mercoledì 29 ottobre 2008

Bologna-Juventus / Prepartita

Non ci sarà Del Piero, nemmeno Legrottaglie. Sulla destra mancheranno Brazzo e Grygera, sulla sinistra De Ceglie. Auguri Mister Ranieri: arriviamo a 11? Forse sì, servono innesti importanti: Ekdal (all'esordio assoluto in questa stagione), Fausto Rossi in panca con Ariaudo. Sto scherzando: la Juve deve attingere al vivaio, perchè mancano i giocatori: tutti in infermeria, ben 13 elementi, tra cui i pilastri di questa squadra e cioè Buffon, Legrottaglie, Zanetti, Del Piero e Trezeguet. E allora auguri Mister Claudio.


In campo dovrebbe andare questa squadra (impossibile sbagliare):

Manninger; Mellberg, Knezevic, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Ekdal, Nedved; Giovinco, Amauri

Iaquinta soffre ancora un pò e non dovrebbe essere pronto, però l'assenza del capitano potrebbe indurre Ranieri a rischiarlo dall'inizio. Al centro potrebbe ripresentarsi la coppia Sissoko-Nedved, dipende da Furia e da chi a quel punto andrebbe a sinistra: Giovinco rappresenterebbe una soluzione superoffensiva. Staremo a vedere.

Intanto è utile constatare quanto segue: Gilardino quasi condannato alla galera, Ibra salvato ancora una volta (non accadeva questo quando vestiva la maglia bianconera): il vento è cambiato? No, semplicemente soffia più di prima sulle bandiere nerazzurre. Contenti loro...

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giovedì 23 ottobre 2008

In vista del derby

Ultimo, si fa per dire, a mollare è Marchisio. Starà fuori tre settimane, probabilmente dovrebbe rientrare con l'intertriste. Probabilmente. Ma, sempre probabilmente, come si fa ad arrivare alla gara con l'intertriste, passando per un bel pò di partitelle, se la Juve fa fatica a riempire la panchina? Tolto Ariaudo, toldo Ekdal e tolto pure Fausto Rossi, la Juve non arriva a 18 giocatori.


Chi se lo sarebbe mai aspettato? Costruisci una rosa in cui hai un doppione per ogni ruolo, addirittura tre buoni portieri e un bel pò di giovanotti, cinque centrocampisti centrali. Si diceva in estate "ma come farà Ranieri a tener testa a quelli che andranno in panchina?". Adesso diciamo "ma come fa Ranieri a schierare una formazione decente e fresca dal punto di vista fisico?".

Ad oggi, la formazione col Toro potrebbe essere la seguente (notate l'uso di "potrebbe", "dovrebbe" etc etc): Manninger; Grygera (alla 60esima partita stagionale consecutiva), Legrottaglie (?), Chiellini, De Ceglie (che farà rifiatare Molinaro); Marchionni, Sissoko, Nedved, Giovinco; Del Piero, Amauri.

A centrocampo infatti mancano Zanetti, Poulsen, Marchisio e pure Tiago. Resta Ekdal ma difficilmente lo svedesino verrà mandato in campo in una gara così fondamentale e difficile. Più probabile che Ranieri riproponga lo schema tattico visto nel secondo tempo col Real, con l'aggiunta di Giovinco sulla sinistra. Oppure, versione più coperta con Brazzo sulla destra e Marchionni sulla sinistra. Oppure ancora con Molinaro dietro e De Ceglie avanti, sempre sulla corsia sinistra. Difficile, col fiato corto che abbiamo, vedere il tridente Amauri - Del Piero - Iaquinta. Perchè in caso di fiato ancora più corto in partita in corso, non abbiamo cambi a sufficienza.

In panca finiscono quindi Chimenti, Mellberg, Knezevic (il quale con la prestazione di Napoli si è giocato la fiducia del tecnico e dei tifosi, ammesso che tale fiducia esisteva, ma non era meglio riportare a casa un Criscito che sta giocando un campionato superbo???), Ekdal, Brazzo (o Giovinco), Iaquinta e Molinaro (o De Ceglie). Niente di strano se Ranieri decide di mandare in tribuna il croato e portarsi Fausto Rossi in panca: qualora gli esterni... (in verità è una curiosità personale: il giovanissimo esterno ha giocato un precampionato da favola, con personalità e tanta tanta qualità, sarebbe bello poterlo vedere in campo)

Stavolta, a differenza di una settimana fa contro il Napoli, la vigilia col Toro è differente: la partita col Real ha dato forza, coraggio e fiducia. E' vero che fisicamente rischiamo di pagare carissima la prestazione e lo sforzo col Madrid, ma quando c'è entusiasmo tutto diventa un pò più leggero. Una vittoria col Toro (e visto il Toro di queste ultime giornate...) darebbe maggiore slancio a questi pochi superstiti juventini. Tanto slancio.

