martedì 30 giugno 2009

Non è solo strategia, anzi

Le parole di quello splendido uomo e stratega che è Montali mi fanno star tranquillo. Le parole di Cobolli pure. A me, nonostante quanto scritto da gente che juventina non è, questa dirigenza comincia a piacermi seriamente. Bilanci in regola, progetto serio, prima società italiana a dotarsi di uno stadio proprio, ottimi risultati con un allenatore che ha fatto poco per vincere realmente.


E adesso la rosa cresce. I giovani maturano e la Juve migliora. I big sono ancora tutti lì, ad esclusione di Nedved. A proposito: qualcuno dovrebbe menare Raiola: vorrebbe combinare casino, ma Pavel è uomo vero. Nel progetto Juve non troverebbe più posto, almeno in campo. E' giusto così: il tempo passa e le scelte sono state già prese. Ma azzardare possibili destinazioni, significa davvero essere incoscienti. E Raiola lo è. Qui ci vorrebbe Moggi, come quando nel 2006 lo prese a calci in culo nella sede della Juve. Prese a calci in culo lui e quello alto di nome Zlatan. Peccato poi che l'inter mandò in B la Juve, altrimenti i bianconeri potevano far registrare un altro record: la cifra che il Real era pronto a pagare per lo svedese. Altra storia, altri tempi.

Dicevo che questa dirigenza comincia a piacermi sul serio. Stanno facendo le cose per bene: esonero, conferma di Ciro, acquisto di Diego e Cannavaro, promozione di Ariaudo, conferma di Giovinco e Marchisio. Elusi gli attacchi di Milan e altri club per Amauri e Buffon.

Montali ha confermato come il CdA abbia affrontato seriamente il problema centrocampista. A Ferrara serve un uomo d'ordine in mezzo al campo e dopo le infauste scelte di Ranieri, stavolta tutta la Juve vuole prendere un uomo d'altissimo valore, niente più scommesse. Sissoko e Marchisio garantiscono la diga, Zanetti è affidabile, ma non se ne conosce l'integrità fisica. Tiago potrebbe essere il vice ideale del regista che verrà. Perchè un regista verrà. Ma se D'Agostino nelle ottiche bianconere non vale 20 milioni, e dicono e dico bene, allora tanto vale virare su altri obiettivi. Diarra? Solo se in prestito. A livello di nome e prestazioni è una garanzia, ad esclusione del periodo della Coppa d'Africa: in tal caso la Juve farebbe a meno di Diarra e Sissoko? E' un rischio troppo elevato. Ledesma? No, è una pista fasulla. E poi con Lotito è difficile sedersi al tavolo senza prendere un tranquillante. E allora torna in auge il nome di Xabi Alonso. Maledetto il giorno in cui Ranieri mollò il nome di Aquilani (che peccato) e dello spagnolo, a favore di Poulsen. Errore che la Juve non vuole più commettere. Si punta dritto su un nome vero. E si devono spendere soldi, si spendono come per Diego: tanti, ma ben spesi.

Solo che è difficile arrivare a Xabi Alonso, perchè intanto il prezzo è salito rispetto allo scorso anno, e perchè proprio Xabi Alonso è nel mirino di Perez e Ancelotti. Cioè due club che hanno disponibilità economica ben superiore rispetto alle attuali casse bianconere. Ma, sperare non costa nulla. Nel tentativo di raffreddare i pensieri di Pozzo, magari ritentando l'acquisto di D'Agostino più tardi, a ridosso del raduno, quando il ragazzo presumibilmente punterà i piedi per andare via da Udine. Come gli è stato promesso. Staremo a vedere.

Di certo si è capito che un terzino sinistro c'è già: è Paolo De Ceglie, futuro per la Juve. Ma non solo: anche presente. Semmai dovesse arrivare un terzino, sarebbe sicuramente un affare a costo zero. E il nome è quello di Fabio Grosso. La Juve attende, ben sapendo che ha già in rosa uno dei potenziali più forti d'Italia: appunto De Ceglie. Non parte nemmeno Grygera, nè Zebina. Ferrara pare intenzionato ad affidarsi ai due, per poi il prossimo anno rinnovare la fascia destra. Buona idea. Buona idea se davvero la Juve riuscissa a concludere una ottima trattativa per quel centrocampista.

Intanto, come detto dal Presidente, c'è da vendere: prego signori vengano, qualcuno vuole Poulsen? E Almiron? E la metà di Paolucci chi la prende? E quella di Lanzafame?

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lunedì 29 giugno 2009

Oggi CdA: cosa si decide?

Se il Milan prende Huntelaar mi arrabbio. Una vera sconfitta personale (la mia).


Oggi il CdA bianconero deve decidere un pò di cosette. Qual è il budget per il mercato da qui fino a fine agosto? Quali sono le operazioni in uscita programmate?

Io aggiungerei un ulteriore punto: quale offesa rivolgere al presidente Pozzo? Già perchè la Juve vuole D'Agostino, D'Agostino vuole la Juve e Pozzo vuole solo far casino. Legale la sua voglia di far soldi, ma deve pur capire che la valutazione data al centrocampista azzurro è troppo elevata per il mercato di oggi, di ieri e di domani. Un valore oggettivo si aggira intorno ai 15 milioni, poco meno, e quindi l'offerta della Juve è sempre valida: 12 milioni, al limite con l'inserimento di una contropartita. Punto fermo: Marchisio e Giovinco non si toccano. Io pure vorrei cedere Trezeguet al Barca per Messi, ma ho l'impressione che Laporta vuole tenersi il gioiellino argentino. Almeno penso.

Blanc e Secco fanno bene a non scendere a patti con quel folle di Pozzo. Ci sono altre squadre su D'Agostino? Bene, se offrono cifre pazzesche la Juve è giusto che non partecipi ad aste. Il giocatore ha espresso chiaramente la sua preferenza, chissà come andrà a finire. I bianconeri intanto hanno delle alternative, su cui il CdA deve ragionare. Una non mi entusiasma e si tratta di Ledesma. Non è da Juve, meglio rilanciare in quella stessa posizione uno come Marchisio o addirittura Tiago. In tal caso un posto in più a centrocampo e rivalutazione di Camoranesi come interno destro. E come soluzione non è mica male. Altrimenti la vera alternativa a D'Agostino è il maliano dei blancos, Diarra. Insieme a Sissoko formerebbe una diga pazzesca, magari in un 4-2-3-1 che a quel punto potrebbe realmente essere realtà. Con due esterni capaci anche di ripiegare a centrocampo (Giovinco a sinistra e Iaquinta/Camoranesi a destra), la copertura sarebbe garantita e al contempo la Juve potrebbe sfruttare un potenziale offensivo non indifferente. Tutto da chiarire insomma.

Prende sempre più corpo l'idea di mantenere De Ceglie in rosa. Se la differenza di pochi milioni è un problema per arrivare a D'Agostino, non capisco perchè per l'esterno la Juve dovrebbe sborsare più di cinque milioni di euro. Il mio ragionamento fila. O hai i soldi e prendi Dossena, o Grosso viene gratis, o ti tieni De Ceglie. Quest'ultima è la soluzione migliore in ogni caso. Magari i soldi che resterebbero a disposizione potrebbero essere spesi per un terzino destro giovane e affidabile. Tra Grygera e Zebina... insomma serve uno veloce, giovane e forte. Col cambio di modulo a Ferrara servono esterni di difesa capaci di attaccare, capaci di coprire per intero la fascia. A sinistra è tutto ok (rientro di Molinaro, De Ceglie o chi arriverà), a destra qualche dubbio permane.

Nessun centrale intanto verrà acquistato, e parliamo della difesa. Cannavaro e Chiellini partono in prima fila, Legrottaglie primo rinforzo e promozione di Ariaudo in prima squadra. Quest'ultimo dovrebbe disputare la Coppa Italia e accumulare poche presenze in A. Giusto così.

Capitolo Trezeguet. In teoria è tutto finito. David rimane, quattro giocatori per due posti in attacco. In pratica è ancora tutto aperto. La chiave di tutto è la mancanza di offerte concrete. La Juve ha stabilito prezzi e modi: Trezeguet parte per soldi cash o inserito come contropartita in qualche affare interessante. Pochi club però sono disposti a pagare a David lo stipendio che percepisce alla Juve (pari a quanto Maicon prende all'inter).

Infine è già cominciata la DiegoMania. Tutti lo aspettano a Pinzolo, in attesa di capire se può realmente essere l'uomo che può far fare il salto di qualità alla squadra bianconera. Io, chiaramente, me lo auguro.

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sabato 27 giugno 2009

Abete, per favore vai via

Io non capisco perchè dobbiamo affidare le redini di tutto ad uno come Abete. E' colpa sua se siamo usciti dall'Europeo svedese. Durante il 2006 non aveva assolutamente mai rilasciato dichiarazioni nel mezzo delle partite. Lo ha fatto durante l'europeo lo scorso anno e durante Germania-Italia degli azzurrini. Il risultato lo sapete già. Se non porta sfiga questo...

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La beffa più dolorosa

Strepitosa l'Italia degli azzurrini. Vivace, veloce, con tante idee e un gioco ordinato e bello da vedere. Buone individualità, ottimo il centrocampo, benissimo la difesa. Però siamo fuori. Andiamo fuori con una modesta Germania che non ha mai messo il naso fuori dal proprio centrocampo. E meno male che eravamo noi i catenacciari. Peccato, Casiraghi meritava di più, questo gruppo meritava di più. Ma il calcio è così, è bello proprio per questo. Nulla è scontato, poco è logico.


L'Under 21 esce a testa altissima. Primo tempo che mi ha ricordato la partita Juve-Catania, andata di questo campionato. Quando la palla non deve entrare, non c'è verso. Salvataggi sulla linea, parate super di Neuer, tanti tiri e calci piazzati sfruttati quasi al meglio. Germania completamente sbandata: non hanno mai marcato sui calci piazzati, hanno perso costantemente Giovinco, non hanno mai tenuto il pallino del gioco. Incredibile, ma vero, a pagare per tutti è Consigli. Sua l'incertezza sul tiro "non-so-cosa-fare-quindi-calcio" del terzino che non segnava in carriera da tempo immemore. Che sport è? Calcio, semplicemente calcio.

La mazzata di Beck è stata tremenda e i piccoli Azzurri hanno reagito male, si sono fatti prendere dal nervosismo. Per esempio Balotelli, in ombra nel primo tempo tranne pochi giochetti, si è troppo intestardito nell'uno-contro-uno e molte volte poteva cercare il dialogo. Giovinco è stato ignorato nella ripresa eppure quando ha preso palla ha sempre dato segni di pericolosità. Il secondo tempo è stato bruttino, ma il cuore non è mancato.

Nel primo invece Casiraghi si è meritato la riconferma. Giovinco super, forse anche troppo visto il gravoso lavoro in fase di copertura. Conveniva lasciarlo libero in avanti, senza compiti difensivi. Ha sfiorato il gol. Così come tutta la difesa sui calci piazzati. Tre salvataggi incredibili sulla linea, tanti errori e un rigore all'89° negato agli Azzurri. Uscire così fa male, ma questa Italia ha dato ampia lezione di professionalità e classe. Ha giocato col cuore, ha giocato con la mente libera da contratti fantascientifici e parole e proclami, ha giocato col gusto del divertimento. Cosa ben diversa da quanto combinato dai più grandi. Che sia una lezione dura per tutta l'Italia. Questi ragazzi meritano spazio, ampio spazio. Al posto per esempio dei 2000 stranieri che ogni anno vengono in Serie A e rubano il loro posto. Davvero difficile accettare questo pensiero?

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Tutto ancora in gioco

Nonostante la convinzione di Gaetano D'Agostino, l'affare si complica ancora. La Juve ha riscattato per intero il cartellino di Michele Paolucci, interessantissimo attaccante di scuola Juve che ha fatto benissimo quest'anno a Catania. Ha riscattato il cartellino soffiandolo proprio all'Udinese. Prezzo: 3,2 milioni di euro. Come a dire: i soldi ci sono, è proprio il valore di D'Agostino che non va bene. O meglio: il valore dato da Pozzo al centrocampista. E così si continua a trattare, ma la Juve ha raffreddato seriamente la pista che porta all'azzurro. E ha seriamente avviato i contatti con le alternative. Su tutti l'obiettivo secondo è Diarra, centrocampista maliano del Real, grande amico di Cannavaro. Inutile dire come Diarra farebbe le fortune della Juve in mezzo al campo. Con la diga del Mali, la Juve potrebbe permettersi il 4-2-3-1, cioè uno schema tutto in avanti, con la copertura parziale degli esterni e la diga centrale appunto. E' possibile perchè i due maliani corrono per quattro e lo stesso Diarra ha comunque dei piedi mica male. Così, fatte tale considerazioni, la Juve strategicamente pare virare su altri obiettivi.


Falsa la strada che porta a Ledesma, perchè Lotito parte da 15 milioni di euro. Ciò significa che la Juve valuta Ledesma 10 milioni. Distanza ampia, niente da fare. E poi: se proprio la Juve si decidesse a spendere tanti soldi, lo farebbe per Diarra o appunto D'Agostino.

L'affare in realtà è molto complicato per la questione che riguarda Poulsen. Sembrava fatta col Fenerbache, invece la moglie ha rifiutato il trasferimento. Il danese vorrebbe proseguire con la Juve, la Juve no. E quindi bisognerà trovare un'altra destinazione, da qui fino al ritiro di Pinzolo. Non c'è spazio per il centrocampista biondo, uno degli acquisti peggiori e mal sfruttati. Come già scrissi lo scorso anno, il suo arrivo non mi ha entusiasmato, ma comunque ero rimasto soddisfatto per il progetto tattico che sembrava cosa fatta: tre attaccanti, centrocampo muscolare. Niente di tutto questo, Ranieri si è intestardito sfruttando poco e male Giovinco, esaurendo presto le energie di Amauri e Del Piero, litigando con Trezeguet. Disastro totale. Adesso l'acquisto del danese pesa come un macigno e anche il suo ingaggio. C'è da trovare dunque una nuova destinazione.

