lunedì 23 giugno 2008

Nuova idea: Quaresma

Il Porto cerca un regista. E la Juve ne ha uno in vendita. E il Porto sarebbe interessato a Tiago. E Tiago sarebbe interessato a tornare a casa per rigenerarsi. Così nasce una nuova trattativa. Per adesso è solo un'idea, ma da seguire. Vediamo il perchè.




Non accenno nemmeno all'interessamento della Società delle InterCettazioni: ne seguono ogni anno trecento e ne comprano il doppio. In ogni caso, la Juve potrebbe davvero avere la carta giusta per comprare l'eclettico esterno portoghese. Che potrebbe essere l'attaccante laterale perfetto per Ranieri, o il quarto di centrocampo a destra, praticamente un vice-Camoranesi. E che vice! Tiago è in vendita e la Juve sta cercando un acquirente. Meglio se Tiago entrasse come contropartita per raggiungere un grande giocatore. Un tentativo per Podolski è già stato avviato. Sempre in Germania, Tiago era stato offerto al Werder per il cartellino di Diego. E adesso spunta la pista Quaresma.

Aquilani non è in vendita. La Juve l'ha capito. Per Xabi Alonso si aspetta la conclusione del torneo europeo e la presentazione avverrà poco prima del ritiro di Pinzolo, cioè il 5 luglio. Fatta per Knezevic (prestito), alla Juve manca soltanto un ulteriore centrocampista. Magari esterno. Magari... Ricardo Quaresma.


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giovedì 19 giugno 2008

La supercazzata

Leggo sulla Cazzetta-Rosa che la Juve avrebbe in pugno Stankovic. Quello che nel 2004 si rifiutò di indossare la maglia della Juve preferendo l'Atalanta, anzi no l'intertriste (a quei tempi c'era poca differenza e chiedo scusa agli amici bergamaschi; invece oggi l'Atalanta merita ben più rispetto dell'intertriste-sempre-più-triste). Più che in pugno "a pugni". Perchè sarebbe questa l'accoglienza nei confronti del serbo. Alla soglia di 31 anni la Juve prende Stankovic. Per di più versando euri nelle casse (mooooolto vuote e false) di minimo-moratti? Meglio il tema-sbagliato su Montale.


Piuttosto la verità è un'altra. Decisamente un'altra. La Juve, stufa della poca serietà di Benitez sta cercando di allentare la corda e, come faceva il grandissimo e mai dimenticato Lucianone Moggi, prepara falsi assalti a giocatori tipo Stankovic, appunto. Già mi immagino la scena: moratti pronto che allunga la mano per farsi dare i soldi e Cobolli che si porta le dita in bocca e fa una smorfiaccia dicendo "Ci hai creduto!".

Nel caso poi che l'affare andasse in porto... ci avete creduto di nuovo?

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Trezeguet, Huntelaar, Podolski: tre per un posto?

Un filo di pazzia in questo discorso c'è. Giusto un filo però. I dirigenti bianconeri non fanno fatica ad ammettere che sono disposti ad ascoltare le proposte blaugrana. Le proposte dovrebbero essere circa 25milioni per poter essere accolte. Altrimenti il discorso è chiuso e David continuerà ad esultare verso la curva Scirea. Viceversa i tifosi devono prepararsi ad applaudire un nuovo bomber.


Il nome più caldo e ricorrente è quello di Klaas Jan Huntelaar. Io lo adoro. Lo seguo dall'età di 20 anni. Prima di approdare all'Ajax ha segnato un pò di gol e dicevano che era un fuoco di paglia. Ma la paglia era tanta, tantissima. Oltre trenta gol quest'anno. Quasi trenta l'anno precedente. Vicino ai trenta due anni fa. Ventotto tre anni fa. Destro, sinistro, testa. Acrobazia, rapina. In ogni modo, The Hunter la butta dentro. E' un misto di Pippo Inzaghi (per la follia) e Trezeguet (cinico e letale).

Per Podolski il discorso è differente. A dispetto del titolo di questo post, infatti, il suo arrivo non è vincolato alla partenza di Re Davide. Piuttosto è legato alla permanenza di Vincenzo Iaquinta. Se il calabrese dovesse lasciare la Juve (destinazione Roma, affaire Aquilani?) allora per Podolski la Juve si muoverebbe immediatamente. Perchè il tedesco è in rotta con il Bayern (guarda caso per motivi simili a quelli che hanno portato Aquilani a scontrarsi con i Sensi), perchè la Juve sarebbe soluzione gradita al giocatore, perchè la Juve offrirebbe al tedesco la possibilità di misurarsi col calcio che conta, Champions compresa (si spera!). E la Juve guadagnerebbe ancora di più sotto l'aspetto tattico. Il suo saper fare la seconda punta o la punta esterna (sarebbe un vice-Nedved e quindi l'erede) permetterebbe a Ranieri di schierare un 4-3-3 tutto votato all'attacco, ed in tal senso Aquilani servirebbe come il pane (a fianco di Sissoko, Xabi Alonso o Zanetti o Marchisio).

Tutto è legato al Barcelona. Quale cifra è scritta sull'assegno firmato da Laporta?

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martedì 17 giugno 2008

Trezeguet: tentazione Barca


Sembra qualcosa di serio. Smentite, controsmentite, dichiarazioni bollenti. Intanto qualcosa di serio sembra muoversi. Intanto si muovono i dirigenti del Barca, col vicepresidente in persona che dovrebbe prendere un aereo per Torino. Destinazione Corso Galileo Ferraris, sede della Juventus. Discorso solo accennato per David Trezeguet.