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mercoledì 22 ottobre 2008

Juventus -Real Madrid 2-1

Che succede? Oggi i giornali tacevano? Un titolone su Del Piero, un altro sulla Grande Juve che è tornata. I problemi? Le assenze? Che grande giocattolo è il calcio!


Se fino a ieri Ranieri era il bersaglio verso cui lanciare ogni genere di freccetta, oggi lo stesso Ranieri diventa il saggio che ha trascinato la Juve fuori dal momento più nero della sua gestione. Recuperando chi? Nessuno, anzi perdendo un altro perno, quel Claudio Marchisio a cui vanno i più sinceri auguri di pronta guarigione.

Provando a fare un'analisi razionale della partita, a Ranieri è stato concesso finalmente di schierare il suo miglior prototipo di 4-4-2 e cioè:
  • due esterni che fanno gioco: Marchionni (ottimo il suo rientro, pimpante e mai-pauroso di giocare il pallone, meno in fase di spinta per la quale gli mancava un pò il ritmo-partita. Speriamo duri la condizione e che non si faccia male) e Nedved (è rimasto solo per la Champions e si vede: nessuno come lui su quella fascia, addirittura ancora più incisivo quando viene traslocato nel mezzo, un gigante di 37 anni e una furia pazzesca che si abbatte su tutto il centrocampo dei blancos);
  • un uomo d'ordine come Marchisio e un cagnaccio come Sissoko, finalmente entrambi in discreta forma, soprattutto Marchisio ha offerto una prova autoritaria e pensare che è al debutto in Champions. Il suo infortunio ha scompigliato i piani della Juve che è andata in affanno proprio dopo la sua uscita dal campo;
  • la coppia Legrottaglie-Chiellini è quasi insuperabile: con loro in campo la Juve prende pochi, pochissimi gol (per la statistica, ieri Ruud ha segnato quando in campo c'era Mellberg, che tra l'altro se l'è perso in occasio del gol);
  • un attaccante vivace (Del Piero) e un panzer (Amauri) davanti, entrambi in gol ieri.
E' questa la Juve che Ranieri aveva in testa, è quella che ha schierato nel precampionato. Appena recuperata un pò di condizione, appena acquisita tanta rabbia, la Juve è esplosa. Nel primo tempo il Real non ha fatto un tiro, se non quei tentativi disperati dalla grande distanza. Popeye Manninger è più che un secondo: sicurezza e tanta tanta grinta. Le sue faccine sono quasi pari a quelle di Arshavin, uno spettacolo. Finalmente si è visto un buon gioco: Sissoko sta lentamente recuperando le gambe, ieri è stato un motorino, soprattutto quando è rimasto solo a centrocampo, orfano del gemello Marchisio. Sissoko e Marchisio hanno orchestrato benino il gioco, Del Piero e Amauri là davanti hanno finalmente fatto la differenza. Diciamo e ripetiamo "finalmente" perchè in effetti è l'avverbio da usare. E' questo il progetto tattico della Juve. Esterni che fanno gioco, con un Marchionni in palla e un Nedved mostruoso, centrocampo e difesa tosti.

Al di là dei gol di Del Piero (l'ennesima perla) e Amauri (prestazione maiuscola per personalità e per aiuto alla squadra), l'uomo simbolo di ieri sera è stato un certo Molinaro. Quando tutti davano De Ceglie titolare Ranieri insiste sull'uomo che ha macinato chilometri su chilometri lo scorso anno. Cristian il chitarrista si è svegliato: sgroppate, discrete chiusure (deve lavorare tantissimo in fase difensiva), soprattutto uscite palla al piede, di quelle che servono ad una squadra per ripartire in fretta. Sembra pure migliorato il sinistro-dei-cross.

Il risultato di ieri conferma quello che già sapevamo sulla Juve: grande con le grandi. Ora basta migliorare quel "piccola con le piccole" per rimettere tutto a posto. Lo sanno tutti alla Juve. Certo l'infermeria è scandalosa. Si aggiunge pure il giocatore più importante per gli equilibri bianconeri: Claudio Marchisio, la mia impressione è che si tratti di un infortunio non banale. Spero proprio di sbagliarmi, ma il dolore e il fatto di aver chiesto il cambio prima ancora che il ghiaccio...

Adesso Ranieri è costretto a reinventarsi una nuova formazione per sabato, evento cruciale. C'è il derby. Dal Toro passa la conferma che il brutto momento è passato. Ma c'è fiducia.

P.S.
Purtroppo in Italia valgono due regole stranissime: andare contro la Juve sempre e comunque, leccare il culo a manetta a chi detiene il potere. Com'era quella storia che lo spogliatoio era contro Ranieri? Credo di aver visto male: gol di Amauri, il più festeggiato è però Nedved che insieme a due-tre compagni va verso Ranieri, un cinque dato forte e preciso fra tutti, e poi via a difendere i tre punti. Com'era quella storia?