Gli Under 21 bianconeri non si toccano. Ora, dopo aver visto all'opera Criscito, forse la Juve starà mangiandosi le mani: questo giovanotto farebbe le fortune della sinistra bianconera. E' cresciuto tanto e la colpa della sua permanenza al Genoa è soltanto di Ranieri. Un peccato considerando l'età e appunto le prestazioni di quest'anno. Così la Juve non deve fare l'errore di cedere pure De Ceglie, seppure in comproprietà. Il giovane esterno deve rimanere a Torino, per fare il titolare. Marchisio e Giovinco non si toccano.

Intanto sono state risolte le comproprietà, o quasi. Qualche busta, per il resto tutti accordi semplici da capire e trovare: Lanzafame resterà a Palermo (anche se verrà girato in prestito), per Paolucci si cerca una squadra per monetizzare, Zalayeta resta a Napoli (ma verrà ceduto), Palladino resta al Genoa, così come Mirante alla Samp.

Doveva essere il fine settimana decisivo, è solo una ulteriore tappa verso i prossimi match di mercato. In attesa del ritiro di Pinzolo, quando Ferrara vorrebbe il gruppo a disposizione. Per intero.

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venerdì 26 giugno 2009

Quando tutto sembrava finito

Tutto sempre più complicato. Tutto sempre meno preciso. In diretta su Mediaset Premium è intervenuto direttamente Gaetano D'Agostino che ha espresso concetti semplici e concreti. Ha detto per esempio di avere parlato con Pozzo e concordato di essere ceduto ad una grande. Meglio: di essere ceduto alla Juve. Ha chiaramente detto che all'Udinese lui è costato poco e ora l'Udinese non deve mandare all'aria l'affare sparando prezzi esorbitanti. Aveva chiaramente la voce nervosa e ha continuato a ripetere il concetto del "abbiamo fatto un patto, Pozzo si ricordi". Ha pure risposto alla domanda "ma lei si ridurrebbe l'ingaggio?" sparando un "per la Juve ho già rinunciato ad altre piazze e ad altri stipendi". Ma Juve e Udinese sono lontane. Perchè Pozzo continua a insistere su due ragazzi che la Juve non manderà via: Giovinco e Marchisio non si toccano. Perchè Pozzo continua a chiedere 20 milioni e oltre, mentre la Juve è ferma su un più oggettivo valore di 15 milioni di euro. In parte pagati con Paolucci per il quale adesso si andrà alle buste, il resto cash. Il cash non è più un problema: Criscito, Mellberg, Marchionni, Palladino e Zalayeta coprirebbero già il contante necessario per il centrocampista friulano. E poi c'è sempre Poulsen in partenza.


D'Agostino ha chiuso la telefonata con una sorta di invito alle due società: domani il suo avvocato cercherà una posizione conciliante, tale da sbloccare la situazione e chiuederla definitivamente come D'Agostino vuole. Ha pure in un certo senso chiarito che se l'affare non andrà in porto la sua convivenza nello spogliatoio friulano verrebbe messa un pò in difficoltà. Insomma, traducendo: resterei volentieri, ma non con tanti stimoli e tanta voglia. Traducendo ancora: o mi vendete o mi vendete. Tutto allora è nelle mani dell'Udinese. La Juve è convinta di prenderlo a patto di non superare i 16 milioni di euro. L'Udinese ne vuole 20. A metà strada forse si potrebbe trovare un accordo. Ferrara è deciso ad avere la rosa quasi al completo per il giorno del ritiro a Pinzolo. Insomma: ancora due settimane di passione.

Sul fronte buste la Juve ha le idee chiare: Palladino resta al Genoa, Criscito sarà del Genoa per 5,2 milioni di euro, Lanzafame resterà a Palermo, Volpato verrà ceduto, Paolucci pure, Zalayeta verrà venduto e la somma spartita fra Napoli e Juve. Stasera Secco avrà idee e strumenti migliori per andare all'assalto di qualche altro giocatore.

Un pò per minaccia, un pò per necessità, la Juve ha bussato alla Fiorentina per Felipe Melo. Proprio in faccia al direttore generale dell'Udinese. Per poi passare alla Lazio chiedendo informazioni su Ledesma. Obiettivi alternativi, proprio quando Davide Lippi è andato a far visita al Real: in tal caso i nomi saltati fuori erano quelli di Diarra (prestito rifiutato) e Gago (prestito rifiutato). Se saltasse definitivamente D'Agostino tutto lascia far credere che la Juve si butterà sul maliano dei blancos. Si parte da 20 milioni, con la possibilità di trattare qualcosa. E' sponsorizzato da Capello e Cannavaro e Sissoko e con quest'ultimo garantirebbe una diga preziosa. Sempre in questa ipotesi si muove la conferma di Tiago: se non arriva un playmaker la Juve e Ferrara proveranno a rilanciarlo. Proprio in un modulo che ne esalta le qualità.

Per la fascia l'ipotesi più forte è la conferma di De Ceglie. Parole di Cobolli Gigli che ha poi promosso Ariaudo in prima squadra. Sarà il quarto dei centrali di difesa, con la possibilità di giocare la Coppa Italia e qualche scampolo di partita come già successo lo scorso anno. All'ombra di Legrottaglie e Cannavaro è destinato a crescere.

In attacco tutto sembra chiuso. Confermato David, anzi David si è confermato. Colpi di scena sono esclusi: non ci sono club disposti a pagare 10 milioni alla Juve per il suo cartellino e firmare un contratto da 4 milioni di euro l'anno. La sorpresa è la seguente: qualora partisse David la Juve non acquisterebbe nessuno, convinta di poter lanciare definitivamente Del Piero come seconda punta. In tal caso ci sarebbero due coppie alternative: come prima punta uno fra Iaquinta e Amauri, come seconda punta uno tra Giovinco e Del Piero. I perfetti doppioni.

Un plauso intanto al Napoli. Ha acquistato tanto, ben 48 milioni di euro spesi. Quagliarella, Cigarini, De Sanctis e in ultimo Zuinga, passando per Campagnaro. Tutto bene, tranne il fatto che in panchina non hanno ancora scelto l'uomo che guiderà la formazione partenopea. Si attendono novità...

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giovedì 25 giugno 2009

Ancora sulla vicenda Conte

Non è una questione di ex-bandiera, è solo questione di stile e di onestà intellettuale. Pochi stralci dell'intervista del presidente del Bari: "ave vo saputo che in curva nord si era no già preparati per contestare l’allenatore. Io dissi loro di non far lo e loro mi hanno ascoltato"

Una cosa bellissima, una frase di quelle proprio interessanti. Ma come si può contestare o fischiare un tecnico che dopo un decennio riporta a Bari il bel calcio e la massima competizione italiana?

Semplicemente è la solita storia italiana: il Presidente che fallisce il progetto tenta di buttare fango sul suo ex allenatore, proprio quando l'ex-allenatore decide di diventare ex una volta capito che quel progetto in realtà è solo fumo negli occhi dei tifosi.

Conte aveva bisogno degli interpreti giusti per il suo 4-2-4. Aveva chiesto un paio di giocatori-chiave, per esempio Barreto e Guberti, la diga di centrocampo e gli esterni. Niente da fare: nessuno di questi rimarrà a Bari. E non ci sono i soldi. Allora, per evitare brutte figure, Antonio Conte ha lasciato. Tutto molto semplice. Estremamente semplice.

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Vigilia di mercato: tutto domani si farà

De Ceglie va o resta? Ma dipende tutto da Grosso? Giovinco vuole rimanere e la Juve come la pensa? Anche Trezeguet è convinto di poter giocare alla grande ancora per tanto tempo. D'Agostino arriva?


Quanto domande e quanti dubbi. Fine settimana bollente. Oggi è giorno di vigilia, domani la Juve cambierà ancora forma. Cambierà perchè si risolvono finalmente le comproprietà da cui i bianconeri potrebbero ricavare un bel pò di soldi liquidi pronti per essere reinvestiti sul mercato. E i nomi sul mercato sono alla luce del sole.

Domani è pure il giorno di Gaetano D'Agostino. Le sue parole d'amore sono sincere come da diverso tempo non si sentiva. Pure il papà, mezzo procuratore, ha giurato di tifare da sempre Juve, come il centrocampista, e in tal senso pur di approdare a Torino entrambi sono disposti a ridursi l'ingaggio. Arrivando a quota 1,4 milioni di euro. Sì potrebbe scapparci la risata beffarda, ma di questi tempi è un gesto non banale. E la Juve punta molto sulla convinzione di D'Agostino e forse pure l'Udinese ha ceduto. Adesso si tratta di risparmiare il più possibile per bianconeri di Torino, racimolare quanto più possibile per i bianconeri friulani. A metà strada si stringeranno la mano. Questa metà strada dovrebbe coincidere col prezzo di 16 milioni di euro. Un prezzo onesto vista l'annata di Gaetano D'Agostino e un futuro roseo. Consideriamo pure che Ferrara lo ritiene indispensabile per il proprio progetto.

Di converso, Tiago rimarrà pure a Torino, per fare il vice D'Agostino. La sensazione è Ciro abbia costruito un 4-3-1-2 che rimarrà comunque fisso: cambieranno solo gli interpreti, perciò servono i sostituti dei titolari. Ecco perchè Giovinco è sempre più convinto di potersi giocare le proprie chances. Insomma, partendo da vice Diego, la Formica Atomica avrà finalmente spazio, contando pure di fare qualche apparizione da seconda punta. E analogamente Tiago spera di poter dare fiato a D'Agostino cercando di far ricredere tutti sul proprio valore. A lasciare Torino saranno dunque Marchionni e Poulsen. Per il primo si parla insistentemente di Fiorentina, per il secondo si parla di Turchia, destinazione però non gradita alla moglie. La Juve insiste e alla fine il danese si convincerà: un pò di milioni a lui, 7 o poco più alla Juve. Ossigeno in vista dell'assalto probabile per il terzino sinistro.

Il capitolo dei terzini è veramente intrigante. Destra e sinistra: due fasce che la Juve deve per forza di cose ritoccare. La destra perchè Zebina e Grygera convincono poco, soprattutto il primo. Per età e prestazioni e funzionalità: serve un terzino che corra, uno d'attacco insomma. La sinistra perchè l'infortunio di Molinaro è una doppia beffa: se volevano venderlo, non possono più farlo. Se vogliono acquistare devono capire bene quando potranno contare di nuovo sul terzino napoletano. E capire se serve soltanto un uomo o due in attesa del suo rientro. E c'è pure il nodo De Ceglie. La piazza lo vuole titolare, sulla sinistra, con Molinaro a fare la panca. Ferrara e la dirigenza sono indecisi: meglio uno affidabile da sfruttare per un anno (Grosso), meglio spendere bene per i prossimi anni (Dossena) o lanciare definitivamente il giovane aostano? Io opterei per la terza via, e forse la Juve sta convincendosi di ciò. Intanto la maledizione infortuni non dà pace ai bianconeri: proprio De Ceglie ha lasciato il ritiro dell'Under 21 per una contusione piuttosto fastidiosa. Europeo finito per uno dei migliori azzurrini fin qui. A conferma del fatto che il pubblico ha quasi sempre ragione: conviene tenerlo e farlo giocare costantemente. Nessuno come lui per duttilità e spinta. E deve ancora compiere 23 anni.

David Trezeguet vuole riconquistare la Juve. Niente contatti, niente ricerca di squadra come tutto lasciava pensare. David rimane e sarà a Pinzolo, regolarmente. Regolarmente a giocarsi le proprie carte con Amauri e Iaquinta e Del Piero. Attacco super per la Juve, altra grana per Ferrara che deve mantenere tutti sulla stessa scia, concentrati. Equilibri di spogliatoio che Ferrara sembra poter dirigere bene. Staremo a vedere. Se David resta, la Juve ha un problema in meno: cercare l'attaccante. E quindi, a meno di grandi colpi di scena, domani dovrebbe chiudersi la campagna acquisti della Juve. Con D'Agostino e la conferma di De Ceglie. Al massimo, se Lione libera Grosso a costo zero, allora conviene prenderlo. A quel punto la Juve sarà al completo.

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mercoledì 24 giugno 2009

Ecco il tesoretto per i prossimi colpi

Siamo a mercoledì, cosa succede in casa Juve?


Niente di particolare. Non succede proprio niente di particolare. O forse sì.

Per Poulsen i turchi sono pronti a svenarsi: vuoi vedere che c'è lo zampino di Ranieri? Offrono addirittura 4 milioni al giocatore, se le indiscrezioni sono vere! Difficile che il danese rifiuti un simile contratto. E la più felice è la Juve: 7 milioni e mezzo circa il guadagno, o se volete, solo 2 milioni di euro la perdita a bilancio. E via il secondo colpo in uscita, dopo Mellberg. Venerdì arriveranno altri 5,5 milioni di euro dal Genoa per Criscito. Anche se è un peccato rinunciare al difensore azzurro viste le sue prestazioni in Svezia. Ne arriveranno degli altri da Zalayeta e c'è Marchionni pronto ad essere ceduto per una cifra intorno ai 5 milioni. Insomma, in pochi giorni le casse della Juve si gonfierebbero di una cifra vicina ai 20 milioni di euro. In realtà basterebbero i soldi ricavati dagli affari Poulsen, Criscito e Mellberg. Basterebbero per l'Udinese che, accettando il cartellino di Paolucci, direbbe di sì all'ultima offerta bianconera per D'Agostino. E così il centrocampo Juve è cosa fatta. Niente più operazioni. Copertura totale dei ruoli, con i doppioni e grande varietà tattica.

