domenica 21 dicembre 2008

Tanti auguri inter dalla terna arbitrale

In Italia siamo davvero magnanimi. Stiamo facendo di tutto per far vincere l'inter e far sì che moratti provi cosa significhi stare in vetta. Ovviamente è tutto finto, ma se moratti e la sua banda sono felici, allora lo siamo pure noi. In fondo è Natale.


Il problema semmai è che per loro Natale è iniziato 3 anni fa e non è ancora finito. Anzi, sembra ancora arrivare il 25, siamo sempre fermi alla vigilia. E allora Cordoba è diventato intoccabile, o non-punibile o non-cartellinabile. Le posizioni irregolari vengono premiate. Che bella Italia.


E poi ci lamentiamo che all'estero ci prendono per il culo. Vai Manchester, vai... facci sognare.

Così oggi le pagelle saranno eccezionali. Troppo facile per Mourinho dire "inter brutta, Siena forte!". Così come con Abramovich, si ruba, si gioca male, molte figuracce soprattutto in Champions e titolo d'inverno. Per carità meritatissimo: questa è la squadra più forte di tutti i tempi. Nessun altro club è stato infatti capace di manipolare quattro interi campionati mandando in B la più forte, penalizzando le più pericolose (leggi Lazio, Milan e Fiorentina) e dividendosi con l'altra formazione-sfigata la coppetta italia. Grazie inter. Intanto, sono tutti contenti: moratti e la sua banda, i giornalisti e il calcio italiano. Si dice che dopo 100 anni di vita, ogni storia vive una fase di calo stimata intorno ai 5 anni. Questo mi pare sia il quarto, quindi per il 2009 e per il 2010 l'inter è intoccabile. Dopo quella data cominceremo a vedere il vero calcio. Intanto cambiate canale, c'è un'ottima Federica Pellegrini...

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venerdì 19 dicembre 2008

Un rinforzo e due cazzate

Dopo la vittoria contro la Reggina, IoJuventino si è fermato un pò. Non ho aggiornato nemmeno dopo la netta e schiacciante e umiliante vittoria contro quelli che non sono scesi in B con noi solo perchè hanno un presidente padrone d'Italia.


Ora, leggendo un pò i giornali, visto e considerato che:
  • dell'inter che colleziona figuracce in Champions non si può parlare;
  • di un milan che non vince da anni, se escludiamo la partecipazione alla Champions-poi-vinta-a-culo comprata, non si può parlare;
  • dei problemi economici e delle truffe di moratti non si può parlare...
si torna a parlare di mercato.

Juve. Spuntano al solito migliaia di nomi, giusto per infiammare la folla. Giusto per vendere i giornali, appunto. Tra i vari nomi cito due bestiali cagate:
  1. Mauri alla Juve (cioè, un centrocampista che non so bene come si collocherebbe nel centrocampo bianconero, inoltre al posto di chi: Marchisio che è attualmente il playmaker più forte e ha solo 21 anni? Sissoko che è intoccabile? Il rientrante e preziosissimo Martello-Zanetti?);
  2. Chiellini all'Arsenal.
Mi soffermo sulla seconda: la Juve ha problemi in difesa, serve un rinforzo e i giornalacci scrivono che Chiellini (il più forte difensore della Serie A) è in vendita. Mi fermo qui, altrimenti batto il record di parolacce in un post.

Viceversa, un nome che stuzzica la fantasia c'è, e pare pure concreta e realizzabile come operazione. Valon Behrami, già nel mirino Juve ai tempi del Verona. L'esterno destro è in grado di ricoprire i due ruoli di fascia di difesa e di centrocampo. Darebbe respiro a Grygera (uno dei più presenti, insieme ad Amauri) e potrebbe tornare utilissimo da qui fino alla fine del campionato. In più, può giocare la Champions. Addirittura, con Behrami si potrebbe ipotizzare una mossa del tipo: nel momento di bisogno, spostare Grygera al centro, con lo svizzero sulla fascia. Le cifre non le conosco, ma visto che nel West Ham fatica a trovare spazio (perchè?), sarebbe un ottimo investimento.

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domenica 30 novembre 2008

Juventus-Reggina 4-0

Partiamo subito da una considerazione: abbiamo giocato martedì in Champions, a Torino tira un'aria da freddo polare con per di più abbondante neve, e la Federazione che fa? Fa giocare la Juve al sabato sera, piuttosto che la domenica pomeriggio, come succede alla proprietaria del torneo-aziendale nazionale ossia l'intertriste. Difatti, il secondo tempo è roba da strappare abbonamenti e tessere e spegnere la tv per dedicarsi ad altro. Se si gioca su quei campi lì lo spettacolo va a farsi benedire e c'è il rischio concreto che qualcuno si faccia male sul serio.


Detto questo la Juve va. A conferma di come quella di sabato scorso sia stata una partita programmata: vincere a San Siro significava infatti retrocedere obbligatoriamente in Serie B un'altra volta per oltraggio ai pirla-ufficiali. Quindi va più che bene così. Dopo un pareggio tranquillo in una Champions giocata da assoluti protagonisti in senso generale (mentre altre squadre hanno faticato in gironi ben più facili del nostro, mi pare...), i bianconeri riprendono la marcia in campionato affondando la Reggina reduce da ottime prestazioni.

In campo si rivedono i 3 saggi: Del Piero, Nedved e Camoranesi. Seguendo rigorosamente l'ordine precedente si riesce a capire perchè questi tre sono così amati dai tifosi. Prestazione eccezionale per il Capitano, diligente partita di Furia e eroica presenza di Camoranesi. Se loro stanno in campo, la Juve è Juve per davvero.

C'è subito un episodio dubbio, una specie di fallo-non-fallo su Camoranesi in area di rigore. Succede nei primi minuti e i brividi corrono lungo la schiena di milioni di tifosi. Dalla panca si alza Marchionni: Mauro sembra non farcela. Si tiene forte la spalla, braccio disteso quasi inanimato. Stringe i denti e fa bene, la storia la cambierà lui. E veniamo all'azione che apre e chiude la partita. Del Piero sta per uscire dall'area di rigore con la palla al piede, tacco senza guardare per Nedved che infila l'area piccola, scarica dietro dove c'è Camoranesi. Curiosità: ad esultare di più sono Del Piero e Nedved, i compagni vanno ad abbracciare prima loro e poi Camoranesi autore del gol. Basterebbero loro tre, ma la Juve ha tanto altro.

Per esempio c'è un Chiellini che non è il nuovo Macellazzi, semplicemente perchè è già migliore del merdazzurro di cento, mille volte. Perchè è una diga, perchè non è mai falloso oltre il limite consentito dalla buona educazione, perchè è intelligente nelle chiusure, insuperabile in marcatura, potente, con un cuore grande grande. Al suo fianco un Legrottaglie mai troppo osannato. Dirige la difesa in modo stupendo, è sempre pacato, palla al piede dimostra di saperci fare nelle uscite e nei disimpegni. Ottime per costruzione e per far rifiatare un pò la squadra con alleggerimenti sempre intelligenti. La difesa della Juve è solidissima, e questo è un punto a favore di Ranieri. Con una difesa così si può puntare davvero in alto.

Questione centrocampo. Camoranesi uscirà, dopo aver servito l'ennesimo assist per Amauri che si trasforma in piovra e mette dentro. Fanno 7 gol in campionato, 1 in Champions, 1 nei Preliminari. Se prendete la Cazzetta-Rosa di luglio troverete scritto da intenditori di calcio che Amauri poteva far da spalla ad un altro attaccante, ma non segnare da vero bomber. Dicevamo di Camoranesi. Lui non rientrerà dagli spogliatoi, al suo posto Marchionni. In mezzo il lavoro duro lo fanno Sissoko e Marchisio. Il primo non va più scoperto: se c'è da rompere, rincorrere e recuperare palloni è il numero uno. Pare pure essere più calmo rispetto al passato, dosa le scivolate e gli interventi duri. In fase di costruzione sta lentamente, lentamente migliorando. Marchisio? Chi quello di 20 anni al primo anno da Juve (se non consideriamo la bellissima parentesi del campionato cadetto)? Quello che era partito come quinta scelta e si ritrova titolare per merito? Quello che non abbiamo comprato, ma allevato in casa? Cosa è Marchisio? Claudione è un centrocampista-cagnaccio che sta dimostrando doti di regista. Corre per tre, ma poi è sempre lucido. A volte tenta troppo la verticalizzazione e sono gli unici palloni che spreca. Per il resto è diligente, sempre al centro dell'azione. Non si nasconde mai. E' prezioso per Ranieri e considerando che ha appena 21 anni, la Juve lì in mezzo può star tranquilla. Alla luce del fatto che pure Sissoko ha 23 anni: insieme possono davvero diventare il futuro della Juve, magari nessuno si aspettava che sono già il presente.

E finalmente Giovinco. Scoccato il 60esimo minuto di gioco la mia sedia tremava. Dov'è Giovinco? Perchè non entra. Ed eccolo là. Magari la neve non è il suo terreno preferito, ma succede quello che deve succedere. Non esce Del Piero, ma Marchisio (per rifiatare un pò e provare quello che secondo me Ranieri ha in testa già da quest'estate). Giovinco dietro le punte, più defilato sulla sinistra. Centrocampo solido con distanze minime tra un uomo e l'altro. Questo permette a Del Piero e Giovinco di andare là dove li porta il cuore. Per esempio la Formica Atomica spesso si accentra e punta in verticale come soltanto lui sa fare, mentre Del Piero viene a prendere palla sulla sinistra come suo solito. Oppure Giovinco parte largo per puntare il fondo. Succede così che prende palla e si invola a velocità sperimentata solo dalla NASA. Arriva Cirillo che ha militato in quella fantastica intetriste degli anni d'oro (anni che non sono ancora finiti, chiedere informazioni al Panatinaicos, scritto proprio così) e lo stende. Lo stende nonostante Pistocchi e i moviolisti nerazzurri. Lo stende perchè a quella velocità basta che il ginocchio destro di Cirillo tocchi la coscia di Giovinco (purtroppo fisicamente è quella lì la proporzione, non è colpa di Cirillo, tanto meno di Giovinco) che questi vola per terra. Se volete giocare ai geometri osservate la linea di corsa di Giovinco e quella di Cirillo. Qui sta l'errore del difensore che va a tagliare la strada all'attaccante, e la forza di Giovinco che cambia palla-al-piede velocità e direzione. Non siete ancora convinti? Ok: provate a guardare la maglia di Giovinco come colorata di nero e azzurro? Cosa gridereste in questa occasione?RIGORE NETTOOOOOOOOOOOOOO. Soddisfatti ora?

Il rigore lo batterà Del Piero, sarebbe troppo chiedere al Capitano di lasciare il penality alla Formica Atomica. Fa quattro a zero. Quattro perchè prima, di testa, Chiellini La Roccia aveva insaccato, anticipando il suo Capitano.

Sarebbe bello ora lottare col Napoli, tutti vicino lassù in vetta. Napoli piena di ex-juventini e di fenomeni come Hamsik e Lavezzi. Vediamo contro chi gioca il Napoli. Ops...

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venerdì 28 novembre 2008

Questione Giovinco

A qualificazione raggiunta, freddo o non freddo, io che di calcio poco ne capisco, uno come Sebastian Giovinco lo faccio giocare. Là davanti o esterno alto di centrocampo o ala o attaccante o trequartista, ma lo faccio giocare. Per due motivi:

  1. perchè il ragazzo va fatto giocare, in quanto devi capire quanto può dare alla causa bianconera, dove può giocare meglio e come può inserirsi in questa rosa e in questo modulo (visto e considerato che dal 4-4-2 non ci muoviamo);
  2. perchè devi dare un pò di felicità a questo ragazzino: solo giocando anche lui stesso può capire quanto può dare e se davvero può essere l'erede di Del Piero (che di per sè questa è una di quelle cose che rischiano di tagliarti le gambe se non hai una grossa personalità).
E allora fatico a capire i ragionamenti di Ranieri. Siamo nuovamente, sempre, costantemente col culo-per-terra circa infortuni, alcuni uomini hanno il fiato a metà (Molinaro, Del Piero, Amauri, Sissoko, Grygera), allora contro lo Zenit devi mettere una formazione-di-respiro, facendo giocare chi meno ha giocato.

Questione Giovinco, quindi. All'estero premono per averlo, in prestito o addirittura sborsando un pò di quattrini. La Juve ha bisogno di soldi ma Giovinco non si tocca. Uno come Giovinco non si vende, va fatto giocare punto e basta. Ma se proprio all'estero ce lo invidiano - torniamo al punto di prima - perchè la Juve e Ranieri faticano a impiegarlo? I ragionamenti sono due:
  1. Ranieri non lo ha inquadrato ancora bene: trequartista, vice-Nedved, vice-Del Piero?
  2. c'è la paura di bruciarlo addossandogli troppe responsabilità.
Nel primo caso... siamo in un mare di guai. Perchè se l'allenatore dei prossimi anni non riesce ad inserire tatticamente Giovinco, allora tenerlo in panca è un delitto. Ergo va dato in prestito, magari qui in Italia per seguirlo meglio.