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martedì 21 ottobre 2008

Tuttosport vs Cazzetta-Rosa

Leggo stronzate sul fatto che Tuttosport è un giornale di parte, o sul fatto che Tuttosport non è affatto un giornale di sport! Perchè filo-juventino. E' così, come è la verità che la Cazzetta-Rosa è intertrista. Basta leggere gli editoriali oppure quella comicissima sezione di Candido Cannavò, o ancora le risposte di un fan come Severgnini. Scusate: se Tuttosport è filojuventino, la Cazzetta è filointertrista. Allora, io preferisco leggere Tuttosport, almeno mi diverto a leggere stronzate sì, ma di parte, o no?


Perchè i trafiletti di Candido Cannavò li chiamano articoli e i trafiletti di Tuttosport li chiamano articolacci? Il direttore della Cazzetta è intertrista dai piedi al collo, schierato esplicitamente dalla parte di moratti e compagnia-bella eppure dirige la Cazzetta, no? Quindi non capisco questa ipocrisia. Soprattutto in un periodo storico in cui la gran parte dei giornalisti più che la deontologia seguono le regole del lecchinaggio puro.

P.S.
Perchè mandano ancora in onda il TG4? Soprattutto, perchè lo chiamano ancora TG? Se mi date una risposta plausibile a queste domande, prometto di non leggere più giornali!

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Juventus - Real Madrid / Prepartita

E' una notta da favola, o da incubo? Entrambe le cose: dolcemente da favola per lo spessore dell'avversario e della competizione (l'unica vera competizione visto che lo scudetto è stato soppiantato due anni fa da un torneo aziendale discutibile e discusso), da incubo per il momento attraversato dalla formazione bianconera.


Ancora esame, ennesimo esame, forse punto di svolta o punto di non ritorno. Definizioni e parole si sprecano. La realtà purtroppo non cambia, anzi la sostanza di questa Juve è palese, fin troppo palese e speriamo che qualcuno se ne accorga alla svelta.

E' stato bello sognare, fare proclami da grande, ma la realtà è sempre stata una sola: la ricostruzione della Juve non termina al raggiungimento della Champions o col piazzamento a ridosso delle prime posizioni di classifica, così come è successo l'anno scorso. La ricostruzione della Juve richiede tempo, fatica e tanti momenti difficili da superare. Perchè i giocatori non sono propriamente da Juve, così come la storia ha insegnato. Perchè l'ambiente ha perso tantissimo del suo valore con l'ondata morattiana. E' inevitabile che sia così. Sono rimasti in pochi, quelli della vecchia guardia. Addirittura in campo sono rimasti soltanto in due: Nedved e Del Piero. Attorno a loro due un pò di giocatori eccezionali come Chiellini, Sissoko, Amauri, e tanti giovanotti in gamba come Marchisio, Giovinco, De Ceglie. Il resto è solo quello che chiameremmo "insieme dei muratori", quelli che devono fare legna per i più puri-di-classe. La morale è che se mancano quei nomi là, tipo Trezeguet e Buffon, Camoranesi e Zanetti, questa Juve diventa più che normale, con lo sbandamento di chi ha subito una distruzione e sta cercando di riemergere. Semplicemente, tutto qua.

Andare contro Ranieri e la dirigenza che in due anni ha portato la Juve in Champions sembra davvero ridicolo. E non capisco francamente chi la pensa al contrario. Ribatto su questo punto perchè è fin troppo evidente che ho ragione. Serve tempo, serve tempo e serve tempo. La Juve ha sparsi in Italia tanti giovani di talento, gli ultimi in ordine di tempo si chiamano Pasquato e Fausto Rossi (peraltro, integrato nella rosa di Ranieri). I tre maggiori talenti la Juve li ha riportati a casa e sta cerando di dar loro fiducia. E, paradossalmente, sono i giocatori che stanno rispondendo meglio degli altri in questo inizio di anno.

Stasera rientra Legrottaglie in difesa, a far coppia con Chiellini: una certezza in due, anche se l'ostacolo Real Madrid è difficilmente arginabile. Rientra pure Iaquinta, pronto a subentrare ad uno stanco Amauri (perchè togliere Del Piero stasera significherebbe inimicarsi definitivamente il popolo bianconero, a meno che la sostituzione non sia richiesta da necessità tecniche, che tradotto significa "che Del Piero può essere cambiato per infortunio o per cagate-tecniche", il che pare difficile). Dopo due settimane di riflessione e spero di lauti pranzi e cene, dovrebbe fare il suo rientro Sissoko. Per rientro intendo tornare a giocare così come ci ha fatto vedere da gennaio 2008 a giugno 2008. Non ce la fa Camoranesi, un peccato davvero.