Posto che tutto vada per il meglio, Ferrara avrebbe a disposizione due registi puri come Tiago e D'Agostino, tre incontristi fortissimi come Sissoko, Marchisio e Zanetti, un jolly come Camoranesi. Più il gioiello Diego. In attacco, qualora Trezeguet restasse, i quattro moschettieri garantirebbero gol e solidità (a patto che nessuno di questi si infortuni). Resta fuori da ogni schema Giovinco, pronto a subentrare ovunque in mezzo al campo o sulla fascia. In realtà questi conti fanno capire come forse qualcuno potrebbe seriamente rischiare il posto. Quei quattro là davanti non si toccano e c'è posto solo per due fra i titolari. Il posto di trequartista è nei piedi di Diego, con Giovinco suo sostituto ideale. A centrocampo spazio per tre: due incontristi e un regista. Oppure: destra affidata a Camoranesi, sinistra a uno fra Sissoko e Marchisio, regia affidata a D'Agostino. In tal caso a rischiare è Tiago. Oppure a rischiare potrebbe proprio essere Camoranesi. Ferrara deve fare un pò di chiarezza.

Il punto cruciale resta dunque la difesa. L'addio di Mellberg in ottica dirigenziale coincide con la promozione di Ariaudo a quarto di difesa. Insomma, lavorerà all'ombra. Dietro a giganti come Chiellini, Legrottaglie e Cannavaro. Bel modo di imparare. Sulla destra c'è da risolvere il rebus: affidarsi a Zebina e Grygera? O cercare un terzino forte e giovane (tipo Motta)? A sinistra il problema è più serio. Perso Criscito e posto che Molinaro rientrerà praticamente ad ottobre (l'uomo che più di tutti ha deluso in questi due anni), la Juve deve capire se affidarsi totalmente a De Ceglie o tentare il colpo d'esperienza Grosso. Senza soldi difficile chiudere entro venerdì per Dossena: 6 milioni sono 6 milioni e la prestazione contro il Brasile ha fatto un pò riflettere la dirigenza bianconera. Che non vuole piegarsi all'ultimatum di Benitez: o venerdì o niente. Se ci fosse la reale possibilità di avere Grosso a prezzo zero, allora la Juve lo prenderebbe immediatamente. E c'è la possibilità forte di tenere De Ceglie: troppo importanti le sue sgroppate sulla sinistra, troppo alto il coro dei tifosi che vogliono i tre gioiellini tutti a disposizione di Ferrara.

P.S.
Casiraghi sembra fare dei favori alla Juve. Dopo aver fatto giocare a tutto campo Giovinco contro la Svezia, ieri il talentino è stato ingabbiato sulla sinistra, come la geniale idea di Ranieri. Beh lì la Formica Atomica ha sofferto, anche perchè i registi preferivano scavalcare la trequarti lanciando Abate. Nel secondo tempo, con l'uscita del giocatore granata, Giovinco si è riposizionato sulla trequarti e la musica è cambiata. Consigli impliciti ad un Ferrara che ha un compito gravoso: valorizzare Diego e Giovinco e far volare la Juve.

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Conte: altra storia italiana

Cominciamo con la fantasia di Perinetti e Matarrese: "voleva 12 giocatori e quindi abbiamo rotto. Si è montato la testa!". E tutti a seguire e dare corda ai due geni del tavoliere. Diciamo piuttosto come stanno le cose: Conte pretendeva di avere i giocatori funzionali al proprio progetto tattico. Non avrà certo chiesto Pirlo, Camoranesi e Cristiano Ronaldo, ma giocatori giovani, facili da prendere e appunto ideali per il suo 4-4-2. Giocatori in grado cioè di portare la salvezza. Obiettivo del Bari era invece quello di monetizzare i giocatori messi in mostra nel campionato di B (cosa peraltro già fatta: Barreto torna a Udine, Guberti ceduto alla Roma e se qualcuno si interessa a Kutuzov, partirà pure lui; Lanzafame non rimarrà in Puglia). Detto ciò Conte avrà sicuramente espresso più di un dubbio per il prossimo campionato. Senza i suoi punti di forza, riproporre il Bari fantastico della B è praticamente impossibile. Inoltre, Conte ha preteso di avere la rosa quasi al completo per l'inizio della preparazione, per cementare il gruppo e poter allenare in modo tranquillo, con tutti gli uomini al posto giusto e già pronti. Risposta negativa di Perinetti. Ora, mettetevi nei panni di Conte e chiedetevi: conviene andare avanti sapendo già che questo Bari, così come è messo, andrà poco lontano? Difesa a rischio (perchè anche Ranocchia ha mercato), ali smantellate e il capocannoniere che non ci sarà più. E in perfetto stile italiano tutto scaricato sulla testa di Conte. Che da persona saggia ha preferito rinunciare al proprio guadagno e ora attende qualche buona panchina di A. Per la verità ne sono rimaste ben poche. Giusto quella di Siena, che conosce già per aver fatto il vice a De Canio, e quella dell'Atalanta. Strano calcio quello di oggi. Io penso che dopo i meriti e gli ampi giudizi positivi che Perinetti si è pur meritato, più di Conte che si è montato la testa, è vero che Perinetti si è sentito schiacciato dal protagonista Conte. Quando c'è da dar-contro ad un allenatore siamo in prima fila, quando c'è da attribuire i giusti complimenti e meriti allo stesso allenatore, allora scattano invidie e strani ragionamenti proprie della cultura italiana. Buon lavoro Bari.

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martedì 23 giugno 2009

Giovinco e Trezeguet restano: chi arriva?

Può cambiare tutto davvero. Entro venerdì la Juve avrà in mano quasi totalmente la rosa su cui puntare il prossimo anno. Tra indicazioni, trattative più o meno avviate e dubbi, la Juve vivrà la settimana più intensa di questo calciomercato.


Una decina i casi da risolvere per evitare di andare alle buste. In ballo più di venti milioni se le trattative vanno a buon fine. Comproprietà da risolvere, interi cartellini da girare, prestiti e cessioni. Non è ancora ufficiale, ma è praticamente già fatto il passaggio di Mellberg in Grecia. Due milioni e mezzo di euro per le casse bianconere. Stessa sorte toccherà a breve a Poulsen e stavolta i milioni sono sette e mezzo. Raffaele Palladino rimarrà a Genoa almeno quest'anno. La Juve lo terrà d'occhio perchè se non questo, nel 2010 Trezeguet sarà realmente sul mercato. Zalayeta finirà quasi certamente in Spagna e per Genoa e Juve ci saranno 4 milioni o poco più da spartire. E poi Volpato, Paolucci (inserito nell'affare D'Agostino), Volpe fino Criscito.

La questione Criscito sembra drammaticamente (almeno per quanto mi riguarda) risolta: il Genoa lo terrà per intero e verserà alla Juve altri 5 milioni. Oppure la Juve potrebbe chiedere di inserire metà cartellino con diritto di proprietà di Acquafresca. Ma con Trezeguet che giura amore eterno alla Juve, il ragazzino può essere girato in un club di A e poi il prossimo anno ci si metterà ad un tavolo a ragionare. Può essere un buon colpo in prospettiva.

In ogni caso venerdì sera la Juve potrebbe avere in mano parecchi contanti da reinvestire sul mercato. All'attenzione di tutto il ruolo di regista e di esterno sinistro. L'impressione è che la Juve consideri Molinaro incedibile, almeno fino alla completa ripresa. La verità è che Ferrara vuole concedere al napoletano una stagione di riscossa. Ma è l'ultima: qualora fallisse, già a gennaio potrebbe lasciare Torino. Ecco perchè la Juve sta considerando l'ipotesi di tenere De Ceglie togliendolo da qualsiasi trattativa. Piace a Ferrara e in questi giorni sta dimostrando di poter giocare ad alti livelli. Cosa peraltro dimostrata (mi viene in mente la partita contro il Milan quando sostituì Nedved procurandosi un rigore e servendo un assist ad Amauri). Molinaro rientrerà a settembre e quindi il suo completo rientro non potrà avvenire prima di ottobre. La Juve comunque andrà sul mercato e tutto porta a Grosso. Per convenienza economica (il Lione ha già acquistato il suo erede e la Juve può trattare al ribasso, inoltre il nazionale di Lippi è disposto a ridursi l'ingaggio.

Per D'Agostino Secco ha fissato l'incontro decisivo (e ultimo) per venerdì pomeriggio. La Juve salirà fino a 15/16 milioni: o l'Udinese accetta o la Juve cerca altrove. E le alternative non mancano. La tranquillità della Juve trova conferme nelle parole (più o meno vere) di Tiago che vorrebbe provare a rilanciarsi senza Ranieri. Dopo Giovinco e Trezeguet, a questo punto credo proprio che Tiago potrebbe ri-ri-ritornare utile alla Juve. Stavolta veramente. Se non altro come riserva di colui che verrà acquistato.

Ultimo capitolo dedicato a Giovinco. Dagli europei dichiara amore eterno alla Juve e sprizza personalità. Vuole giocarsi le sue carte con Ferrara convinto di poter dare molto alla Juve. Non andrà via dalla Juve, lo ha ribadito Cobolli e poi Secco. Anche perchè, ad una sua eventuale partenza seguirebbe la partenza di tutta la dirigenza. Quindi: al 100% Giovinco resta in bianconero.

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lunedì 22 giugno 2009

Settimana decisiva e intanto David vuole restare

Fu così che Dossena si giocò il posto? Ovviamente scherzo, anche perchè per me è valida la regola secondo cui "i giustizieri dell'Italia vengono sempre alla Juve". Sorte strana del calciomercato. Ricordo Pavel Nedved: distrusse Sacchi e la sua teoria del Del Piero centrocampista o Signori ala, e dopo un passaggio alla Lazio approdò in bianconero. Fu così per Trezeguet: golden goal contro l'Italia agli Europei e acquistato dalla Juve. Ancora vero per Ibra: tacco contro Buffon che divenne poi suo compagno di squadra. Vuoi vedere che stavolta tocca a Dossena?


Scherzi a parte il nome dell'esterno di Liverpool sembra più lontano da Torino. Perchè per ragioni che parzialmente accolgo la dirigenza sembra aver preferito Grosso. Economicamente l'esterno ex-Palermo conviene: costa meno e si può ragionare sul contratto. Dal punto di vista della personalità conviene anche. E conviene per il progetto in casa Juve: va bene i giovani, va bene chi ha ancora qualcosa da dare (Del Piero e Camoranesi su tutti), ma serve qualcuno esperto tale da poter tirare la carretta per quest'anno, tale cioè da fare da transizione per l'anno che verrà. Questo qui è Grosso. Perchè lì De Ceglie verrà forse ceduto, ma solo temporaneamente. O forse anche no: troppo duttile e importante, così a rischiare sarà Molinaro. La dirigenza faccia la scelta corretta. Conviene più Grosso perchè, infine, Benitez vuole una risposta entro mercoledì: impossibile. Venerdì la Juve risolve il nodo Criscito: se rientra finisce tutto e io sono contento, viceversa la Juve andrà sul mercato.

Sempre sul mercato oggi o domani si dovrebbe chiudere per D'Agostino. Non più tardi di mercoledì. Nel caso Pozzo continui a fare il pazzo (ripeto sempre questo ritornello, è bellissimo) la Juve si dovrebbe comportare da Juve, salutare D'Agostino e virare su altri obiettivi. Quali? A me sembra ci sia tutta l'aria di ritrovare il vero Tiago per esempio. Me lo fanno capire le parole di ieri di Trezeguet che quando parla, come in campo, fa malissimo: il problema era chiaramente Ranieri e il suo brutto infortunio. Riparte con la Juve, riparte a mille. E Ferrara e tutta la Juve sono contenti di riaverlo in squadra. Perchè di gol la Juve ha sempre bisogno, e la fame è la stessa di Trezeguet. Col cambio di modulo significa che David dovrebbe dividere il posto con Amauri, mentre Iaquinta se lo gioca con Del Piero. Fine della telenovela, fine della ricerca dell'attaccante? Se le parole di David sono sincere, sembrerebbe di sì. Altrimenti mi vien da pensare che Trezeguet stia cercando una casa dove meglio crede e queste dichiarazioni fanno da preambolo alla sua partenza. In tal caso sarei sempre più propenso a prendere Acquafresca e non Pandev. C'è un Giovinco che con Diego potrebbe realmente dare alla Juve il cambio di passo e le idee necessarie per tornare ad essere vera Juve.

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Ne ho per tutti

Scaletta del post: Italia, Abete, Berlusconi.


Cominciamo col punto numero uno. Qualcuno ha continuato a dire "bastava un gol!". Ecco perchè siamo usciti ed ecco perchè il nostro calcio vale quanto la Ligue 1 (massimo campionato francese). Noi facciamo calcoli e preghiamo perchè gli altri facciano quello che fa comodo a noi. E' il classico atteggiamento di chi si sente impotente e insignificante. E noi, calcisticamente, lo siamo. E via oggi con il fucile a pompa a sparare su tutti. Impaliamo Cannavaro, abbattiamo Chiellini e Buffon, meniamo Pirlo e Toni. Su quello noi siamo i veri campioni. La realtà è ben diversa e, al solito, prima ce ne accorgiamo prima usciamo da una situazione imbarazzante.

