sabato 27 febbraio 2010

Nuovo sito di IoJuventino

AVVISO AI NAVIGANTI

Da oggi questo blog trasloca. Il nuovo indirizzo è http://www.iojuventino.net/. Provvedete ad aggiornare pure il vostro lettore RSS facendolo puntare a IoJuventinoNet

Buona lettura a tutti, ci vediamo sul nuovo sito!

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Ottimismo Juve? E' complicato!

Non mi torna nulla, neanche un pò. Prima si parla di stangata, necessaria e legittima e basta vedere le immagini. Poi si parla di una telefonata e patti chiari fra il Presidente Disonesto e Abete. Poi arrivano due sculacciate, di quelle che dai al bambino cui vuoi un mondo di bene e non riesci proprio a punirlo. Poi, e questo è fantastico, chi viene graziato chiede uno sconto. Ai limiti della dignità umana.

In questo modo ci si accinge a seguire l'ennesima giornata di campionato. Lazio e Fiorentina si scontrano tentando di capire chi piangerà per primo al fischio finale. Il Napoli rischia tantissimo dopo le recenti dichiarazioni del Presidente "Champions arriviamo!". Il Milan deve fare i conti con Kaladze, la Juve contro Miccoli (quello che ebbe a dire la famosa "dovevano scegliere uno fra Alex e me e scelsero Alex!": ma perchè, conosci altra forma vivente in questo pianeta che avrebbe fatto la scelta opposta?) e Cavani (che ha dichiarato amore alla Juve, ma visto Amauri io ci penserei bene).

Per la Juve le cose, nonostante i recentissimi risultati, non vanno troppo bene. Zero ricambi e infortuni che continuano ad aumentare. Fuori Amauri per un mese, fuori Buffon per lo stesso tempo. Non rientra Iaquinta, forse si ferma pure Camoranesi. Di Giovinco non si sa nulla, restano Trezeguet a 40 giorni dall'infortunio, Paolucci (comprato e non se ne conosce il motivo) e Immobile (che io farei giocare!). Il centrocampo fortunatamente è integro, ma mancherà, giusto per gradire, Marchisio. Difesa ok, ma stanca. Caceres dovrebbe farcela, De Ceglie è un motorino ma è umano. Manninger in porta deve subito far dimenticare due uscite coi brividi giovedì sera. Ditemi voi come l'ottimismo possa sopravvivere a Torino!

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venerdì 26 febbraio 2010

Buffon, Seredova e Amauri alle Iene

Buffon, Amauri e Alena dalle Iene. Uno spasso. A sentire Buffon si capisce pure perchè questo ragazzo è il Numero 1 in assoluto e perchè la Juve punta molto sul suo carisma e sulla sua personalità. Altra prova di grande stile. Stile Juve, cosa che altri, compreso il direttore del giornale che tiferà sicuramente per la Seconda Squadra di Milano, non possono proprio intuire!

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Juventus-Ajax 0-0 / Prova di maturità

Non è stata una Juve spettacolare: non doveva esserlo e non poteva esserlo per varie ragioni. E' stata invece una Juve matura, una Juve che ha usato il cervello per comandare gambe stanche e la qualità dei ragionamenti preparati in settimana si è vista.

Una Juve accorta ha fatto fuori l'Ajax, temibile avversario, giovane eppure insidioso. Non è un'impresa, ci mancherebbe, ma aggiunge un pò di valore a questa stagione che non accenna a cambiare in quanto a sfortuna. Fuori Buffon e ieri, dopo 10 minuti, fuori anche Amauri. Proprio il brasiliano che sarebbe servito come il pane dopo aver ritrovato le scarpette di calcio e un minimo di forma mentale. E' sfiga o è una qualche maledizione di morattiana firma?

La lettura della partita è perfetta: si attacca nel primo tempo cercando il gol e facendo capire agli avversari che si hanno le armi per fare male. Si amministra nel secondo tempo in quanto le energie sono già esaurite e domenica c'è il Palermo, poi Fiorentina, poi Napoli e via così, compresi gli ottavi di finale contro il Fulham. Non sarà la Champions League, ma a me questo trofeo ispira. In fondo, è da un pò che non portiamo qualcosa a casa e questa coppetta non è proprio pari al Trofeo TIM.

Difesa di ferro. La promessa di Chiellini è stata "cercheremo di registrare la difesa". Ecco, promessa mantenuta. Ora cerchiamo di mandare le repliche di questa registrazione per favore. Perchè non sempre si fa gol. Ieri ci si è messo il palo (Sissoko), due difensori sulla linea (Legrottaglie e Chiellini), un buon portiere (Del Piero e Marchisio) e mira non precisa.

Prova di Melo strepitosa. A noi, lì in mezzo, serve uno che picchia e che combatte, che mette la gamba, che litiga, che accende gli entusiasmi dei tifosi con gesti plateali e tante grida. Ci serve Melo e Melo è tornato. Non avrà certo le qualità di Dunga in fase di regia, ma non lo abbattono nemmeno le pallonate. Va a sfidare pure l'arbitro e ha talmente tanta ragione (un numero imprecisato di falli mai puniti) che lo stesso direttore di gara non può fare altro che sorbirsi la risatina di Melo che aveva tanto il significato "se la mettiamo sulla rissa finisce male!". E per magia i falli diminuiscono.

In Spagna è andato in onda un servizio su Alex Del Piero e si mormora che a Madrid la gente a casa si è alzata dal divano ad applaudire. In Italia si fa fatica a fargli i complimenti. Ma ad Alex Del Piero interessano, da sempre, i fatti. E i fatti dicono che lui è la Juve e non c'è altro giocatore così determinante sulla faccia della terra. Va per i 36, ma ha la gioia e la grinta di un ragazzino che deve ancora conquistare tutto, mentre lui ha già conquistato tutto. E più volte. Trascina la squadra, nasconde la palla, lancia, prova il tiro, corre, rincorre e scalcia. Non è stato come tutta la Juve brillantissimo, ma a questa Juve, a noi tifosi, basta vederlo così. E' un'amore incondizionato, forse senza pari. Probabilmente Boniperti per i più vecchi, Scirea per i meno vecchi, ma Del Piero è Del Piero ed è inarrivabile. Inavvicinabile per fatti, per comportamenti e per dati. Capitano, sei grande!