E allora stiamo leggermente meglio di Napoli, e questo leggermente assume proporzioni immense considerando la panchina che Ranieri aveva a disposizione nella trasferta partenopea.  Lo stimolo Real è immenso, la condizione precaria, la testa sembra svuotata o scarica o stanca. Certo è che la scossa può arrivare solo da due giocatori: Nedved e Del Piero. Sin sul pullman, dentro lo spogliatoio, nel corridoio che porta al campo. Sono loro i maggiori indiziati per caricare i compagni, per caricarsi ancora una volta il terribile peso delle responsabilità di una storia ultracentenaria e per mostrare una via d'uscita a tutto l'ambiente.

Francamente, stasera da tifoso mi aspetto una reazione d'orgoglio. Non mi aspetto il risultato. Sarebbe sciocco dire cosa andrebbe bene. Mi aspetto, o forse spero di vedere, una squadra che non ha paura di giocare a calcio, che cerca di ragionare con la palla ai piedi, dove i giocatori si aiutano l'un l'altro, dove si corre fino a rimanere senza fiato. Poi è naturale che il Real 99 su 100 stasera vince. E può anche vincere con un risultato largo. Dove sta la novità? L'importante è recuperare il cuore Juve, quello che non ti fa mollare mai.

Il problema di questo periodo è infatti questo: non sono le sconfitte in sè, quanto il modo di perdere. Devi correre, devi sudare con quella maglia, non puoi nè avere paura nè avere distrazioni di qualunque tipo. E' questa la principale rabbia del popolo bianconero. Da qui bisogna ripartire. Generalmente, Nedved e Del Piero non falliscono. Non devono fallire questa sera. In fondo, è una partita di calcio... o no?

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sabato 18 ottobre 2008

Napoli - Juve / Fatela voi la formazione, ora!

Sono proprio curioso di leggere i prossimi articoli, già stasera. Saranno comunque contro Ranieri? Comunque vada? Saranno contro la dirigenza? Comunque vada?


Provate voi a schierare una formazione decente stasera? Intanto di formazione stasera se ne può fare appena una, appena una! Buffon, Zebina, Legrottaglie, Mellberg, Camoranesi, Zanetti, Sissoko, Tiago, Iaquinta, Trezeguet. Non è la formazione di questa sera, ma la squadra degli infortunati. E devo dire che è pure un bel 3-4-2, manca solo un terzino sinistro. Fatela voi allora la formazione stasera. Che colpa ne ha Ranieri, lo stesso che ha giocato un precampionato quasi perfetto? Lo stesso che l'anno scorso ha portato in Champions una rosa da metà classifica.

Cerchiamo di fare i seri. Totoallenatore, cazzate varie sul fatto di licenziare il tecnico. Meno male che i dirigenti sono seri. Ha fatto bene Cobolli Gigli a lamentarsi delle critiche ricevute, ha fatto bene ad attenzionare il contrasto fra il progetto Juve e il giocattolo-inter. Ha fatto bene a ricordare come la Juve di Cobolli non è come l'inter di moratti.

E nella settimana in cui la dirigenza è stata oggetto di critiche feroci e completamente insensate, Jean Claude Blanc ha siglato l'ennesimo contratto importante: rinnovo praticamente a vita per Sebastian Giovinco, mostrando ancora una volta la forza di questa società. Le condizioni le ha stabilite la Juve, Giovinco-ma-soprattutto-i-suoi-procuratori si sono adeguati, quindi la Juve ha fatto un regalino a Giovinco. Contratto fino al 2013, si parte da 750mila euro e si giungerà a 1milione tondo tondo. Ma Giovinco deve guadagnarselo sul campo.

La stessa società si è dimostrata molto compatta: tutti uniti durante gli allenamenti, Blanc-Secco-Cobolli hanno catechizzato il gruppo per quaranta minuti. Tutti-nessuno-escluso. Perchè il problema dell'infermeria esiste, ma proprio la Juve ha dimostrato nel passato di scovare risorse incredibili nelle difficoltà. A Napoli è il momento di reagire e di giocare da Juve. Parole dette da Ranieri, ma pensate da tutti i tifosi.

E stasera ricomincia un ciclo terribili di sfide: Napoli, Real Madrid, Torino e via così. Con gli uomini contati, anche di mendo considerando la non perfetta forma di Del Piero.

Formazione dunque scontata:

Manninger; Molinaro, Chiellini, Knezevic, Grygera; Nedved, Marchisio, Poulsen, Salihamidzic; Del Piero, Amauri

La panchina è quella che stupisce di più: siamo a corto di uomini, quindi a sedere accanto a Ranieri ci saranno Ekdal (che stasera potrebbe esordire), Fausto Rossi (perchè non buttarlo nella mischia ricordando che è stata la vera rivelazione del precampionato?) e Ariaudo, poi Giovinco, De Ceglie e Marchionni (i probabili uomini-cambio di stasera).

Chi vuole Ranieri fuori da questa Juve sin da subito è pregato di non guardare la partita stasera. Su Rete4 fanno un bel film con George Clooney, godetevi quello e lasciate il tifo a chi davvero ha il cuore bianconero. Queste pagliacciate lasciatele agli intertristi. Per favore! 