Nel secondo caso... siamo ugualmente in un mare di guai. Marchisio è l'emblema di un vivaio juventino di altissima qualità. Fuori i centrocampisti, quello che sta reggendo la baracca è proprio il 21enne, al secondo anno di A, al primo di Juve (primo anno vero nella Juve che conta). Cioè: non dobbiamo aspettare che Nedved o Del Piero si rompano per mettere la Formica Atomica, inseriamolo piano piano. E' il solito discorso del coraggio e della riconoscenza. Ranieri fa fatica a togliere Del Piero anche quando il Capitano non ne ha (tipo contro l'intertriste) e allora rischiamo di inanellare pareggi e brutte figure quando la squadra non sta bene. Ranieri è una persona seria e allora dovrebbe prendersi un pò di responsabilità e mettere in campo la gente che realmente sta bene. Anche perchè, la scommessa Giovinco è importante: se questo esplode, noi juventini abbiamo 10 anni almeno per gustarcelo tutto.

Ora, da qui a Natale la Juve deve affrontare la Reggina, il Lecce, il Bate e il Milan e l'Atalanta. In attacco abbiamo da far girare Amauri, Del Piero e Iaquinta, Nedved non può giocarle tutte. Brazzo fatica a rientrare, Camoranesi e Marchionni si distribuiranno le fatiche. Giovinco potrebbe prendere il posto di Nedved oppure di Alex. Almeno contro il Bate (qualificazione ottenuta, basta addirittura un pari) e il Lecce mi aspetto Giovinco in campo, magari non dal primo minuto (questo me lo aspetto contro il Bate) e però non serve nemmeno metterlo in campo gli ultimi 5 (come sta succedendo regolarmente da qualche partita). Se così non sarà... rischiamo a gennaio di veder andar via uno dei più forti talenti del nostro calcio. Giuseppe Rossi dovrebbe insegnare qualcosa. Almeno spero.

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domenica 23 novembre 2008

Il dopo derby d'Italia

Ma credevate davvero che la Juve avrebbe giocato sta partita? Se - e dico se - la Juve avesse vinto questa partita sarebbe stata retrocessa in Serie C, girone A.

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martedì 18 novembre 2008

Oggi il calcio è pulito?

Oggi il calcio è pulito? E' questa la domanda che viene posta e verrà posta da qui fino a sabato. La risposta è semplice: contiamo quanti torti ha subito l'intertriste? E quanti il milan? Passo e chiudo.


Anzi no. Se per pulizia intendiamo il fatto che a vincere non può essere la Juve, allora sì, questo calcio è pulito! A noi basta solo spaccare le gambe a quelli-che-lo-scudetto-è-di-cartone!

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giovedì 13 novembre 2008

I responsabili

Secondo Ciardullo i responsabili di questo scandalo "sono ancora in attività e in grado di intimidire. E' stato difficile raccogliere le prove perché questa organizzazione è ancora presente nel mondo del pallone. Ne è una prova la reticenza offerta dai testimoni venuti in aula. I giocatori, i procuratori, i dirigenti, ancora subiscono pressioni, anche implicite, dagli imputati".


Ma certo: questi responsabili vestono i colori neroazzurro, stanno a Milano. Uno mi pare fa il petroliere. Sono rinoscibilissimi: nelle casacche ufficiali hanno impresso una sorta di tricolore, a simboleggiare tre scudetti di cartone vinti consecutivamente. Sono quelli che nessuno in campo internazionale si caga! Da almeno un ventennio!

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Juventus-Genoa / Prepartita

E' una partita da brividi: praticamente la Juventus sfida la Juve-B. Basta leggere i nomi degli avversari di questa sera per capire tale affermazione: Gasperini, Criscito, Paro, Palladino, Gasbarroni, Sculli, Olivera e forse qualcuno lo dimentico.


Il Genoa è la squadra che gioca il più bel calcio della Serie A: chiedere a intertriste, milan, Udinese. Il 4-3-3 costruito da Mr.Gasperini è semplicemente perfetto, anche negli interpreti. Gasbarroni e Palladino garantiscono brio e imprevedibilità, Thiago Motta garantisce muscoli e classe, Milito garantisce i gol. Ottima la rinascita di Matteo Ferrari, ottime le prove di Criscito. Che sorpresa il greco dal nome impronunciabile, che sorpresa pure la regia di Giuseppe Biava in difesa. E' un Genoa che diverte, vince e convince. Stasera sarà durissima. Speriamo che la tradizione di un Genoa poco vincente in trasferta valga almeno fino a stasera.

Dal canto suo, la Juve si presenta dopo 6-vittorie-6 di fila. Con un Del Piero da brividi, con un Amauri fresco e riposato, con un Camoranesi in più. La formazione dovrebbe essere scontata col rientro di Grygera sulla fascia, la conferma di Molinaro sulla sinistra (viste anche le non buone condizioni di De Ceglie), con la coppia ormai fissa di centrocampo Sissoko-Tiago e il rientro di Nedved sulla sinistra. Finalmente per Ranieri un pò di difficoltà nelle scelte. In panca si accomoderanno Mellberg, De Ceglie, Marchionni, Marchisio (al rientro), Giovinco e Iaquinta, oltre al terzo portiere Chimenti. E' una Juve che sta tornando, pian piano ma sta tornando.

Che partita sarà? Difficile da dire: il 4-3-3 del Genoa contro la solidità di Legrottaglie, Chiellini e compagni. Thiago Motta contro Sissoko. Camoranesi e Nedved contro le fasce del Genoa. Appare più abbottonato il modulo di Ranieri, più spregiudicato quello di Gasperini. Dipende da come Gasperini farà giocare gli esterni d'attacco: se bassi, sulla linea dei centrocampisti allora dovremmo accontentarci di una partitaccia; se alti ci sarà da divertirsi (la Juve attaccata sulle fasce è vulnerabile, soprattutto sul fattore velocità). Da capire quali saranno gli uno-contro-uno: Legrottaglie-Milito o Chiellini-Milito, e poi Molinaro-Palladino e Grygera-Gasbarroni.

Fin qui la Juve ha dimostrato di saper attaccare molto bene gli avversari, giocando sulla velocità, su una forma eccezionale di Amauri e Del Piero, Nedved e Marchionni. Oggi Marco-l'esterno-ritrovato lascerà il posto a Camoranesi, a meno che il buon Claudio...
Speriamo non sia una partita cattiva (a me il duo Sissoko-Thiago Motta mette paura, tanta tanta!), anzi divertente, veloce. Speriamo pure di riacciuffare la vetta: così, per vedere l'effetto che fa su chi si è attaccato scudetti di cartone. Anche solo per una sera!

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domenica 9 novembre 2008

Chievo-Juventus 0-2

Aggettivi terminati. Diremo semplicemente: gran gol di Alex Del Piero, nel giorno del suo 34° compleanno. Altra splendida punizione. Nel secondo tempo, splendido gesto del Capitano che regala il rigore a Iaquinta: per fortuna che Vincenzone l'ha messa (in qualche modo) dentro. Partita chiusa.


Che Juve è stata? Una Juve battagliera. E' complicatissimo uscire dal Bernabeu e infilarsi in un vicolo di Verona e scendere in campo contro il Chievo. Una Juve che prova a tirare il fiato nei primi minuti, ma che quando accelera fa male. In difesa si soffre poco e finalmente vedo gli avversari protestare. Mi mancava questo atteggiamento: contro una Juve molto potente e arbitra del proprio destino (bello il termine, eh!), agli avversari non resta che protestare. Protestano perchè le scarpette non sono ben attaccate, perchè i cartelloni sono poco colorati, per un rigore che non esiste, per un clamoroso errore sotto porta di Pellissier che volevano permutato con un altro rigore, per un cartellino rosso contro Sissoko (come se il Chievo non avesse fatto fallo). Non si protesta su una gestione di Banti piuttosto strana: non fischia un fallo per la Juve nella metà campo del Chievo. Lascia correre su interventi fallosi e ammonisce in modo non coerente. Piangono quelli del Chievo, proviamo a piangere pure noi, così, per vedere il gusto che fa. Ma per favore...

Devo dire che al minuto 70 mi sono spazientito: ma perchè Ranieri non mette dentro qualcuno? La risposta me l'ha data prima Molinaro, poi De Ceglie e quindi Tiago. Il primo ha accusato crampi. Il secondo si è toccato la coscia, forse risentimento. Tiago ha chiesto il cambio. Ranieri ne aveva a disposizione soltanto due, dopo l'ingresso di Ekdal (ottima prestazione, smaliziato questo svedesino) per Sissoko. E allora Ranieri è costretto a tenere fuori ancora una volta Camoranesi (con questo Marchionni, se non è al 100% meglio se resta fuori) e Giovinco (però vogliamo vederlo in campo già giovedì sera). Sindrome Juve, meno male che si vince.

Al minuto 84 fuori Del Piero e dentro Amauri che per poco non sigla il terzo gol. Per Alex ennesima ovazione di tutto lo stadio. Un monumento vivente. Grazie, grazie Alex.

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Era messa male la barriera?


Fine del primo tempo di Chievo-Juve. Bianconeri avanti di un gol, manco a dirlo: punizione strepitosa di Alessandro Del Piero. Gradirei sapere se la colpa è della barriera, di Sorrentino o del fotografo posizionato male. Grazie.



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Chievo - Juventus / Prepartita

La squadra che più mi piace, con dolorosa esclusione dei due esterni più forti del mondo e cioè Nedved e Camoranesi. Al loro posto due giovanotti che godono della mia più totale fiducia: Giovinco e Marchionni. Il primo perchè sembra che la storia abbia puntato sul suo metro e qualcosa di più: il vice-Re è lui. Speriamo oggi abbia a disposizione i novanta minuti, speriamo pure che dalla posizione larga a sinistra riesca a sfuggire al centro per incursioni più verso la porta, più verso le conclusioni. Su Marco Marchionni parla chiaro il suo momento d'oro: sta benissimo fisicamente e allora fa valere tutte le sue qualità e cioè corsa, resistenza, dribbling. Piccolo e compatto, Marchionni non sta facendo rimpiangere Camoranesi, anzi sta tentando sempre più Ranieri a mettere da parte il genio argentino, così da rimettersi completamente. Insomma: Mauro German può guarire con calma, con questo Marchionni possiamo andare lontano.


Cambia pure qualcosa in difesa e in attacco, a ragione chiaramente. Serve far rifiatare Amauri e lo stesso Del Piero (auguri, speriamo di ricambiare tutto quello che hai fatto per noi tifosi, juventini e non), Molinaro e Nedved (che resterà a casa). Spazio dunque a De Ceglie sulla sinistra, probabilmente Mellberg farà staffetta con Grygera, Iaquinta dovrebbe giocare tutti i novanta minuti, con staffetta Del Piero - Amauri (dovrebbe partire titolare Del Piero per 18milioni di motivi). A centrocampo non c'è scampo per Ranieri: Tiago e Sissoko. Con Ekdal pronto a subentrare nel caso di cose spiacevoli (tipo mancanza totale di fiato di Tiago o qualcosa di ancora più tragico...). Camoranesi dovrebbe fare la sua comparsa nel secondo tempo, magari intorno al 70esimo minuto (Ranieri lo conosco bene), a meno di qualche novità a ridosso dell'inizio del match.

Queste dunque le ultime notizie sulla Juve. Cinque vittorie consecutive danno morale ed entusiasmo, cioè le componenti necessarie per allontanare i problemi di fiato e le gambe pesanti. Una vittoria, la quarta consecutiva in campionato, darebbe alla Juve lo slancio necessario per affrontare serenamente il Genoa a metà settimana e poi la sfida con l'intertriste di Mourinho, il Cogli-One.

Forza Juve, gli ultimi sforzi prima di Natale.

P.S.
Speriamo per Alex che il portiere del Chievo sia sbadato come Casillas o come Doni o come gli altri 248 portieri cui il Capitano ha segnato. Certi articoli e certe frasi mi fanno davvero ridere: capisci così quanta imbecillità c'è in giro per il mondo, soprattutto per l'Italia. Dei 7 gol di Del Piero in stagione (supergol nel preliminare, punizione maledetta contro lo Zenit, punizione bassa contro il Palermo, supergol a là Del Piero contro il Real a Torino, punizione incredibile dai 30 metri contro Doni, due perle autentiche contro il Real al Santiago Bernabeu) praticamente ne sono stati sottovalutati cinque: cioè, qualcuno ha avuto il coraggio di dire che non ha segnato Alex, ma ha sbagliato il portiere. Premesso che quando qualcuno segna, qualcun altro ha sbagliato qualcosa, ma il test anti-alcool lo vogliamo fare a questi opinionisti o no? Vogliamo toglierli questa patente, o no?

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giovedì 6 novembre 2008

Un pò di frasi di gente esperta!?!

Aldo Serena a MediasetPremium, durante la telecronaca: "Secondo me Sissoko non sta interpretando bene la gara!". Voto di Momo 7,5.


Sempre Aldo Serena: "Del Piero farà fatica contro i giganti in maglia bianca!". Voto di Del Piero 9, più standing ovation dopo Sivori, Maradona e Ronaldinho.