La situazione è la seguente. David Trezeguet è evidentemente incedibile. Ma nel calcio incedibile significa che a cifre alte si può chiudere. La dirigenza Juve fissa il prezzo-più-goloso a 25 milioni di euro. Con un assegno con tale cifra ci si siede attorno ad un tavolo e si intavola la trattativa. Il Barca ha un paio di pedine da potersi giocare, per abbassare la componente cash del pagamento. Rafa Marquez ma la Juve sembra in tal senso un pò sorda: un paio di anni fa il jolly blaugrana era nel mirino bianconero, adesso no. Banalmente sorvoliamo sui nomi più blasonati. Ne facciamo solo uno, impossibile per le cifre richieste dal giocatore. Si chiama Ronaldinho e tempo fa Gigi Buffon ne aveva avanzato la candidatura. Ma non se ne parla. Dunque: Iniesta (incedibile ma perchè non provare?), Xavi (ma con Xabi Alonso praticamente juventino il gemello di nazionale non servirebbe più). Ecco che il discorso naufraga: solo contanti. Ed è questo l'obiettivo della Juve. Incassare tanti soldoni da reinvestire immediatamente su un nome soltanto: Jan Klaas Huntelaar. Il bombardiere di soli 24 anni con all'attivo un milione di reti in Olanda (tra campionato, coppa nazionale, Coppa UEFA, Champions, Nazionale Under 21 e Nazionale Maggiore). Si è sempre parlato di un interesse particolare della Juve, già da due anni, praticamente dall'era Capello. Si è parlato di un'opzione ancora in piedi per l'attaccante olandese. Si parla e si può ricominciare a parlare. Con 20 milioni la Juve si porterebbe a casa l'attaccante più forte, in prospettiva e considerato pure il presente. L'erede di Trezeguet. Il bomber perfetto su cui costruire le prossime stagioni. Sa giocare da prima punta, ma anche da seconda. Per Ranieri non cambierebbe molto. Per la Juve sì: vende un giocatore alla soglia dei 31 anni, incassa tanti soldi, investe su un 24enne. Anche dal punto di vista contrattuale, la Juve guadagnerebbe qualcosa. Operazione praticabile.

Questa mattina si incontreranno i dirigenti spagnoli con quelli bianconeri. "Avete 20 milioni di euro con voi?". Risposta "Sì!". Invito: "Allora sedetevi!".

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lunedì 16 giugno 2008

Mercato in uscita

Mentre per Xabi Alonso si attendono tutti i dettagli già nella giornata di domani, la Juve sta lavorando per il mercato in uscita. Tanti i partenti: tra prestiti e comproprietà, tra bocciature e necessità di fare cassa. Qualche cessione potrebbe influenzare anche il mercato d'entrata. Vediamo i dettagli.


Già definite le cessioni di Nocerino (cartellino completo) e Lanzafame (a fine giugno tutti i dettagli, ma si dovrebbe trattare di comproprietà con diritto di riscatto a favore chiaramente dei bianconeri) e i prestiti di Paolucci, Venitucci (Bari) e Volpato (Bari). Ceduto Andrea Rossi al Siena, un pò di prestiti dovrebbero essere rinnovati in Serie B e in Serie A (da Zammuto a Masiello, passando per Ekdal).

I pezzi grossi (cioè le più grosse delusioni) da piazzare rimangono i due centrali di centrocampo Almiron e Tiago. Il primo verrà piazzato in Italia, magari sfruttando uno scambio di prestiti o per operazioni tipo Stendardo. La Juve, dopo le ottime prove del difensore al servizio di Ranieri, vorrebbe tenerlo un altro anno così si profila uno scambio con la Lazio. Per adesso si parla di prestiti non onerosi con ingaggi pagati dai relativi club, ma c'è pure un'idea sugli interi cartellini. Almiron addirittura potrebbe pure finire in orbita Parma: in tal caso la Juve sborserebbe un premio-consolazione per il centrocampista argentino (per scendere di categoria) e al contempo prenoterebbe per il prossimo anno Luca Cigarini, pallino di Ranieri.

Su Tiago il discorso si fa interessante. Nonostante la delusione in Serie A, Tiago gode di buon mercato all'estero. Germania e Spagna in pole position. La Juve spera di inserirlo come contropartita per arrivare a qualche obiettivo. Blanc e Secco stanno lavorando su più fronti. Werder Brema: obiettivo Diego (in tal caso il costo del cartellino si abbasserebbe di circa 10 milioni di euro). Ma c'è da conoscere l'idea di Ranieri: il gioiellino della Selecao porterebbe con sè un nuovo assetto tattico (Xabi, Sissoko, Camoranesi e Diego dietro due punte). Si è parlato pure con il Bayern Monaco per Podolski (in questo caso partirebbe Iaquinta, destinazione Roma con obiettivo Aquilani) e Schweinsteiger (erede di Camoranesi). L'ha pure richiesto l'Atletico Madrid: qui il sogno sarebbe strappare un'opzione per Aguero, considerato incedibile (e parecchio costoso: ma sono pronto a cedere tutti i miei guadagni annuali pur di vederlo in maglia bianconera).

In ultimo, Palladino e Criscito stanno per passare al Genoa. Per il giovane difensore si tratta di un rinnovo di prestito oneroso (circa 1 milione la cifra che incasserebbe la Juve). Per il fantasista è pronta una comproprietà su cui la Juve manterebbe il controllo pieno del cartellino (la metà è valutata 7,5 milioni di euro o poco meno). Aladino paga un anno a corrente alterna: la stagione col Genoa sarà fondamentale per un suo ritorno a pieno regime già dalla prossima stagione. Sempre a Genova ritroverebbe il suo maestro Gasperini. La Juve punta sull'ex tecnico delle giovanili per ricaricare la fantasia di Raffaele. Auguri, mister!

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sabato 14 giugno 2008

Euro2008: Italia-Romania 1-1

Attenzione a non fare l'errore di guardare soltanto il punteggio. E' un 1-1 che, per come si erano messe le cose fino all'83esimo minuto di gioco, può andar bene. Addirittura.


Un'Italia finalmente bella, almeno nel primo tempo. Un'Italia aggressiva, con personalità. Sfortunata e poco precisa sotto rete. Perchè è stata tutt'altra Italia rispetto all'Olanda?

Chiellini e Panucci centrali non hanno mai sofferto. Abbiamo rischiato qualcosa, ma era normale. Le fasce hanno funzionato a dovere: Grosso (il migliore della partita) e Zambrotta hanno spinto con continuità. Soprattutto l'esterno del Lione ha contribuito a creare costantemente superiorità numerica dalle sua parti mettendo al centro un numero impressionante di cross. Poco sfruttati. Su Zambrotta pesa l'errore incredibile che ha consentito alla Romania di portarsi in vantaggio. Come lo stesso esterno del Barca e ora del Milan ha ammesso: "Uno della mia esperienza non può fare certi errori".

A centrocampo, con Pirlo e De Rossi è tutt'altra storia. I due si alternano in cabina di regia, in più Daniele riesce a recuperare e stoppare i tentativi d'avanzata dei romeni. Il numero 10 italiano ha rabbia e qualità da mostrare a tutti e lo fa con autorevolezza. Si vede spesso a dare una mano ai difensori (salvataggio miracoloso su Nicolae) e per poco non sigla il 2-1 se Lobont...