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lunedì 6 ottobre 2008

Crisi? Ma siamo seri

A mente fredda i ragionamenti sono lucidi. E il ragionamento, l'unico possibile, in questo periodo è il seguente.


A Ranieri serviva tempo per amalgamare un bel gruppo di giocatori. Per ogni ruolo ha chiesto un doppione e l'ha ottenuto. Quattro giocatori di fascia per la difesa, altrettanti per il centrocampo. Quattro difensori centrali e quattro centrocampisti centrali. Quattro punte. Addirittura tre portieri. Una rosa di buon livello, perchè chi pensa di paragonare questa rosa a quella di tre anni fa è pregato di recarsi d'urgenza alla neuro più vicina. E chi considera questa rosa insufficiente per la Juve, dimentica Morattopoli, dimentica la Serie B, dimentica il fatto che Ibra, Vieira, Zambrotta, Cannavaro, Mutu etc etc erano nostri giocatori. Ma il passato è passato, bisogna guardare al presente e al futuro.

Bene, cominciamo col presente. Oggi la situazione è la seguente. Infortuni e calo di forma generale impongono pazienza e calma. Le gambe sono pesanti per via di una preparazione affrettata e pesante: c'era da superare i preliminari di Champions. Mi pare di aver letto tante cose positive sul precampionato della Juve. Quando Ranieri poteva permettersi di far debuttare tanti giovanotti a fianco dei campioni e stravincere match e confronti. Quando cioè la squadra era al completo e in una buona condizione fisica. Oggi non c'è più quell'abbondanza e non c'è più la condizione fisica. Mancavano Trezeguet, Chiellini, Legrottaglie, Zebina, Zanetti, Iaquinta. Se aggiungete il fuori forma di Nedved, Camoranesi e Del Piero otterrete un unico risultato: la sconfitta contro un Palermo che con Ballardini ha messo le ali. Indietro non si guarda: contro il Catania la palla non voleva proprio entrare (emblematica l'azione delle due traverse in meno di 20 secondi), mentre contro lo Zenit gli uomini più in forma (Iaquinta, De Ceglie, Marchisio, Giovinco) hanno dimostrato di poter reagire bene alle difficoltà. Ma oggi c'è da fare i conti con la situazione sottolineata poche righe sopra: infortunati, calo di condizione.

Sfido chiunque a trovare una formazione adeguata per la Juve di ieri. Mellberg-Knezevic e Mellberg si fa male. Buffon con le fasce e al rientro, Del Piero e Amauri stanchi, Giovinco con qualche allenamento di meno (ma non è lui che si è fatto male). Inoltre, sono proprio curioso di sapere quali erano i titoli oggi se a Del Piero fosse stato concesso il rigore (poco prima del 2-1 rosanero). Ma è un bene che non ce l'abbiano dato. Adesso e solo adesso si può capire se questa Juve ha le palle per reagire.

C'è la sosta, mai opportuna come in questo momento. Andranno via 14 giocatori (Chiellini e Buffon dovrebbero però rientrare in fretta), il resto saranno per lo più in farmacia e in palestra. Si torna a giocare il 18 ottobre, di sera, contro il Napoli di Lavezzi e Hamsik. Poi c'è il Real Madrid e quindi la Roma, il ritorno col Real e il derby. In condizioni ottime, quanti punti pensereste siano sufficienti per giudicare positiva la situazione della Juve? E in una condizione pessima in cui siamo adesso, questa domanda ha ancora senso?

Chi risponde di sì è pregato di recarsi alla neuro più vicina. Chi sta cercando una risposta è pregato di prendersi uno stop dal calcio-tifato e passare magari a qualche libro di narrativa interessante. Viceversa, armatevi di pazienza: questa è la nostra Juve, va coccolata. Sparare a zero su tutto e tutti è fin troppo facile, fin troppo facile. In Italia poi siamo maestri. Il difficile è capire. In Italia non ci riusciamo mai.

Col cuore, uno juventino vero.

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domenica 5 ottobre 2008

Juventus-Palermo 1-2

Basta sedersi tutti attorno ad un tavolo e chiarirsi le idee. Se qualcuno ha perso la voglia di correre (non lottare, ma proprio correre) lo dice e si accomoda in tribuna, gli altri (da Ekdal che darebbe un grosso contributo, o Rossi che sulla fascia farebbe sicuramente meglio degli attuali Nedved e Camoranesi) a spaccarsi la schiena appresso ai palloni e avversari.


A stupire non è la sconfitta in sè (perchè se quel rigore su Del Piero...) quanto la mancanza di corsa. Si salvano solo Giovinco e Marchisio, due che dovrebbero imparare e invece danno lezioni. Senza anima Alex Del Piero, stanco Amauri, Sissoko è solo il fratello di quello che abbiamo acquistato a gennaio.

