giovedì 14 gennaio 2010

Juventus-Napoli 3-0 Avanti popolo alla riscossa

Anche avessimo rimediato una sconfitta nel finale, e solo nel finale, non avrei cambiato una virgola di quanto sto per dire. Finalmente è una mattina tranquilla. Riposato a dovere, col sorriso in bocca, con la mente più serena e soprattutto con quel minimo di soddisfazione che ogni juventino ieri sera avrà certamente provato. E se qualcuno vi dice che non è stato così, allora vuol dire che non è vero juventino.

I motivi per essere allegri in questo giovedì sono molteplici. Dal minuto 5 al minuto 91 14 ragazzi hanno dato realmente l'anima in campo. Finalmente si è vista continuità nella battaglia, grande grandissima corsa, un minimo di gioco ordinato. Una squadra cazzuta, non bella, ma cazzuta. Ma quando mai la Juve è stata realmente bella? Poche volte. E allora per adesso può andare bene così. Solo per adesso. Diciamo fino a domenica pomeriggio, quando servirà stavolta continuità. Nel gioco, nella forma e nella sostanza. Per intenderci la forma la dà la corsa. Ieri mi è piaciuta molto la mossa di Ciro Ferrara: Diego parte largo e alto, con licenza di muoversi in orizzontale verso la sinistra, a scambiarsi la posizione col Capitano, ma rimanendo sempre alto, nel vivo del gioco dalla trequarti in su, più vicino alla porta. Come vuole Ciro e come impone la logica. Voto per Diego: 7. Anche troppo generoso come dirà nel finale ai microfoni. Come gli rimprovererà Brazzo a fine partita. Come vuole, ripeto, Ciro Ferrara.

C'è molto da stare allegri oggi. Troppi buoni segnali per continuare il massacro che è anche un pò il gioco preferito dai tifosi. L'onestà intellettuale vuole che oggi si dica qualcosa di positivo, e quindi lo farò.

Lo spirito di tutto il gruppo, decimato e ridotto a sole 13 unità, è stato magnifico. Grande corsa, grande spesa fisica. Con intelligenza però. Per la prima volta ho visto gente in campo che si parlava sul serio, con consigli, con applausi. Ho visto Manninger spronare la difesa dopo interventi meravigliosi del Muro Chiellini: a confermare che questi ragazzi non volevano fermarsi e non hanno intenzione di farlo. Mai domo Ferrara in panchina, finalmente cazzuto col gruppo. La condizione è precaria, l'assenza di Amauri preoccupante, ma la voglia è stata tanta.

Mazzarri dirà che "era un Napoli 2" e dovrebbe vergognarsi. Di fronte ai suoi giocatori e di fronte al pubblico tutto. Perchè la Juve non era da meno in quanto a forma e assenze. Perchè la condizione psicologica era nettamente diversa. "Abbiamo preso due contropiedi" dirà il buon Mazzarri, dimenticando però che pochi mesi a Torino vinse con tre contropiedi. E la stampa rincarerà la dose millantando un rigore per il Napoli (quale? dove? contro chi?), un'azione maledetta quella dell'uno-a-zero (ma andate a vaffanculo, di cuore!) e chissà cosa ancora. Dimenticando però il bruttissimo gesto, quello sì pericoloso, di Contini su Del Piero: nessuna protesta. Dimenticando che ieri la Juve è tornata, almeno nello spiritio, ad essere vera Juve.

Con Diego e Del Piero ispiratori, e aspettiamo ancora il miglior Del Piero tanto per essere chiari, la formazione pare volare. Tante idee buone al servizio della corsa degli esterni (fenomenale Caceres, mi piace da matti, e benissimo pure De Ceglie, finalmente impiegato) e dell'unica punta (unica nel senso che  non si è visto attaccante che in novanta minuti non fa nemmeno finta di andare al tiro e non entra nell'area piccola, così per vedere come è fatta, bah...). Del Piero e Diego insieme, le chiavi per una soluzione: gioco e tiri in porta. Ci provano proprio loro due e vanno a segno. Finalmente si è tirato in porta e con gente come Diego e Del Piero la prendi quasi sempre. E quindi hai più possibilità di metterla dentro. Ed è successo. Tiro sporco di Diego che non inficia nemmeno per un pò la splendida prestazione, punto di partenza per ritrovare il Diego di inizio campionato. Doppietta del Capitano che pare la solita luce celeste quando tutto sempre andare sempre più male, sempre peggio. Due geni al servizio di Ferrara. Giovinco, Diego e Del Piero: due di questi devono andare sempre in campo, non accetto alternative. Non dovrebbe farlo nemmeno Ferrara.