Il calcio italiano è solo lo specchio di quello che accade oltre il calcio, sempre in Italia. Una povertà d'animo pazzesca, una povertà intellettuale di quelle da far paura. Per il presente e per il futuro. Ma il calcio è un divertimento e un gioco. Lo ha ribadito a fine partita un grande Gigi Buffon. E' una squadra stanca questa. Qualcuno prima o poi dovrà spiegare perchè al secondo calcio d'angolo, al 5° minuto di gioco, Toni boccheggiava in area di rigore! Perchè i due attaccanti più in forma del calcio italiano sono stati messi da parte: uno fatto giocatore da centrocampista alto (Iaquinta), l'altro (Gilardino) a fare la panca a un imbarazzante Toni (che ultimamente parla troppo e combina poco). Dubbi su cui Marcello Lippi dovrà riflettere. E' pur vero, come dice il CT, che di giovani interessanti in Italia non ce ne sono. E se ci sono stanno con l'Under 21 in Svezia. Ma dico io: se Cannavaro veniva da un infortunio, e stesso discorso vale per De Rossi, e Pirlo è stanco, non valeva la pena provare qualcos'altro? Magari lasciando Rossi all'Under 21 per tentare di vincere l'Europeo. Invece no, perchè la nostra Italia è dei vecchi. E sarebbe un discorso corretto qualora questi stessi vecchi fossero realmente capaci e competitivi. Cannavaro lo è, a patto che la condizione lo sorregga. Toni non lo è più e anche il Bayern si è cautelato acquistando due attaccanti giovani e forti. In difesa preoccupano le assenze. Quali? Quelle dei giovani che non ci sono. Esclusi Motta e Criscito questa Italia oltre Chiellini non ha ricambi. E allo stesso Chiellini non si può chiedere il miracolo. Ultima considerazione: perchè solo noi boccheggiamo e fatichiamo a mulinare le gambe, mentre chiunque altro corre e si diverte? Questo è un aspetto che francamente non capisco. E' come se i nostri giocatori non si divertano più a giocare. Che lo facciano perchè lo chiede la gente. Guadagnano 10 volte tanto rispetto agli egiziani e statunitensi, si divertono 10 meno. Siamo un paese proprio strano. Ora la rivoluzione penso proprio non si farà. Però serve, a Lippi soprattutto, una pausa di riflessione lunga e profonda. Terminata l'estate ci sono Cassano e Giovinco e Pazzini che meritano attenzione. E credo proprio che Lippi la concederà.

Passiamo a quel gran genio di Berlusconi. Sul finire degli anni 80 prende in mano il Milan, chiama a sè Sacchi e stacca assegni per prendere tutti i giocatori più forti d'Europa. Così costruisce un grande Milan. E addirittura parlava di programmazione e di progetto. Adesso accade esattamente il contrario: ha finito il suo ciclo, ha terminato le idee, probabilmente ha pure capito che dopo aver distrutto l'Italia deve dare di sè una immagine dignitosa, quindi non può più spendere come prima e minaccia il calcio mondiale di fare qualcosa. Suggerisco io a questo genio cosa fare: togliti dai coglioni. Porca miseria nessuno è in grado di fermare questo qui. E' alto quanto me e rompe le palle più di me. Arroganza allo stato puro. "Cifre folli". Si ricordi che ha staccato un assegno da 23 milioni di euro per portare ad agosto un Pato diciassettenne che poteva giocare solo da gennaio in poi. Questo appena due anni fa. Si ricordi che Kakà ha chiesto ed ottenuto 5 aumenti di ingaggio in 6 anni. Che il tetto salariale del Milan è tra i più alti in Europa. Strano concetto delle cifre folli. E strano come nessuno risponda a tono. Tocca farlo a me, nano come lui. La minaccia è seria: questo qui fa quello che gli pare, quindi aspettiamoci realmente qualcosa di concreto. Di per sè addirittura andrebbe bene. Tre anni fa avevo detto che serviva una formula in stile NBA per ridare al calcio italiano equilibrio e una soluzione ai problemi finanziari. Ma ciò è utile se tutti seguono la stessa politica. Tipo: il Milan si è accorto adesso di dover ripianare i conti. La Juve lo fa quasi da sempre visto il braccino corto della proprietà. L'inter fa quello che gli pare e manda le altre squadre in B. Genoa e Napoli danno ampia forza societarie indovinando campagne acquisti e mettendo su un programma eccezionale. E i frutti si sono visti (dalla c1 all'Europa, in entrambi i casi). Siamo un paese veramente strano.

Abete. Abete, una persona con il quoziente intellettivo dell'albero di cui porta il nome. Un uomo straordinario, un paraculo di prima fascia. Ha completamente lapidato Donadoni, quando a lasciare tutto doveva essere proprio lui dopo quel biennio luminoso, luminoso per gli altri ovviamente. Abete. Un grande condottiero, di che però non si è ancora capito. Non azzecca mai il concetto. C'è da festeggiare? Usa il noi. Abbiamo perso: Lippi riveda, Donadoni faccia presto, i giocatori si sveglino. Un grande. Prima gli togliamo l'incarico consegnandolo a chi ne capisce più di lui (lo aveva capito Lippi nel 2006, purtroppo è cascato nel tranello di tornare con questa federazione) oppure ci serve un altro miracolo. Ma stavolta mi sa che Lippi non ne ha più a disposizione. Ci mette la faccia addirittura Buffon nel dopo partita, mentre lui se la svigna con le frasi sopra riportate. Tristissimo.

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domenica 21 giugno 2009

La Juve pronta a chiudere per Grosso e D'Agostino

Subito un'idea: perchè non mandiamo Molinaro al Milan? Ce lo curano e lo rispediscono indietro sano e salvo! Vabbè, passiamo alle cose serie.


La Juve ha scelto il suo treno di sinistra: si chiama Fabio Grosso, quello là che nel 2006 ha calciato il rigore che ci ha consacrato Campioni del Mondo? Sono d'accordo? Non proprio. Sarei d'accordo se e solo se l'esterno nazionale venga affiancato da De Ceglie, ma ho paura che accadrà quanto segue. Molinaro verrà aspettato, De Ceglie ceduto solo in comproprietà al Napoli (per riprenderlo l'anno prossimo, in modo tale da incassare oggi un paio di milioni da reinvestire in altri colpi, mica male come operazione!), viene acquistato Grosso che garantirebbe un anno ottimo (in vista dei prossimi mondiali) e a gennaio tutto potrebbe cambiare. Se Molinaro non migliora dal punto di vista tecnico verrà ceduto e ripreso De Ceglie.

Niente da fare per Criscito: il Genoa lo pagherà 5 milioni, non meno altrimenti la Juve lo riprende. Poulsen e Mellberg sono già ex-juventini. Soldi freschi per l'affare D'Agostino: verrà chiuso entro metà della prossima settimana. Solo cash o soldi più l'altra metà del cartellino di Paolucci. Valutazione complessiva non superiore ai 15 milioni di euro, come evidente che sia.

Fatto questo alla Juve non resta che risolvere due dubbi: attaccante e esterno destro. Sulla destra la situazione è intricata. Marchionni sembra in partenza: rischia davvero di non giocare col cambio di modulo e col fatto che davanti ha un certo Camoranesi. Valutazione di poco superiore ai 5 milioni di euro, la pretendente è la Fiorentina del suo ex-allenatore Prandelli. Altri soldi freschi. In difesa uno dei due tra Zebina e Grygera partirà quasi sicuramente: troppo importante ringiovanire quella fascia. In pole Motta, per il quale la Roma fa fatica a trovare i soldi per il riscatto.

Per l'attacco, come ha detto Cobolli Gigli, prima va risolto il caso Trezeguet e successivamente si penserà all'acquisto di un centravanti. Ma sarà tale? Ieri sera è saltata fuori una voce che voleva il CdA bianconero pronto a firmare lo sforamento del bilancio solo in caso di acquisto di Giuseppe Rossi. Altrimenti: tanto vale Trezeguet, tanto si dovrà spendere. Ma quale squadra è in fila per il franco argentino? E poi: se accettasse qualche panchina, non sarebbe una pedina importante per il prossimo anno?

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sabato 20 giugno 2009

L'Europeo dice che...

Vedendo Giovinco applaudito dai tifosi avversari, dopo due assist e una partita da 8, mi è balzato in testa un pensiero: come si può rinunciare ad un giocatore simile? Non si può, a meno di avere un posto prenotato in una clinica psichiatrica. Ieri Casiraghi lo ha schierato esterno sinistro, poi dietro le punte e dopo l'espulsione di qual gran genio di Balotelli (ieri pure fischiato in Svezia dopo un paio di interventi al limite, vuoi vedere che tutti sono juventini? Oppure è magari questo ragazzo che meriterebbe di essere "disciplinato" a dovere?!) ha fatto il centravanti puro. Ha corso per due ed è uscito tra gli applausi di un intero stadio. Può giocare accanto a Diego o fare il vice-Del Piero giocando da attaccante esterno. Un jolly e una pietra preziosa da conservare gelosamente. Questo la Juve lo ha capito. Almeno così si spera.


Se parte Trezeguet, si può sognare o meno, ma il sostituto purtroppo esiste già: Pandev. Un'operazione che io non avallerei. Mai. Perchè c'è già Del Piero e c'è Giovinco. O prendiamo un giovane da far maturare (Acquafresca) o prendiamo un altro genio in vista del futuro (Giuseppe Rossi) o prendiamo un naturale sostituto del franco-argentino (Huntelaar). Non Pandev.

Su De Ceglie vige il mistero assoluto. Il Napoli dice di avere in mano metà cartellino. Il giocatore dice di volersi giocare le sue chances in bianconero. Visto che rispetto a Molinaro gode della fiducia indiscussa dei tifosi, alla luce di una superiorità tecnica oggettiva e di una duttilità preziosa. La Juve dal canto suo è indecisa: o si tiene il 22enne esterno e rinuncia a Molinaro a gennaio, oppure tiene i due e non prende nessuno per la fascia sinistra, oppure dà via De Ceglie (solo in comproprietà) e punta a Grosso con l'idea "lo prendo, lo sfrutto e il prossimo anno rientra De Ceglie". Io opterei per una soluzione ibrida: prendo Grosso (soluzione più economica di Dossena e soluzione più gradita dal punto di vista tecnico) e gli affianco De Ceglie, dando via Molinaro a gennaio. Dipendesse da me, farei assolutamente così.

La soluzione mia consentirebbe inoltre di concentrare le forze sul reparto che più necessita di rinforzi: fascia destra difensiva. Nè Grygera nè Zebina hanno le caratteristiche per reggere il terzetto di centrocampo. Servono cioè esterni veloci e dinamici, tali da coprire l'intera fascia, con caratteristiche offensive e i tempi giusti. Entrambi sono in là con l'età e serve qualcuno più fresco. Tipo Marco Motta, per esempio. Staremo a vedere.

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Vicenda Tiago: e se rimanesse?

Ho deciso di dedicare un post intero alla vicenda Tiago. Purtroppo per questo giocatore ho un debole. Lo ricordo a Lione, poi al Chelsea. Nel Lione dei sogni (quello dei 6 campionati di fila) formava un centrocampoa a tre stupendo, fatto interamente di tecnica e forza. Proprio nella versione a tre della mediana Tiago si è sempre espresso bene. Anche a Londra. E' un giocatore lento, ma di gran tecnica e intelligenza. Quest'anno si è fatto un pò più apprezzare, soprattutto nella prima parte del campionato (da ottobre a novembre). Ora, dopo quanto accaduto in casa Juve e dopo le dichiarazioni di gente dentro e fuori la Juve (ultimo in ordine di tempo Vialli) si parla di un ambiente più sereno, più convinto della propria forza, libero da stereotipi del tipo "stiamo costruendo", "non siamo da primo posto", "proviamo, tentiamo". No, non è così che si allena la Juve, non è così che si carica il gruppo. Una delle cose stupende che Ferrara ha fatto sedendosi in conferenza stampa, prima delle ultime due partite dello scorso campionato, è caricare il gruppo e riportare quell'antipatia e quel senso di potenza che fu della Juve di Lippi. Potrebbero sembrare banali eppure parole come "voglio 7 punti in 2 gare" o "la Juve è abituata a vincere" o "questa è una Juve già forte" suonano diverse dalle solite frasi difensive di Ranieri. E i risultati, in un verso o in un altro, si sono immediatamente visti contro Siena e Lazio, pur riconoscendo che le due formazioni non avevano più niente da chiedere al campionato. Ma si commette un errore se si analizzano quelle due partite solo per il risultato. Nulla di strano. Quello che ha colpito è la ritrovata consapevolezza e forza mentale ormai persa da mesi (diciamo da marzo 2009). Del Piero ha giocato due partite su due come da tempo non ne giocava, un Camoranesi messo da parte ha giocato 180 minuti correndo più di tutti, Zebina si è calato nella parte del giocatore rispettoso del gruppo e della maglia (non accadeva dai tempi di Capello e Deschamps) e così via. Ora non torno sul caso Ranieri e l'avvento di Ferrara, ma questo mese appena trascorso, insieme alle dichiarazioni dei protagonisti, danno maggiore forza a quelle che sono state le mie idee e quelle di gran parte della tifoseria e dell'intera dirigenza.