La sosta arriva nel momento più opportuno. Serve fare chiarezza, molta chiarezza. I tifosi, quelli VERI, non vogliono vittorie, ma partite giocate col cuore, con la grinta. Se cuore e grinta mancano, sono dolori per tutti. Dispiace pure non aver sentito fischi umiliati all'uscita dal campo. Per questa Juve i fischi servono, servono per far uscire le p***e.

La svolta può arrivare solo da un uomo: Cristiano Zanetti. Col recupero di Chiellini e Zebina e col riposo di Camoranesi e Nedved e Del Piero (che non deve andare in Nazionale, ma restare a Vinovo a sgobbare perchè lui più di tutti ha insegnato che il lavoro alla fine paga sempre) sarà un'altra Juve. Anche perchè, più brutta di questa...

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Juventus-Palermo / Prepartita

Formazione ufficiale della Juve:


Buffon
Molinaro, Chiellini, Mellberg, Grygera
Giovinco, Sissoko, Poulsen, Camoranesi
Del Piero Amauri

Io avrei messo Giovinco a fianco di Amauri facendo una sorta di rombo offensivo con Nedved a sinistra e Camoranesi a destra un pò bassi, Giovinco trequartista e Amauri boa centrale!

In ogni caso, speriamo tutto vada bene!

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sabato 4 ottobre 2008

Tu chiamale se vuoi... defezioni

Al termine del mercato era una Juve super. Da amalgamare e compattare ma decisamente convincente. E il precampionato ha confermato la bontà della rosa bianconera. Forse non organizzata per vincere campionato o Champions, ma certamente una squadra quadrata e forte.


Contro il Palermo i problemi sono i seguenti: Trezeguet infortunato, Buffon al rientro, Legrottaglie ko, Chiellini in forte dubbio, Giovinco in dubbio, Del Piero fuori forma, Iaquinta ko, Zanetti ko, Zebina ko, Sissoko in ripresa, Poulsen acciaccato/stanco. Con tutta la buona volontà: ma come si può criticare Ranieri qualunque risultato ottenga domenica?

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venerdì 3 ottobre 2008

Un'ambulanza per Nocerino

E' stato utilissimo l'anno scorso, una sorpresa. Una sorpresona. Dalla Triestina alla Juventus. Dalla Serie B alla conquista della zona Champions. Dalle trasferte a Frosinone, Crotone e Vicenza alle trasferte contro Milan, Roma, Lazio. Accanto a Cristiano Zanetti, Del Piero, Buffon, Trezeguet, Nedved, Camoranesi. Diventato capitano della spedizione olimpica. Tutto questo merito della Juve e di Mr Ranieri che ha avuto il coraggio di scommettere su Antonio Nocerino, contro la stampa e mettendo a sedere i due acquisti Almiron e Tiago. Da quarta scelta di centrocampo a seconda scelta. Titolare per buona parte della stagione. Poi arrivò Sissoko che diede una sterzata decisiva alla vicenda Juve. E la legge del calcio. E' così che va il calcio. Poi d'estate la Juve va alla caccia di un bomber, di un attaccante in grado di completare il più forte reparto offensivo dello scorso torneo-aziendale. Il nome è Amauri, squadra proprietaria del cartellino è il Palermo. Quel matto di Zamparini vuole, ragionevolmente, non meno di 21 milioni di euro. E alla Juve serve Amauri. Tutti quei soldi non possono essere investiti. E allora l'operazione deve prevedere per forza di cose una contropartita tecnica. Dopo una stagione esaltante torna a casa Claudio Marchisio. Torna a casa per giocare, insieme ad un acquisto a centrocampo (sarà Poulsen). E quindi la Juve fa una conta semplice: Zanetti, Poulsen, Sissoko, Marchisio, Tiago, Nocerino. Due sono di troppo: Tiago e Nocerino. Tiago finirà per rimanere per sua scelta. Nocerino è inserito come contropartita tecnica nell'affare Amauri. Non c'è posto per lui alla Juve: Poulsen, Marchisio e Sissoko offrono più affidabilità e qualità del napoletano. Ranieri dà il via libera all'operazione. Nocerino accetta e si  traferisce a Palermo.


E' una storia come tante. Inevitabile. Doveva andare così. Non è normale che Nocerino rilasci le dichiarazioni che ha dichiarato alla stampa. Perchè buttare fango sulla Juve è fin troppo facile e non è più nemmeno divertente: molti hanno perso il gusto. Cercare di farsi passare per una vittima è semplicemente ridicolo. Se Nocerino è dove si ritrova adesso (cioè in Serie A, a Palermo e nel giro della nazionale maggiore) lo devo alla Juve e a Ranieri. A questo punto, dopo simili dichiarazioni bisogna dare ancora una volta ragione a Secco e Ranieri: non era uomo da Juve. Nocerino lo ha confermato in pieno! Assenza di stile, rischia di inimicarsi tifosi che gli hanno voluto bene, facendogli sentire tanto affetto. Che non si aspetti applausi o striscioni quando verrà a giocare a Torino: solo fischi. Ma tanti, proprio tanti. Rispetto al rispetto, e Nocerino non ne ha avuto per la squadra che lo ha lanciato.

