare delle cento notizie giornaliere che vogliono questo o quel giocatore prossimi alla Juve. Si sognerà. E sognare non fa mai male. Per esempio, da ieri sera, più che Juve, non so perchè mi è venuta voglia di tifare Parma e Roma. Ma non ne capisco il motivo: il torneo aziendale non è di proprietà esclusiva di chi lo organizza da due anni? O si sono sbagliati pure loro?

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giovedì 8 maggio 2008

Mercato all'attacco

E’ notizia di oggi (ma si sapeva già, potremmo dire): i procuratori di Amauri incontrano i dirigenti rossoneri (gli stessi condannati e poi salvati da un misterioso uomo di nome silvio - scritto minuscolo). Uno sgarbo? Ma figuriamoci: dopo aver fatto il grande salto dal quinto posto al quarto, con relativo furto ai danni dei viola (se giustizia esiste, è Prandelli che dovrebbe disputare la Champions), e dopo aver mandato insieme al cugino minimo-moratti in Serie B la Juve, il milan cerca rinforzi.


Le parole di Zamparini (è più pazzo lui o Rino Foschi?) sembrano lasciare pochi dubbi: “Al 98% Amauri sarà della Juve!”, ma con il mitico Maurizio non c’è da star tranquilli. Vogliono Nocerino, Palladino, Giovinco e Lanzafame, e c’è pure chi giura che Foschi abbia richiesto Alena Seredova. E Secco e Blanc hanno risposto cortesemente: ma vaff…..o. Soldi, Nocerino e può andar bene così. Altrimenti non se ne fa nulla.


Altra spina: Amauri sembra volere 3,75 milioni di euri di ingaggio. Ripeto: 3,75 mln di euro di ingaggio. Ripeto ancora: 3,75 mln di euro di ingaggio. Cioè, qualche spicciolo in meno di Camoranesi e Trezeguet e Nedved. Capito il nesso? Certo che no, perchè nesso non c’è. Amauri se vuole vestire bianco e nero dovrebbe prendere a esempio Vincenzone Iaquinta: uno che quest’anno ha fatto tantissimo parlando poco. O almeno, parlando sul campo. Anzi: correndo sul campo, e segnando pure un pò di reti. Ecco allora la strategia: buono buonino vieni alla Juve, signor Amauri, segni e giochi bene, dimostri il tuo vero valore (un conto è quello con la casacca rosanero, un altro conto è quello con la casacca più prestigiosa al mondo) e poi il prossimo anno si vedrà. La Juve è ferma a 3mln di euro, che già mi sembrano tanti. Insomma: d’accordissimo con Blanc e Secco. Nessuno ci prende per la gola. Abbiamo bisogno di Amauri, ma non estremo bisogno di Amauri.


Anche perchè l’intromissione del milan apre un nuovo scenario. Anzi: rispolvera un vecchio scenario. Riportare all’ovile la pecorella smarrita, di nome Alberto Gilardino. Il più contento sarebbe il ragazzo. E molto più contento il papà: juventino da tre generazioni. Albertone da bambino e in cuor suo (lo ha ammesso al primo anno rossonero) tifa Juve. E allora potrebbe essere una bella idea portarlo a casa. Per due ragioni:



  1. intorno ai 10 milioni si potrebbe chiudere: alzi la mano infatti chi pensa che OGGI valga di più, inutilizzato com’è;

  2. è giovane, ancora qualche margine di crescita, è un alter ego di Trezeguet: potrebbe farne la controfigura in campionato così come in Champions, e potrebbe poi raccoglierne l’eredità considerato che David il prossimo anno avrà 31 anni.


Insomma: negli schemi bianconeri Albertone si integrerebbe a meraviglia. Inoltre aggiungeremmo alla rosa un autentico gioiellino: italiano, giovane, juventino. Ad un costo minore rispetto a quello di Amauri. Con Gilardino in rosa Iaquinta potrebbe trovare più spazio, che non con Amauri.


Amauri sì, Amauri no. Gilardino sì, Gilardino no. Voi che ne dite?

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