Finito il preambolo, quanto appena affermato mi serve per dire che "vuoi vedere che Tiago rimane a fare quinto?". La Juve non può accettare 7 milioni di euro, ne chiede almeno 10 e difficilmente in Europa qualcuno si presenterà con un assegno di simile portata. Il cambio di modulo sarà radicale: centrocampo a tre formato da due mastini e un ragazzo dai piedi buoni. Quest'ultimo starà proprio sopra la difesa e inizierà il gioco. A rigor di logica ed escludendo l'esperienza bianconera, è proprio uno come Tiago che potrebbe ricoprire quella posizione. La Juve però cerca evidentemente D'Agostino. Ma serve un ulteriore centrocampista perchè Marchionni è in partenza (una volta concluso D'Agostino, la Juve venderà). Serve un sostituto per D'Agostino, visto che due tra i tre mastini si giocheranno i rimanenti posti (cioè due tra Zanetti, Marchisio e Sissoko). Allora Ferrara, che ha espresso parole di apprezzamento per Tiago, quasi attribuendo la sua personale sconfitta al trattamento impostogli da Ranieri (se alla prima di campionato lo escludi già, praticamente lo hai bruciato per il resto della sua permanenza; inoltre il portoghese non ha mai giocato due partite di seguito). Ed ecco la strategia. Io credo alle parole di Cobolli e Secco: Tiago non è sul mercato. E' un pò l'atteggiamento paraculo del presidente rossonero: se lo vendono è un colpo, altrimenti hanno detto la verità.

Mellberg e Poulsen sono praticamente ceduti, così il centrocampo bianconero sarà composto da 5 uomini, con un doppione per ogni posizione delicata. Giovinco è il vice-Diego (e anche vice-Del Piero), Tiago il vice-D'Agostino. Camoranesi il jolly che può stare ovunque. Potrebbe sembrare esagerato, ma è una soluzione buona, considerando il fatto che Tiago non farà certo le bizze per qualche panchina.

Termino. Io per questo ragazzo purtroppo stravedo. In bianconero non si è mai espresso ai suoi livelli. Un pò per colpa sua, un pò per complicanze oggettive, il resto è colpa di Ranieri.

Altrimenti: 10 milioni di euro e gli auguriamo tanta fortuna.

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venerdì 19 giugno 2009

Il mercato Juve tra certezze e dubbi

Dopo il miracoloso anno 2006, quando tutto venne sconvolto dal trio TronchettiProvera-Moratti-Guido Rossi, la Juve finalmente pare muoversi. I nomi che circolano fanno gongolare i tifosi. Sono comunque nomi di livello, sui quali si può discutere all'infinito. Di certo vedere D'Agostino abbinato alla Juve produce un effetto diverso dal contendere Poulsen alle altre d'Europa, o aver riportato a casa il Capitano della Nazionale suona diverso dall'essersi accordati con Mellberg. Pare essere cambiato il vento anche in uscita. Proprio i due nomi appena fatti hanno le valigie in mano. Destinazione Inghilterra e Turchia. Mentre sul primo c'è una certa sicurezza, sul secondo resta da capire quali siano le intenzioni del danese. Dal canto suo vorrebbe rimanere a Torino. A fare che? Nella zona mediana del campo la Juve si è rinforzata: rimane Marchisio che con Sissoko formerà la coppia presente e futura, si spera in una stagione completa di Zanetti e si sta portando a casa D'Agostino. Insomma: reparto al completo. Sugli esterni la Juve sta lavorando, ma Marchionni e Camoranesi e Salihamidzic garantiscono buona copertura dei ruoli. Alla luce poi del cambio netto di modulo, uno tra questi tre cambierà aria. Il più intoccabile è l'italo-argentino, Brazzo ha dimostrato un attaccamento e una duttilità preziosa, quindi è Marchionni destinato ad essere ceduto. Anche perchè da un punto di vista prettamente economico garantirebbe il maggiore introito (escludendo Camoranesi).


In partenza pure Tiago: destinazione Portogallo o Francia. In ogni caso la Juve dovrebbe racimolare circa 8 milioni di euro, forse qualcosa in più. Risolte le comproprietà di Criscito e Palladino: resta al genoa il secondo a metà fra i due club, mentre Criscito verrà riscattato completamente per una somma poco superiore ai 5 milioni di euro. C'è poi da sistemare Paolucci (Udinese o Palermo), Lanzafame (Udinese) e Zalayeta (futuro spagnolo). Tutti casi e trattative che per la Juve hanno un comune denominatore: entrate di cassa. Entrate preziose per quel famoso autofinanziamento tramite cui la Juve potrà firmare altri colpi in entrata.

Abbiamo già detto di D'Agostino. E' solo questione di tempo, deve decidersi e ammorbidirsi Pozzo, deve fare un passo in avanti la Juve. Poi c'è il rebus della fascia sinistra. Si attendono novità sul fronte Molinaro: quanto starà fermo il partenopeo? Vale la pena aspettarlo o puntare ad acquisire un terzo difensore, posto cioè che De Ceglie rimane (Ferrara sta ragionando sulla duttilità dell'aostano: può infatti giocare terzino o esterno di centrocampo). Il difensore in arrivo è uno tra Grosso e Dossena. Il nome che fa più gola è il primo, quello più logico il secondo (più giovane e meno costoso).

Il capitolo che riguarda Trezeguet e il suo sostituto è molto complicato. Difficile risolvere in tempi brevi la grana David. Anche perchè, onestamente, di grana non si tratta. I problemi derivano dal cattivo rapporto con Ranieri. Ovvia, a quel tempo, la posizione della dirigenza vicina al tecnico romano. David non ha apprezzato tale mossa e col senno di poi ha tuttora infinite ragioni. Così sta a Ferrara decidere: privarsi del cannoniere straniero più prolifico della storia, oppure provare a recuperarlo dopo la grave operazione dello scorso anno (6 mesi fuori). Di certo la Juve è indecisa per i seguenti motivi: vorrebbe venderlo perchè è il momento migliore per monetizzare da una sua cessione, vorrebbe tenerlo perchè in giro di Trezeguet non esistono. Ma se rimane: farà le bizze per qualche panchina necessaria? E se verrà ceduto, chi al suo posto?

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giovedì 18 giugno 2009

Secco: si è mosso qualcosa?

Sembrerebbe di sì. Qualcosa sembra essersi mosso. Troppo rumore, troppi discorsi per non capire che Secco in Spagna ha davvero visitato più sedi. Per esempio al Real ha effettivamente chiesto notizie di Diarra. Il centrocampista sarebbe un rinforzo eccezionale. Lo volle a tutti i costi Capello, adesso piace a Ferrara. Due dubbi: condizioni fisiche e Coppa d'Africa. Ipotizzando una diga centrale composta dai due maliani Sissoko e Diarra, nel caso di Coppa d'Africa la Juve si ritroverebbe con un centrocampo spazzato via. Sulle condizioni fisiche nessun problema: il ragazzo torna a tutti gli effetti a fine luglio, quindi farebbe una preparazione differenziata nella prima parte del ritiro. 27 anni sono soddisfacenti, l'esperienza non gli manca. Ma c'è un terzo dubbio, meglio diciamo ostacolo. Baldini, a suo tempo, lo strappò al Lione per una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Ciò significa che il Real lo cede a 20, qualcosa in meno. Fuori budget per la Juve che comunque ha D'Agostino come obiettivo principale. Ecco allora che realmente si è mosso qualcosa. Sembra infatti che Pozzo si sia un pò spaventato: con Cannavaro che spinge per l'ex-compagno e Secco che vola in casa dei Blancos, il Presidente che ha chiesto Marchisio e Giovinco, mica nessuno, ha abbassato le pretese. Non più 25, ma 20. Come a dire: se siete disposti a spenderli per Diarra, perchè non per D'Agostino. Rispondo io: perchè D'Agostino sta solo aspettando la chiusura dell'affare, perchè la Juve non ha fretta e vuole inserire le contropartite adatte per far scendere il valore dei contanti da versare ai friulani. Semplice no? Marchisio e Giovinco non si toccano, su De Ceglie si potrebbe ragionare solo nel caso in cui la Juve sblocchi Dossena o Grosso. Ma anche qui vige calma e pazienza: prima la dirigenza vuole capire come sta Molinaro e quali sono i tempi di recupero. Perchè il terzino napoletano rischia seriamente uno stop fino ad ottobre. E la Juve non può permettersi di rimanere scoperta.


Intanto la fascia destra è più intrigante di un libro giallo. Motta rientrerà ad Udine, ma lì resterà davvero per poco tempo. La Juve è vigile. Ci proverà sicuramente e poi proverà a cedere uno tra Zebina e Grygera. A rischio il primo. Sulla destra serve un serio rinforzo, giovane e possibilmente italiano. Il Capitano dell'Under 21 è perfetto. Oppure qualcosa si può muovere anche con la Lazio. La situazione è questa: Acquafresca potrebbe seriamente finire alla Juve che lo girerebbe o all'Udinese nell'affare D'Agostino o alla Lazio per De Silvestri. Ipotesi, solo ipotesi.

La vicenda attaccante è spinosa. Complicato piazzare Trezeguet. Non impossibile. Al Villareal l'attaccante franco-argentino piace, resta solo da convincerlo a spalmarsi l'ingaggio su tre anni. E resta da capire se la Juve ha serie possibilità di prendere Rossi. Attualmente, dopo Diego, è l'unico giocatore che potrebbe far saltare il banco del CdA. Se davvero ci fosse la possibilità di arrivare al campioncino italiano, la Juve troverebbe i soldi all'istante. E non ci sarebbe nessun problema di convivenza fra lui e l'altro nanetto Giovinco. Del tipo: Diego centrale, Giovinco a sinistra, Rossi a destra e Amauri boa (anche se lo chiamano Cobra). Mi pare di essere stato chiaro, no?

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mercoledì 17 giugno 2009

Secco è in Spagna: per chi?

Quando tre giornali dicono la stessa cosa, allora una mezza verità esiste. Dovrebbe esistere. La notizia è la seguente: Secco è in Spagna. Niente vacanza, tanto lavoro.


Si dice sia atterrato dalle parti di Villareal, sede del sottomarino-giallo, la società che ha in mano il cartellino del piccolo-campioncino. Se Lippi stravede per Giuseppe Rossi, anche Ferrara (per deduzione logica) stravede per lui. Se Lippi, come si dice, arriverà alla Juve il prossimo anno, appena terminato il mondiale, allora non vedo perchè la Juve non dovrebbe tentare di portare a casa questo talento.

Come ho già ampiamente detto in questo blog, il nuovo modulo di Ferrara è flessibile. Dal 4-3-3 al 4-3-1-2 al 4-2-3-1. Il discorso semplice è il solito: trequartista, due punte (di cui una d'area, un'altra di movimento) e un centrocampo robusto. Spinta laterale affidata ai terzini (ecco perchè i nomi di Dossena, Motta, De Ceglie e Grosso). Per fare bene con quel modulo, Ferrara sa che serve gente di gran corsa, quindi giovane e volenterosa di ricevere ordini. Una Juve come quella di Lippi, prima versione. Ravanelli e Del Piero erano i laterali di un tridente anomalo, col solo Vialli a dettare legge in area avversaria. Persa la palla quella Juve si chiudeva a riccio. Difendevano in undici, attaccavano in sei, col solo Deschamps a tenere ordinato il centrocampo, a fare da paravento per una difesa che si alzava fino a centrocampo. Le partite me le ricordo benissimo. Uno spettacolo quel 4-3-3. Poi arrivò Zidane e Lippi gli costruì un rombo di centrocampo, con Del Piero più punta (in quell'anno 21 gol per il neo-Capitano). Sembra questa la situazione attuale della Juve di Ciro Ferrara. Con Diego erede di Zizou (erede almeno nella posizione in campo).

Ma Trezeguet sta per andare via, l'artiglieria pesante è tutta nelle gambe di Iaquinta e Amauri (bastano e avanzano), così la Juve sta cercando soluzioni alternative. Probabile che questo sia l'anno ultimo di Del Piero. Dal prossimo in poi Alex avrà sempre meno spazio per raggiunti limiti di età. Se continuerà a giocare dovrà accontentarsi di spezzoni di partite. Ecco perchè la dirigenza sta affrettandosi a trovare il sostituto ideale. La mia soluzione, quella forse cui stanno pensando pure a Torino, è la seguente: Giovinco e Rossi per sostituire Del Piero.

Ed ecco la missione di Secco in Spagna. Cedere Trezeguet al Villareal (indiscrezione: i dirigenti gialli hanno proposto una spalmatura dell'ingaggio di David in tre anni, invece che in due e Caliendo pare abbia dato l'ok), aggiungere un pò di soldini cash e portare a casa Rossi. Magari...

Intanto sulle fasce il cerchio si stringe, o forse si è già chiuso. Benitez, abile stratega di mercato oltre che uno dei più brillanti tecnici in giro al mondo, ha preso un esterno sinistro per la sua difesa. Ciò significa che Dossena è un giocatore sul mercato. La Juve gli sta addosso dall'anno scorso. Prezzo: dai 5 in su si tratta. Alla Juve sta bene. E' un nazionale, ha spinta e buona esperienza. Il problema è che l'arrivo di Dossena sembra tagliare le gambe a De Ceglie. Io non credo che la dirigenza voglia privarsi dell'esterno. A proposito, iero è stato votato migliore in campo tra gli italiani. Giocando da interno a centrocampo e ricoprendo tre ruoli: terzino, interno e ala. Fino al 93° ha spinto e corso come nessuno in campo. Statistiche UEFA: ha corso per 11,5 kilometri, nessuno come lui. Secondo Marchisio. Ecco perchè Pozzo ha litigato con Cobolli per avere questi due.