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mercoledì 1 ottobre 2008

Bate Borisov - Juventus 2-2

E' finita bene o male? Chi si aspettava la vittoria, e vittoria doveva essere, è rimasto certamente deluso. Ma chi la partita l'ha vista in tv può dirsi soddisfatto. Non totalmente, ma questa squadra sembra si sia rialzata, o abbia cominciato a rialzarsi. Merito di Ranieri, di Giovinco e di Iaquinta.


La Juve non sta bene: Poulsen resta a casa, Zanetti è prossimo al rientro, ormai fuori da 2 mesi, Zebina ai box, Buffon sul divano, Trezeguet assente fino a gennaio. Pronti e via si fa male pure Legrottaglie: secondo errore della serata, dopo una partenza clamorosamente lenta. Andiamo con ordine.

Dopo la batosta di Marassi (pareggio? No, brutta sconfitta nel gioco) ci si aspettava una Juve incazzata, vogliosa del risultato e di una buona prestazione. Invece quelli del Bate fanno la Juve e la Juve trema. Questo per trenta minuti. E' vero poi che i gol incassati sono semplici situazioni. Uno come Legrottaglie dovrebbe sapere cosa si rischia a giocare senza esserne in condizione. Dopo soli 3 minuti subisce un colpo: è costretto a uscire ma resiste. Chiede il cambio che l'arbitro inspiegabilmente non gli concede. Stai male? Buttati a terra. Invece Nick prosegue, sbaglia a fare la diagonale e la Juve è sotto al diciassettesimo minuto di gioco. Knezevic debutta in una situazione incredibile: Juve sotto nel gioco, nel punteggio e nel morale. Ma il croato sarà autore di una prestazione maiuscola: tosto, grintoso, senza sbavature. Il secondo gol arriva con un colpo di testa più fortunoso che voluto: Manninger pare incolpevole. E comunque Popeye Manninger ci salverà proprio nei minuti finali con una buona parata.

Al minuto 30 la Juve si sveglia. La carica la suona Sissoko che decide di menare e correre finalmente per due (il periodo del Ramadan dovrebbe terminare, o no?) e soprattutto Giovinco. Su Del Piero ho molto da dire e lo farò a breve. Il piccolo talento accende quasi tutte le azioni offensive. Da solo riesce ad allungare la Juve portando palla, accentrandosi e servendo ottimi assist. Per Iaquinta è spalla preziosissima. Da un suo cross nasce il primo gol di Vincenzone: stacco di testa e palla sotto la traversa. La Juve si è svegliata e da lì in poi si vedrà una buona squadra, in netta ripresa: sia fisica che psicologica. In realtà credo il problema principale sia proprio nella testa dei giocatori: non è facile iniziare una stagione sapendo di non poter fallire, addirittura con la stampa e i tifosi che chiedono qualche vittoria di prestigio. Credo bisogna pensare partita dopo partita: guardare ai match più che alle competizioni, così si distoglie l'attenzione su obiettivi lontani, troppo lontani sia per data (il campionato finisce a giugno, la champions potrebbe già finire a dicembre) sia per qualità (la Juve deve ancora crescere tanto per puntare seriamente ad una vittoria di prestigio, è importante capirlo!). Dicevamo di Iaquinta. Mette dentro l'1-1 e la Juve si sveglia.

Camoranesi non è al top e allora Nedved è costretto ad accentrarsi. Grygera gioca una partita accorta e dal mio punto di vista è intelligente: il fiato inizia ad essere corto dopo averle giocate tutte e pensa più a difendere che ad attaccare, anche perchè da quelle parti il Bate spinge parecchio. Sulla sinistra De Ceglie, anni 21, è autore di buone discese, ottimi anticipi e chiusure efficaci. Il giovanotto sta crescendo in fase difensiva: certo un pò di defezioni potrebbero costare care, ma gli si deve dare il tempo di crescere, di accumulare esperienza. Certo è che con lui sul binario di sinistra la Juve guadagna molto rispetto ad uno spento Molinaro. Del Piero è alla costante ricerca della giocata personale: antepone i suoi obiettivi a quelli della Juve e questo fatto la Juve lo sta pagando amaramente. Ma ne riparlerò a breve. E allora l'unico che può dare il cambio di ritmo resta Giovinco. Palla alla Formica Atomica e quel che succede succede. E succede per esempio che Nedved si ritrova davanti il portiere: botta raso-terra ma il portiere respinge. Poi ancora Giovinco che manda avanti Del Piero che tiraccia fuori. Quando il primo tempo sembra concludersi col 2-1 per i padroni di casa, ecco l'ennesima invenzione. Dribbling a centrocampo, Giovinco si accentra e inventa un corridoio magnifico per Iaquinta. Il centravanti avanza e infila sotto le gambe il portiere avversario. In un quarto d'ora la Juve col talento più cristallino che si ritrova in rosa cambia rotta alla stagione: due gol mai arrivati nelle precedenti sei partite, finalmente un gioco offensivo davvero offensivo, finalmente tanta qualità a centrocampo. E peccato che Camoranesi non è in forma e lascerà il posto a Marchisio.