E mi accingo al primo complimento per Zaccheroni. Finora non ne ho fatti di così espliciti. Memore dell'andata e reduce da uno studio dei rivali e delle condizioni della Juve, Zaccheroni esegue una scelta da Gran Maestro: Marchisio a destra, Sissoko a sinistra. Chi si ricorda l'andata non può non notare come la Juve non ha mai sofferto sulle fasce ieri sera, al contrario che in Olanda. De Ceglie spinge e costringe il proprio rivale a rimanere basso. A proposito: vai Paolino, vai che cresci ancora e da lì non ti muoverà più nessuno! Dall'altra parte Grygera difende bene e Marchisio offre più copertura e sufficiente spinta. Mossa, a mio avviso, geniale a dimostrazione del lavoro che la Juve compie in settimana. Altra mossa intelligente: far rifiatare Diego e mettere Candreva. Camoranesi aumenta il minutaggio e a me pare pronto per lo sforzo contro i rosanero.

Diego è uscito con una faccia che lascia ben sperare chi tifa Juve. Se sei molle e scarico non ti incazzi, accusi il colpo. Invece il numero 28 esce scuotendo il capo, dice "no, no" e va dritto negli spogliatoi. Lui per primo sa che questa sostituzione è benefica. E' a corto di fiato e a noi serve il miglior Diego. Zac annuncia che gli parlerà ma che "conoscendo Diego, non ci sarà alcun problema. Certo non poteva essere felice e anzi questo è un fatto positivo.". Concordo con Zac che oggi verrà subito analizzato dal CdA. Occhio a non fare cazzate, voi in giacca e cravatta. Perchè questi ragazzi sul campo hanno deciso di non farne più. Vai Juve che siamo sulla buona strada!

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giovedì 25 febbraio 2010

Juventus-Ajax / A poche ore dal calcio d'inizio

Ok la formazione che scenderà in campo. Il problema è che mi sembra che Zac sia costretto a schierare sempre gli stessi uomini senza ricambi. E i pochi ricambi non sono in forma perchè reduci da infortuni e brutti periodi. Ciò significa che da una parte la Juve può trovare compattezza, dall'altra la Juve può stancarsi in fretta. E a Bologna le prime avvisaglie mi hanno un pò spaventato. E stasera?

Stasera vedremo. Vedremo lo stesso undici, con Cannavaro al posto di Legrottaglie e forse Trezeguet in campo. Probabile il ritorno di Mauro il Genio dal primo minuto. Proprio il recupero dell'esterno è fondamentale per Zaccheroni e lo sarà anche per Diego, nel tentativo di liberarlo dal compito di costruzione dal centrocampo.

Buon match a tutti. Passare e convincere è fondamentale. Intanto la conferenza stampa ha evidenziato ancora una volta come Zaccheroni abbia in pugno l'intero gruppo. Forse mai accaduto dall'era Deschamps!

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Si ferma Buffon, Sissoko elogia Zac

Un'intera giornata senza poter usare il blog, incredibile. E le novità di oggi non sono molto positive.

Quando la sorte ha deciso che devi soffrire, non c'è nulla da fare. Gigi Buffon si ferma e lo rivedremo a Marzo, fortunatamente di quest'anno. In porta ci va Manninger e in panchina andrà Pinsoglio visto che anche Chimenti è fuori causa. La Juve perde quindi il pezzo pregiato e speriamo ciò non influisca sul cammino bianconero.

C'è da difendere un 2-1 contro un Ajax che verrà sicuramente a far la guerra. Si arriva a questo match con l'ennesima collezione di elogi nei confronti di Zaccheroni e sembrano tutti sinceri. L'ultimo in ordine di tempo è Sissoko che esclama "è un genio e ci sta facendo lavorare alla grande!". La dirigenza dovrebbe seriamente iniziare a monitorare il termometro del gruppo perchè dalla loro voglia e convinzione dipende la reale ripartenza nel luglio 2010. Fin qui moltissimi attestati di stima, vedremo più avanti.

Per un Buffon che si ferma la Juve ritrova Camoranesi e Trezeguet. In realtà il francese d'Argentina è fuori causa: si preferisce lasciarlo a riposo così da evitare brutte sorprese. Andrà ancora Amauri in attacco a fianco di Del Piero, mentre di Giovinco e Iaquinta nessuna notizia. Il fantasista dovrebbe essere recuperato, Vincenzone sarà il protagonista di Voyager la prossima settimana e la Juve si è già prenotata per una serata di "Chi l'ha visto?". Imbarazzante.

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martedì 23 febbraio 2010

Zac confermato: è troppo presto per dirlo!

Un mese e già si parla di futuro? Stiamo correndo e non va bene. Soprattutto, è davvero troppo presto per confermare qualcuno. Serve ancora tempo e bisogna valutare bene tutto: ambiente, giocatori, idee e progetti futuri. Certo, l'impatto di Zac, perchè è di lui che si sta parlando, è stato certamente positivo, ma come detto non ha ancora fatto vedere nulla di così originale. Ha solo fatto le scelte più logiche e ha trovato un paio di giocatori chiave che Ferrara non ha mai avuto (Del Piero su tutti). Ma per le conferme dobbiamo attendere.