Riccardo Ferri il martedì, dopo la batosta subita dalla sua intertriste: "Domani la Juve faticherà tantissimo e sarà difficile ripetere le ultime gare". Juve batte Real 2-0, non accadeva da 42 anni e al Bernabeu il Real non perdeva con due gol di scarto da 40 anni contro le italiane.

Notate pure una certa differenza nelle dichiarazioni di Cobolli e nelle dichiarazioni di minimo-moratti? E siamo scesi pure in B per salvare il calcio italiano... Scusate, ma non abbiamo mai smeseo di essere i più grandi!

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mercoledì 5 novembre 2008

Real Madrid - Juventus / Riflessioni prepartita

Mentre la Juve si prepara per il ritorno contro i Galcticos, a Torino si riflette su parecchie situazioni.


La situazione più incredibile sembra quella di Tiago: col ritardo di un anno solare, il portoghese è tornato con due partite da titolare semplicemente fantastiche. Ha dato ritmo e tranquillità alla manovra, ha portato tanta grinta rubando palloni e rigiocandoli, ha pure servito due assist, messo dentro qualche buon passante per gli attaccanti. Insomma, il Tiago che serviva alla Juve. La sorpresa è la sua uscita turbolenta dopo Roma: "Se non avrò spazio da qui a gennaio, me ne vado". Dal cuore esce una voce chiara e limpida, dal mio cuore che l'ha sempre difeso e aspettato: "Ma vattene aff.....o". Ma scherzi? La Juve e Ranieri e i compagni ti hanno aspettato ed elogiato e te ne esci con questa dichiarazione?!? E allora via così: a gennaio Tiago verrà venduto, ma a quel punto serve un acquisto, finalmente di qualità, magari lontano dal classico regista. Magari Diego, uno che potrebbe giocare alle spalle delle due punte, facendo un pò il regista arretrato, uno che serve bene le punte, uno che sa pure segnare. Uno che potrebbe far coppia con Giovinco dietro una punta forte, mi viene in mente, così, a primo impatto, un certo Amauri. Servono venti milioni almeno per presentarsi a gennaio in casa del Werder. Parte di quei soldi arriverebbero dalla qualificazione al prossimo turno di Champions, parte dalla cessione proprio di Tiago, rivalutato nelle ultime giornate.

Attenzione però: sicuro che sia la mossa corretta? L'assenza continua di Martello Zanetti è un segnale chiaro: non si può fare affidamento su Cristiano, perchè fisicamente soffre, perchè comunque ha 30 anni. Cioè, e torno a essere buono: se Tiago davvero si è ripreso, non conviene tenerselo? E magari andare a cercare qualche buon difensore da affiancare a Chiello e Legrottaglie???

Intanto che la Juve progetta, stasera andrà in scena la partita delle partite. Due dubbi: Camoranesi parte dalla panca? La Juve è in condizioni fisiche decenti, o le gambe iniziano un pò a sentire la fatica delle ultime quattro stupende prestazioni?

L'infermeria inizia a svuotarsi. Zanetti resta a casa per precauzione, per Marchisio serve ancora una settimana. Almeno due per Poulsen. Una per Grygera. Un paio di mesi per Buffon e Trezeguet. 90 giorni per Knezevic (forse l'infortunio che più mi fa felice, mannaggia a chi l'ha comprato!). Detto questo, gli altri sono arruolati. Stanchi ma arruolati. Speriamo di ripetere la gara d'andata: accorta, grintosa, coperti e via con le brucianti ripartenze. La gara contro i giallorossi ha confermato una Juve in ripresa dal punto di vista del gioco, merito di Tiago, di Nedved, di Marchionni e di Del Piero. Questa sera ci sarà spazio nella ripresa quasi sicuramente per Giovinco e Iaquinta e Camoranesi, sempre che qualcuno non si faccia male. Chiudere già stasera il discorso qualificazione permetterebbe a Ranieri di godersi un lungo applauso e di gestire al meglio i due mesi che restano da qui a Natale, quando c'è bisogno di andare in qualche convento a farsi benedire. Nel caso stasera uscisse fuori un risultato negativo, niente paura: contro Bate e Zenit servirebbe in tal caso una vittoria, o basterebbero due pareggi. Meglio delle previsioni di settembre! Grande Claudione...

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Maradona e gli intertristi

Arriva Maradona alla guida dell'Argentina, uno che di calcio ne capisce e pure parecchio, e cosa fa? Per prima cosa revoca la fascia di capitano a uno che il capitano proprio non lo sa fare (ricordate Maicon, l'ultimo arrivato, che trascina Cruz lontano dal pallone mentre Materazzi vuole fare l'eroe contro il Siena alla penultima, in barba alle indicazioni dell'allenatore, se così possiamo definire Piagnisteo Mancini? Lì, Zanetti Saverio, capitano, dov'era?). E una conseguenza clamorosa è la seguente: nessuno dell'albiceleste si è pronunciato a favore di Saverio Zanetti che col cocco Basile deteneva la fascia (sarà per caso per questo motivo che l'Argentina non ha vinto una mazza... il destino degli intertristi...). Secondo: a rischio proprio gli intertristi (dovrebbe andar fuori il pensionato Veron, rischia il posto proprio Zanetti, niente Cruz, fuori Cambiasso). E qui si notano le potentissime amicizie di Burdisso, uno che il difensore potrebbe farlo in tribunale, non in un campo di calcio, per di più si spaccia per giocatore professionista. Ma la carenza di difensori argentini costringe El Genio a convocarlo. Ora, ci sarà almeno un motivo alla base delle esclusioni di Maradona, o no? E meno male che minimo-moratti aveva Maradona in mano, forse si trattava del figlio non riconosciuto, anzi sicuro!!!


Rispondo brevemente a una mail inviata alla Cazzetta-Rosa: Maradona non ha convocato gli argentini della Juve per il semplice, banale, evidente, clarissimo motivo che alla Juve non ci sono argentini. Più logico di così.

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lunedì 3 novembre 2008

Montezemolo: un pò godo!

Un pò di piacere l'ho provato: Montezemolo. Molto dispiacere invece per Massa: perdere in quel modo.


Però, come dicevo, per una persona che nulla ha fatto e detto in favore della squadra dell'uomo che purtroppo lo ha lanciato, un pò di piacere per questa beffa lo provo. Perchè si è svenato nel processo in F1 un pò di tempo fa, non si è minimamente espresso per la Juve, eppure dirigente (scarso, ma pur sempre dirigente) lo è stato, nella magnifica età di Maifredi. Sì, un pò ho goduto.

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domenica 2 novembre 2008

Juventus-Roma 2-0

Il risultato è bugiardo: la Juve poteva (o doveva?) mettere a segno molte più reti, ma va bene così. Va bene così perchè le assenze sono ancora tante e fin qui sono state digerite incredibilmente bene. Va bene così perchè dopo il mese orribile di ottobre questa Juve ha chiuso ottobre e aperto novembre con eccellenti prestazioni. Quella di ieri sera è forse la migliore partita dei bianconeri di quest'anno.


Contro una Roma cui mancavano solo Totti e Aquilani, la Juve si presenta con la solita formazione rimaneggiata, con la novità della difesa titolare e del duo più forte in questo periodo: Del Piero e Amauri. La partenza dei bianconeri è schiacciante: 5 minuti di foga, quasi come quelli giocati contro il Real in Champions. Poi 20 minuti di bella Roma, la Juve ha rischiato in due occasioni, poi è solo la squadra di Ranieri a giocare.

Ciò che più ha impressionato è la condizione che pian piano torna ad essere brillante e la convinzione di un gioco che sta (ri)prendendo forma. Con Tiago in cabina di regia che è l'emblema di questo periodo juventino. Il più discusso acquisto della nuova dirigenza in due partite si è guadagnato quello che mai aveva neppure sfiorato lo scorso anno: elogi, complimenti e voti alti. Preciso, grintoso, torna a essere "La Lavatrice". Ma se l'anno scorso poteva essere chiamato così in barba ai comici di Italia Uno, da oggi il nomignolo vale ben altro. Tiago più di tutti si è rianimato e trascinato questa Juve ad una vittoria netta, molto netta.

Con ordine. Il solito Alex Del Piero, all'ennesima prova autoritaria. Nel momento difficile della Juve si carica la squadra sulle spalle. Sponde, uno-contro-uno vinti, cross e un paio di tiri finiti a lato o alti. Al minuto 38 il capolavoro: punizione dai trenta metri, palla a giro come soltanto lui sa fare. Parabola forte che picchia in basso, sotto l'incrocio, laddove nessuno può arrivare. La sua partita inizia qui. La Roma accusa il colpo e non riuscirà più a pungere. E' solo Juve. Anche e soprattutto al ritorno dagli spogliatoi: quando ti aspetti la reazione della Roma, Del Piero e Amauri, Nedved e Marchionni portano scompiglio. La Juve attacca da destra e da sinistra, dal centro con un ispirato Tiago. E' una bolgia l'Olimpico di Torino, è una furia autentica quella che si abbatte sui giallorossi. Rovesciata da urlo di Amauri su cross di Marchionni, tiro a lato di Del Piero, colpo di testa di Amauri alto, poi l'ennesimo capolavoro: taglio in mezzo di Nedved per Del Piero, apertura per l'inserimento di Marchionni che taglia l'area di rigore da destra e con un pallonetto supera Doni. E' euforia allo stato puro. La Juve vola veloce sulle gambe e sulle fasce. Un Marchionni da 8 spinge e difende, si accentra, salta l'uomo e mette ottime palle al centro. Un Nedved ordinato e cattivo arresta ogni possibile avanzata del settore destro giallorosso. Gli applausi più importanti sono però per Claudio Ranieri che risponderà al saluto dei tifosi e soprattutto per Molinaro. Altra prestazione straordinaria per Christian il Chitarrista. Spinge tantissimo, sbaglia di tanto in tanto qualche cross. Inesauribile, pare pure aver dimenticato certe disattenzioni in fase difensiva, dove però appare ancora vulnerabile.

Una Juve ritrovata che si permette di non mettere Camoranesi (fa bene Ranieri a lasciarlo in panca e risparmiarlo per mercoledì) e di dosare i problemi di Grygera e fa un pò di turnover in attacco. Altra nota positiva: il cambio di Amauri è stato vissuto con delusione dal brasiliano. Voleva segnare, è andato molte volte vicino alla rete, ma la rete non è arrivata. La prestazione è ancora impeccabile: dribbling, scatti, tiri, un autentico carro-armato. Senza di lui la Juve farebbe molta fatica.

Mi piacerebbe conoscere le impressioni nuove su questo Claudio Ranieri. Mi piacerebbe sapere se va ancora sostituito o licenziato o criticato. La situazione non è ancora stabile, troppi uomini fuori, troppi acciaccati in campo (Tiago e Sissoko, Grygera e Legrottaglie). In queste condizioni sono arrivate quattro vittorie con Real, Torino, Bologna e Roma. Siamo a ridosso della vetta, appena 3 punti. Stiamo tornando a correre come l'anno scorso quando, stiamo ritrovando un gioco veloce e tanti uomini importanti (Molinaro, Marchionni, Tiago, Nedved). Siamo la Juve, siamo sempre inesorabilmente la Juve.

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mercoledì 29 ottobre 2008

Bologna-Juventus / Prepartita

Non ci sarà Del Piero, nemmeno Legrottaglie. Sulla destra mancheranno Brazzo e Grygera, sulla sinistra De Ceglie. Auguri Mister Ranieri: arriviamo a 11? Forse sì, servono innesti importanti: Ekdal (all'esordio assoluto in questa stagione), Fausto Rossi in panca con Ariaudo. Sto scherzando: la Juve deve attingere al vivaio, perchè mancano i giocatori: tutti in infermeria, ben 13 elementi, tra cui i pilastri di questa squadra e cioè Buffon, Legrottaglie, Zanetti, Del Piero e Trezeguet. E allora auguri Mister Claudio.


In campo dovrebbe andare questa squadra (impossibile sbagliare):

Manninger; Mellberg, Knezevic, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko, Ekdal, Nedved; Giovinco, Amauri

Iaquinta soffre ancora un pò e non dovrebbe essere pronto, però l'assenza del capitano potrebbe indurre Ranieri a rischiarlo dall'inizio. Al centro potrebbe ripresentarsi la coppia Sissoko-Nedved, dipende da Furia e da chi a quel punto andrebbe a sinistra: Giovinco rappresenterebbe una soluzione superoffensiva. Staremo a vedere.

Intanto è utile constatare quanto segue: Gilardino quasi condannato alla galera, Ibra salvato ancora una volta (non accadeva questo quando vestiva la maglia bianconera): il vento è cambiato? No, semplicemente soffia più di prima sulle bandiere nerazzurre. Contenti loro...

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giovedì 23 ottobre 2008

In vista del derby

Ultimo, si fa per dire, a mollare è Marchisio. Starà fuori tre settimane, probabilmente dovrebbe rientrare con l'intertriste. Probabilmente. Ma, sempre probabilmente, come si fa ad arrivare alla gara con l'intertriste, passando per un bel pò di partitelle, se la Juve fa fatica a riempire la panchina? Tolto Ariaudo, toldo Ekdal e tolto pure Fausto Rossi, la Juve non arriva a 18 giocatori.