Ottima difesa, protetta finalmente da un centrocampo equilibrato: ottimo Melo (solo, e sottolineo, solo UN pallone perso, poi tanti contrasti, tanto fisico e buone percussioni: in fondo è il suo ruolo naturale, mettitelo in testa Ciro) e ottimo Brazzo (fuori posizione, ma con una intelligenza e una umiltà che a 33 anni fa paura: personalità da vendere), con De Ceglie a giocare d'interno e poi allargarsi in fase d'attacco (come la logica del finto-rombo impone, bravo Ciro). Nessuna sbavatura per il difensore italiano più forte al momento, insieme a Nesta: Chiellini! Bene Legrottaglie. A Grosso serve una pausa e con un De Ceglie così... A destra siamo scoperti: questo Rafinha lo prendiamo?

Per il Chievo si preannuncia qualche novità. Intanto, con Amauri squalificato (per la serie "quando la fortuna ti dà una mano) vedrei bene l'innesto di qualche giovanotto tipo Immobile (e porca miseria, e scommettiamo su qualche giovanotto) e si attendono sviluppi già in serata per Lanzafame. La macchina è pronta, benzina fatta, che aspettiamo ancora? Già, si attende l'ok di Zamparini.

Le interviste post-partita sono importanti. Diego conferma che gli errori maggiori devono ricadere sui giocatori. Denota una intelligenza e una lucidità che lo candida a leader di questa formazione. Troppo importante puntare su di lui e assecondare la sua classe. Brazzo aumenta la dose di autostima, elogiando il lavoro di Caceres e dello stesso Diego. Ferrara tranquillizza se stesso e va avanti col lavoro. Come dice  Bettega "i dubbi erano più della stampa che nostri, si va avanti col progetto rivedendo le idee sulla rosa". Come a dire: Ferrara questo gruppo se l'è ritrovato e non l'ha propriamente costruito. In parte è vero: Diego era già della Juve, Bettega non c'era e quindi abbiamo ricominciato l'anno con Grygera, Zebina, Tiago, Poulsen, Molinaro (per fortuna due di questi andati già via). Ora c'è l'occasione, seppure debole, per tappare alcune falle. Ma, come ha detto Bettega, "l'importante è recuperare il lungo elenco di indisponibili eccellenti: è quello il nostro principale mercato".

Così l'ombra di Hiddink si allontana, alla luce delle dichiarazioni dei giocatori. Nessuno contro Ferrara, mentre dovremmo ricordarci delle espressioni dei senatori contro Ranieri, compresi i piccoletti De Ceglie e Giovinco. Se questi non sono segnali, allora l'inter è una corazzata. E scusate per la parola "inter".

4 commenti:

jesus ha detto...

Certi momenti di felicità sono poi finiti nelle peggiori delle delusioni,lascio il beneficio del dubbio mescolato al buonumore per quello che è stato il risultato di ieri sera,da qualche parte bisognava pur ricominciare.Naturalmente mi auguro di proseguire la striscia,presto avremo la controprova se è stato un fuoco di paglia.. vedremo...

IoJuventino ha detto...

@jesus

Hai ragione perfettamente. Cauti sui giudizi, ma tanto buon umore. Senza non si va da nessuna parte, tanto meno si può ricominciare a parlare di rinascita (ri, ri, vorrei tanto poter usare altri prefissi).

Controprova? Già domenica. E poi domenica ancora e poi mercoledì, poi Europe League. Di che tipo? Gioco, mentalità, voglia, corsa, cuore, idee. Ecco i parametri per valutare i prossimi sei mesi di Ferrara.

P.S.
Eri allo stadio? Ancora cori razzisti davvero?

marco99 ha detto...

Io sono felice per il risultato e il passaggio del turno.
Lo sono abbastanza per il carattere e pochino (per non dire niente)del gioco.
Certo, un lungo cammino comincia con il primo passo.
Vedremo contro il chievo come si comportano per capire se davvero si comincia ad intravedere una luce in fondo al tunnel oppure no.
Intanto volgio fare una nota negativa per quel tale Contini che meriterebbe di non giocare al calcio per sei mesi.

IoJuventino ha detto...

@marco99

perchè? che ha fatto? A sentire giornali e TV, anzi, sembra aver restituito alla Juve quello che la Juve ha fatto al Napoli: cioè il gol, perchè non vedo cosa c'è di sbagliato andare a segno nonostante quel fantoccio era a terra, poi rialzatosi ancora prima che la Juve mettesse piede in area. Io sto con Capello, e poi, eccheccazzo, per una volta dimostriamo anche noi di avere le palle.