La Juve compie un piccolo miracolo: sotto 2-0, all'intervallo la partita è riequilibrata. E l'inerzia è tutta a favore dei bianconeri. La sfuriata del Bate è durata appena 30 minuti.

Ranieri inserisce Marchisio e la mossa è perfetta: più equilibrio a centrocampo, molto ordine con il giovane centrocampista capace di aggredire e far ripartire la squadra. Buoni lanci, ottimo dialogo con gli uomini di fascia. In attesa di Zanetti sembra proprio lui l'uomo d'ordine dei bianconeri. Giovinco parte ancora largo a destra ma si accentra spesso. E quando lo fa sono dolori. Uno-due con Del Piero e quest'ultimo calcia a lato. Palla a Nedved che scarica sui pugni del portiere. Palla a Iaquinta che spreca. Poi Grygera lancia Del Piero che arriva un pò in ritardo: occasione sprecata. Intanto Amauri si riscalda. Chi guarda da casa lancia immediatamente una preghiera: no, ti prego, non fare uscire Giovinco. Ranieri lo terrà in campo: troppo importante la Formica Atomica per questa Juve, come dirà lo stesso Ranieri al termine del match, ma soprattutto come diranno i suoi compagni Legrottaglie e Iaquinta. Risultato finale: 2-2, buono tutto sommato. La Juve va a 4 punti nel girone, insegue il Real a 6. Proprio il Bate è fermo ad un punto e sorprendentemente lo Zenit è fermo a zero. Adesso due sfide affascinanti quanto decisive contro i blancos.

Ranieri cambia ancora, confermando la situazione non buona della rosa bianconera. Troppo scarichi fisicamente o mentalmente? E così il mister sta cercando soluzioni per tamponare l'emergenza. La sosta arriva nel momento più opportuno. Dovrebbe rientrare Zanetti, sicuramente lo farà Buffon. Poulsen e Sissoko possono rifiatare, Giovinco può imparare con calma i nuovi schemi e le nuove posizioni in campo.

Capitolo Del Piero. Nessuno si sognerebbe mai di criticare il capitano dei capitani gratuitamente, senza buona ragione. Invece qui le ragioni esistono, e sono più di una. Come ripetuto mille volte: se un giocatore non sta bene fisicamente non può giocare. Soprattutto se hai alternative validissime (Giovinco, Iaquinta, Amauri). Magari ti potresti affidare a Del Piero negli ultimi venti minuti, quando le squadre sono un pò stanche. Ma soprattutto, la cosa che più stupisce è la seguente: Del Piero ha lanciato una sfida al mondo intero. Deve stupire ancora, a 34 anni. E rischia di anteporre le proprie ragioni a quelle ben più importanti della Juve. Lo fa non dialogando a dovere con gli attaccanti (Iaquinta ieri è andato molto vicino all'insulto, mentre Giovinco mostra estremo rispetto per le gerarchie nello spogliatoio, ma un paio di "vaffa" potrebbe pure dirli anche lui). Lo fa quando cerca la giocata spettacolare invece della giocata concreta. Lo ricercando un gol che non arriva e magari potrebbe essere più utile far arrivare al gol i compagni: come ha fatto Giovinco in più di una occasione. Insomma: se Del Piero non sta bene diventa un personaggio ingombrante. E per un pò va tenuto a riposo.
Il Del Piero in forma non ha eguali nel mondo: come lui mai nessuno è stato decisivo. Sia nel gioco che per la personalità in campo e fuori. Ma se non sta bene, inutile insistere. Basta dare spazio agli altri e aspettarlo.

Un certo Fabio Capello fece proprio così. Lo tenne in panchina preferendogli perfino Zalayeta (e intanto però il panterone segnava), ma quando poi Alex dimostrò di essere tornato al 100% il posto fu suo e la Juve iniziò a volare (remember San Siro: punizione contro l'intertriste e rovesciata contro il Milan nella partita scudetto). Se Ranieri insiste col capitano rischia di perdere per strada tanti preziosi punti. Perchè Iaquinta dimostra di poter dare tantissimo alla causa bianconera. Perchè Amauri, con l'assenza di Trezeguet, diventa fondamentale in zona gol. Perchè a questo Giovinco proprio non si può rinunciare. Perchè i pareggi contro Catania e Sampdoria rischiano di pesare come macigni quando a giugno si tireranno le somme di una stagione partita maluccio.

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