Chi se lo sarebbe mai aspettato? Costruisci una rosa in cui hai un doppione per ogni ruolo, addirittura tre buoni portieri e un bel pò di giovanotti, cinque centrocampisti centrali. Si diceva in estate "ma come farà Ranieri a tener testa a quelli che andranno in panchina?". Adesso diciamo "ma come fa Ranieri a schierare una formazione decente e fresca dal punto di vista fisico?".

Ad oggi, la formazione col Toro potrebbe essere la seguente (notate l'uso di "potrebbe", "dovrebbe" etc etc): Manninger; Grygera (alla 60esima partita stagionale consecutiva), Legrottaglie (?), Chiellini, De Ceglie (che farà rifiatare Molinaro); Marchionni, Sissoko, Nedved, Giovinco; Del Piero, Amauri.

A centrocampo infatti mancano Zanetti, Poulsen, Marchisio e pure Tiago. Resta Ekdal ma difficilmente lo svedesino verrà mandato in campo in una gara così fondamentale e difficile. Più probabile che Ranieri riproponga lo schema tattico visto nel secondo tempo col Real, con l'aggiunta di Giovinco sulla sinistra. Oppure, versione più coperta con Brazzo sulla destra e Marchionni sulla sinistra. Oppure ancora con Molinaro dietro e De Ceglie avanti, sempre sulla corsia sinistra. Difficile, col fiato corto che abbiamo, vedere il tridente Amauri - Del Piero - Iaquinta. Perchè in caso di fiato ancora più corto in partita in corso, non abbiamo cambi a sufficienza.

In panca finiscono quindi Chimenti, Mellberg, Knezevic (il quale con la prestazione di Napoli si è giocato la fiducia del tecnico e dei tifosi, ammesso che tale fiducia esisteva, ma non era meglio riportare a casa un Criscito che sta giocando un campionato superbo???), Ekdal, Brazzo (o Giovinco), Iaquinta e Molinaro (o De Ceglie). Niente di strano se Ranieri decide di mandare in tribuna il croato e portarsi Fausto Rossi in panca: qualora gli esterni... (in verità è una curiosità personale: il giovanissimo esterno ha giocato un precampionato da favola, con personalità e tanta tanta qualità, sarebbe bello poterlo vedere in campo)

Stavolta, a differenza di una settimana fa contro il Napoli, la vigilia col Toro è differente: la partita col Real ha dato forza, coraggio e fiducia. E' vero che fisicamente rischiamo di pagare carissima la prestazione e lo sforzo col Madrid, ma quando c'è entusiasmo tutto diventa un pò più leggero. Una vittoria col Toro (e visto il Toro di queste ultime giornate...) darebbe maggiore slancio a questi pochi superstiti juventini. Tanto slancio.

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mercoledì 22 ottobre 2008

Juventus -Real Madrid 2-1

Che succede? Oggi i giornali tacevano? Un titolone su Del Piero, un altro sulla Grande Juve che è tornata. I problemi? Le assenze? Che grande giocattolo è il calcio!


Se fino a ieri Ranieri era il bersaglio verso cui lanciare ogni genere di freccetta, oggi lo stesso Ranieri diventa il saggio che ha trascinato la Juve fuori dal momento più nero della sua gestione. Recuperando chi? Nessuno, anzi perdendo un altro perno, quel Claudio Marchisio a cui vanno i più sinceri auguri di pronta guarigione.

Provando a fare un'analisi razionale della partita, a Ranieri è stato concesso finalmente di schierare il suo miglior prototipo di 4-4-2 e cioè:
  • due esterni che fanno gioco: Marchionni (ottimo il suo rientro, pimpante e mai-pauroso di giocare il pallone, meno in fase di spinta per la quale gli mancava un pò il ritmo-partita. Speriamo duri la condizione e che non si faccia male) e Nedved (è rimasto solo per la Champions e si vede: nessuno come lui su quella fascia, addirittura ancora più incisivo quando viene traslocato nel mezzo, un gigante di 37 anni e una furia pazzesca che si abbatte su tutto il centrocampo dei blancos);
  • un uomo d'ordine come Marchisio e un cagnaccio come Sissoko, finalmente entrambi in discreta forma, soprattutto Marchisio ha offerto una prova autoritaria e pensare che è al debutto in Champions. Il suo infortunio ha scompigliato i piani della Juve che è andata in affanno proprio dopo la sua uscita dal campo;
  • la coppia Legrottaglie-Chiellini è quasi insuperabile: con loro in campo la Juve prende pochi, pochissimi gol (per la statistica, ieri Ruud ha segnato quando in campo c'era Mellberg, che tra l'altro se l'è perso in occasio del gol);
  • un attaccante vivace (Del Piero) e un panzer (Amauri) davanti, entrambi in gol ieri.
E' questa la Juve che Ranieri aveva in testa, è quella che ha schierato nel precampionato. Appena recuperata un pò di condizione, appena acquisita tanta rabbia, la Juve è esplosa. Nel primo tempo il Real non ha fatto un tiro, se non quei tentativi disperati dalla grande distanza. Popeye Manninger è più che un secondo: sicurezza e tanta tanta grinta. Le sue faccine sono quasi pari a quelle di Arshavin, uno spettacolo. Finalmente si è visto un buon gioco: Sissoko sta lentamente recuperando le gambe, ieri è stato un motorino, soprattutto quando è rimasto solo a centrocampo, orfano del gemello Marchisio. Sissoko e Marchisio hanno orchestrato benino il gioco, Del Piero e Amauri là davanti hanno finalmente fatto la differenza. Diciamo e ripetiamo "finalmente" perchè in effetti è l'avverbio da usare. E' questo il progetto tattico della Juve. Esterni che fanno gioco, con un Marchionni in palla e un Nedved mostruoso, centrocampo e difesa tosti.

Al di là dei gol di Del Piero (l'ennesima perla) e Amauri (prestazione maiuscola per personalità e per aiuto alla squadra), l'uomo simbolo di ieri sera è stato un certo Molinaro. Quando tutti davano De Ceglie titolare Ranieri insiste sull'uomo che ha macinato chilometri su chilometri lo scorso anno. Cristian il chitarrista si è svegliato: sgroppate, discrete chiusure (deve lavorare tantissimo in fase difensiva), soprattutto uscite palla al piede, di quelle che servono ad una squadra per ripartire in fretta. Sembra pure migliorato il sinistro-dei-cross.

Il risultato di ieri conferma quello che già sapevamo sulla Juve: grande con le grandi. Ora basta migliorare quel "piccola con le piccole" per rimettere tutto a posto. Lo sanno tutti alla Juve. Certo l'infermeria è scandalosa. Si aggiunge pure il giocatore più importante per gli equilibri bianconeri: Claudio Marchisio, la mia impressione è che si tratti di un infortunio non banale. Spero proprio di sbagliarmi, ma il dolore e il fatto di aver chiesto il cambio prima ancora che il ghiaccio...

Adesso Ranieri è costretto a reinventarsi una nuova formazione per sabato, evento cruciale. C'è il derby. Dal Toro passa la conferma che il brutto momento è passato. Ma c'è fiducia.

P.S.
Purtroppo in Italia valgono due regole stranissime: andare contro la Juve sempre e comunque, leccare il culo a manetta a chi detiene il potere. Com'era quella storia che lo spogliatoio era contro Ranieri? Credo di aver visto male: gol di Amauri, il più festeggiato è però Nedved che insieme a due-tre compagni va verso Ranieri, un cinque dato forte e preciso fra tutti, e poi via a difendere i tre punti. Com'era quella storia?

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martedì 21 ottobre 2008

Tuttosport vs Cazzetta-Rosa

Leggo stronzate sul fatto che Tuttosport è un giornale di parte, o sul fatto che Tuttosport non è affatto un giornale di sport! Perchè filo-juventino. E' così, come è la verità che la Cazzetta-Rosa è intertrista. Basta leggere gli editoriali oppure quella comicissima sezione di Candido Cannavò, o ancora le risposte di un fan come Severgnini. Scusate: se Tuttosport è filojuventino, la Cazzetta è filointertrista. Allora, io preferisco leggere Tuttosport, almeno mi diverto a leggere stronzate sì, ma di parte, o no?


Perchè i trafiletti di Candido Cannavò li chiamano articoli e i trafiletti di Tuttosport li chiamano articolacci? Il direttore della Cazzetta è intertrista dai piedi al collo, schierato esplicitamente dalla parte di moratti e compagnia-bella eppure dirige la Cazzetta, no? Quindi non capisco questa ipocrisia. Soprattutto in un periodo storico in cui la gran parte dei giornalisti più che la deontologia seguono le regole del lecchinaggio puro.

P.S.
Perchè mandano ancora in onda il TG4? Soprattutto, perchè lo chiamano ancora TG? Se mi date una risposta plausibile a queste domande, prometto di non leggere più giornali!

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Juventus - Real Madrid / Prepartita

E' una notta da favola, o da incubo? Entrambe le cose: dolcemente da favola per lo spessore dell'avversario e della competizione (l'unica vera competizione visto che lo scudetto è stato soppiantato due anni fa da un torneo aziendale discutibile e discusso), da incubo per il momento attraversato dalla formazione bianconera.


Ancora esame, ennesimo esame, forse punto di svolta o punto di non ritorno. Definizioni e parole si sprecano. La realtà purtroppo non cambia, anzi la sostanza di questa Juve è palese, fin troppo palese e speriamo che qualcuno se ne accorga alla svelta.

E' stato bello sognare, fare proclami da grande, ma la realtà è sempre stata una sola: la ricostruzione della Juve non termina al raggiungimento della Champions o col piazzamento a ridosso delle prime posizioni di classifica, così come è successo l'anno scorso. La ricostruzione della Juve richiede tempo, fatica e tanti momenti difficili da superare. Perchè i giocatori non sono propriamente da Juve, così come la storia ha insegnato. Perchè l'ambiente ha perso tantissimo del suo valore con l'ondata morattiana. E' inevitabile che sia così. Sono rimasti in pochi, quelli della vecchia guardia. Addirittura in campo sono rimasti soltanto in due: Nedved e Del Piero. Attorno a loro due un pò di giocatori eccezionali come Chiellini, Sissoko, Amauri, e tanti giovanotti in gamba come Marchisio, Giovinco, De Ceglie. Il resto è solo quello che chiameremmo "insieme dei muratori", quelli che devono fare legna per i più puri-di-classe. La morale è che se mancano quei nomi là, tipo Trezeguet e Buffon, Camoranesi e Zanetti, questa Juve diventa più che normale, con lo sbandamento di chi ha subito una distruzione e sta cercando di riemergere. Semplicemente, tutto qua.

Andare contro Ranieri e la dirigenza che in due anni ha portato la Juve in Champions sembra davvero ridicolo. E non capisco francamente chi la pensa al contrario. Ribatto su questo punto perchè è fin troppo evidente che ho ragione. Serve tempo, serve tempo e serve tempo. La Juve ha sparsi in Italia tanti giovani di talento, gli ultimi in ordine di tempo si chiamano Pasquato e Fausto Rossi (peraltro, integrato nella rosa di Ranieri). I tre maggiori talenti la Juve li ha riportati a casa e sta cerando di dar loro fiducia. E, paradossalmente, sono i giocatori che stanno rispondendo meglio degli altri in questo inizio di anno.

Stasera rientra Legrottaglie in difesa, a far coppia con Chiellini: una certezza in due, anche se l'ostacolo Real Madrid è difficilmente arginabile. Rientra pure Iaquinta, pronto a subentrare ad uno stanco Amauri (perchè togliere Del Piero stasera significherebbe inimicarsi definitivamente il popolo bianconero, a meno che la sostituzione non sia richiesta da necessità tecniche, che tradotto significa "che Del Piero può essere cambiato per infortunio o per cagate-tecniche", il che pare difficile). Dopo due settimane di riflessione e spero di lauti pranzi e cene, dovrebbe fare il suo rientro Sissoko. Per rientro intendo tornare a giocare così come ci ha fatto vedere da gennaio 2008 a giugno 2008. Non ce la fa Camoranesi, un peccato davvero.

E allora stiamo leggermente meglio di Napoli, e questo leggermente assume proporzioni immense considerando la panchina che Ranieri aveva a disposizione nella trasferta partenopea.  Lo stimolo Real è immenso, la condizione precaria, la testa sembra svuotata o scarica o stanca. Certo è che la scossa può arrivare solo da due giocatori: Nedved e Del Piero. Sin sul pullman, dentro lo spogliatoio, nel corridoio che porta al campo. Sono loro i maggiori indiziati per caricare i compagni, per caricarsi ancora una volta il terribile peso delle responsabilità di una storia ultracentenaria e per mostrare una via d'uscita a tutto l'ambiente.