Camoranesi finalmente più attivo: la licenza di accentrarsi la sfrutta parecchie volte nel primo tempo, poi cala nella ripresa. Andava probabilmente cambiato qualche minuto prima. Ma è un'Italia viva. Del Piero firma una buona prova. Non eccezionale come tutto il gruppo, ma buona. Non gli si possono chiedere miracoli a 40 metri dalla porta ma rispetto a Di Natale è certamente più attivo. Prende falli e gioca tutti i palloni che passano dalla trequarti. Per poco non sigla il gol di testa, ne sfiora un altro a metà del primo tempo. Imbecca Toni che sbaglia, serve Perrotta. Uno come lui serve sempre. Quando entra Cassano, arretra il raggio d'azione e si limita ad impostare. Ottimo assist per Toni che non raccoglie l'invito. Cassano può essere l'arma in più. La sua vivacità e pazzia devono essere sfruttate a dovere. E Cassano-Del Piero (la coppia che mezza europa invoca) è una soluzione da "o la va o la spacca" che contro la Francia deve essere proposta.

Luca Toni sembra soffrire della maledizione dell'Italia: i centravanti non segnano come dovrebbero. In realtà, il lungo del Bayern un gol regolare l'aveva segnato allo scadere del primo tempo: ingiusto annullarlo. Ennesimo episodio sfortunato, ma non l'ultimo.

Senza Buffon in porta l'Italia poteva già crollare nel primo tempo. Il Pallone d'Oro in casa Cannavaro è chiaramente suo. Innegabile che sia suo. Moralmente e ideologicamente è suo. Solo suo. Per mettere le cose in chiaro e per far capire a Donadoni che se è ancora in panchina lo deve soprattutto a qualche giocatore para un rigore a Mutu all'83esimo. Di mano prima e di piede poi. Un pò di fortuna? No: è semplicemente Gigi. SuperGigi. SanGigi. Ormai di aggettivi ne sono rimasti pochi.

Chiellini? Giorgione sfodera un'ottima prestazione. Condita dall'assist per Panucci. Condita da un paio di chiusure ottime, quelle insomma che Barzagli e materazzi... Il suo entusiasmo e il suo fisico esplosivo si abbina benissimo con l'esperienza di Panucci. Inutile ricordare a Donadoni come questa coppia non va assolutamente toccata. Così come è inutile dire che Grosso a sinistra deve sempre giocare.

Appello: va bene togliere Perrotta (è l'incursore che mancava) ma perchè non inserire Aquilani?

E adesso che si fa? La gente ha invocato questa formazione e le risposte sono più che positive. Ha sbagliato tutto Donadoni? Con i se e con i ma non si fa la storia. Certo è che se Roberto dovesse sbagliare ancora formazione contro la Francia, a quel punto farebbe meglio a chiedere il passaporto svizzero o austriaco e islandese. In Italia col contratto rinnovato non può tornare. E' triste pure dover ammettere che in ogni caso per l'Italia si mette male. Vincere contro la Francia potrebbe non essere sufficiente. Pensare di pareggiare o addirittura perdere (magari con qualificazione francese) è da film dell'orrore. Continuare l'europeo con i mille dubbi sulla formazione e su come si sente l'Italia fisicamente e mentalmente è snervante e deludente. Sulla carta (ammesso che questo discorso valga veramente qualcosa) abbiamo gli uomini più forti. E pure il mix giusto di esperienza, giovani, qualità, quantità. Però sul campo ancora qualcosa non va.

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venerdì 13 giugno 2008

Sondaggio: A chi le colpe del tracollo azzurro?

Il 100% dei votanti ha selezionato Donadoni. Un motivo ci sarà. Anche la difesa sotto accusa e soltanto sfiorato il centrocampo. Cambiare è d'obbligo.

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Fitta rete di mercato

Tarda il colpo Xabi Alonso. E i motivi sono tanti. La nuova Juve di Claudio Ranieri sta prendendo forma e la dirigenza intelligentemente sembra voler attendere le fasi calde di questo Europeo.


La Juve e la dirigenza sanno (e i tifosi devono capirlo) che questa squadra sta rinascendo. Ma per diventare forte come prima e competitiva come prima serve tempo, sforzo economico e sforzo programmatico. E' per questo che Ranieri e Blanc e Secco hanno deciso di riportare a casa gente come Molinaro, De Ceglie, Marchisio, Giovinco e puntare su Chiellini e Palladino. Ed è ai giovani, preferibilmente italiani, che la Juve sta guardando con attenzione.

Così anche Cristiano Zanetti può finire tra-color-che-son-cedibili. A patto che arrivi un fuoriclasse o un giovane promettentissimo. Per esempio di nome Podolski. Il 24enne non trova spazio nel Bayern, chiuso come è da Ribery, Klose e Toni, così vorrebbe misurarsi con un nuovo campionato. La Juve attende. E il suo ruolo in questa nuova Germania ha fatto scattare un campanellino nella testa di Ranieri: e se lo utilizzassimo nella posizione di Nedved?

Proprio il Bayern ha fatto la prima mossa per portare a casa Zanetti. La Juve lo dichiara incedibile, ma se la proposta indecente includesse pure Schweinsteiger allora la Juve ci penserebbe su. I due talenti tedeschi permetterebbero di liberarsi di Marchionni e Palladino (quest'ultimo solo in comproprietà) e di avere più che un'alternativa a Camoranesi. Soprattutto Podolski permetterebbe alla Juve di privarsi tranquillamente di Iaquinta. Il tedesco può giocare da seconda punta, si muove molto, è forte fisicamente e tecnicamente e segna tanto. Così: Iaquinta più soldi e Aquilani diventerebbe bianconero. E non ci sarebbe bisogno di Cristiano Zanetti. Il cerchio si chiude qui. Solo fantasie al momento, ma il temporeggiare della Juve può inquadrarsi soltanto in un simile ragionamento. In un solo colpo fuori due trentenni e dentro due autentici fuoriclasse, in prospettiva furuta e presente.

Ancora Bayern, sempre Bayern. La Juve sembra aver chiesto informazioni su Lahm. La situazione è la seguente: Grygera 30enne e Zebina 30enne offrono garanzie per quest'anno. Ma dal prossimo? Ma i tedeschi campioni di germania non si priveranno facilmente del forte terzino. Caso Ivanovic. Lo spazio per tentare un attacco c'è. Col cambio di gestione tecnica, però, bisogna aspettare i dictat di Felipao Scolari. In caso di fumata bianca, il serbo potrebbe arrivare a Torino in prestito con diritto di riscatto. Affiancando così Legrottaglie, Mellberg (che non sta convincendo in queste prime apparizioni, contando pure le amichevoli preEuropeo) e la roccia Chiellini.