Da Zaccheroni ci si aspetta in particolare un buon gioco, una grande gestione dello spogliatoio che sembra già avere, buoni cambi e idee geniali quando andremo in difficoltà. Magari avrà più fortuna di Ciro e fin qui pare averlo dimostrato. Da Zac ci aspettiamo, insomma, qualcosa di realmente significativo. Tornano Trezeguet e Camoranesi, ci sarà da lanciare Giovinco, da far giocare bene Diego, da ritrovare Melo e da gestire il gruppo quando sarà al completo. Se poi Zac dovesse far felici tutti, come ampiamente detto, sarei il primo a chiedere la sua conferma. Contando che saprà dettare le scelte di mercato più opportune. Ma adesso, è davvero troppo presto!

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Stangata? E' uno scherzo, vero?

Se provate a guardare le prime pagine dei giornali noterete subito come i giornalisti italiani siano scomparsi. Sostituiti da imbecilli col patentino da giornalista, da professionisti umiliati che per tirare a campare sono costretti a farsi dettare il pezzo dal potente di turno. E' un colpo forte per la dignità umana e purtroppo tocca proprio a noi italiani, patria dei cervelli più incredibili e degli artisti più prolifici.

Leggerete termini quali "stangata", "punizione" e "ancora scandalo". I primi due sono legati a chi arriva terzo e vince lo scudetto. Gli ultimi due termini, così perfettamente legati fra loro (ancora: a ribadire che ancora qualcuno detta legge; scandalo: che tutto viene da oscuri progetti), sono legati alla Juve. I contesti sono da libro occulto, di quelli che non dovresti mai mostrare ai bambini o a chi vuoi bene.

Per stangata solitamente si intende una punizione esemplare per chi commette un crimine. Qui, parliamo di sport, quindi il termine crimine deve essere opportunamente interpretato. Niente di tutto ciò riporta alla realtà o riporta la realtà. Se per "stangata" si intende l'applicazione del regolamento allora vuol dire che il dizionario lo abbiamo buttato nel cesso e abbiamo estratto una parola a caso da internet! Se per stangata si intende l'applicazione logica di un tariffario squalifiche allora non stiamo più parlando di calcio, ma di qualcosa di estremamente diverso.

C'è un tizio che guadagna una cifra spropositata e per la quale non esiste alcun motivo per cui un uomo dovrebbe firmare quell'assegno. Questo tizio durante un match di calcio si permette qualunque gesto in panchina e scatena le folle. Fa pure il gesto dei braccialetti al polso e qui Diego Abatantuono ha spiegato bene il motivo per cui è un gesto folle! La squadra sua, isterica per evidenti motivi storici, non gioca ma si lancia in continue battaglie fisiche. Nervi alle stelle, calci e calcioni, mini risse, proteste incredibili e via così. Fino alle aggressioni dentro il tunnel che porta agli spogliatoi dove misteriosamente sono scomparse le telecamere: vai a capire il perchè di questo strano mistero! Potevano togliere l'alibi a chi complotta contro questi tizi, invece i filmati non ci sono, sono andati perduti. Oggi, nell'era della globalizzazione, dell'informatica che tutto può, questi filmati sono andati bruciati. Non esistono nemmeno i disegni o gli schizzi di un passante che ama l'arte, nulla. Racconto orale che al confronto Omero impallidirebbe. E arriva la stangata, secondo la stampa: applicazione del regolamento, squalifiche secondo il tariffario di cui prima, niente punizioni. I tre turni a questo tizio che guadagna la cifra spropositata di cui sopra è un'altra storia ridicola, anche perchè poi si permette il lusso di poter dire quello che vuole prendendosi per il culo da solo, correndo indietro come un cane che ha capito di aver fatto la cazzata e cerca il perdono del padrone. Stavolta però i ruoli sono invertiti: il cane è proprio questo tizio, ma uno di quei cani non di razza. Adesso non mi viene in mente la parola, mi viene in mente solo il termine con i quali questi cani sono conosciuti: meticcio! Il padrone invece continua a perdonare. E la punizione scompare. Quindi questi tizi, quelli cioè che dovrebbero insegnare qualcosa al tizio che guadagna, continueranno con i loro piagnistei, continueranno a trattare con Abete, a prendere le proprie decisioni facendole passare per quelle della Federazione, ed in effetti non si è mai vista la differenza fra questi due organi, continueranno insomma a rendere il calcio italiano ancora più povero di idee e di valori. Gli altri passano per reietti. Cara Italia, già mi manchi!

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Juve: se ci sei batti un colpo!

Meno due e sarà un giorno quasi verità. Nel senso che la Juve è costretta a puntare obiettivi piccoli e a breve scadenza. Fra questi, il principale è il passaggio del turno in Europe League, forse l'ultima speranza per salvare una stagione da dimenticare.

La squadra sta guarendo, ma la metafora del "convalescente" sembra quanto mai opportuna. Troppe volte in passato ci si è scottati con certe dichiarazioni da ottimista e poi sappiamo come è finita. I giocatori stanno tornando, da Trezeguet e Camo, mentre Zac ha lavorato col cervello e senza badare ai cognomi scritti in quelle maglie. E' per tale motivo, tutto da ascrivere al breve curriculum di Zac-bianconero, che Cannavaro non si è più visto, che Grosso è rimasto a casa, che Zebina ha fatto danni solo per 45 minuti. Spazio a chi realmente sta bene, spazio a chi ha tanta voglia di Juve. Uno su tutti: Paolino De Ceglie, fin qui la più bella sorpresa (sorpresa? per chi? non certo per me!) dell'era Zac. Impiegato spesso, ha regalato già un paio di assist e tante tante sgroppate su quella fascia che non può non essere sua per molte stagioni. Un pò di fiducia, basta soltanto un pò di fiducia e i giovanotti cresciuti a pane e Juve riescono a dimostrare cosa questo nome significhi nel mondo del calcio! Adesso, mi viene da pensare, tocca a Giovinco. Sì, adesso!?!