Francamente, stasera da tifoso mi aspetto una reazione d'orgoglio. Non mi aspetto il risultato. Sarebbe sciocco dire cosa andrebbe bene. Mi aspetto, o forse spero di vedere, una squadra che non ha paura di giocare a calcio, che cerca di ragionare con la palla ai piedi, dove i giocatori si aiutano l'un l'altro, dove si corre fino a rimanere senza fiato. Poi è naturale che il Real 99 su 100 stasera vince. E può anche vincere con un risultato largo. Dove sta la novità? L'importante è recuperare il cuore Juve, quello che non ti fa mollare mai.

Il problema di questo periodo è infatti questo: non sono le sconfitte in sè, quanto il modo di perdere. Devi correre, devi sudare con quella maglia, non puoi nè avere paura nè avere distrazioni di qualunque tipo. E' questa la principale rabbia del popolo bianconero. Da qui bisogna ripartire. Generalmente, Nedved e Del Piero non falliscono. Non devono fallire questa sera. In fondo, è una partita di calcio... o no?

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sabato 18 ottobre 2008

Napoli - Juve / Fatela voi la formazione, ora!

Sono proprio curioso di leggere i prossimi articoli, già stasera. Saranno comunque contro Ranieri? Comunque vada? Saranno contro la dirigenza? Comunque vada?


Provate voi a schierare una formazione decente stasera? Intanto di formazione stasera se ne può fare appena una, appena una! Buffon, Zebina, Legrottaglie, Mellberg, Camoranesi, Zanetti, Sissoko, Tiago, Iaquinta, Trezeguet. Non è la formazione di questa sera, ma la squadra degli infortunati. E devo dire che è pure un bel 3-4-2, manca solo un terzino sinistro. Fatela voi allora la formazione stasera. Che colpa ne ha Ranieri, lo stesso che ha giocato un precampionato quasi perfetto? Lo stesso che l'anno scorso ha portato in Champions una rosa da metà classifica.

Cerchiamo di fare i seri. Totoallenatore, cazzate varie sul fatto di licenziare il tecnico. Meno male che i dirigenti sono seri. Ha fatto bene Cobolli Gigli a lamentarsi delle critiche ricevute, ha fatto bene ad attenzionare il contrasto fra il progetto Juve e il giocattolo-inter. Ha fatto bene a ricordare come la Juve di Cobolli non è come l'inter di moratti.

E nella settimana in cui la dirigenza è stata oggetto di critiche feroci e completamente insensate, Jean Claude Blanc ha siglato l'ennesimo contratto importante: rinnovo praticamente a vita per Sebastian Giovinco, mostrando ancora una volta la forza di questa società. Le condizioni le ha stabilite la Juve, Giovinco-ma-soprattutto-i-suoi-procuratori si sono adeguati, quindi la Juve ha fatto un regalino a Giovinco. Contratto fino al 2013, si parte da 750mila euro e si giungerà a 1milione tondo tondo. Ma Giovinco deve guadagnarselo sul campo.

La stessa società si è dimostrata molto compatta: tutti uniti durante gli allenamenti, Blanc-Secco-Cobolli hanno catechizzato il gruppo per quaranta minuti. Tutti-nessuno-escluso. Perchè il problema dell'infermeria esiste, ma proprio la Juve ha dimostrato nel passato di scovare risorse incredibili nelle difficoltà. A Napoli è il momento di reagire e di giocare da Juve. Parole dette da Ranieri, ma pensate da tutti i tifosi.

E stasera ricomincia un ciclo terribili di sfide: Napoli, Real Madrid, Torino e via così. Con gli uomini contati, anche di mendo considerando la non perfetta forma di Del Piero.

Formazione dunque scontata:

Manninger; Molinaro, Chiellini, Knezevic, Grygera; Nedved, Marchisio, Poulsen, Salihamidzic; Del Piero, Amauri

La panchina è quella che stupisce di più: siamo a corto di uomini, quindi a sedere accanto a Ranieri ci saranno Ekdal (che stasera potrebbe esordire), Fausto Rossi (perchè non buttarlo nella mischia ricordando che è stata la vera rivelazione del precampionato?) e Ariaudo, poi Giovinco, De Ceglie e Marchionni (i probabili uomini-cambio di stasera).

Chi vuole Ranieri fuori da questa Juve sin da subito è pregato di non guardare la partita stasera. Su Rete4 fanno un bel film con George Clooney, godetevi quello e lasciate il tifo a chi davvero ha il cuore bianconero. Queste pagliacciate lasciatele agli intertristi. Per favore! 

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lunedì 6 ottobre 2008

Crisi? Ma siamo seri

A mente fredda i ragionamenti sono lucidi. E il ragionamento, l'unico possibile, in questo periodo è il seguente.


A Ranieri serviva tempo per amalgamare un bel gruppo di giocatori. Per ogni ruolo ha chiesto un doppione e l'ha ottenuto. Quattro giocatori di fascia per la difesa, altrettanti per il centrocampo. Quattro difensori centrali e quattro centrocampisti centrali. Quattro punte. Addirittura tre portieri. Una rosa di buon livello, perchè chi pensa di paragonare questa rosa a quella di tre anni fa è pregato di recarsi d'urgenza alla neuro più vicina. E chi considera questa rosa insufficiente per la Juve, dimentica Morattopoli, dimentica la Serie B, dimentica il fatto che Ibra, Vieira, Zambrotta, Cannavaro, Mutu etc etc erano nostri giocatori. Ma il passato è passato, bisogna guardare al presente e al futuro.

Bene, cominciamo col presente. Oggi la situazione è la seguente. Infortuni e calo di forma generale impongono pazienza e calma. Le gambe sono pesanti per via di una preparazione affrettata e pesante: c'era da superare i preliminari di Champions. Mi pare di aver letto tante cose positive sul precampionato della Juve. Quando Ranieri poteva permettersi di far debuttare tanti giovanotti a fianco dei campioni e stravincere match e confronti. Quando cioè la squadra era al completo e in una buona condizione fisica. Oggi non c'è più quell'abbondanza e non c'è più la condizione fisica. Mancavano Trezeguet, Chiellini, Legrottaglie, Zebina, Zanetti, Iaquinta. Se aggiungete il fuori forma di Nedved, Camoranesi e Del Piero otterrete un unico risultato: la sconfitta contro un Palermo che con Ballardini ha messo le ali. Indietro non si guarda: contro il Catania la palla non voleva proprio entrare (emblematica l'azione delle due traverse in meno di 20 secondi), mentre contro lo Zenit gli uomini più in forma (Iaquinta, De Ceglie, Marchisio, Giovinco) hanno dimostrato di poter reagire bene alle difficoltà. Ma oggi c'è da fare i conti con la situazione sottolineata poche righe sopra: infortunati, calo di condizione.

Sfido chiunque a trovare una formazione adeguata per la Juve di ieri. Mellberg-Knezevic e Mellberg si fa male. Buffon con le fasce e al rientro, Del Piero e Amauri stanchi, Giovinco con qualche allenamento di meno (ma non è lui che si è fatto male). Inoltre, sono proprio curioso di sapere quali erano i titoli oggi se a Del Piero fosse stato concesso il rigore (poco prima del 2-1 rosanero). Ma è un bene che non ce l'abbiano dato. Adesso e solo adesso si può capire se questa Juve ha le palle per reagire.

C'è la sosta, mai opportuna come in questo momento. Andranno via 14 giocatori (Chiellini e Buffon dovrebbero però rientrare in fretta), il resto saranno per lo più in farmacia e in palestra. Si torna a giocare il 18 ottobre, di sera, contro il Napoli di Lavezzi e Hamsik. Poi c'è il Real Madrid e quindi la Roma, il ritorno col Real e il derby. In condizioni ottime, quanti punti pensereste siano sufficienti per giudicare positiva la situazione della Juve? E in una condizione pessima in cui siamo adesso, questa domanda ha ancora senso?

Chi risponde di sì è pregato di recarsi alla neuro più vicina. Chi sta cercando una risposta è pregato di prendersi uno stop dal calcio-tifato e passare magari a qualche libro di narrativa interessante. Viceversa, armatevi di pazienza: questa è la nostra Juve, va coccolata. Sparare a zero su tutto e tutti è fin troppo facile, fin troppo facile. In Italia poi siamo maestri. Il difficile è capire. In Italia non ci riusciamo mai.

Col cuore, uno juventino vero.

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domenica 5 ottobre 2008

Juventus-Palermo 1-2

Basta sedersi tutti attorno ad un tavolo e chiarirsi le idee. Se qualcuno ha perso la voglia di correre (non lottare, ma proprio correre) lo dice e si accomoda in tribuna, gli altri (da Ekdal che darebbe un grosso contributo, o Rossi che sulla fascia farebbe sicuramente meglio degli attuali Nedved e Camoranesi) a spaccarsi la schiena appresso ai palloni e avversari.


A stupire non è la sconfitta in sè (perchè se quel rigore su Del Piero...) quanto la mancanza di corsa. Si salvano solo Giovinco e Marchisio, due che dovrebbero imparare e invece danno lezioni. Senza anima Alex Del Piero, stanco Amauri, Sissoko è solo il fratello di quello che abbiamo acquistato a gennaio.

La sosta arriva nel momento più opportuno. Serve fare chiarezza, molta chiarezza. I tifosi, quelli VERI, non vogliono vittorie, ma partite giocate col cuore, con la grinta. Se cuore e grinta mancano, sono dolori per tutti. Dispiace pure non aver sentito fischi umiliati all'uscita dal campo. Per questa Juve i fischi servono, servono per far uscire le p***e.

La svolta può arrivare solo da un uomo: Cristiano Zanetti. Col recupero di Chiellini e Zebina e col riposo di Camoranesi e Nedved e Del Piero (che non deve andare in Nazionale, ma restare a Vinovo a sgobbare perchè lui più di tutti ha insegnato che il lavoro alla fine paga sempre) sarà un'altra Juve. Anche perchè, più brutta di questa...

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Juventus-Palermo / Prepartita

Formazione ufficiale della Juve:


Buffon
Molinaro, Chiellini, Mellberg, Grygera
Giovinco, Sissoko, Poulsen, Camoranesi
Del Piero Amauri

Io avrei messo Giovinco a fianco di Amauri facendo una sorta di rombo offensivo con Nedved a sinistra e Camoranesi a destra un pò bassi, Giovinco trequartista e Amauri boa centrale!

In ogni caso, speriamo tutto vada bene!

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sabato 4 ottobre 2008

Tu chiamale se vuoi... defezioni

Al termine del mercato era una Juve super. Da amalgamare e compattare ma decisamente convincente. E il precampionato ha confermato la bontà della rosa bianconera. Forse non organizzata per vincere campionato o Champions, ma certamente una squadra quadrata e forte.


Contro il Palermo i problemi sono i seguenti: Trezeguet infortunato, Buffon al rientro, Legrottaglie ko, Chiellini in forte dubbio, Giovinco in dubbio, Del Piero fuori forma, Iaquinta ko, Zanetti ko, Zebina ko, Sissoko in ripresa, Poulsen acciaccato/stanco. Con tutta la buona volontà: ma come si può criticare Ranieri qualunque risultato ottenga domenica?

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venerdì 3 ottobre 2008

Un'ambulanza per Nocerino

E' stato utilissimo l'anno scorso, una sorpresa. Una sorpresona. Dalla Triestina alla Juventus. Dalla Serie B alla conquista della zona Champions. Dalle trasferte a Frosinone, Crotone e Vicenza alle trasferte contro Milan, Roma, Lazio. Accanto a Cristiano Zanetti, Del Piero, Buffon, Trezeguet, Nedved, Camoranesi. Diventato capitano della spedizione olimpica. Tutto questo merito della Juve e di Mr Ranieri che ha avuto il coraggio di scommettere su Antonio Nocerino, contro la stampa e mettendo a sedere i due acquisti Almiron e Tiago. Da quarta scelta di centrocampo a seconda scelta. Titolare per buona parte della stagione. Poi arrivò Sissoko che diede una sterzata decisiva alla vicenda Juve. E la legge del calcio. E' così che va il calcio. Poi d'estate la Juve va alla caccia di un bomber, di un attaccante in grado di completare il più forte reparto offensivo dello scorso torneo-aziendale. Il nome è Amauri, squadra proprietaria del cartellino è il Palermo. Quel matto di Zamparini vuole, ragionevolmente, non meno di 21 milioni di euro. E alla Juve serve Amauri. Tutti quei soldi non possono essere investiti. E allora l'operazione deve prevedere per forza di cose una contropartita tecnica. Dopo una stagione esaltante torna a casa Claudio Marchisio. Torna a casa per giocare, insieme ad un acquisto a centrocampo (sarà Poulsen). E quindi la Juve fa una conta semplice: Zanetti, Poulsen, Sissoko, Marchisio, Tiago, Nocerino. Due sono di troppo: Tiago e Nocerino. Tiago finirà per rimanere per sua scelta. Nocerino è inserito come contropartita tecnica nell'affare Amauri. Non c'è posto per lui alla Juve: Poulsen, Marchisio e Sissoko offrono più affidabilità e qualità del napoletano. Ranieri dà il via libera all'operazione. Nocerino accetta e si  traferisce a Palermo.