Capitolo centrocampo. Ne serve un altro. La paura è che Zanetti ripeta un anno come quello appena trascorso. Più a casa sul divano che in campo a correre e lottare. Marchisio e Sissoko da soli non bastano, ne serve un altro. Cannavaro sponsorizza l'amico Diarra. Costò 27 milioni, adesso col super Real sembra una scartina. Meglio per i bianconeri qualora ci fosse reale interesse. E l'interesse c'è. Pozzo è pazzo. D'Agostino 25 milioni? Se lo tenga. Sembra aver risposto così la Juve, a metà tra la strategia e il dato di fatto: troppi milioni per il regista che piace a Ferrara, così si punta a Diarra, magari provando a inserire lo stesso Trezeguet come contropartita. Si ricomporrebbe così nella Juve il supercentrocampo del Mali: Sissoko e Diarra. Randellate per tutti, lo spot perfetto! Però, per una Juve di qualità, il mio preferito resta D'Agostino. La Juve prende tempo, l'obiettivo numero uno resta l'italiano. Il maliano è invece la riserva perfetta.

Impressionante la lista del Real dei giocatori in esubero. In realtà messi insieme e aggiungendo un buon portiere ne viene fuori una squadra da Champions. Da Ruud a Snejder, da Huntelaar (siamo sicuri che la Juve non chieda informazioni sull'attaccante, praticamente il copia-e-incolla di David?) a Drenthe (anche lui seguito dalla Juve due anni fa), da Saviola a Diarra. Supermarket, prego signori vengano a vedere! Storie strane di un mondo strano.

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martedì 16 giugno 2009

Movimenti in uscita, indizi in entrata

Finalmente qualcosa si muove a Torino. Soprattutto sulla strada che porta fuori da Torino. Infatti Poulsen e Mellberg sono stati richiesti e la Juve dovrebbe accettare senza alcun problema le offerte recapitate dall'estero. In particolare Turchia e Grecia, rispettivamente. I due voluti da Ranieri sembrano quindi definitivamente due ex. Per la gioia dei tifosi. Sul primo speravo in un anno diverso, con un modulo tale da poterlo sfruttare e mettere dentro tre attaccanti. Si mormora che nemmeno in allenamento Ranieri abbia provato un simile schema. Eppure lo ha voluto lui, preferendolo ad altri nomi. Maledizione! Il secondo l'ha pure voluto lui e accettato dalla dirigenza per il fatto che non si è speso un euro per farlo arrivare a Vinovo. Ha combinato più danni di tutti i difensori, ha passato la trentina, è svedese come Ibra: meglio che parte (ovviamente sullo "svedese" sto scherzando)!


I prossimi cartellini a lasciare la carpetta Juve saranno Tiago (in Portogallo) e Trezeguet. Anche se mi giocherei meglio queste due carte. Perchè sono comunque giocatori apprezzati all'estero. Estero dove magari la Juve potrebbe individuare contropartite graditissime. Il parco giocatori Real è immenso. Da Diarra al sogno (personale) Huntelaar. A Valencia c'è un certo David Silva (ma dopo la promozione di Giovinco, la pista si è raffreddata e Ferrara non sembra aver preso in considerazione l'esterno, alla luce del cambio di modulo come più volte ribadito dalla società). A Villareal c'è un certo Giuseppe Rossi. Chiudete per un momento gli occhi e immaginate che il suo nome sia Rossinho. In tal caso avrebbe mezza Italia desiderosa di acquistarlo e farebbero follie. Su questo giocatore invece i top club italiani sono immobili, quasi nemmeno sfiorati dall'immenso talento. Solo Lippi potrebbe sbloccare la situazione forzando la mano alla Juve. Vale la pena per Rossi fare un ulteriore sforzo economico. Perchè il talentino ha appena 22 anni, un'esperienza incredibile nonostante la giovane età, una classe cristallina. Si integrerebbe benissimo con gli schemi di Ferrara, soprattutto con un 4-2-3-1 non difficile da attuare (potrebbe fare l'esterno, con Diego in mezzo e Giovinco dall'altro lato). Ieri sera ha cucito centrocampo e attacco come da tempo non si vedeva. Semplicemente fantastico.

Si continua a parlare di Acquafresca. La pista è concreta. Difficile evitare che Preziosi riscatti Criscito, quindi la Juve sembra aver ceduto al braccio di ferro ed è pronta a sacrificare l'esterno napoletano, cosciente del fatto che De Ceglie resterà a Torino (a questo punto). Se allora bisogna sacrificare Criscito, la Juve cerca di mettere le mani su Acquafresca. Chiederà metà del cartellino che poi verrà girato magari all'Udinese in prestito. Per poter così mettere fine alla telenovela D'Agostino, obiettivo numero uno di Ferrara. L'anno prossimo sarà la Juve a poter decidere il futuro di Acquafresca: tenerlo o non riscattarlo.

Capitolo esterno sinistro. Se De Ceglie sembra destinato a non partire, uno tra Grosso e Dossena alla fine arriverà. Perchè la necessità di avere esterni forti e tecnici è prioritaria per il nuovo gioco Juve. Sono due che costano relativamente poco e di sicura affidabilità. Dalla parte opposta la Juve si ritrova con due punti-interrogativi: chi tra Grygera e Zebina rimarrà in bianconero? Già perchè Marco Motta non verrà riscattato dalla Roma. E quindi la Juve potrebbe ritentare l'assalto al Capitano dell'Under 21 (già cercato a gennaio). A quel punto la Juve sarà davvero completa. Con un calciomercato fatto di colpi interessanti tali da consegnare a Ferrara una rosa realmente competitiva. Speriamo bene.

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domenica 14 giugno 2009

Nuove maglie 2009/2010

Ecco le nuove maglie della Juve 2009/2010:

http://www.tuttosport.com/foto/Calcio/Serie%20A/Juventus/2009/06/05-5118_3/Ecco+le+divise+Juve+per+il+2010


A me piacciono, in particolare mi incuriosisce la divisa fuori-casa! Mi piace meno la maglia del portiere. Continuano a non accontentare Buffon sul colore rosa!

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Nuova idea Acquafresca per una Juve tutta giovane e italiana

Buffon quando parla non dice mai banalità. Centra sempre il punto del discorso. Non blatera, ma ragiona.


A ruota libera dal ritiro della Nazionale ha parlato di Juve e di Italia. Sulla sua squadra ha detto "che sta rinforzandosi nella maniera dovuta, non abbiamo a disposizione i milioni del Real, ma la dirigenza sta comprando i giocatori che servono!". E altri ne arriveranno. Dell'Italia spera semplicemente che gli italiani rimangano nel nostro campionato e che si vedano sempre meno stranieri. Pare anche un inno ai prossimi movimenti di mercato di Secco.

A proposito: potenzialmente la Nazionale è praticamente la Juve. Facendo un conto veloce e se volete di parte, tra ex illustri e giocatori attuali, metà rosa italiana è targata Juve. No dico questo perchè alcuni giornali londinesi hanno rilanciato il tema "se il Milan non ha i bilanci in regola e l'Inter una delle perdite più grosse in Europa, perchè la Juve che dà così tanti gioctori alla Nazionale è andata in B tre anni fa?". Mi piacerebbe che qualcuno in Italia, dalle alte sfere della Federazione, rispondesse a questa semplice domanda.

Tra ieri e oggi i giornali si sono scatenati sul settore d'attacco dei bianconeri. Via Trezeguet, basta solo attendere chi farà l'offerta da 8,5 milioni di euro, i nomi crescono di giorno in giorno. Crescono è proprio la parola adatta, nel senso che la Juve cerca la New Generation. Da Pandev (25) a Huntelaar (24), da Acquafresca (22) a Giuseppe Rossi (22). Sono i quattro principali indiziati per sostituire David alla Juve. Due italiani, un macedone e un olandese (il cui nome ricorre costantemente affiancato al team bianconero, prima o poi il matrimonio secondo me avverrà!). La linea piace, le scelte hanno comunque confermato la netta volontà di sbarazzarsi di questi tre anni di progetto andato poi storto e di cercare di accorciare i tempi verso quel famoso piano quinquennale. Più Italia e più giovani, quindi. Parole pronunciate da Secco, la cui figura continua sempre più a piacermi nonostante quello che scrive la Cazzetta-Rosa. Alessio Secco non ha ancora 40 anni eppure si è mosso e sta muovendosi dignitosamente.

L'ultimo nome che si fa e l'ultimo a parlare, nell'ordine di tempo, di Juve è Robert Acquafresca. Allora, inizio col dire quanto segue: se ci fosse davvero la possibilità di portarlo a Torino e mancassero poche centinaia di euro, sarei disposto a fare un bonifico alla Juventus Spa. Il gusto di strappare all'Inter uno dei giovani più promettenti in Italia è golosissimo. L'operazione è fra l'altro molto semplice. Preziosi ha infatti dichiarato di voler riscattare Criscito. Per l'esterno il Genoa dovrebbe sborsare non meno di 5 milioni di euro. E sempre Gasperini vorrebbe Palladino, in comproprietà. Quest'ultima dovrebbe essere rinnovata. C'è da sistemare poi Zalayeta e Paolucci. Bastano anche solo 5 milioni di euro per avere Acquafresca. Anche meno per la metà (magari tenendo per sè il diritto di riscatto del cartellino). Se arrivare a Giuseppe Rossi è impossibile, se per Pandev servono tanti soldi e non vedo nel macedone un giocatore da Juve, se Huntelaar resta un sogno, perchè non portare a casa Acquafresca. Nello scacchiere tattico di Ferrara sarebbe il sostituto ideale di Amauri, con Iaquinta che farebbe l'attaccante di movimento, quindi esterno o seconda punta. Il talento del Cagliari ha dimostrato di poter stare bene in Serie A e di avere le giuste doti per reggere l'urto di una grande. Campionato, Champions e Coppa Italia potrebbero riservare ad Acquafresca un buon numero di presenze. Lo stesso Acquafresca ha dichiarato che non sarebbe un problema provare a giocarsi il posto in una grande. E fare così esperienza in campo internazionale. Ha solo 22 anni e con Giovinco potrebbe rappresentare la coppia del futuro. E sono italiani.

Stesso discorso per la fascia: Grosso ispira fiducia, ma ha superato la trentina. Dossena potrebbe far comodo, ma non vale la pena sborsare tanti soldi. Arrivare a Maxwell è cosa dura. Una soluzione ottimale sarebbe: tenersi De Ceglie e prendere Marco Motta sistemando il binario di destra. Altro Under 21 di sicuro affidamento (come Roma ha dimostrato).

Insomma, a me questa Juve piace. Basi solidissime per il prossimo futuro.

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sabato 13 giugno 2009

Risultati sondaggi IoJuventino

I sondaggi che ho lanciato su questo blog hanno dato esito positivo. Nel senso che molti la pensano come me. E io la penso come loro. O se volete la dirigenza dovrebbe prendere in considerazione il nostro pensiero.


Uno dei sondaggi a cui tengo di più è quello che riguarda "Chi fra questi giocatori meritano il ritorno a Torino?". Con più dell'80% delle preferenze ha vinto Mimmo Criscito. Un pò perchè in difesa, sulle corsie laterali, abbiamo bisogno di gente in gamba. Un pò perchè credo che tutti sperano in una Juve giovane e italiana. Con mia somma soddisfazione. Mi aspettavo un pò di più riguardo Palladino. Ma anche qui penso esista una giustificazione: tutti preferiamo Giovinco a Palladino, e visto che andrebbero ad occupare la stessa posizione, beh la scelta diventa semplice.

Sui moduli di gioco ho scherzato un pò lanciando veri e propri numeri. Belli però per sognare, per improvvisarsi tecnici e tattici. In lizza il 4-3-1-2, il 4-2-3-1, 4-2-1-2-1 e il 4-3-3. Sondaggio evidentemente fasullo, perchè tutti e quattro i moduli sono praticamente identici (basta spostare di qualche metro una pedina per variare quello che in sostanza è comunque un 4-4-2 col rombo di centrocampo ed esterni più stretti a formare la linea a tre). Ed è appunto questo il desiderio di chi ha votato: 4-3-1-2, cioè ampio spazio e fiducia a Diego trequartista, due punte e e un centrocampo muscolare con un regista basso (presumo). Pochissimi voti per lo stranissimo 4-2-1-2-1, il mio preferito anche se scarsamente attuabile. Tale modulo presuppone un rombo alto, cioè con il trequartista che diventa il vertice basso del rombo, la prima punta forte e grossa, e due ali-vecchio-stampo d'attacco, con scarsi compiti di copertura. Qui a rientrare dovrebbe essere solo il trequartista, mentre i 2 di centrocampo dovrebbe fucilare ogni azione avversaria. Una cosa simile l'ho vista nel 58. Quel Brasile giocava semplicemente con un 4-2-4, in realtà era proprio un 4-2-1-2-1. Giochi tattici, comunque.

Ultimo sondaggio: su quali nomi puntare per il mercato? Ne avevo snocciolato qualcuno, i più interessanti. Il desiderio dei tifosi è chiaro: D'Agostino e Grosso. Mi pare che la dirigenza sia in linea con simili sondaggi. A dimostrazione di come la Cazzetta-Rosa scriva solo cazzate in riferimento all'umore dei tifosi bianconeri.

Grazie a tutti quelli che hanno votato.

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Cristiano Ronaldo Kakà e una convivenza difficile

E' chiaro, lapalissiano. Cristiano Ronaldo ha rubato la scena a Kakà, Kakà rischia di rubare il palcoscenico a Cristiano Ronaldo. Il primo tromba come un riccio. Il secondo ha uno stile di vita impeccabile. Io, ragionando da tifoso madridista, vorrei vederli assieme il giorno della presentazione. Assieme, con la maglia, una per ognuno, dei blancos. Farei la foto e l'appenderei in ogni angolo della mia stanza.