Palladino è destinato al Genoa, con Criscito e Paro. Aladino in comproprietà con controllo Juve, Mimmo in prestito oneroso, Paro invece è tutto del Genoa. La Juve incasserà circa 8 milioni di euro in totale. Almiron può finire al Parma e qui il gioco si fa interessante. Ranieri stravede per Luca Cigarini. Il playmaker dei ducali potrebbe rimanere un altro anno a Parma. E il discorso è indipendente da Almiron. Cigarini potrebbe addirittura arrivare subito se le cose si mettessero male per Xabi Alonso o Aquilani. Oppure nel caso Zanetti venga ceduto. Prezzo fissato: 10 milioni di euro. Ha solo 22anni, ritroverebbe Ranieri. Almiron è in pole pure per giocare nella Lazio. In questo caso la Juve ci guadagnerebbe uno scambio di prestiti: Stendardo rimarrebbe in maglia bianconera e a quel punto non ci sarebbe più bisogno di un altro centrale.

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giovedì 12 giugno 2008

Problema difesa

Mentre si attende il sì da parte del Liverpool per la cessione di Xabi Alonso (i Reds devono prima completare l'acquisto di Barry, ma lo spagnolo è già della Juve per 17 milioni di euro) e le ultime novità dalla Roma su Aquilani (ultima offerta bianconera: 16 milioni di euro più Iaquinta), la Juve cerca alternative per il centrocampo e la difesa.


I giornali vogliono la Juve impegnata in Germania, su due fronti specifici: un ritorno di fiamma per Diego (ora che la situazione attorno a lui si è raffreddata) e un interessamento per Bastian Schweinsteiger. In entrambi i casi la Juve sta cercando di offrire come contropartita tecnica Tiago. Il Bayern sta cercando disperatamente un centrocampista ma difficilmente si priverà dell'esterno. Pare però, che proprio Bastian voglia cambiare maglia e provare a misurarsi con un campionato più competitivo. La Juve si assicurerebbe in tal caso l'ereditiere di Camoranesi. Stesso discorso per Diego. Il brasiliano interessa e come. Impossibile arrivare a Giuseppe Rossi, rischioso prendere Cigarini (tre ventenni a centrocampo in un anno in cui l'esperienza conta...), allora la Juve tenta di affondare il colpo sul genio del Werder. Costo elevato, ma se i tedeschi accettassero Tiago allora le cifre diventerebbero abbordabili per le casse bianconere.

Problema difesa. Da registrare forti dubbi su Criscito. Ranieri, come ha dimostrato lo scorso anno, crede molto nel ragazzo. Capacità indiscutibili ma i ventanni hanno pesato e pesano ancora. Un altro anno parcheggiato e poi la prossima estate dovrebbe rientrare. Si discute col Genoa: prestito oneroso (1 milione di euro) per un altro anno. Attualmente la Juve può contare sull'inamovibile Chiellini, Legrottaglie e Mellberg. Andrade sembra soffrire ancora dell'infortunio e la Juve è già rimasta scottata. A gennaio i bianconeri avevano effettuato un sondaggio sul forte Ivanovic. Poi irruppe il Chelsea portandolo a casa per 12 milioni. Nessuna presenza per il gigante 24enne e allora ci sta che la Juve torni sotto chiedendo un prestito o un forte sconto. Visto il cambio di allenatore ci sta che Kenyon intavoli una trattativa con i bianconeri.

Le prestazioni di Grosso in Nazionale hanno ingolosito quelli di Corso Galileo Ferraris. Con 6 milioni si può acquistare il cartellino, ma c'è un problema. Chi tra Molinaro e De Ceglie andrebbe via? Blanc e Cobolli Gigli sono stati perentori: "Puntiamo sui nostri giovani". Ma con questo Grosso...

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martedì 10 giugno 2008

Vi aspettavate altro?

Dove sta la sorpresa? Fatemi capire: al fischio di inizio c'era qualcuno che sperava nella vittoria? Davvero avete creduto che quella formazione potesse partecipare e vincere un Europeo?


Allora tiriamo velocemente le somme. La Francia ha deluso. Nulla da dire. Il pregio (e credo, ahimè, lo vedremo già dalla prossima partita) è aver puntato sulle nuove leve, oggi erano tutti in rodaggio. E cioè: Benzema, Nasri, Ribery (il migliore ieri), Gomis. La Svizzera ha consegnato le chiavi del centrocampo al talento dell'udinese Inler (23 anni) e per poco... La Spagna giocherà con Torres (24 anni), Senna, Fabregas (22 anni), Sergio Ramos (22 anni), Iniesta, Silva e Villa. Hanno lasciato a casa Raul ma le scelte sono perfette (a mio giudizio). Il rischio è calcolato. Il portogallo gioca con Cristiano Ronaldo, i giovani esterni, poi dà fiducia a Nani, a Quaresma, a Postiga e un paio di giocatori prelevati dall'Under 21. La Germania fa giocare Podolski (23 anni) già autore di una doppietta all'esordio, Bastian (24 anni), Lahm (23 anni), Gomez. Lasciando a casa gente esperta ma logora. L'Olanda gioca con i migliori giovani in circolazione, e ieri sera si è permessa il lusso di farne riposare alcuni, su tutti Huntelaar (con lui in campo rischiavamo il tracollo).

Risultato: le Nazionali sopra evidenziate hanno vinto e convinto, tranne la Francia e la Spagna che deve giocare. Di più: in Germania si sono divertiti, il Portogallo è stata la squadra fin qui più vivace.

Già al calcio di inizio in tribuna i giornalisti olandesi hanno tirato il fiato: Cassano e Del Piero in tribuna. Asciugatisi la fronte hanno ricevuto il benestare dei giornalisti inglesi che proprio ieri titolavano: "Guardate l'Italia: il rinato Del Piero e il genio di Cassano". Sempre in panca c'è un talento assoluto di nome Aquilani: la Juve sta facendo carte false per arrivare al centrocampista giallorosso. Si parte da 20 milioni di euro in su. Sa difendere e smistare palloni come pochi. Ha un gran tiro e personalità da vendere. Fa panchina a Gattuso e Ambrosini. Nemmeno Pozzetto fa ridere più di così. Accanto ad Aquilani il centrocampista che mezzo mondo ci invidia: De Rossi, attualmente uno dei più completi per quantità e qualità. Non per niente è l'anima della Roma (al pari e forse più di Totti, come ha dimostrato il campo). Sempre in panchina ieri sera c'era un signore di nome Fabio Grosso. Colui che ci ha consentito di alzare la Coppa del Mondo appena due anni fa. Su questo giocatore Marcello Lippi aveva puntato forte e aveva riscosso il massimo premio. Ieri in panca, assieme a Cassano e il capocannoniere del campionato.