E' una storia come tante. Inevitabile. Doveva andare così. Non è normale che Nocerino rilasci le dichiarazioni che ha dichiarato alla stampa. Perchè buttare fango sulla Juve è fin troppo facile e non è più nemmeno divertente: molti hanno perso il gusto. Cercare di farsi passare per una vittima è semplicemente ridicolo. Se Nocerino è dove si ritrova adesso (cioè in Serie A, a Palermo e nel giro della nazionale maggiore) lo devo alla Juve e a Ranieri. A questo punto, dopo simili dichiarazioni bisogna dare ancora una volta ragione a Secco e Ranieri: non era uomo da Juve. Nocerino lo ha confermato in pieno! Assenza di stile, rischia di inimicarsi tifosi che gli hanno voluto bene, facendogli sentire tanto affetto. Che non si aspetti applausi o striscioni quando verrà a giocare a Torino: solo fischi. Ma tanti, proprio tanti. Rispetto al rispetto, e Nocerino non ne ha avuto per la squadra che lo ha lanciato.

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mercoledì 1 ottobre 2008

Bate Borisov - Juventus 2-2

E' finita bene o male? Chi si aspettava la vittoria, e vittoria doveva essere, è rimasto certamente deluso. Ma chi la partita l'ha vista in tv può dirsi soddisfatto. Non totalmente, ma questa squadra sembra si sia rialzata, o abbia cominciato a rialzarsi. Merito di Ranieri, di Giovinco e di Iaquinta.


La Juve non sta bene: Poulsen resta a casa, Zanetti è prossimo al rientro, ormai fuori da 2 mesi, Zebina ai box, Buffon sul divano, Trezeguet assente fino a gennaio. Pronti e via si fa male pure Legrottaglie: secondo errore della serata, dopo una partenza clamorosamente lenta. Andiamo con ordine.

Dopo la batosta di Marassi (pareggio? No, brutta sconfitta nel gioco) ci si aspettava una Juve incazzata, vogliosa del risultato e di una buona prestazione. Invece quelli del Bate fanno la Juve e la Juve trema. Questo per trenta minuti. E' vero poi che i gol incassati sono semplici situazioni. Uno come Legrottaglie dovrebbe sapere cosa si rischia a giocare senza esserne in condizione. Dopo soli 3 minuti subisce un colpo: è costretto a uscire ma resiste. Chiede il cambio che l'arbitro inspiegabilmente non gli concede. Stai male? Buttati a terra. Invece Nick prosegue, sbaglia a fare la diagonale e la Juve è sotto al diciassettesimo minuto di gioco. Knezevic debutta in una situazione incredibile: Juve sotto nel gioco, nel punteggio e nel morale. Ma il croato sarà autore di una prestazione maiuscola: tosto, grintoso, senza sbavature. Il secondo gol arriva con un colpo di testa più fortunoso che voluto: Manninger pare incolpevole. E comunque Popeye Manninger ci salverà proprio nei minuti finali con una buona parata.

Al minuto 30 la Juve si sveglia. La carica la suona Sissoko che decide di menare e correre finalmente per due (il periodo del Ramadan dovrebbe terminare, o no?) e soprattutto Giovinco. Su Del Piero ho molto da dire e lo farò a breve. Il piccolo talento accende quasi tutte le azioni offensive. Da solo riesce ad allungare la Juve portando palla, accentrandosi e servendo ottimi assist. Per Iaquinta è spalla preziosissima. Da un suo cross nasce il primo gol di Vincenzone: stacco di testa e palla sotto la traversa. La Juve si è svegliata e da lì in poi si vedrà una buona squadra, in netta ripresa: sia fisica che psicologica. In realtà credo il problema principale sia proprio nella testa dei giocatori: non è facile iniziare una stagione sapendo di non poter fallire, addirittura con la stampa e i tifosi che chiedono qualche vittoria di prestigio. Credo bisogna pensare partita dopo partita: guardare ai match più che alle competizioni, così si distoglie l'attenzione su obiettivi lontani, troppo lontani sia per data (il campionato finisce a giugno, la champions potrebbe già finire a dicembre) sia per qualità (la Juve deve ancora crescere tanto per puntare seriamente ad una vittoria di prestigio, è importante capirlo!). Dicevamo di Iaquinta. Mette dentro l'1-1 e la Juve si sveglia.

Camoranesi non è al top e allora Nedved è costretto ad accentrarsi. Grygera gioca una partita accorta e dal mio punto di vista è intelligente: il fiato inizia ad essere corto dopo averle giocate tutte e pensa più a difendere che ad attaccare, anche perchè da quelle parti il Bate spinge parecchio. Sulla sinistra De Ceglie, anni 21, è autore di buone discese, ottimi anticipi e chiusure efficaci. Il giovanotto sta crescendo in fase difensiva: certo un pò di defezioni potrebbero costare care, ma gli si deve dare il tempo di crescere, di accumulare esperienza. Certo è che con lui sul binario di sinistra la Juve guadagna molto rispetto ad uno spento Molinaro. Del Piero è alla costante ricerca della giocata personale: antepone i suoi obiettivi a quelli della Juve e questo fatto la Juve lo sta pagando amaramente. Ma ne riparlerò a breve. E allora l'unico che può dare il cambio di ritmo resta Giovinco. Palla alla Formica Atomica e quel che succede succede. E succede per esempio che Nedved si ritrova davanti il portiere: botta raso-terra ma il portiere respinge. Poi ancora Giovinco che manda avanti Del Piero che tiraccia fuori. Quando il primo tempo sembra concludersi col 2-1 per i padroni di casa, ecco l'ennesima invenzione. Dribbling a centrocampo, Giovinco si accentra e inventa un corridoio magnifico per Iaquinta. Il centravanti avanza e infila sotto le gambe il portiere avversario. In un quarto d'ora la Juve col talento più cristallino che si ritrova in rosa cambia rotta alla stagione: due gol mai arrivati nelle precedenti sei partite, finalmente un gioco offensivo davvero offensivo, finalmente tanta qualità a centrocampo. E peccato che Camoranesi non è in forma e lascerà il posto a Marchisio.

La Juve compie un piccolo miracolo: sotto 2-0, all'intervallo la partita è riequilibrata. E l'inerzia è tutta a favore dei bianconeri. La sfuriata del Bate è durata appena 30 minuti.

Ranieri inserisce Marchisio e la mossa è perfetta: più equilibrio a centrocampo, molto ordine con il giovane centrocampista capace di aggredire e far ripartire la squadra. Buoni lanci, ottimo dialogo con gli uomini di fascia. In attesa di Zanetti sembra proprio lui l'uomo d'ordine dei bianconeri. Giovinco parte ancora largo a destra ma si accentra spesso. E quando lo fa sono dolori. Uno-due con Del Piero e quest'ultimo calcia a lato. Palla a Nedved che scarica sui pugni del portiere. Palla a Iaquinta che spreca. Poi Grygera lancia Del Piero che arriva un pò in ritardo: occasione sprecata. Intanto Amauri si riscalda. Chi guarda da casa lancia immediatamente una preghiera: no, ti prego, non fare uscire Giovinco. Ranieri lo terrà in campo: troppo importante la Formica Atomica per questa Juve, come dirà lo stesso Ranieri al termine del match, ma soprattutto come diranno i suoi compagni Legrottaglie e Iaquinta. Risultato finale: 2-2, buono tutto sommato. La Juve va a 4 punti nel girone, insegue il Real a 6. Proprio il Bate è fermo ad un punto e sorprendentemente lo Zenit è fermo a zero. Adesso due sfide affascinanti quanto decisive contro i blancos.

Ranieri cambia ancora, confermando la situazione non buona della rosa bianconera. Troppo scarichi fisicamente o mentalmente? E così il mister sta cercando soluzioni per tamponare l'emergenza. La sosta arriva nel momento più opportuno. Dovrebbe rientrare Zanetti, sicuramente lo farà Buffon. Poulsen e Sissoko possono rifiatare, Giovinco può imparare con calma i nuovi schemi e le nuove posizioni in campo.

Capitolo Del Piero. Nessuno si sognerebbe mai di criticare il capitano dei capitani gratuitamente, senza buona ragione. Invece qui le ragioni esistono, e sono più di una. Come ripetuto mille volte: se un giocatore non sta bene fisicamente non può giocare. Soprattutto se hai alternative validissime (Giovinco, Iaquinta, Amauri). Magari ti potresti affidare a Del Piero negli ultimi venti minuti, quando le squadre sono un pò stanche. Ma soprattutto, la cosa che più stupisce è la seguente: Del Piero ha lanciato una sfida al mondo intero. Deve stupire ancora, a 34 anni. E rischia di anteporre le proprie ragioni a quelle ben più importanti della Juve. Lo fa non dialogando a dovere con gli attaccanti (Iaquinta ieri è andato molto vicino all'insulto, mentre Giovinco mostra estremo rispetto per le gerarchie nello spogliatoio, ma un paio di "vaffa" potrebbe pure dirli anche lui). Lo fa quando cerca la giocata spettacolare invece della giocata concreta. Lo ricercando un gol che non arriva e magari potrebbe essere più utile far arrivare al gol i compagni: come ha fatto Giovinco in più di una occasione. Insomma: se Del Piero non sta bene diventa un personaggio ingombrante. E per un pò va tenuto a riposo.
Il Del Piero in forma non ha eguali nel mondo: come lui mai nessuno è stato decisivo. Sia nel gioco che per la personalità in campo e fuori. Ma se non sta bene, inutile insistere. Basta dare spazio agli altri e aspettarlo.

Un certo Fabio Capello fece proprio così. Lo tenne in panchina preferendogli perfino Zalayeta (e intanto però il panterone segnava), ma quando poi Alex dimostrò di essere tornato al 100% il posto fu suo e la Juve iniziò a volare (remember San Siro: punizione contro l'intertriste e rovesciata contro il Milan nella partita scudetto). Se Ranieri insiste col capitano rischia di perdere per strada tanti preziosi punti. Perchè Iaquinta dimostra di poter dare tantissimo alla causa bianconera. Perchè Amauri, con l'assenza di Trezeguet, diventa fondamentale in zona gol. Perchè a questo Giovinco proprio non si può rinunciare. Perchè i pareggi contro Catania e Sampdoria rischiano di pesare come macigni quando a giugno si tireranno le somme di una stagione partita maluccio.

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martedì 30 settembre 2008

Bate - Juventus / Prepartita e riflessione

Le parole di Nicola Legrottaglie, sempre più uomo di fiducia dello spogliatoio, sono precise, intelligenti e quanto mai vere: "In questa situazione strana, il gioco della Juve è come un coperta corta: o giochiamo per non prendere gol e rischiamo di non segnarne nemmeno uno, oppure giochiamo all'attacco rischiando in difesa." L'idea è chiara: la Juve non sta bene. Non sta bene nei suoi uomini chiave: Buffon fuori, Trezeguet ne avrà fino a gennaio, Del Piero in calo vistoso di condizione, Camoranesi fuori forma, Zanetti eterno infortunato. Il nuovo acquisto Poulsen fatica a trovare la giusta forma e soffre di dolorini misteriosi: Ranieri assicura che sarà al top dopo la sosta. Sissoko soffre il Ramadan e va rispettato.


Detta così la situazione non è tra le più felici, però la grande forza della Juve è stata sempre quella di far fronte alle difficoltà con carattere e affidandosi alle cosidette seconde linee. E forse stasera, finalmente, Ranieri lo ha capito e, anche se non dall'inizio, schiererà ad un certo punto la formazione che meglio è in grado di sopportare la situazione attuale della rosa bianconera.

E' questa la grande critica a Ranieri, critica feroce ma quanto mai giusta: perchè insistere su giocatori fuori forma? Perchè non rischiare?

E già questa sera andrà in campo Iaquinta, finalmente dal primo minuto. Avrà tutto il tempo per provare a trascinare la Juve alla vittoria. Le sue accelerazioni e il suo cuore sono fondamentali per la Juve, visto che Amauri non è immortale e anche lui ha bisogno di rifiatare un pò. Al suo fianco il popolo preferirebbe Giovinco, ma Ranieri insisterà con Del Piero, sperando non sia così nervoso come in campionato. Alex deve capire che se non è al 100%, a questa Juve, in questo momento, serve a poco. Inoltre, cosa poco gradita, deve togliersi di torno quest'aria di sfida col mondo intero e giocare per la squadra. I dribbling in più e le giocate a volte sono superflue e fini a se stesse, non certo utili alla squadra. Prima lo capisce, meglio è.