Meno due giorni e si ritorna in campo. Senza sosta, senza pausa. Si ritorna in campo e Zaccheroni deve affrontare subito il suo primo grosso problema: ricambi. La squadra è apparsa molto stanca a Bologna, ma stavolta ci sono tutti i motivi, giusti e fisiologici. Servono ricambi e i recuperi di Trezeguet e di Camoranesi sembrano arrivare al momento giusto. Per loro rimane il dubbio del "è corretto buttarli nella mischia con così poco allenamento?". A tale domanda, come i migliori cabarettisti portoghesi, non rispondo e attendo le mosse di Zac, oggi più che mai fiducioso delle sue scelte. Non mi capitava da tempo.

Posso però affermare che un pò la Juve cambierà. Per esempio De Ceglie dovrebbe rifiatare e sarebbe anche corretto dare una opportunità a Fabio Grosso. Il valore assoluto lo conosciamo, quello pratico ancora no viste le sue prestazioni un pò deludenti. Legrottaglie ha bisogno di fermarsi un pò. Stesso discorso per Grygera e per uno fra Marchisio e Melo. In realtà Marchisio dovrebbe giocare in quanto domenica non è utilizzabile (squalifica per 4° giallo). Forse spazio per Candreva per un Diego che fra un pò chiede la bombola d'ossigeno. Ritrovato il gol, serve adesso liberare la mente e tornare a saltellare come ad inizio stagione. Questo è un giocatore straordinario, sta impiegando un pò di tempo per capire che qui in Italia non si scherza, ma aspettarlo è un dovere. In attacco Capitan Del Piero è in un periodo allucinante, mentre Amauri lascerà il posto a Trezeguet visti i problemi al nervo sciatico e un giusto riposo, quanto mai meritato. Saranno questi i cambi di Zac per la partita interna contro l'Ajax. E non c'è un risultato da difendere: c'è ancora da attaccare. Sarebbe un errore pensare di poter amministrare. Questa Juve non è capace di farlo, e allora questo è il vero esame di giovedì sera: vogliamo una Juve caparbia e disciplinata, con quella grinta che lo stesso Zac mostra durante la partita stringendo i denti e mostrando occhi di fuoco. Juve, se ci sei, batti un colpo!!!

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lunedì 22 febbraio 2010

I segnali di una Juve in ripresa

La vita, se riesci a leggerli, ti riserva sempre dei segnali. Sempre, anche minimi, anche impercettibili. La Juve dovrebbe allora capire che Lazio, Genoa, Ajax e Bologna sono quattro segnali. E poichè tre indizi fanno una prova, e siamo già arrivati al quarto indizio, la Juve ha davanti a sé più che una prova. Se poi ci si mettono pure le statistiche e i fatti, allora vuol dire che la rivoluzione è veramente in atto.

Non segnava da tanto e riesce pure nell'impresa di giocare discretamente bene, e per questo forse è risultato decisivo. Non aveva mai segnato, o segnato poco in altre occasioni, e ha risolto la partita. Nonostante i maggiori complimenti sono ancora rivolti al Capitano, pure a uno straordinario Colomba che ne ha elogiato le doti immense, a dispetto di una stampa ridicola, Diego e Candreva si sono guadagnati le copertine del lunedì.

Il primo ha insaccato di rapina, a confermare la mia sensazione: se gioca più vicino alla porta e meglio in area, riuscirà a fare tanti gol perchè ha il fiuto e perchè la classe immensa lo supporta. Altrimenti è destinato ad arretrare il raggio d'azione per impugnare la regia di questa Juve. O fa il regista, o fa la seconda punta. Deve decidere perchè al momento il trequartista alla Juve non è previsto. Né nel gioco né nel movimento dei centrocampisti che hanno altre caratteristiche ed è stato l'errore fatale di Ferrara. Il brasiliano ha però il grandissimo pregio di non mollare mai. Di non nascondersi mai, di cercare la palla ed è sempre il primo uomo che la squadra cerca in fase di costruzione. Una fase in cui la Juve risulta ancora troppo lenta, lenta di movimenti e di pensiero. Qui Zac, a mio parere, può fare veramente poco perchè simili insegnamenti sono attuabili sono in quei mesi senza calcio, cioè luglio e agosto. Ora è veramente troppo tardi e Ferrara non ha saputo insegnare bene.

Candreva ha giocato nel suo ruolo naturale, che non è propriamente il trequartista classico, tutto velocità e fantasia, ma il trequartista moderno nel calcio muscolare: forte, veloce, che sa inserirsi, col tiro forte più che l'assist vincente. Sicuramente può essere una valida alternativa al brasiliano in certe partite o, se volete, in certi periodi di certe partite come successo ieri. E' questo il più bel complimento che faccio a Zac. Il passaggio di Del Piero demolisce poi tutte le critiche ancora piovute e stavolta non si capisce veramente il motivo, se non il fastidio di vedere una Juve che si rialza con le proprie forze e ritrova il giusto cammino. Ma questa non è una colpa della Juve, è una colpa di chi l'ha mandata in B non riuscendo a distruggerla del tutto.

In 5 minuti Camo è riuscito a fare più di Brazzo. In 5 minuti Camo è riuscito a far capire perchè la Juve ha così sofferto in quel centrocampo falcidiato dagli infortuni. Possesso palla magistrale, lo scatto ritrovato e un'esperienza immensa. Ben ritrovato campione, ora sotto con la rimonta. Chiariamo: non vogliamo impensierire l'inter, altrimenti rischiamo l'incredibile. La rimonta è intesa nei confronti di Milan e Roma, in questo preciso ordine.

Prima però, fondamentale se non vitale addirittura, c'è il secondo round contro l'Ajax! I recuperi sono fondamentali perchè abbiamo visto una squadra stanca. Ma non è il momento di fermarsi! Non ora, non adesso!