Invece questo con molta probabilità non accadrà. Sembra infatti che Ronaldo non gradisce dividere la scena con l'altro colpo di Florentino Perez. E già qualcuno, praticamente tutti quelli che non tifano Real, pensa ad una brutta avventura nello spogliatoio dei blancos. E' l'unica, unica e unica, maniera perchè il Real non produca gioco. Solo antipatie e gelosie fra i fuoriclasse può portare al fallimento.

Molti miei amici non sono d'accordo. Molti di questi sono milanisti, col dente avvelenato. Quindi non possono essere d'accordo. Ma diciamo la verità: butti palla avanti e lì trovi Cristiano Ronaldo, Kakà, Villa, Raul, il mitico Ruud. Anche se giocano al 50% le probabilità di "fare goal" sono altissime. O no?

Poi si possono fare migliaia di discorsi di tipo tattico o di ambiente, ma questi sono fuoriclasse assoluti a livello mondiale. Se Pellegrini riesce ad amalgamarli bene, palla a terra questi qui non si fermano facilmente. Serve una buona, anzi ottima copertura, per questo penso che il Real adesso deve muoversi per formare un centrocampo muscolare, tale da poter sopperire alla non-copertura di Ronaldo e Kakà e Villa. E servono esterni capaci di spingere, tale da attaccare con 5/6 uomini costantemente. Intanto ho disdetto qualsiasi forma di impegno per il giorno 30 luglio 2009. Chi mi vuole non mi avrà. La cena è anticipata alle ore 20:00. Dalle 20:05 alle 23:00 io sarò incollato a due metri dalla televisione. Adesso non so bene quale canale, spero Mediaset Premium o la Rai o Mediaset. C'è Juve - Real Madrid, almeno si spera.

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Trezeguet, Rossi e gli affari bollenti

Cosa c'è di vero e cosa no? La notizia di un possibile scambio col Sottomarino Giallo fra Trezeguet e Giuseppe Rossi è una di quelle similballe che però allietano la giornata. Ed ecco la verità: per l'80% la notizia è inventata, per il 20% desiderata. Nel 4-3-3 varato da Lippi e che anche Ferrara ha in mente serve un punta fortissima e "grossa" (Amauri e Iaquinta), una punta molto veloce e piccola (Giovinco e Del Piero, chiaramente più il primo) e un trequartista molto molto tecnico (Diego). I nomi tra parentesi sono quelli attualmente in rosa. Consideriamo pure l'alternativa Camoranesi o il buon lavoro che Iaquinta potrebbe fare sull'esterno (come Lippi lo utilizza proprio in questi giorni). Così l'ipotesi Giuseppe Rossi è suggestiva e potrebbe tornare utilissima nello scacchiere di Ferrara.


Se volete, lo stesso Casiraghi ha ben utilizzato i due genietti accanto ad un punta alta e forte (allora era Acquafresca, nell'Under 21, poi Balotelli) con ottimi risultati. Con un centrocampo muscolare e una buona regia bassa (D'Agostino) la Juve ritroverebbe in un colpo solo la qualità necessaria per tentare l'assalto alla prossima stagione.

Difficile però che l'affare vada in porto. Per almeno due motivi:
  1. non credo che il Villareal voglia privarsi di un simile campioncino;
  2. non credo che il Villareal possa pagare lo stipendio di Trezeguet.
La soluzione in realtà è semplice da trovare: la Juve paga Rossi col cartellino di Trezeguet e soldi (10 milioni di euro o poco meno) e Trezeguet si riduce l'ingaggio. E' su questa via che il direttore sportivo Secco sta lavorando. Il procuratore del francoargentino ha dichiarato che David sarebbe disposto a ridursi l'ingaggio pur di avere il posto fisso negli undici titolari. E in Spagna potrebbe rilanciarsi, in un campionato adatto al suo fiuto da cecchino. La Juve guadagnerebbe un potenziale persino più forte dello scorso anno.

In realtà, a dirla francamente, le possibilità che il talentino nato negli USA arrivi a Torino sono vicine allo zero. In quella sua stessa posizione giocano già Diego e Giovinco, aggiungerne un terzo, con Del Piero ancora in attività, significherebbe complicare certi equilibri tattici e di spogliatoio. La volontà di arrivare a Rossi conferma d'altro canto il grande progetto Juve: guardare al presente e al futuro privilegiando le soluzioni italiane e di giovane età. Così mi piace.

Dalle pagine dei giornali risulta che Criscito sarebbe comunque felice della risoluzione della comproprietà. Sia che resti a Genova sia che torni a Torino, Mimmo è stato chiaro: "gioco sulla fascia sinistra, punto e basta". In bianconero potrebbe rilanciarsi, senza Ranieri in panchina. Troverebbe uno che lo stima tantissimo (leva su cui Cobolli e Secco stanno cercando di fare forza, per evitare che Preziosi compri tutto il cartellino del napoletano) e una corsia praticamente libera.

Libera perchè sulla sinistra l'affare D'Agostino si complica un pò. La Juve non ha i contanti, almeno per adesso. Si deve attendere lo sviluppo delle cessioni in programma: Tiago, Poulsen, Almiron, Zalayeta, comproprietà di Palladino e Trezeguet. Allora si può rilanciare. E consideriamo pure il fatto che la Roma fatica a trovare i soldi per riscattare Motta. In tal caso la Juve proverebbe ad inserirsi, come già fece in Gennaio. Motta sarebbe un buon colpo, ma a quel punto servirebbe vendere uno fra Zebina e Grygera. Probabilmente il primo.

Sempre nel settore difensivo è previsto entro agosto l'arrivo di Tasci. Il tedesco di origine turca è uno dei più promettenti difensori in Europa. Secondo la Juve è già suo, nel senso che se non subito, a gennaio la Juve è pronta a ufficializzarlo a parametro zero. E' su questo che la Juve punta per sbloccare immediatamente la situazione. Perchè Mellberg è un peso, perchè Secco sta facendo di tutto per togliere dalla rosa il progetto di Ranieri (sul quale aumentano i dubbi su un suo animo interista) e perchè Tasci potrebbe valorizzarsi e crescere all'ombra di Cannavaro.

Ma per questo c'è tempo. La prima settimana di luglio sarà interessantissima, perchè Ferrara vorrebbe la rosa completa già al pre-raduno. Staremo a vedere.

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De Laurentiis alla riscossa

L'unico presidente a prendere posizione e a mostrare le palle è De Laurentiis. E finalmente buona parte dell'Italia si muove e inizia a pensare nel verso giusto: sta col Presidente partenopeo. Perchè è giusto che sia così. I contratti esistono e vanno rispettati. Poi al solito ci si può mettere d'accordo. Ma qui si esagera. E anche troppo. Se un giocatore segna da 30 metri chiede il 10% in più altrimenti va via. Se un giocatore fa più di 10 gol a stagione chiede il 20% altrimenti minaccia di andarsene. Ma quando un giocatore "scaga" la stagione non dice "Mi riduco lo stipendio del 10%", assolutamente no. E poi: se uno firma con una squadra per 3 anni, per quale motivo dovrebbe ritoccare ogni 3 mesi l'ingaggio o avviare trattative dopo il 6° mese? Allora non facciamoli più questi contratti.

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venerdì 12 giugno 2009

Il nuovo tesoretto

Entro il 26 la Juve deve chiudere almeno 6 affaroni. Fra questi inserisco tutte le trattative per il rinnovo dei prestiti e la risoluzione delle comproprietà. La miglior Juve forse della storia in fatto di giovani si appresta a ricevere parecchi soldi. E' chiaramente la squadra con più appeal sotto questo punto di vista. Il parco giocatori è vastissimo e la qualità dei giovanotti da piazzare è alta. Cominciamo e pazienza se dimenticherò qualcuno.


Cristian Pasquato ha prenotazioni di lungo tempo. La Juve vorrebbe provarlo in Serie A, magari rinnovando il prestito oneroso all'Empoli, dove ha fatto benissimo. Questo qui è quello che ha segnato al Milan nello scorso Trofeo Berlusconi. Piccolo e veloce, sembra proprio il nuovo Giovinco. Col vizio del gol, con caratteristiche più da punta però.

Ci sono buoni centrocampisti da far crescere. Su tutti Venitucci e Bianco, entrambi mi pare al Bari (sul secondo sono sicuro). Anche su questi nomi la Juve punta sul prestito oneroso.

Volpato e Paolucci verranno ceduti a titolo definitivo. Perchè sarebbe uno spreco tenerli in panca o in tribuna e perchè francamente non c'è spazio adesso per simili esperimenti. Soldi freschi da mettere in cascina. Per Paolucci ci potrebbe essere il rientro a Udine, magari inserito in un'affare stile D'Agostino o Marco Motta. Ma arriveremo fra poco agli acquisti.

Almiron rientra a casa. Ma dovrebbe pernottare solo poche notti perchè la Juve non ha la minima intenzione di tenerlo a Torino. Come dice qualcuno "ricorda troppo l'avventura di Ranieri". Costato 8 milioni di euro, alla Juve ne bastano la metà per mandarlo via. Con buona pace della minusvalenza. Discorso analogo per Zalayeta. Il Panterone è a Napoli, ma con Donadoni il feeling non è mai sbocciato. Così si cerca qualche altra squadra in grado di acquisire il cartellino. Con 5 milioni la Juve lo accompagna personalmente a destinazione. Con 4 addirittura Secco lo porterebbe in braccio a destinazione.

Capitoli spinosi. Criscito. Un peccato se la Juve rinuncia ad un simile talento. Di appena 21 anni. Sulla sinistra di sicuro farebbe bene, adesso e in prospettiva. Perchè rinunciare? Perchè forse Preziosi è più convinto dei bianconeri e ha pronta l'offerta: 4 milioni! Io, fossi in Secco, rilancerei: 7,5 milioni sono tanti, ma 6 li vale tutti.

Per Tiago e Poulsen la Juve è pronta a svendere: 13 il primo, 9,5 il secondo. Prodotti di Ranieri. Si guarda all'estero per mettere in cassa almeno 15 milioni di euro. Forse qualcosina in più, per entrambi chiaramente. Magari Poulsen potrebbe essere girato allo Stoccarda per avere Tasci. E allora partirebbe pure Mellberg: qui bastano 3 milioni di euro, si guarda all'Inghilterra.

L'affare più grosso è sicuramente David Trezeguet. Con 9 milioni uno va a Torino, stacca l'assegno e porta via il giocatore. Avventura praticamente finita: David vuole giocare, Ferrara non può garantirgli il posto viste le condizioni di Iaquinta e la stagione di Amauri (a parte l'infortunio) e l'intoccabilità di Alex Del Piero (ci mancherebbe discutere il Capitano).

Insomma, dimenticandomi qualcuno, a conti fatti la Juve potrebbe tornare di un +40 milioni di euro. Parte di questi soldi andranno alla voce "Fondo Cassa" (in realtà le problematiche da affrontare sono tante: stadio, stipendi e via così) e parte verranno reinvestiti. E allora ecco la fase di gelo per D'Agostino: la Juve non vuole privarsi di De Ceglie, non vorrebbe meglio. Così intanto che l'Udinese riflette sulle precedenti offerte e contropartite, la Juve potrebbe alzare di poco la cifra cash da girare ai friulani. L'impressione è che D'Agostino andrà in ritiro coi bianconeri: quelli di Torino. Qualcuno ventilava un'opzione per Elano, del Manchester City. Peccato che questo qualcuno lavori per la Cazzetta-Rosa e abbia ignorato interessanti fattori: il City non svende perchè non ha bisogno di soldi, il City paga ad Elano un contratto supermilionario che la Juve non concede nemmeno a Buffon. Ho detto tutto mi pare sul brasiliano, no? Oltretutto non vedo l'utilità tattica di questo giocatore: in Brasile gioca da esterno di centrocampo, meglio da interno destro. La Juve lì ha Camoranesi e nel rombo è coperta da Zanetti e Marchisio e Sissoko. Elano non è un'ala, e nel caso lo fosse la Juve ha Marchionni.

Già Marchionni. Se arriva D'Agostino la Juve a quel punto potrebbe davvero privarsi dell'esterno già del Parma. Lo vogliono proprio gli emiliani, e pure Prandelli a Firenze. Altri eventuali 5 milioni di euro da mettere in cassa. Considerato che Camoranesi non parte.

In difesa si torna a parlare di Marco Motta. La Roma non lo riscatterà, a meno di qualche sacrificio. Così la Juve potrebbe inserirlo con D'Agostino e allora presentare un'offerta allettante. Io lo prenderei al volo, magari cedendo Zebina. Il francese è una scommessa sul piano caratteriale (due anni di inferno con Ranieri sono difficili da superare) e sul piano fisico (l'età inizia a farsi sentire sulla fascia). E consideriamo pure che Motta è un Under 21 (il capitano) e quindi in prospettiva. Ha già dimostrato di poter giocare con onore in Champions (ottime prestazioni coi giallorossi) e di poter crescere ancora. A sinistra l'enigma è degno di un giallo. La Juve attende la mossa del Genoa per Criscito e si comporterà di conseguenza. Se torna Mimmo, De Ceglie potrebbe partire. Al contrario, De Ceglie rimane e si cerca un terzino sinistro. In pole position Dossena e Grosso. Difficile arrivare a Maxwell e farlo digerire alla curva, forse più semplice strappare Pasqual ai viola.

Ultimo capitolo: attaccante. Intanto registro le bellissime parole di Cobolli, finalmente in stile Juve: punzecchia l'inter e Ibra, risponde a tono a Pozzo e conferma che "Ferrara è interessatissimo a Giovinco". Se dovesse partire il genietto, mi preoccuperei per l'incolumità di Cobolli dopo simili frasi. Lo stesso Cobolli ha risposto a tono a Trezeguet: "Noi siamo interessati sempre a David, ma se vuole giocare come dice lui deve farci recapitare un'offerta soddisfacente!". Tradotto: se David vuole rimanere, che lo faccia, ma deve mettersi in riga come tutti. Altrimenti: dieci milioni e ci si stringe la mano. Ottimo Cobolli, stai imparando finalmente! Meglio tardi che mai.