In ogni caso Giovinco entrerà nella ripresa, e speriamo non a 2 minuti dalla fine. A centrocampo giocano i superstiti. Da sinistra a destra: Nedved, Sissoko, Marchisio, Camoranesi. Marchionni si è giocato la fiducia con la brutta prestazione di Catania: mai un'accelerazione, eslusa quella che ha portato al gol, mai nel vivo del gioco. Ekdal aspetterà ancora in panca, o forse in tribuna. Ed è un vero peccato: nel precampionato è stata la sorpresa più bella. Personalità, geometrie, qualità. Quella che servirebbe in campo questa sera. Perchè non rischiarlo al posto di Sissoko? E' inutile poi vederlo giocare in Coppa Italia: va visto in campionato, va visto nelle partite vere. La difesa è l'unica nota positiva di questa Juve. In sei partite solo due errori, gravi ma solo due: Mellberg su Gilardino alla prima di campionato costato il gol del pareggio, lo scivolone di Chiellini contro il Catania costato anche lì il pari. Quattro punti buttati via (9 + 4 = 13, cioè in testa alla classifica, ma questo è fantacalcio anche se rende bene l'idea di un campionato stranissimo da decifrare e capire). Quindi difesa scontata, da sinistra a destra: De Ceglie, Chiellini, Legrottaglie, Grygera. Molinaro si è giocato definitivamente il posto per questo inizio di stagione: errori su errori, molto gravi e ingenui, cattiva forma, indovina un cross su dieci, sbaglia appoggi. Che gli succede? E' la tensione di non avere il posto assicurato? Se la risposta a questa domanda è sì, allora la dirigenza Juve farebbe bene a cercare un sostituto di De Ceglie. Perchè il giovanotto dalla sinistra non si schioda, perchè è il futuro di quella fascia, perchè ha ancora ampi margini di miglioramento (fisici e tecnici, ma soprattutto tattici). Perchè uno che soffre la concorrenza, alla Juve non può stare. Molinaro è stato avvisato dai tifosi, e credo pure dal tecnico: i fischi dell'Olimpico sono rari e sono un segnale importante. Le prestazioni di Molinaro e due sue sostituzioni sono state accompagnate da fischi: un motivo ci sarà o no!

Una bella novità è rappresentata da Manninger: forse è uno dei più forti secondi portieri dopo Rampulla nella storia della Juve. Sicuro, grintoso (si è permesso, a ragione, di sgridare con forza Chiellini e Molinaro a Marassi dimostrando personalità). Senza Buffon la Juve è comunque più tranquilla rispetto al passato. 

Detto di Iaquinta e Del Piero, detto che in panca Amauri è più che una garanzia, passiamo a chi in panca siede e da lì può alzarsi per entrare in campo. Il principale indiziato è Giovinco: al posto di Alex o di uno dei due esterni di centrocampo. Il secondo principale indiziato è Molinaro (ahimè!) per dar fiato a De Ceglie. Il terzo principale indiziato è Salihamidzic al posto di Grygera: il ceco è l'uomo che ha giocato più minuti in difesa e va fatto riposare. Pesa tantissimo l'assenza di Zebina. Attenzione pure alla sopresa: se Sissoko non dovesse finire la partita Ranieri potrebbe optare per un tridente oppure ripescare Tiago. Quanto servono alla Juve le sue geometrie, ma Tiago sembra proprio non averne. Entra, tante smorfie di grinta e rabbia in faccia ma le gambe sembrano non accompagnare tali atteggiamenti. E' ormai trascorso un anno dal suo arrivo alla Juve. Se si sblocca la Juve... una frase troppe volte pronunciata. Non ci crede più nessuno, forse nemmeno lui. Quarto indiziato: Marchionni. Se Camoranesi è stanco toccherebbe a lui scardinare le difese avversarie con la sua velocità e la sua capacità di saltare l'uomo. Ma Marchionni non è riuscito ad esplodere con la maglia bianconera. E' un altro su cui la Juve dovrebbe riflettere: o si sblocca o è meglio cercare alternative sul mercato.

In definitiva, proprio nell'anno in cui i tifosi chiedono tanto a questa squadra, nella rosa bianconera scopriamo tanti dubbi e tanti buchi. E scopriamo pure un tecnico cocciuto, testardo. Ora: per esperienza personale, so che la testardaggine, quando rivolta nel verso positivo delle ascisse (modo molto strano per dire: quando la testardaggine significa pure ambizione e voglia di tagliare il traguardo), è un'ottima spinta verso il successo (che non significa vincere la Champions o lo scudetto, ma fare bene in entrambe le competizioni). Speriamo sia vero anche stavolta.

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lunedì 29 settembre 2008

Lettera aperta contro i procuratori sul caso Giovinco

Credo fermamente che i procuratori andrebbero aboliti o quasi, senza dubbio ridimensionati nei ruoli e nei poteri. Possibile mai che un uomo grande e vaccinato che fa il calciatore non possa discutere tranquillamente con i presidenti, gli amministratori e le società senza l'intermediazione di questa gentaglia. Il grande male del calcio è da ricercarsi nello sporco lavoro che fanno i procuratori ai quali interessa soltanto che i propri assistiti cambino il più velocemente e frequentemente squadre e contratti, così da guadagnarci maggiormente. Fossi calciatore mi affiderei al mio buon cuore e imporrei la mia personalità: sono sicuro che i miei interessi e quelli dei procuratori non combacerebbero. Il caso Giovinco mi sconcerta: il buon Sebastian vuole rimanere alla Juve e credo pure che un ragazzino di 21 anni che sta assaggiando in questo anno il grande calcio non badi tanto alle cifre sul contratto, quanto al fatto di essere utilizzato e allenato come si deve. E mi pare che la Juve abbia fatto tanto per i propri giovani. Ora, se la scuderia Pasqualin la finisse di creare ostacoli tra Giovinco e la Juve sarebbe un bene per tutti, sopratutto per il grande talento bianconero. Credo pure che la soluzione migliore per Giovinco sia la seguente: affidi la sua procura al padre, è la persona migliore per seguirlo e consigliarlo dal punto di vista umano. Dal punto di vista professionale Giovinco ha già dimostrato di saperci fare. Infine: cifre alte distolgono l'attenzione da quello che è uno sport fantastico e basato sul sacrificio. Guadagnare tutti quei soldi per correre appresso ad un pallone potrebbero farti passare la voglia di fare i sacrifici. Questo è l'altro grandissimo male del calcio, e il motivo per cui tanti appassionati hanno abbandonato passione e telecomandi. Un peccato davvero.

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domenica 28 settembre 2008

Mourinho contro il calcio italiano

Prima spara a zero su Ranieri: francamente, non capisco perchè esternare così clamorosamente un rapporto mai sbocciato. Alla luce del fatto che Ranieri tende costantemente a sottilizzare e a buttare tutto sull'ironia, come è giusto che sia. Poi prende di mira Beretta, reo di aver espresso il desiderio di conoscere il commento del portoghese su una partita, Lecce-Inter, che aveva visto la squadra del sud protagonista.


Più che Special One questo qui da proprio l'impressione di essere un Cogli-One. Doti tecniche eccellenti, dimostrate col Porto e un pò meno col Chelsea (negli anni bui di Arsenal e Manchester vincere i due campionati con quella rosa là era il minimo, la Champions ha invece dimostrato altre cosette e proprio per la Champions Mourinho ha abbandonato la barca). Doti umane da rivedere. Ora, va bene essersi creato un personaggio da fumetto: l'uomo grigio che piace a chi tifa a favore e che sta antipatico a chi tifa contro, l'uomo rude con la faccia tosta (traduzione: faccia-da-ca**o). In perfetto stile Intertriste.

Scagliarsi contro la gente è fin troppo facile e qui in Italia ha trovato il terreno ideale. Il nostro è un paese dove chiunque può sparare a zero su chiunque altro, senza pagare nulla, rischiando praticamente zero. In più, se fai parte della scuderia Moratti-Tronchetti Provera-Guido Rossi, allora la tua protezione è assoluta: fai quello che vuoi e non verrai mai punito.

Detto questo, il desiderio di un calcio italiano in profonda crisi, l'unica cosa su cui Mourinho ha ragione, è vedere sana sportività (tipo le battutine di Ranieri e i discorsi pacati e intelligenti di Prandelli e Ancelotti, oltre che i desideri casti di Beretta) e sentir parlare i protagonisti con lucidità, all'insegna della lealtà verbale prima che sportiva. Vanno bene i proclami di Ancelotti e Galliani, vanno bene i discorsi di minimo-moratti e Cobolli Gigli, lo sfogo di Prandelli, l'inno di Delio Rossi e Reja. Ma le conferenze stampa di Mourinho proprio no. Che faccia parlare Baresi, fin qui l'unico a poter sopportare le domande dei giornalisti.

Prima c'era Moggi che con la sua carica ironica e quella vena velenosa aveva fatto innamorare i giornalisti e gli juventini e attirato contro tutti gli altri. Questo portoghese attira solo cattiverie gratuite e rischia di far degenerare incontri, interviste ("Se volete vi faccio un disegnino" lo dicono i bambini per scherzo, non gli adulti in conferenza stampa) e partite. Anche e soprattutto per il bene degli intertristi, perchè non-volesse-il-cielo l'intertriste non dovesse vincere l'ottavo scudetto consecutivo...

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sabato 27 settembre 2008

Sampdoria-Juventus 0-0

Si può dire tutto su questa partita e stilare tutte le pagelle che volete. La sostanza è una e una soltanto: Claudio Ranieri è impazzito. Intontito, rincretinito. Il potenziale della Juve dalla metà campo in su è strepitoso. A patto che il mister schieri chi merita di essere schierato. "Camoranesi è pronto" dichiara alla vigilia Claudio Ranieri, dimenticando però di aggiungere che Camo era pronto per il calcio balilla: lento, svogliato, poco reattivo, poco fiato. Andava fatto riposare per martedì. Alex Del Piero in campo non serviva: lento e svogliato, troppo nervoso e non si capisce il perchè. Se fisicamente non sta bene va tenuto in panchina. Come faceva un certo Fabio Capello quando vinse due scudetti consecutivi, o come ha fatto Marcello Lippi ai mondiali 2006. In panca per la trasferta di Genova c'erano De Ceglie, Iaquinta e Giovinco. Almeno due di questi doveva metterli sin da subito. L'unico imprescindibile è Amauri , ma non si può pensare che il Carroarmato brasiliano risolva le partite da solo.


C'è dunque un problema-Ranieri in squadra. Tenere lontano dal campo l'unico uomo che può darci il cambio di passo e le invenzioni è più che un delitto: Giovinco va messo in campo e basta, come ha fatto il Barcelona con Messi. E non si capisce perchè Nedved deve giocare per forza tutte le partite quando il contributo che darebbe una partita sì e una no potrebbe essere fondamentale. Cioè: se è questo il Nedved che dobbiamo vedere, allora meglio schierare appunto Giovinco o fare un centrocampo più tosto con Marchisio sul centro-sinistra. Passiamo al centrocampo. Ma se Sissoko è stanco e Poulsen soffre fisicamente, perchè non provare qualcosa di diverso? Tipo Marchisio (sinistra) + Salihamidzic (destra) + Ekdal (centro) bassi e Camoranesi a spaziare in mezzo (così corre meno e sta più vicino agli attaccanti). Nel precampionato abbiamo stupito tutti puntando sulla velocità, freschezza e ali forti e tecniche. E soprattutto abbiamo puntato su Rossi e Ekdal: perchè non buttarli nella mischia visto che gli altri hanno bisogno di riposo? Mancano le palle per farlo: si ha Giovinco che l'Arsenal schiererebbe sempre e noi gli facciamo giocare una partita su cinque, facciamo rientrare Marchisio per creare la diga in mezzo e lo teniamo in panca, Molinaro non regge e De Ceglie resta seduto.

Ultima critica: i cambi sono tardivi. Al minuto 80 un giocatore non può cambiare più nulla, anche psicologicamente si ritrova piuttosto scarico. E subentra il nervosismo.

Ora: visto che martedì c'è la Champions, se Ranieri insiste su un Del Piero scarico e un Molinaro in netta difficoltà psicologica e tiene fermo Giovinco... mettiamoci buoni buoni sul divano perchè quest'anno prenderemo tante di quelle batoste che la storia vecchia e recente sarà solo un lontano, lontanissimo ricordo. E già vedo un Marcello che nel Settembre 2010 firma per la terza volta un contratto con la Juve. Altrimenti, se dobbiamo crescere così, tanto vale far rientrare Antonio Conte: la Juve in mano agli juventini. Eccheccazzo!!!

La sostanza ultima è anche la più logica: questa Juve non può vincere nulla più dei trofei estivi. Ma non è l'ambizione che manca, è la pochezza di idee di un tecnico che clamorosamente delude. E delude moltissimo. Ripeto: con questi giocatori la Juve può variare assetti tattici e modo di giocare. Se però dobbiamo continuare con la riconoscenza e con le gerarchie di nomi si va molto poco lontano. E l'esempio lampante lo ha dato per un decennio l'intertriste di minimo-moratti. Ora, se Cobolli Gigli ci fa il piacere di strigliare tecnico e squadra...

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giovedì 17 luglio 2008

Poulsen si presenta



«La sfortuna ha voluto che alcuni episodi particolari della mia carriera siano avvenuti contro squadre italiane, ma in realtà credo che, se si guardano le altre partite che ho giocato, emergano anche altre qualità. Sono un centrocampista con attitudini difensive ed essere duro fa parte del gioco, ma credo di essere più bravo tecnicamente di quanto il pubblico italiano possa pensare. E’ vero, sono un centrocampista aggressivo, ma il fatto è che quando inizia una partita, inizia una battaglia e io voglio vincerla. Questo è il calcio.», 

firmato Christian Poulsen, uno con le palle!