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E basta, non se ne può più!

Adesso basta. Non c'è spazio per il calcio giocato, non trovo commenti su Leonardo che ha dato scacco matto a Ventura, né elogi giusti a Ranieri per aver riportato a Roma il sorriso e la tranquillità difficilmente raggiungibili nella Capitale, né i complimenti ad Allegri per aver fatto cose prestigiosissime con una rosa forse non all'altezza dei risultati (giusta conferma del lavoro di Allegri, appunto), né il giusto plauso ad un giocatore di 35 anni che insegna e dispensa calcio a chi fenomeno lo è solo nelle scritte di certi giornali. Certe dichiarazioni e certi gesti hanno rotto proprio e finalmente qualcuno comincia a denunciare una situazione paradossale e ridicola.

Giungono voci di una telefonata del Disonesto ad Abete e vorrei proprio capire il senso di quella telefonata. Giungono in video le immagini di polsi incrociati quasi a far capire che si è toccato il fondo e che bisogna proprio arrivare a tanto per recuperare un pò di credibilità e serenità. Non era un gesto provocatorio, ma una richiesta di aiuto precisa e giusta: arrestatelo perchè un bambino così lede la dignità di un calcio tra i più discussi, ma sempre apprezzati della storia del calcio: IL NOSTRO.

Questo è il prezzo che i tifosi tutti, indistintamente dai colori tifati, devono pagare per far piacere a tre imbecilli, pochi e tutti schierati dalla stessa parte? Tutta l'Italia ai piedi di tre o quattro farabutti? E' un prezzo altissimo che non possiamo permetterci di pagare. Le parole hanno un senso, i gesti ancora di più. Per favore: ACCONTENTATELO, basta che poi tutto ritorni alla normalità!

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Bologna-Juventus 1-2 / Vittoria mentale

Di forza, forza mentale. Quella che maggiormente è mancata. Così come è mancato il miglior giocatore al mondo e uno dei più forti nella storia del calcio. Il Professor Del Piero ha ancora risolto il match con un assist illuminante per Candreva. Prima aveva segnato Diego. Altri due segnali molto chiari che la Juve è in ripresa. Due pali a uno per il Bologna: altro segnale ancora!

La partita non poteva essere spettacolare. Juve sulle gambe, ma stavolta hanno tutti i motivi per esserlo. Sissoko in debito di ossigeno, così come Diego e Amauri. Anche De Ceglie, inamovibile e deve ancora crescere, ha corso poco. Melo è tornato roccioso, fra un pò ritroverà un pò di tranquillità per giocare come sa. Brazzo non convince ma Camoranesi è ormai pronto. Il Principino Marchisio è in ripresa, ma non mi convince la sua posizione. Difesa buona, tranne le chiusure di De Ceglie sui cambi-campo degli avversari.

Non serviva una prestazione sensazionale, ma solo vincere e continuare il processo di crescita mentale e motivazionale. In particolare, aver trovato il primo gol di Candreva nella fase peggiore per la Juve è certamente un motivo di orgoglio per Zaccheroni che ha il pregio di insistere su chi più può dare!

Per chiudere, mi piacerebbe sapere il motivo delle proteste di Raggi. A 4 minuti dalla fine rifila un calcione da dietro a Melo, senza cercare la palla, che chiama da sé il rosso diretto. Anzi è proprio la definizione di cartellino rosso. E' il classico intervento antisportivo, classificato così perchè non vuole distruggere l'avversario, ma solo fargli male e intervenire proprio sull'uomo. Basta rivedere l'azione per capire che Raggi non cercava minimamente il pallone. Le proteste sono motivate solo da un fattore: siamo scesi in B e quindi tutti pensano di poter fare la qualunque contro la Juve. In partita mancano un giallo a Diego all'avvio e certamente un paio di gialli contro il Bologna! Ma sarà certamente un complotto!

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domenica 21 febbraio 2010

E' domenica: proviamo a parlare di calcio giocato?

Oggi la vedo durissima per chi pratica calcio. Proprio oggi, cioè a dire pomeriggio, per Roma e Juve, e per il Milan stasera, la vedo durissima. Nera.

Dopo il gesto dell'ombrello dell'uomo-più-disonesto ecco il gesto delle manette dell'uomo che è destinato a raccogliere l'eredità di chi al momento lo paga! La cosa strabiliante è il silenzio. Il loro è comprensibile (mancherebbe addirittura un rosso a Milito, e per fortuna mia che ce l'ho al fantacalcio...), ma quello degli organi federali no! Assolutamente no!

Ci si appresta così all'ennesima amara domenica per chi ama il calcio, costretti a sentir parlare di episodi, di complotti, di una Juve che si è risvegliata e comanda addirittura la UEFA, per non parlare poi del Vaticano, di Marte e Plutone. E magari è il campo di battaglia giusto per stimolare guerrieri veri come Trezeguet (probabile titolare), Del Piero, Melo, Sissoko e Chiellini. Con la conferma di De Ceglie a sinistra, insostituibile, Caceres dovrebbe prendere possesso della destra, col solito terzetto difensivo a tentare di arginare le avanzate nemiche. Trincea composta da Marchisio, Melo e Sissoko. Chi spera di vedere Giovinco si rassegni: giocherà ancora Diego in debito di ossigeno e il motivo, nonostante mi sforzi pure di leggere romanzi di fantascienza, non riesco proprio a immaginarlo.

Una Roma ferita tenta di accorciare ancora le distanze dalla vetta, non sapendo che così rischia la Serie C. Mentre il Milan, depauperato nell'animo dal suo Presidente, e vai a capire il perchè, troverà un Bari in calo. In netto calo. Sarà un bel match stasera. Già, ogni tanto proviamo pure a parlare di calcio giocato.