Per giocare certe partite, i piedi non bastano. Serve pazzia (Cassano) e serve tanta esperienza e qualità mentale che solo Del Piero e Pirlo in questa nazionale hanno. Pirlo ieri ha giocato una partita incredibile ma non è mai riuscito a dialogare con Di Natale. Il talento dell'udinese si è sempre nascosto. La personalità non è il suo forte. C'è gente capace di giocare ad altissimi livelli nel campetto di casa sua, ma in uno stadio dove le gambe possono tremare a molti... si fa fatica.

Il campionato appena concluso ha dimostrato due cose ben precise: in Italia non ci sono più difensori. Si sperava in Criscito e nell'Under 21 ma questi hanno deluso. C'è soltanto Chiellini: 22 anni e un campionato da urlo, sicuramente il migliore per continuità e media voto. Anche lui in panca. Donadoni ha scelto Gamberini: in panca. In campo invece Materazzi (quante dimostrazioni ancora deve dare questo calzolaio prima di abbandonare la maglia azzurra? Non bastano le champions giocate a livelli pessimi?). In campo anche Barzagli: un campionato deludente il suo col Palermo, eppure in campo da titolare.

A casa abbiamo lasciato gente come Montolivo, Giovinco (l'Argentina gioca con Messi e Aguero, 41 anni in due) e Giuseppe Rossi.

Ora, come da copione, tutto è sulle spalle di Del Piero. Ieri è entrato e ha acceso il match facendo quello che doveva fare Di Natale: correre, inserirsi, giocare palla a terra, tentare l'uno contro uno e il tiro. Quattro palle magnifiche sciupate. E adesso gli si chiedono i miracoli mettendogli addosso la solita enorme pressione. Sì: ci meritiamo proprio questi risultati. Siamo i più forti, solo che i più forti li teniamo in panchina.

P.S.
Nel momento in cui un professionista-giornalista non sa dare un commento serio o serioso sugli avversari, andrebbe credo cacciato o multato o allontanato. Si è fantasticato sui giovanotti dell'Olanda: "non sanno tenere palla", "non sanno controllare la partita". Il centrale di centrocampo (22 anni) ha distrutto Gattuso e Ambrosini. Giò, sulla fascia sinistra, lo davano per pensionato. Ruud non era più il cannoniere di un tempo. Mentre le nuove leve Van Der Vaart, Van Persie e Snejder erano sopravvalutati. Leggere la Cazzetta-Rosa del giorno 9 giugno 2006. E adesso dobbiamo pure sorbirci i capricci di un pensionato di lusso come Cannavò che argomenta liberamente su Del Piero e un gol da annullare (che da regolamento andava convalidato! anche qui, in Italia siamo sempre un passo indietro rispetto agli altri). Un consiglio per tutti: se ci siete rimasti male come me, consolatevi con l'Olimpica. Quelli vincono e divertono. Hanno solo 20 anni, come quelli che ci hanno battuto ieri!

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lunedì 9 giugno 2008

Metti il caso che Trezeguet va via

La politica della Juve è chiara e apprezzatissima dal sottoscritto: si compra preferibilmente in Italia, altrimenti si tentano colpi "nuovi" tipo Sissoko (che il Signore possa conservarlo a lungo) e Xabi Alonso. Sullo spagnolo mi sono espresso tante volte e non mi ripeto: è il benvenuto, per le idee di Ranieri e come tassello mancante del centrocampo bianconero. Sarebbe meglio Aquilani, ma costa tanto, troppo e la trattativa è difficile da portare a termine.


Ma giugno e luglio e agosto sono tempi molto fertili per sognare e ipotizzare movimenti di mercato. Anche quelli impossibili, anche quelli più strampalati. Ecco allora i movimenti che mi sono sognato questa notte.

L'interesse del Barcellona non è reale: di più. Farebbero carte false per strappare David alla Juve. L'idea di cedere a 25 milioni di euro o poco più un giocatore di trentuno anni stuzzica la dirigenza per tanti motivi. Perchè consentirebbe di fare cassa e cedere molto più agevolmente Almiron e Tiago. Perchè consentirebbe di preparare meglio il futuro, in modo ulteriore. Ma con i soldi di Trezeguet? Semplice: si può tentare l'assalto a Huntelaar, primo vero grande obiettivo (alternativa) a Trezeguet. Anni 24, all'attivo circa 40 gol stagionali (una media di 26,7 gol a stagione), premio cannoniere in Olanda, in Under 19, in Under 21, convocazione a furor di popolo nella nazionale maggiore, cannoniere della Coppa Uefa e buona media pure in Champions (considerando le pochissime partite giocate). Altro pupillo di Ranieri è Giuseppe Rossi. L'idea di poter schierare Giovinco e Rossi dietro a una punta grande (tipo Amauri o appunto Huntelaar) è semplicemente meraviglioso: questo è il primo sogno mio.

Il secondo sogno non è detto che sia così impossibile da realizzare. Pensiamoci bene. Il Barca vuole David e ha tanti giocatori da piazzare. Marquez? E che ci facciamo? Ronaldinho? Perchè no? Si tratta di sogno per due motivi. Col coniglietto in squadra che fine fa Giovinco? E che modulo? Il 4-3-3 con Ronaldinho e due punte. Il marketing e l'immagine della Juve andrebbero alle stelle. Inoltre, se il coniglietto ha voglia di lavorare e tornare quello di due anni fa... Un pò il pensiero buffo di Buffon. Un pò il pensiero strampalato che mi è venuto in mente. Se Messi è intoccabile e Henry troppo vecchio e Iniesta incedibile, resta solo Ronaldinho.

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sabato 7 giugno 2008

Un pò di conti su Alex


Ci provano pure stavolta ad affossare o sminuire Del Piero. Non c'è nulla da fare: da qualunque parte si guardi la sua carriera, le statistiche e la sua persona, l'unico a uscire vittorioso e pulito è sempre lui.




Così, in Nazionale si scopre che il numero di partite decise da Alex Del Piero è 12, dietro a un mostro sacro come Piola e un genio (ex-bianconero pure lui) Roberto Baggio. Si scopre pure che è in attività il cannoniere più prolifico in maglia azzurra. Oppure che dopo Maldini e Cannavaro è il più presente. Oppure che ha giocato 4 Europei e 3 Mondiali. Insomma: semplicemente Alex Del Piero.

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Dal ritiro della Seleccion: "Juve, che piacere!"

Dal ritiro delle Furie Rosse in Austria/Svizzera, sfugge una rivelazione, piuttosto pubblica e mai nascosta. Xabi Alonso avrebbe risposto così ad un cronista che gli chiedeva notizie sulla Juve: "Ma che piacere! In fondo, se i big sono rimasti pure in B significa che questa squadra e questa società è davvero speciale!". Proprio mentre la Juve sta studiando le mossi migliori per arrivare ad Aquilani.


