domenica 31 gennaio 2010

Il maggior rischio è non rischiare

Il maggior rischio che una squadra può correre è quello di non rischiare.

Mi basta questo per essere un pò ottimista per stasera e questa seconda parte di campionato che rimane. Ed è un pò anche il mio rimprovero a Ciro: non aver rischiato abbastanza. Come quando per esempio Marcello Lippi se ne infischiava del nome e buttava dentro Zalayeta che, spesso e volentieri, ha letteralmente risolto intere partite. Come quando, a dispetto di una serie di nomi di alto livello, metteva titolare Padovano tenendo fuori gente che in quel momento era in un periodo di flessione e, spesso e volentieri, Padovano risolveva le partite. Oppure quando ne lasciava fuori due/tre, di prime donne, per affidarsi ai falegnami, ai muratori, che però correvano e permettevano agli altri di poter fare il loro lavoro.

Di falegnami alla Juve ce ne sono, gente cioè con un cuore immenso, con discreti piedi. Ma chi l'ha detto che servono solo fenomeni. Di fenomeni te ne bastano due, forse tre, magari uno per reparto, poi ti serve gente che ci mette l'anima, che ci mette rabbia, quella stessa rabbia di non aver ricevuto dal cielo la classe immensa di un Diego, di un Del Piero, di un Giovinco. Chissà, magari Zac l'ha già capito. Da Caceres a Sissoko, dal mediano metodista Melo a giovanotti che vogliono poter sfruttare l'occasione come De Ceglie e Paolucci. Chissà, magari questi nomi li vedremo già stasera. Sarebbe subito un bel colpo. Inoltre, mi piacerebbe vedere finalmente una Juve all'attacco, compatta sì, ma che finalmente attacchi, tiri in porta. Già questo, Zac, sarebbe un bel passo avanti. Il carattere e i risultati verranno di conseguenza. Ma già questo, Zac, sarebbe veramente un bel passo avanti.

1 commenti:

marco99 ha detto...

vedremo... sto arrivando alla partita di stasera con il motore in folle... vedremo...
non mi illudo più..