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sabato 20 febbraio 2010

Qualcuno dovrebbe fermare certe dichiarazioni

Se pure Mazzarri perde la pazienza, allora vuol dire che siamo ai limiti storici della decenza umana. E parlo di calcio, di calcio giocato e di calcio parlato. Quando si parla di certe squadre purtroppo si deve fare riferimento solo al terzo livello, quello più basso e che col calcio, intendiamoci, c'entra davvero poco.

Nonostante ciò il personaggio più sopravvalutato del mondo, a patto che Cristiano Malgioglio non si offenda, è libero di lanciare pesantissime accuse verso tutti ed elargire critiche gratuite e del tutto fuori luogo come se niente fosse. Però certe accuse hanno un loro peso e vanno provate. Qualcuno dovrebbe porre fine a certe dichiarazioni perchè delle due l'una: o sei in malafede (e questo è certo) o sei imbecille (e questo è peggio).

La mia personale impressione è il caso inglobi le due cose! Che tristezza!

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Bettega insegna lo stile Juve

Bettega sta iniziando a plasmare l'ambiente e si sentiva l'estrema necessità di ciò! Bettega sta iniziando a spiegare all'interno di questo nuovo gruppo Juve cosa è la Juve e cosa la Juve deve essere.

Prima, e non ero orgoglioso di essere bianconero da tempo, tace quello-che-guadagna-11,5-milioni-di-euro-e-non-si-sa-perchè facendo capire bene che significa avere-stile e fare-finta-di-possederlo, poi zittisce Secco sul mercato prossimo, quindi insegna a Zaccheroni come rispondere. E Zaccheroni dimostra piena disponibilità ad imparare. La risposta che mi rende orgoglioso pure di Zac è la seguente: "Non ho tempo di rispondergli!". Zac, non solo cominci a piacermi, ma qualcosa di più! E non è un punto di arrivo, sia chiaro per tutti!

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La Juve non intende fermarsi!

Buffon esalta Zac. Zac sta iniziando ad esaltare questa Juve con una formula molto molto semplice: cose fatte bene, giocate elemantari e via con la classe di Alex Del Piero. All'appello manca Diego, ma si sbloccherà presto. Il tempo di studiare ancora, come dice Buffon.

Proprio il portierone messo in carcere dopo l'errore contro il Genoa (l'ultima papera, aiutatemi a ricordare, dovrebbe essere quella contro il Chievo, Lippi in panchina atto secondo!) conferma come questa Juve è in ripresa grazie al lavoro del nuovo tecnico. Tanta tattica, tanto esercizio, a conferma che prima queste cose probabilmente Ferrara le faceva male. E il "probabilmente" lo metto solo per simpatia nei confronti di Ciro!

Vittoria contro il Genoa meritata, vittoria ancora in rimonta contro l'Ajax, Amauri ritrovato, uno straordinario Del Piero, ottime la fasce laterali con Caceres e soprattutto De Ceglie, buona difesa nonostante manchi un terzino destro e Cannavaro. E ora sotto col Bologna. Il rientro di Trezeguet è ottimo per dare il cambio in attacco, mentre quello di Camo è vitale per ritrovare un gioco imprevedibile e le genialate che fin qui Diego ha fatto mancare. Si attende ovviamente il miglior Marchisio, mentre Melo è in netta ripresa. Ecco quindi che la Juve comincia a puntare i due obiettivi rimasti: qualificazione diretta in Champions e Europe League. A lato troverete un sondaggio: cosa potrebbe salvare la stagione. Sono proprio curioso del risultato, la mia idea credo già di averla espressa in qualche precedente articolo, anche se non in maniera esplicita. Buona vigilia di campionato a tutti!

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venerdì 19 febbraio 2010

Risultato sondaggi: chi va e chi viene!

Il sondaggio dal titolo "Chi per te deve rimanere alla Juve" mi pare abbia sfoderato un risultato che all'unanimità promuove De Ceglie, Candreva e Legrottaglie. Bocciature sonore per Amauri, Poulsen, Grygera, ma soprattutto Grosso e Zebina. Speriamo che a giugno questo sondaggio venga attuato dai dirigenti, o presunti tali.

Abbastanza sorprendente invece il sondaggio "Chi in attacco il prossimo anno?". La rosa dei tre nomi è stata scelta da me in persona personalmente ed era costituita da Dzeko, il gigante che gioca in Germania, da Pazzini, l'alter ego di Gilardino che avremmo dovuto prendere semmai Trezeguet fosse andato via, e da Giuseppe Rossi (inserito per simpatia personale, umana ma soprattutto tecnica). Bene: 14 voti per Dzeko e Pazzini, 13 per Giuseppe Rossi. Tre giocatori differenti e forse tre risposte differenti.

Se Dzeko è sicuramente quello che potrebbe prendere il posto di Amauri, Pazzini rappresenta la valida alternativa a Trezeguet, mentre Giuseppe Rossi non troverebbe posto se non con la partenza di Diego o Giovinco. Quindi significa che chi ha votato pensa che uno dei tre vada via? Chi?

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Moggi rientra, Galliani si candida?

Sebbene siano di un falso incredibile, ai limiti del pensiero laterale, però quello di uno schizzofrenico, queste notizie sembrano proprio le più lette e sulle quali il dibattito nasce e cresce in modo esponenziale mietendo successo di lettura e di discussione.

Ok, la notizia è la rottura fra Berlusconi e Galliani. Pare infatti che quello senza capelli non riesca più a comprare arbitri e guardalinee. La giustificazione di Galliani, ossia "li ha presi tutti Moratti", non va giù al Padrone d'Italia e così le cose stanno peggiorando sempre più. Agli occhi del Premier l'acquisto di Mancini, in pensione già da tre anni, è di una vergogna senza fine. In più il Premier continua a prendersela con chi siede su quella panca. Chi siede sulla panca rossonera è costretto a fingere di avere tutto in mano e invece non ha nulla, ed è pure costretto a prendersi critiche anche quando le colpe sarebbero di chi mette i soldi. Se la prende pure con Ancelotti "reo di non aver continuato col Milan e per questo il Milan quest'anno non riuscirà a vincere lo scudetto". Incredibile? No, pura realtà. Ecco, questa è la notizia. L'invenzione è la seguente.