Alberto è la prima scelta bianconera ma avviare la trattativa significherebbe provocare uno scontro frontale con la dirigenza romanista. Nonostante sia in cima alla lista dei desideri di Ranieri e dei senatori del gruppo, Aquilani resterà un obiettivo poco concreto. Inoltre, la Juve e Ranieri stanno studiando un piano tattico particolare. Per dare piena fiducia e pieno spazio a Giovinco, Mister Claudio potrebbe varare un centrocampo robustissimo con ali a supporto di due o un solo attaccante! A quel punto l'arrivo di Xabi Alonso non pregiudicherebbe ulteriori sforzi per Aquilani. E sempre a quel punto, il sacrificio di Iaquinta (per arrivare al centrocampista giallorosso) o Trezeguet (per intascare 25  e passa milioni di euro) potrebbe essere contemplato.

Insomma, si pensa ad un centrocampo bunker con Zanetti (Aquilani) - Sissoko - Xabi Alonso a supporto di due ali tipo Giovinco (Nedved) e Camoranesi, e quindi una sola punta (Amauri, Trezeguet). Questo quando Del Piero riposerà, viceversa lasciare in panca il capitano è un reato penale previsto dalla legge bianconera. Esperimenti curiosi ma interessanti ed intriganti.

Chi se la sente di promuovere la propria idea e formazione?

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venerdì 6 giugno 2008

La Trezenovela: va o resta?

Come ogni estate, al centro di tutto c'è sempre lui. Il più discusso dalla stampa, forse perchè il più temuto. Va, va via, parte, divorzia dalla Juve. Invece resta e segna e segna e segna. Anche in questo anno una media gol da capogiro. Mentre le altre cercano il bomber a fior di milioni, la Juve ce l'ha in casa da 7 anni. E quest'estate sarà, ahilui, più riposato degli altri e subito pronto: Domenech non l'ha portato con sè, l'ha lasciato a quella che è la sua nazionale: "Per me la Nazionale è la Juve, devo pensare solo alla maglia bianconera".


E' per questo che non credo ad una parola scritta da certi giornalacci. Proprio ieri pomeriggio, almeno per me, la trezenovela si è chiusa. Parole dell'argentino di Francia: "Voglio chiudere la carriera alla Juve dove mi sento a casa!".

E invece i giornali scrivono. Addirittura avrebbe già raggiunto l'accordo con Laporta. Cioè il presidente che non è sicuro di restare, anzi che forse proprio non resterà alla guida dei blaugrana. Scrivono che la Juve acquista Crouch. Scrivono che la Juve ha pronta la cifra per Quagliarella. Scrivono scrivono scrivono.

Trezeguet rimane. L'unico rammarico per la Juve è dover rinunciare forse definitivamente a Klaas Jan Huntelaar. Designato come erede di Re Davide, l'olandese che più mi piace finirà al Chelsea o al Real Madrid. Acquistare Huntelaar facendo leva sull'opzione dell'anno scorso significherebbe vendere Iaquinta (il che, a parere personale, sarebbe un buon affare).

C'è solo un modo per convincere la Juve a cedere il bomber più forte al mondo (al momento e considerando gli ultimi sette anni di carriera): staccare un assegno da 30 milioni di euro. A quel punto...

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giovedì 5 giugno 2008

Mercato Juve: non tutto è tranquillo

Mentre i giornali danno per certo e ufficioso l'arrivo di Xabi Alonso a Torino, la realtà parla di intrecci incredibilmente misteriosi.


Intanto c'è da segnalare un fatto, piuttosto curioso, secondo me spaventoso: le piccole d'Europa (quelle che non lottano per lo scudetto negli altri campionati: per parlare molto chiaramente) puntano molto sui giovani e sugli osservatori sparsi in giro per il mondo. Affrontano con coraggio sfide di mercato e talvolta (spesso) riescono a pescare fuoriclasse. L'ultimo, in ordine cronologico, è "Diego" Piatti. Passato all'Almeria. Per una cifra spavantosa? Assolutamente no: 7 milioni di euro. Cioè un pò meno di quanti ne ha spesi il Milan per comprare Zambrotta (31 anni). E molto meno di quanti ne ha spesi la Juve per acquistare Tiago, salvo poi che il portoghese ha deciso di prendersi un anno di riposo assoluto (beato lui). Pablito è un clone di Messi: agile, veloce, dribbling facile, buon tiro. Ottimo marcatore, ma può giocare pure dietro le punte o largo sulla fascia. Insomma: come Messi. Ha tutto da dimostrare ma in Argentina è già stato promosso a pieni voti e da settembre potrebbe già entrare a far parte della Nazionale Argentina (se non fosse che il tecnico è un fan dell'intertriste convocando gente nerazzurra quasi in pensione, e perciò perdendo Coppe a valanga). Se l'aggiudica quindi l'Almeria, senza troppi sforzi. Il prossimo anno già mi immagino aste colossali tra le big d'Europa. Anche la Juve lo aveva seguito, dietro consiglio di Camoranesi e Trezeguet. Ma avendo Giovinco in squadra, l'operazione sarebbe risultata problematica (proprio in ottica del gruppo e delle tattiche).

La dirigenza Juve pare muoversi meglio delle altre. Eccellente la gestione di prestiti e comproprietà: rientrano senza problemi, buste o soldi extra i vari Marchisio, De Ceglie, Giovinco, Venitucci, Lanzafame, Paolucci, etc etc. Tutte carte da giocare per altre operazioni (leggi Lanzafame al Palermo, Venitucci e Maniero al Bari di Conte, Paolucci dovrebbe essere prestato ad una squadra di A). Il sogno è Aquilani. Proprio dal ritiro azzurro, quando da quello spagnolo filtra la felicità di Xabi Alonso per aver raggiunto l'accordo con la Juve e avere parlato con Benitez della sua cessione ai bianconeri, le voci di Del Piero, di Camoranesi e di Buffon mettono in guardia la Juve. Si era già esposto Buffon, in precedenza: "Juve, prendi Aquilani: può diventare il più forte nel suo ruolo". Strano pure l'atteggiamento della Roma. Anzi no: visto che nessuno compra la società giallorossa e visto che i Sensi non sono messi proprio bene col bilancio, l'unico strumento per ripianare debiti e buchi si chiama cessione. Perciò Amantino Mancini è in partenza (non solo per motivi economici, piuttosto ambientali) e così anche Aquilani e Brighi e Giuly (incredibile, ma vero). In prima fila per il gioiellino del centrocampo romanista c'è la Juve. Offerta massima: 20 milioni di euro. La Roma può vacillare. Anche perchè Albertone chiede un adeguamento dell'ingaggio e rassicurazioni su una maglia da titolare che al momento Spalletti non gli concede. Morale della favola: la Juve può tentare il colpaccio. E' forse per questo motivo che in Corso Galileo Ferraris non intendono chiudere subito per il trasferimento del regista spagnolo. Si attendono novità in merito.