Di certo l'attesa della Juve adesso è tutta proiettata verso la Peace Cup. Perchè? Perchè proprio in quel torneo è previsto un match che vedrà contro Real Madrid e Juventus. In tal caso io mi preoccuperei di far rientrare Peruzzi e chiedere alla UEFA l'autorizzazione per schierare contemporaneamente tre portieri: Buffon, Manninger e Peruzzi. Scherzo, ma mica tanto in fondo!

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Avanti il prossimo

Il mondo sta per finire. Forse Florentino Perez ha scoperto qualcosa che noi umani ancora non sappiamo. Forse sa già la data della distruzione del mondo da parte di agenti extraterrestri. E così si prepara al meglio, costruendo una squadra capace di affrontare quei mondi a noi sconosciuti: Kakà e Ronaldo dietro Villa (vuoi vedere che non lo prendono per 40 o anche 50 milioni di euro?), a centrocampo Xabi Alonso con Diarra e Gago e dietro Maicon e Marcelo a spingere. Sembra la pubblicità di qualche sponsor importante, invece è tutta realtà.


In appena pochi giorni Florentino Perez, neo presidente dei Blancos, ha messo a segno due colpi colossali: per cifre e modalità di blitz. Prima strappa al Milan il suo gioiello più pregiato: Kakà. Poi recapita un'offerta accettata appena 3 secondi dopo l'arrivo delle prime due righe del fax in casa Manchester. Si mormora che Sir Alex dopo aver ricevuto il fogliolino di offerta ne abbia fatto subito tre copie: una per appenderla a casa, una in ufficio e una come prova contro qualsiasi forma di errore di scrittura dell'offerta! 80 milioni di sterline, preferisco scrivere così. In euro balbetterei. Il bello che Perez sembra comunque averli quei soldi. Anzi, francamente, non sono suoi ma del Real Madrid. Frutto di investimenti, prestiti ed entrate da capogiro. In Italia tiene banco solo la Juve col Milan, ma con un ridimensionamento colossale.

Ora i pericoli per il mondo del calcio sono due: Florentino non si fermerà di certo qui. La lezione del Barca a tutto il mondo pesa più in Spagna che in Italia o Inghilterra. Devono recuperar terreno e lo stanno già facendo con l'immagine. Ma non basta e il tecnico Pellegrini lo sa. Serve un esterno ed un centrocampista, come se quelli già in rosa... Insomma, con Villa già prenotato, il Real può chiamare chi vuole. E chi vuoi che rifiuti un trasferimento nella squadra del secolo? Ecco il mal di pancia di Maicon: vuoi mettere lanciato da Materazzi o da Cristiano Ronaldo? Vuoi che Xabi Alonso tentenni come un anno fa con la Juve?

L'altro pericolo è il Manchester. Il signor Sir Alex ha incassato la cifra record e quei soldi, almeno la metà, finiranno sul mercato. Anche qui vale il discorso precedente: se il Manchester chiama, chiunque sia l'altro, questi risponde. I due club danno quindi l'impressione di scegliere l'obiettivo e staccare l'assegno. Pazzesco in un mondo dove imperversa la crisi. Pazzesco in un mercato che fino a pochi giorni fa i più esperti lo descrivevano come "stagnante", fatto di piccoli progetti e scambi alla pari fra giocatori.

Sarà quel che sarà, immorale o cosa volete voi, ma io mi sto già informando su come ricevere il segnale di Real Madrid Channel. Voglio solo capire come Pellegrini schiererà questa maledetta formazione e riuscirà a gestire così tante prime donne. Io un consiglio al tecnico dei Blancos lo voglio dare, da amante proprio del calcio e del bel calcio: non dia retta a Sacchi. Faccia di testa sua!

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giovedì 11 giugno 2009

Il nodo D'Agostino e la punta da cercare

Il nodo D'Agostino sembra difficile da sciogliere. Anche da capire e qui occorre che la Juve faccia chiarezza: un pò per il mercato, un pò per i propri talentini. Per esempio, se Marchisio è in una botte di ferro per i prossimi 15 anni, Giovinco sembra sempre più grintoso nel ribadire la volontà di restare a Torino per giocare e dimostrare di poterci stare. De Ceglie, il più a rischio di tutti, sente troppe voci e pare infastidito. Il punto è sempre lo stesso da una settimana. Secondo Ferrara il centrocampo ha bisogno di due manovratori di primo livello: Diego e D'Agostino. Se quindi per Ferrara l'uomo di Palermo è fondamentale, la Juve deve trovare il modo di portarlo a Torino. La stessa Juve e lo stesso Ferrara non vogliono rinunciare a Giovinco, ora che Nedved non c'è più. Il piccolo genio è il sostituto ideale di Diego o di Del Piero, oppure è la carta più importante da giocarsi sugli esterni d'attacco (in un 4-2-3-1 per esempio). La Nazionale Under 21 sembra proprio dimostrare la duttilità e l'importanza di Sebastian la Formica Atomica. Così la pedina che potrebbe essere utilizzata come contropartita da girare all'Udinese è De Ceglie. Anche qui la difficoltà è la seguente: la Juve si ritrova clamorosamente scoperta su quella fascia, De Ceglie è stato acclamato addirittura da Boniperti e risulta l'uomo ideale su cui puntare per il presente e futuro. Ha corsa, personalità, difende ed attacca. Ha solo 22 anni. Oltretutto, sempre Casiraghi pare fornire risposte concrete a Ferrara: l'utilizzo di De Ceglie a centrocampo ha funzionato alla perfezione. Ennesima prova della duttilità dell'esterno bianconero. Se a tutto ciò sommiamo la paralisi del mercato juventino circa un esterno di difesa, ecco che tutto è fermo.


Ma allora come finirà la telenovela? La Juve si sente forte della volontà dell'ex-romanista di trasferirsi a Torino. E forte comunque di non avere necessità impellente di chiudere l'affare. Almeno non subito. Così attende: prima o poi l'Udinese dovrà convincersi dell'operazione. Paolucci e Lanzafame rappresentano due buoni giovani, più soldi cash: insomma le basi ci sono. Il problema è che Pozzo ha messo gli occhi sulla gioielleria bianconera. Si andrà di certo per le lunghe.

Intanto si registrano novità sul fronte Criscito. Proprio quando tutto sembrava risolto, il Genoa fa sapere che Preziosi è deciso a riscattarlo. Versando 5 milioni nelle casse della Juve. Soldi freschi da reinvestire per un esterno di difesa? Ma non conviene portare a casa il napoletano? Anche qui la Juve opera in assoluto silenzio, come ai tempi di Moggi. Se con Ranieri tutto era pubblicizzato, adesso con Ferrara la Juve annuncia e basta.

Ieri Iaquinta ha confermato di essere in una forma esplosiva. Tre palloni toccati, due gol. Col recupero di Amauri e forse l'ultima stagione di Del Piero, la Juve può fare a meno di Trezeguet. Rapporto logoro, colpa di Ranieri e forse colpa di chi ha ben sostituito David. Cassa che potrebbe essere riempita: dal risparmio dell'oneroso ingaggio dell'attaccante (4 milioni di euro) e dall'assegno che qualuno pagherà per il franco-argentino. Già, ma chi paga? Difficile il trasferimento a Roma: i giallorossi non hanno proprio spiccioli. Problematico anche guardare all'estero: l'ingaggio è un ostacolo per i non-top-team! Marsiglia, Valencia e altre squadre simili hanno un monte ingaggi tale da non permettere un simile esborso. La soluzione la troverà Caliendo. E la Juve potrebbe ributtarsi sul mercato a caccia di una punta. Fuori dai giochi Quagliarella (acquistato dal Napoli per 19 milioni più Domizzi, mi sembra tanto onestamente) a me Pandev continua a non convincere. E' un doppione di Alex e pesterebbe i piedi a Giovinco. Secondo me ci vuole un giovane, da poter lasciare tranquillamente in panca, da preparare per il prossimo anno. Se il modulo di Ferrara prevede una o due punte, queste qui sono Iaquinta e Amauri, con Del Piero che potrebbe giocare da prima, seconda o trequartista. Col jolly Giovinco che dove-lo-metti-fa-danno! Considerando pure Camoranesi che potrebbe essere impiegato da trequartista, perchè il fiato per coprire tutta la fascia non ce l'ha più, che senso ha spendere tanti soldi per un attaccante?

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mercoledì 10 giugno 2009

Il mix di giovani e campioni: programma Juve

Mix di giovani e campioni. Filosofia che sposa bene il programma Juve di questo mese. Marchisio e Giovinco sono stati bloccati a Torino: il primo per evidenti motivi logici, il secondo perchè proprio la Formica Atomica non ha voglia di cambiare, anzi di giocarsi finalmente le proprie carte con la Juve. In assenza di Pavel Nedved e con un modulo tattico che potrebbe valorizzarlo, Sebastian Giovinco potrebbe essere il jolly di Ferrara, pronto per l'esterno o come vice-Del Piero. Staremo a vedere.


Chi rischia di più è De Ceglie, inserito nell'affare che dovrebbe portare a Torino D'Agostino. Ma lo stesso esterno sinistro ha puntato i piedi: vuole giocarsi le proprie carte qui a Torino, qui in assenza di Molinaro e di un colpo di mercato che tarda ad arrivare. Qui, magari alternandosi con l'amico Criscito. C'è posto per entrambi, pronti a dividersi le fatiche del campionato e della Champions. Lo fanno benissimo nell'Under 21 di Casiraghi. A tal proposito ieri l'ex-attaccante juventino ha schierato Marchisio centrale di centrocampo con al suo fianco De Ceglie. Sulla linea dei difensori, a sinistra, si è visto Criscito: potrebbe essere uno schema replicabile nella Juve di Ferrara. In attacco, da trequartista, in posizione più defilata, ha agito Giovinco. E' la Juve dei giovani.

Sempre in tema di giovani oggi è previsto un incontro-scontro in Germania. Obiettivo Tasci col quale la Juve ha già trovato l'accordo. E' uno dei promettenti difensori Under 23 in Europa. Il contratto scade nel 2010, quindi fra sei mesi si libera a zero euro. La Juve lo vorrebbe subito, in cambio di Mellberg, per farlo crescere all'ombra di Cannavaro e Legrottaglie. Sarebbe un buon colpo in prospettiva.

L'affare D'Agostino invece si complica. Ferrara non ha nascosto la volontà di averlo in cabina di regia, dopo averne apprezzato le doti in Nazionale. Solo che Pozzo è pazzo: 30 milioni non li vale Fabregas ad oggi (con 25 si porta via, lo spagnolo). Giovinco e Marchisio, come detto, non si toccano. De Ceglie rifiuta, a ragione, Udine. Non restano che Paolucci più Volpato più Lanzafame e un piccolo conguaglio. Di quei tre nomi ne bastano due. La Juve valuta il centrocampista non più di 15 milioni di euro, l'Udinese, forte del desiderio del giocatore e della società bianconera, attende migliori offerte. Spero vivamente che la società torinese non ceda ai ricatti di Pozzo: i giovani non si toccano!

Capitolo Trezeguet. Sembra proprio finita, inevitabilmente finita. I trentuno anni e l'infortunio hanno pesato tantissimo. Non in sè, nel senso che l'infortunio può capitare a tutti. Solo che la Juve nel frattempo ha scoperto un Amauri in condizioni stupende, più funzionale al gioco corale della squadra, e uno Iaquinta con un cuore immenso. Proprio di Iaquinta la Juve ha scoperto pure un certo feeling col gol e una potenza esplosiva. Con le ultime cartucce di Del Piero, la Juve ha solo bisogno di un nuovo giovane per puntellare l'attacco. Si parla di Pandev e pare proprio il Macedone l'obiettivo primario. Ma bisogna prima sistemare David. Che ha un ingaggio non indifferente e un costo non sotto i 9 milioni di euro. Si guarda dunque all'estero perchè: al Milan non si vende, la Roma non ha i soldi. Eppure Pandev a me non convince. Sarebbe un doppione di Alex e Giovinco. Così riaccendo, almeno limitatamente a questo blog, le speranze di vedere in maglia bianconera Huntelaar. Non so perchè, ma l'olandese mi è sempre piaciuto. Fin da quando l'ho visto giocare con l'Under 21 arancione. Stupendo: nato per il gol, come Trezeguet. Si muove da paura in area di rigore, segna con qualsiasi parte del corpo ed è sempre decisivo. Certo il Real non lo vende facilmente. Però, con quei dieci milioni la Juve si assicurerebbe una pedina interessantissima. E comunque io non trascurerei Palladino: se proprio la Juve vuole risparmiare, potrebbe farlo tornare a casa. Le prime punte resterebbero Iaquinta e Amauri, mentre il giovanotto agirebbe da seconda punta, vice-Del Piero.

Intanto, entro fine giugno, la Juve è attesa da un faticoso lavoro: risolvere le comproprietà e i prestiti. Rientrano Almiron (io lo manderei a casa Ranieri, accidenti a lui!) e Zalayeta, poi Paolucci e Volpato, quindi Pasquato e altri trecento giovani (Bianco, Venitucci) più gli altri che verranno promossi dalla Primavera. Su tutti cito Immobile e Daud e Marrone. Insomma, qui il futuro è luminoso. Sta alla Juve farli crescere con calma.

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