Galliani starebbe pensando di proporsi alla Juve, per molti "il suo primo amore". Incredibile? Sì, questa sì. Perdonatemi, ma uno così non lo vorrei mai e poi mai. Gli ultimi quattro anni, senza aver acquistato bandierine, ha dimostrato di non prenderne una, collezionando bidoni su bidoni che al confronto Secco e Montezemolo (anni '90) sembrano i Principi del Calciomercato. Quindi, con Moggi rientrante, io dovrei ascoltare le dichiarazioni di Galliani vestito di bianconero? Ma dai, va bene sparare cazzate, ma così grosse mi pare proprio esagerato!

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Ajax-Juventus 1-2 / Zac cominci a piacermi

In uno già di per sé magnifico ieri sera una persona ha voluto firmare una prestazione di altissima qualità e altrettanta sostanza. Si chiama Alessandro, sì sempre lui, e di cognome fa ancora Del Piero. Talmente superlativo che i due tecnici, immediatamente dopo il match, hanno per forza di cose dovuto applaudirlo a scena aperta. In due sale separate, Zaccheroni e Jol hanno fatto i complimenti al Capitano. Nulla di sorprendente, solo l'ennesima conferma e l'indizio che Alex sta entrando definitivamente in forma. Se avrà cura di restarci, beh saranno dolori per tutti e poi nulla, se non Guido Rossi, potrà impedirgli di fare la valigia mettendo dentro le scarpette di calcio!

Se Del Piero non è una notizia, allora lo è certamente Amauri. "Non mi basta" aveva urlato dopo Genoa ed è stato di parola: due capocciate tremende, la seconda più chirurgica, e la Juve si mette in tasca mezzo biglietto per gli ottavi. L'altro mezzo è da confermare con un'altra buona prestazione. Amauri è tornato, ma in tutti noi è ancora fresco il ruolino di appena 130 giorni fa: 4 gol in tre gare e poi nulla. Quindi, andiamo cauti con i complimenti. Al di là della scaramanzia, Amauri è tornato con la testa. Ha corso e ha lottato, finalmente, ha fatto salire la squadra come solo i grandi bomber sanno fare, ha giocato spalle alla porta e ha finalmente puntato quella benedetta area piccola dove lui è maestro sulle palle alte. Caceres domenica e ieri De Ceglie hanno fatto il resto: mettere dentro un paio di palloni utili. Detto fatto, tre gol di testa, se volete tre gol differenti, ma marchiati Amauri. E David è dietro l'angolo.

L'unica svolta possibile per la Juve - e lo abbiamo ripetuto e io continuo ad invocare Giovinco proprio nelle seguenti posizioni - era spostare il gioco dal centro alle fasce laterali. Diego si sposta molto, preferendo la destra. Del Piero è padrone del centro-sinistra e ieri si portava regolarmente due avversari dietro. Un paio di magie e di aperture, gioco finalmente che respira nonostante la latitanza di un centrocampo apparso stranamente scarico. Sissoko non sta bene ed è palese, ma la sua sola maglia in campo è preziosissima. Melo sta tornando, con calma, ma sta tornando. Marchisio è reduce da due mesi di stop e bisogna avere un pò di pazienza: corre male, il fiato è corto, ma non si discute.

De Ceglie in campo, così come avevo anticipato. E non sono un mago, semplicemente basta leggere le indicazioni di Zaccheroni e del campo. Paolino corre come pochi, affonda come pochi e deve migliorare sul piano della personalità, nel senso che se parte l'avversario non deve permettersi di ostacolarlo. Frase che può suonare strana ai più, ma chi segue Camoranesi sa di cosa sto parlando. Paolino è giovane, ma deve giocare. Sempre, il più possibile. Finora sempre buone prestazioni. La qualità verrà da sé, e può venire solo, ripetiamo, giocando! Sulla destra l'assenza di Caceres è pesata più del previsto. Bettega c'è da riscattare questo fulmine. Subito! Zebina si è praticamente giocato la riconferma: lento, macchinoso e distratto. Oltre che trentenne! Stesso dicasi per Grygera che ha però il pregio di applicarsi di più, di metterci umiltà. Come riserva può andare bene fino a che il mercato non ci regali un terzino destro di qualità.

L'aspetto positivo, oltre il risultato e Amauri, è certamente il rientro di Trezeguet, con Camoranesi pronto per rimettersi i pantaloncini. Già domenica i due dovrebbero aggiungere minuti al proprio pieno recupero. E Camo sulla destra, nelle idee di Zac, sarà insostituibile per produzione gioco e fornitura cross. Magari con Caceres a supporto, partendo cioè da terzo difensore, ma con l'inserimento in canna.

L'aspetto negativo, già preannunciato da me e stavolta non sono mago ma incazzato nero, è Giovinco. Diego ha bisogno di rifiatare. Diego ha bisogno di sedersi in panca per un pò di minuti. E' fisiologico, è normale e sarà un bene per lui e per la squadra. Ma vogliamo metterlo questo nanetto tutta corsa e fantasia? Proprio al posto di Diego o magari in un terzetto d'attacco con Del Piero a sinistra, Amauri al centro e Giovinco a destra? In quest'ultimo caso ci sarebbe un ulturiore fatto: si riuscirebbe a coprire meglio il centrocampo, con i due centrali sollevati dal compito di inserirsi sulla destra. Ci pensa Giovinco! Sì, ma quando? Già domenica? Magari, io lo spero. De Ceglie sta dimostrando che se solo qualcuno puntasse su di loro... Frasi gettate al vento.