Ma non è tutto. Le richieste per Iaquinta sono tante e insistenti. Il bomber calabrese potrebbe davvero cambiare maglia. Perchè la Juve a questo punto ha bisogno di soldi. E perchè Ranieri sembra si sia convinto su Huntelaar. Verrà seguito a fondo in questo europeo, ma il talento olandese è una sicurezza. Anche in ottica di vice-Trezeguet. O come quarta punta da affiancare a Del Piero, Amauri e Trezeguet, cioè ipotizzando la partenza di Iaquinta (magari nell'affare che porterebbe Aquilani in bianconero).

Nei prossimi giorni, certamente si muoverà qualcosa. E speriamo non ci siano novità dal Barcelona.

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martedì 3 giugno 2008

Barcelona in agguato su Trezeguet

Fin qui si è fantasticato sull'attacco della Juve. In dote, i quattro moschettieri portano 21 (Del Piero) + 20 (Trezeguet) + 15 (Amauri) + 9 (Iaquinta) reti. Ma il Barcelona è in agguato. Proprio su Re Davide.


Ballano tanti soldi. Si potrebbe addirittura rischiare uno scambio con qualche gioiellino non gradito a Pep Guardiola. Ma la Juve non cederà David, diciamo all'80%.

La caccia ad Eto'o si fa sempre più spietata e il Barca sembra non volersi sforzare più di tanto per trattenerlo. C'è pure la grana Henry. Così cerca di cautelarsi. E' da almeno 8 anni che ogni estate il Barca si presenta alla finestra della Juve elemosinando Trezeguet. Ed ogni anno la Juve dà buca. Questa è l'estate decisiva perchè la trattativa decolli.

Infatti le ragioni per cederlo, piuttosto egoisticamente o pragmaticamente, ci sarebbero. Eccome.
La prima e forse fondamentale ragione è la seguente: David ha 30 anni e questo potrebbe essere l'ultimo anno per cederlo e monetizzare un bel gruzzolo di euro da reinvestire sul mercato. Magari su un'altra punta. L'acquisto di Amauri, il no ad ogni trattativa per Iaquinta e la volontà di non vendere Palladino (al massimo si è parlato di comproprietà) potrebbe anche spiegarsi col tentennamento alla corte del Barca. Le prime indiscrezioni parlano di poco più di 25 milioni di euro, cioè tanti quanti la Juve ne ha speso per il brasiliano del Palermo. Questi soldi sarebbero immediatamente reinvestiti su un altro attaccante, con la conferma assoluta di Giovinco a vice Del Piero. A quel punto gli attaccanti sarebbero tre e mezzo, cioè il capitano, Iaquinta e Amauri. Sempre a quel punto: o Palladino resta giocando da punta, o si va sul mercato.

I nomi più gettonati, peraltro ridondanti, sono quelli di Quagliarella oppure quello di Huntelaar (il mio preferito in assoluto). Quest'ultimo è un vecchio pallino della Juve che sembra avere una opzione (scadenza luglio 2008, con 1 milione di euro versati nelle casse dell'Ajax). Questa opzione è stata "acquistata" l'anno scorso, quando già David sembrava in partenza. Poi tutto si risolse favorevolmente per tutto il popolo bianconero. Anche quest'anno, le voci di Trezeguet partente tornano. Ma come ogni estate, non si farà nulla. David continuerà a segnare per noi.

Ma se così non fosse...

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Preliminari: ALLARME ROSSO

Il terrore sui volti degli juventini. Chi segue il calcio internazionale, ed insieme le vicende della Juve, proprio ieri ha avuto una battuta d'arresto nel respiro, oltre che sudore freddo e palpitazioni di paura. E non è uno scherzo. Proprio ieri la conferma di chi c'è o potrebbe esserci e di chi sicuramente non ci sarà.


Tra il 12 e il 13 di agosto la Juve si giocherà l'andata dei preliminari. Due settimane più tardi, la partita di ritorno. Ma è l'anno degli europei. E pure in Africa c'è una manifestazione di troppo per i colori bianconeri. E tutto ciò potrebbe influenzare importanti manovre di mercato.

Per la gara d'andata mancherà di sicuro Nedved, causa squalifica. Quindi non ci saranno Marchisio, De Ceglie e Giovinco, causa olimpiadi. Mancherà pure Sissoko, impegnato col Mali per le qualificazioni al Mondiale del 2010. Inoltre, Buffon , Chiellini, Camoranesi e Del Piero dovrebbero essere fuori gioco: poco meno di due settimane di preparazione, quindi un rischio altissimo impiegarli in una gara così importante. Ecco l'allarme rosso!

Ad oggi la formazione potrebbe essere questa:

Belardi
Grygera, Legrottaglie, Criscito, Molinaro
Marchionni, Salihamidzic, C.Zanetti, Palladino
Amauri, Trezeguet

C'è pure da capire se Iaquinta sarà pienamente recuperato (ma si pensa di sì). Ma resta comunque il fatto che in panchina rimarrebbero soltanto il terzo-portiere Van Strattan (ma per Belardi è prevista la partenza da Torino, quindi anche per il ruolo di secondo la Juve deve muoversi in fretta), Zebina e Iaquinta.

Nemmeno l'acquisto di Xabi Alonso potrebbe bastare (anche lui impegnato in Austria/Svizzera). Claudio Ranieri avrà il suo bel da fare. Certo perchè: come si fa a chiedere a Marchionni e Palladino di rimanere solo per i preliminari? E con quale spirito questa squadra affronterà il match di andata? Previsioni da brividi.

A meno di non chiedere uno sconto a Casiraghi (uno tra Giovinco e Marchisio per esempio potrebbe rimanere a Torino), e uno sforzo ai tre senatori (Buffon in porta anche al 50%, Camoranesi per mezz'ora in campo, Chiellini in coppia con Legrottaglie). Visto che di Del Piero potremmo farne a meno, nel senso che Trezeguet, Amauri e Iaquinta possono bastare.

Un bel grattacapo da risolvere. Speriamo per il meglio. Voi che ne dite?