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martedì 15 luglio 2008

La rosa bianconera

E siamo giunti alle conclusioni. Sì perchè con l'arrivo di Poulsen, da qui al ritorno dei preliminari di Champions, la Juve è al completo. Quasi perchè manca il secondo portiere (1milione e più per Manninger mi pare eccessivo e pure alla dirigenza), ma è un dettaglio di poco conto.


Claudio Ranieri ha costruito una squadra molto buona e solo il tempo può dare ragione al Mister. Intanto c'è da apprezzare qualcosa che non accade così spesso nelle altre società: unione di intenti, scelte concordate da tutti (mi viene da pensare ai mille acquisti dell'inter per voglia di moratti o del cugino, o addirittura del vicino di casa che aveva un pallino e l'inter lo acquistava...). Rischio e responsabilità: due grosse parole che Ranieri ha deciso di sposare in pieno. E io sono contento. Di tutto, soprattutto della campagna acquisti che i giornalacci tendono a definire un crack. Riepilogo brevemente allora.

La Juve vanta la seconda miglior difesa del campionato e dei due difensori a più alto rendimento (se le statistiche valgono per gli altri, non vedo perchè non devono valere per Nick Legrottaglie e Chiellini, quest'ultimo miglior giocatore italiano del torneo Europeo). A cui si aggiungono Mellberg (tanta forza ed esperienza, c'è da valutarlo in campionato e ci sarà tempo) e Knezevic (che molti pensano debba partire titolare e invece è uno di quei rincalzi buoni che siederanno spesso in panchina e a cui, in emergenza, ci si può affidare, quindi non vedo il problema, per di più è un nazionale croato). Sulle fasce la copertura è totale: le coppie Grygera-Zebina e Molinaro-De Ceglie sembrano perfette. Il giusto mix di esperienza, forza, incoscienza e spinta. C'è da svezzare De Ceglie ma col campionato fatto l'anno scorso (nella stessa posizione e con gli stessi risultati del Molinaro senese...) siamo già a buon punto. Inutile poi la soddisfazione di schierare i propri giovanotti, questo la gente fatica a capirlo ma deve abituarsi a farlo.

Passiamo al centrocampo. Appena arrivato molti tifosi volevano strappare l'abbonamento allo stadio e tanti giornalacci riducevano le possibilità della Juve a disputare un buon campionato. Azzeccandoci: l'arrivo di Sissoko ha permesso alla Vecchia Signora di disputare un OTTIMO campionato, dando bastonate ai varo Roma, inter e Milan o ci siamo già dimenticati??? Cristiano Zanetti è l'ennesima scommessa riuscita: abbiamo rifilato un pacco grosso come Vieira ai perdazzurri e abbiamo acquisito senza spendere un euro questo gioiellino che pochi elogiano e non capisco il perchè. Un numero di assist vincenti impressionante (andateli a contare, nello scorso campionato non c'è stato centrocampista che abbia servito più assist di Martello Zanetti, sempre che le statistiche valgano ancora...) e prestazioni da capogiro. Abbiamo fatto rientrare un 21enne che già in Serie B aveva rubato il posto a Paro (partito titolare) e perfino a Giannichedda, che con l'Empoli ha giocato quasi tutte le partite reggendo il confronto con i grandi giocatori, che è diventato pedina inamovibile della stupenda Under 21 di Casiraghi. Deve ancora migliorare, ma ha già ampiamente dimostrato di saper fare tutto: costruire, rompere, mordere. Ha tanta personalità e può dare una mano grande a questa Juve. Senza contare il fatto che ha tanta rabbia in corpo e tanto amore per questa maglia. A questi tre centrali si aggiunge Poulsen: un mito solo per il fatto di aver fatto gridare "Aiuto Mammina!" a Kaka e aver fatto fare una figura di merda colossale al sempre "difeso Totti laif-is-nau". Un mito, non ci sono altre parole. L'amore dei tifosi se lo conquisterà a furia di palloni stoppati e avversari rotti. Benvenuto Pou'!
Sulle fasce Ranieri avrà a disposizione gente come Pavel Nedved (36 anni e non sentirli), Mauro Camoranesi e Marco Marchionni. Quest'ultimo, se non si rompe può darci una grossa mano, perchè è in grado di poter giocare da esterno d'attacco. Pavel non si discute: la sua sola chioma bionda in campo è già sintomo di vittoria e battaglia vinta. Il mago-con-la-coda ha sangue argentino e come tale è un maestro di classe e furbizia: può giocare ovunque e credo che per lui Ranieri abbia in serbo una regia d'attacco. Al centro con a fianco due mastini oppure in posizione più avanzata, in una specie di rombo di centrocampo. O in un classico 4-4-2 a destra con licenza di accentrarsi. Chiedo scusa se non pronuncio la parola qualità, mi viene da piangere al solo pensare che qualcuno abbia pensato ad una Juve senza qualità. Se volete ripeto i nomi, ma continuo.

Ci sono due giocatori che non hanno ruolo, nè posizione, nè compiti precisi. Uno credo sia la chiave dei successi dello scorso campionato, uno che ha tirato il gruppo, che a furia dei suoi 7 in pagella ci ha fatto vincere molte partite. Si chiama Hasan Salihamidzic, uno di quelli che non vengono osannati sui giornalacci. Però, uno così tanto amato al suo primo anno da Juve, a quasi 32 anni, così tanto stimato dai propri compagni, deve per forza avere tante qualità. Ranieri con lui ha fatto tredici. L'ha messo a sinistra e a destra, a centrocampo o schierato terzino, perfino centrale di centrocampo. Rendimento altissimo, numero di gol soddisfacente, se non altro per il peso di quelle reti (me ne vengono in mente due fatte all'Olimpico di Torino contro il Foggia, anzi contro il milan, scusate!). In ogni caso, la sua grinta e la sua duttilità tattica sono preziosissime. L'altro giocatore è forse il talento più cristallino degli ultimi anni italiani, insieme a Giuseppe Rossi. Insieme hanno letteralmente trascinato la Piccola Italia fin dove adesso è. E chissà cosa riusciranno a combinare quest'estate a Pechino. Fisicamente assurdo (con accezione positiva, chiaramente), tecnicamente incredibile. Personalità, genio, equilibrio mentale (facile perdere il controllo delle emozioni e delle parole, le sue interviste lo fanno apparire un trentenne pieno di entusiasmo e questo gli fa onore). Non c'è un solo tifoso juventino che non abbia posto il veto ad una sua cessione anche solo in prestito. Sebastiano Giovinco è destinato a raccogliere l'eredità di Alex Del Piero, per posizione in campo e fuori. Claudio Ranieri ha deciso di riportarlo a casa e per lui, in questa prima parte di stagione, si prospetta un ruolo da comprimario con Pavel Nedved (che già solo questo gli permetterebbe di capire molto del calcio giocato). Ma credo riuscirà a ritagliarsi tanti spazi, specialmente se il Mister decide di schierare il tridente. La sua fantasia e mobilità possono essere preziose. Farà fatica forse in Champions, ma in campionato (la competizione dove Pavel Nedved probabilmente rifiaterà, dico probabilmente perchè a 36 anni non c'è giocatore che corre col suo entusiasmo e con la sua foga) certamente può giocare tanto. In più ha la qualità dei fuoriclasse, come ampiamente dimostrato ad Empoli: mette palloni da spingere dentro e con Trezeguet e Amauri ci sarà da divertirsi, e talvolta estrae dal cappello magie assolute (vedi Roma e gli altri suoi 5 gol in campionato). Allenarsi poi con certa gente (Trezeguet, Del Piero, Buffon, Camoranesi) lo aiuterà a crescere ed accumulare esperienza.

In attacco non dico nulla, faccio solo i nomi di Iaquinta, Del Piero, Trezeguet e Amauri, in ordine inverso alle preferenze di inizio stagione di Ranieri. Perchè è chiaro che Amauri è intoccabile (garantendo forza, tecnica, fantasia e gol, ed è già in forma ottima), perchè Trezeguet è imprescindibile (uno che ogni due palloni che tocca fa un gol...) e perchè il Capitano è il Capitano ma 34 anni sono 34 anni (il che non vuol dire che farà panchina ma che gli toccherà rifiatare più dello scorso anno, anche perchè in Champions i tifosi vorrebbero rivedere quelle sue parabole). A proposito, su quel canale scandaloso di Mediaset Premium è stata detta una delle bugie più colossali da un intertrista smanioso (è un giornalista che conduce una trasmissione) poi subito bocciato dai colleghi (che figuraccia): Alex Del Piero, nel lontano 1995 si inventò un movimento e tiro strano e in tutta Europa quello fu subito il gol alla Del Piero (Steaua Bucarest e Borussia Dortmund su tutti). In quel tempo, un certo Andrea Pirlo studiava per prendere la licenza media.

Chi mi dice dove manca la qualità? Si può fare tutto. 4-4-2 con cerniera di centrocampo e qualità sulle fasce. 4-3-3 con diga centrale e i tre tenori là davanti. Rombo di centrocampo con Giovinco o Del Piero o Camoranesi regista alto. 4-2-3-1 con due mastini, una punta e tre mezze punte (tipo Nedved, Camoranesi, Del Piero, o Giovinco, Camoranesi, Iaquinta etc etc). Io credo che la stampa, con tutti quei titoloni, dimostri paura di una Juve che sta tornando. Non è certamente quella di tre anni fa, ma sta tornando. Più incazzata di prima. E i tifosi devono soltanto alimentare la rabbia e l'amore per questa maglia.

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domenica 13 luglio 2008

Poulsen c'è!

Poulsen c'è. E pure Mellberg. Prende forma la nuova Juve. E sarà una Juve d'attacco. Come al solito, gli imbecilli esistono e tifano pure Juve. A molti sembrava che questa categoria era proprietà esclusiva della società di minimo-moratti, ma la natura è varia e quindi: anche gli imbecilli tifano Juve. O fanno finta di tifare Juve.


Purtroppo non sono a Pinzolo altrimenti scrivevo uno striscione da 100 metri quadri con scritto "Grazie Juve!". Col cuore. Perchè la rosa che Cobolli, Blanc, Secco e Ranieri ci stanno consegnando è di ottima qualità e quantità. Problemi di abbondanza per il mister. Alternative validissime per ogni match e per ogni periodo della stagione. Buona esperienza, tanta gioventù e talento. La corsa e il muro di Zanetti, Sissoko e Poulsen. La corsa di Molinaro, De Ceglie e Zebina. La classe pura di Giovinco, Camoranesi e Nedved. La potenza di Iaquinta, Amauri. Le certezze Del Piero, Trezeguet e Buffon. Le conferme di Chiellini, Legrottaglie, Grygera, Marchisio, Brazzo. E molti li dimentico. Ma che chiedete di più, dopo l'inferno e lo smantellamento?

Abbiamo rifilato un sacco di punti a quel Milan là. Ci hanno distrutto almeno 5 partite (da Napoli a quella con la Reggina, da Parma etc etc). Abbiamo battuto Roma, inter e Milan. Abbiamo il capocannoniere e il vice. Miglior attacco e seconda miglior difesa. Ma mi dite chi è che critica questa nuova società. Solo dei pazzi o, peggio, dei fetenti che si spacciano per tifosi.

Attenzione: un conto sono i ragionamenti e i suggerimenti, un conto le critiche feroci che fortunatamente non scalfiscono l'ambiente bianconero. Basta vedere i visi e i sorrisi di quelli che adesso si trovano a Pinzolo. La serenità mischiata alla rabbia e alla voglia di continuare a migliorare. Tipo le parole di Sissoko, il gladiatore che QUESTA DIRIGENZA CI HA REGALATO A GENNAIO. Tipo Brazzo, altro colpo autentico di Ranieri, Blanc e Secco. O vi siete già dimenticati tutto?

E poi, chi l'ha detto che i movimenti sono terminati con l'arrivo di Poulsen. Anzi, il suo è un acquisto tattico, e non nel senso calcistico del termine. Riepilogo brevemente per quelli che ragionano con una parte anatomica che qui non espliciterò. Marchisio rientrerà solo dopo le Olimpiadi: non sarà a disposizione per i preliminari di Champions. Sissoko è infortunato e potrà allenarsi in pieno solo ad inizio Agosto: non sarà al meglio per i preliminari di Champions. Resta il solo Zanetti col dubbio Tiago: il portoghese resterà e se resterà si può contare su di lui per una partita così decisiva. Premessa: io punterei su di lui, senza acquistare più nessuno, ma se vogliamo essere coerenti, serviva un nuovo centrocampista. La qualità è tutta nei piedi di Nedved (presente), Camoranesi (sarà pronto), Del Piero (inamovibile), Amauri (già pronto, anzi prontissimo). E più in là ci sarà spazio per Giovinco. Poulsen serve e servirà tantissimo.

A questo punto mi viene un dubbio: ma non è che leggete la Cazzetta-Rosa, no? Perchè se la risposta è sì, allora tutto è spiegato. E certo: leggere la Cazzetta-Rosa e pensare di capire di calcio, è come parlare con Cicciolina di verginità e il senso della vergogna!

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