giovedì 21 gennaio 2010

Candreva: speranze e perplessità

Adesso è veramente ufficiale. Non mi soddisfa la formula, né la modalità. Che significa che - eventualmente - il giocatore può essere acquistato al 50% per 7,5 milioni di Euro? Che ne vale 15? Matematico. Che poi si scatenerà la rissa per capire quanto varrà realmente il suo cartellino? Ovvio.

Già perchè Candreva apparirà con la maglia della Juve un paio di volte, già domenica per indisponibilità generale del centrocampo bianconero, ma poi chissà quando e chissà dove. A quel punto spendere 7 milioni di euro per la sua compartecipazione mi sembra non solo eccessivo, ma offensivo nei confronti del recentissimo passato mercataro bianconero. Se con 18 o su di lì prendevi Xabi Alonso, se con 13 hai preso Tiago, poi ha regalato poco meno di 10 milioni all'Empoli e altri 10 per Poulsen, ora rischi di spenderne 15 per Candreva quando con 10 o poco di più prendevi D'Agostino... oh, ma ci diamo una svegliata? O questo sfonda, o sarà l'ennesima figuraccia di Secco, Blanc e - mi dispiace dirlo - anche di Bettega. Perchè è vero che il viceDG è da solo a combattere una banda di incompetenti, ma insomma. Oltretutto chi giudicherà l'acquisto o meno di metà Candreva? Il campo è la risposta ovvia. Ma siamo sicuri che Ferrara saprà ritagliare il giusto spazio e saprà valutarlo a dovere? Non è rischioso bruciarlo o non sfruttarlo bene per poi mangiarsi le mani per averlo preso o per esserselo fatto sfuggire?

Al di là di queste riflessioni, resta da capire perchè Candreva. Ferrara dovrebbe inserirlo già domenica contro la Roma (in realtà sabato sera): al centro di un centrocampo ridotto all'osso con Marchisio e probabilmente Brazzo. De Ceglie pronto a sinistra, c'è da valutare Sissoko. Quindi per Candreva - il giovane azzurro adocchiato da Lippi - si profila un ruolo da leader, nella zona più complicata. Complicata già di per sé per l'attenzione che richiede e l'immensa classe. Ancora più complicata in questa Juve senza idee né tranquillità. Sono curiosissimo di vederlo all'opera, sperando di cestinare le parole sopra espresse che - ci tengo a ribadire - sono rivolte soltanto ai dettagli dell'operazione.

A me la Juve giovane e con idee giovani piace, è sempre piaciuta, sin dall'anno della B. Allora Deschamps lanciò parecchi giovanotti, riuscendo ad inserirli in meccanismi buoni, con equilibrio e personalità. Cosa mai più riuscita. Nemmeno a Ferrara cui va il solo merito di aver stracciato quelli che si vestono di cartone e di aver plasmato - è il caso di dirlo - Caceres. Per il resto, più che cantiere aperto, sembriamo un disastro naturale in piena emergenza.

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