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lunedì 2 giugno 2008

Il nodo Palladino, l'Olimpica e i preliminari di Champions

Non è una situazione favorevole alla Juve. Tanto meno per Ranieri, costretto a preparare uno degli impegni più importanti degli ultimi anni. Senza nessun timore e senza nessuna ipocrisia è facile immaginare l'umore dei bianconeri tutti in caso di non passaggio dei preliminari. Perfino lo stesso Claudio Ranieri rischierebbe il posto. Lette pure le parole di Marcello Lippi che in settimana annunciava "In Italia ho due amori: la Nazionale e la Juve. Tornare ad allenare in Italia significa scegliere soltanto una delle due!". Oggi come oggi, il Marcello più bello d'Italia è molto più vicino alla Nazionale che alla Juve. Ma, sull'onda di quello scenario apocalittico...


Torniamo ai fatti pratici e all'attualità. I casi più spinosi riguardano le comproprietà. Risolti i prestiti di Giovinco e Marchisio, e conclusa la trattativa per riportare a Torino il giovane De Ceglie, adesso si attendono notizie sul fronte Genoa per Criscito e Palladino. Ma incombe l'Olimpica. L'intreccio è il seguente.

Dovrebbero essere addirittura cinque i bianconeri impegnati a Pechino: Giovinco, Marchisio, De Ceglie, Lanzafame e Criscito. Un numero impressionante, visto e considerato che almeno 3 sono già della Juve, Lanzafame andrà in prestito al Palermo e Criscito è pronto per il rientro. In più, la tegola più pesante è la squalifica di Pavel Nedved. Risultato: fascia sinistra di centrocampo praticamente vuota. Ecco la soluzione concordata tra Blanc, Secco e Ranieri.

Palladino sarà probabilmente chiuso dai quattro attaccanti e dal rientro di Giovinco. Ma per i preliminari potrebbe essere una pedina interessantissima, oltre che molto utile. Raffaele potrebbe dunque rimanere alla Juve fino al ritorno dei preliminari (si chiude il 28 agosto) per poi passare in comproprietà a Genova: o sponda Samp o alla corte di Gasperini. Non più Fiorentina visto che i viola, come la Juve, saranno impegnati nei preliminari di Champions.

E l'assenza di Nedved spinge la Juve a chiudere immediatamente per uno dei centrali di centrocampo. Magari ipotizzando un tridente. Per lo spagnolo Xabi Alonso si profila un braccio di ferro tra Benitez e la dirigenza Juve: troppi i 25 milioni richiesti dal tecnico-manager dei Reds. Sufficienti (a onor del vero) i 16/17 proposti dalla Juve. Se il Liverpool riuscisse a chiudere per il centrale che proprio ieri sera ha segnato il suo primo gol con la maglia dell'Inghilterra, l'affare si potrebbe chiudere prima del ritiro di Pinzolo. Altrimenti resta in piedi l'alternativa Alberto Aquilani. Nonostante i propositi del giocatore che dichiara di "essere romano e romanista", dalla Roma non arriva nessun segnale distensivo: nessuna conferma di una maglia da titolare, nessuna offerta di rilancio sul contratto. E così la Juve attende per la zampata (magari!!!)

In conclusione: uno tra De Ceglie e Marchisio verrà fermato dalla Juve. Nel senso che uno dei due non andrà a Pechino per ragioni Preliminari. Le percentuali danno favorito Marchisio. Grygera e Molinaro fanno star tranquillo il tecnico Ranieri per le due partite di agosto. Mentre Giovinco attenderà la prima giornata di campionato. Forse la seconda.

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domenica 1 giugno 2008

Ennesimo mercenario

C'è un filo sottile di pazzia nelle parole di Zambrotta. Ce n'è di più quando parla del suo trasferimento al Barcelona.


Riepiloghiamo velocemente. Calciopoli rischia di affossare la Juve. Cobolli viene nominato presidente, Jean Claude Blanc amministratore delegato, Alessio Secco è il nuovo direttore sportivo. Praticamente ripartiamo da un paio di gradini sotto lo zero. Emerson, Vieira, Thuram, Cannavaro, Mutu e altri che non ricordo scappano via. Dispiace vedere Cannavaro col sorriso passare al Real, dopo aver proclamato che "anche in B resterei qui coi miei compagni". Ma dopo soli due anni, e a 35 anni si può capire pure.

Intanto la Juve fa miracoli, anzi la nuova dirigenza. Inutile parlare di Del Piero che sarebbe rimasto pura in Serie C2, girone A. Ma Trezeguet non parte e resta. Camoranesi, Nedved e Buffon giurano fedeltà e si addossano ogni responsabilità per portare la Juve nella massima serie. Ecco la clamorosa notizia. Gianluca Zambrotta, dopo vent'anni in bianconero va al Barca. Il clamoroso sta in questo ragionamento. Secco e Blanc hanno fatto di tutto per far rimanere Ibra in bianconero e per poco non ci riescono. Sono costretti a venderlo, purtroppo ai perdazzurri. E col senno di poi abbiamo fatto l'ennesimo affare. Ma Zambrotta? Nessuna legge morale e di buon senso poteva far immaginare al popolo juventino di un cambio di maglia. Di uno dei leader più importanti dello spogliatoio e dell'undici bianconero. Abbiamo comprato Zambrotta dal Bari, coccolato per tante stagioni. Lippi lo inventa cursore di fascia. Diventa uno dei terzini più forti del pianeta. Con la Juve vince tutto. Indossa per qualche partita pure la fascia di capitano. Va al Barca.

Sbarcato annuncia di voler "vincere la Champions  e il campionato". Nessuna parola sulla Juve. Se dispiacere c'è andava detto proprio in quei frangenti. Andava espresso in qualche modo.

Adesso esordisce "spero il Milan vinca lo scudetto, con o senza di me". Proprio oggi è ufficialmente del milan. Zambrotta: ricordi quella maglia bianconera? Ricordi da dove sei partito e quanto la Juve ti ha dato? Se non lo ricordi, quest'anno l'abbiamo ampiamente fatto-ricordare a Roma, inter e milan (rispettivamente 1-0, 1-2 e 3-2). Beh, preparati a ricordare.

Ennesimo mercenario. Ennesimo stimolo a fargli capire cosa è la Juve. Per quelli che hanno avuto la fortuna di poter vestire quella maglia e poi si sono dimenticati. Per quelli che contro tutto e contro tutti con quella maglia sono scesi in B, risaliti, andati in Champions e dimostrato chi sono i CAMPIONI: con tutte le lettere maiuscole. D'ora in avanti, in questo blog si farà menzione di zambrotta con la prima lettere minuscola, così come la storia attuale sta dimostrando. Buona coppa Uefa, Gianluca!

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