Due pareggi e due vittorie, roba non da Juve. E infatti questa cosa qui assomiglia poco alla Juve. C'è da accontentarsi. Intanto però gli ottavi sono vicini, e pure il quarto posto. Solitamente quando certi giocatori (ieri l'abbraccio collettivo, con la pace ritrovata fra Amauri e Buffon immortalati in un lungo bacio... manco fossero Via col Vento) mettono a fuoco un obiettivo...

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giovedì 18 febbraio 2010

Bayern-Fiorentina / La perla del giorno dopo

In una Italia che ha paura di rimanere senza alibi, quindi costretta ad andare avanti con le proprie gambe e le proprie capacità, senza dubbio limitate come dimostra la storia recente in tutti i settori professionali e umani, c'è una costante che nel calcio non viene mai abbandonata né dimenticata: tutti contro la Juve.

Eppure avevo in mente di scrivere un pezzo divertente, ma veritiero, lucido se volete. Circa il pasticcio finale dell'arbitro di Bayern-Fiorentina e del mito che invece ha diretto Porto-Arsenal. C'è molto materiale per poter intavolare una discussione seria e per un pò ci ho creduto: ho pensato si potesse fare, finalmente senza badare ai colori per cui tifi. La premessa è d'obbligo.

Apprezzo e ammiro il progetto Fiorentina. Ciò che i Della Valle hanno saputo costruire e portare avanti non senza difficoltà e ostacoli. Apprezzo pure il lavoro tecnico-tattico operato da Prandelli, forse uno dei più interessanti e bravi tecnici sparsi per l'Italia e non solo, costretto sempre a lavorare col cartello "Word in Progress" appeso fuori dal cantiere. Apprezzo tutto questo e la Fiorentina, insieme a Samp e Genoa, è una delle pochissime squadre che tifo quando si va in campo internazionale, meglio ancora dopo il magnifico girone eliminatorio di quest'anno in Champions. Quella stessa Champions che il Milan gli ha rubato per due anni di seguito, anche se il secondo anno il danno maggiore l'ha combinato moratti con le sue penalizzazioni gratuite. Detto questo, però, non posso che continuare in questo modo.

Esiste, come ho già detto, un modo per intavolare una discussione seria. E ci ho creduto, ma poi ecco che leggo qualcosa di straordinario. Riporto qui alcuni candidi pezzi, perchè non posso pubblicare il delirio in questo blog:



Stralci di un'ipotesi che è la seguente: Bettega, ancora amareggiato per la sconfitta meritata della Juve contro i tedeschi, chiama il suo amico Platini chiedendogli di danneggiare la Viola. Platini, d'accordo con l'amministratore delegato tedesco già giocatore della Seconda Squadra di Milano, ingaggia Ovrebo. L'arbitro esegue.

Strepitoso. Carlo Lucarelli al confronto è uno che dovrebbe ripetere le elementari e dedicarsi a tutto, ma non ai libri gialli perchè qui esiste gente molto più capace del grandissimo conduttore di Blu Notte.

Dunque: perdi una partita con errori magistrali sui quali bisognerebbe in effetti aprire un'inchiesta e te la prendi con la Juve. Pure con Bettega che ha già subito parecchi processetti dai quali è uscito con la testa talmente alta che molti a Torino lo chiamano "La Giraffa". Anzicché prendertela con una Federazione che si è giocata con moratti qualunque porzione di credibilità, te la prendi ancora con la Juve? Eccheccazzo. Ma telefona ad Abete e fatti spiegare perchè l'Ucraina avrà gli europei mentre noi rimarremo qui a sentire sportmediaset e leggere la Cazzetta! Ma chiedi al tuo presidente come mai non fa mai nulla per crescere a livello politico, sempre intento a denunciare chissa cosa per poi scoprire che ha tentato la truffa e per questo è stato solo leggermente scalfito, mentre quella Juve così tartassata ha fatto la generosa pagando per tutti un conto amaro e salato! Chiediti questo tifoso Viola e non rompere i coglioni a me che invece ti ho difeso e continuo a difenderti. Per esempio ieri ho scritto "sarebbe necessario, ora, convertire questa rabbia, naturale e legittima, in rabbia agonistica". Ci siete riusciti ieri, oggi invece avete creato degli alibi sui quali costruire la prossima lamentela semmai dovesse arrivare l'eliminazione. A quel punto sarà colpa di Secco e Blanc e la barzelletta avrà raggiunto il suo culmine.

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Ajax-Juventus / Anteprima

Le sensazioni sono positive. E' bastata una vittoria per ritrovare le parole di serenità del gruppo e quindi un paio di idee certamente di speranza di Zaccheroni. Non può bastare.

Così come dice Amauri "non può bastare un gol!". Ci mancherebbe. Ci mancherebbe pure che adesso Amauri si fermi a firmare reti, anche perchè stavolta è finita sul serio. Andrà in panca Trezeguet ed è più che un'ombra. David in panca e pronto al rientro significa un posto da titolare che non può togliergli nessuno. Iaquinta è a Torino, ma aspetta il gruppo per tornare a muoversi in quegli spazi che fino a qui Amauri ha letteralmente dimenticato. Trezeguet e Iaquinta, sportivamente parlando, i killer di Amauri. L'unico intoccabile, e lo è da 16 anni, è Del Piero. L'essere intoccabile gli deriva da una intelligenza sopra la norma - almeno limitatamente al mondo sportivo - e a fatti inoppugnabili che produce, appunto, da 16 anni.

Piuttosto i dubbi e i discorsi si fanno più interessanti al di là del settore offensivo. Per esempio: Diego le giocherà tutte da qui fino a giugno? O ci sarà spazio per Giovinco? Già stasera, per esempio, dove il genietto italiano può offrire una validissima alternativa sulla fascia o proprio sulla trequarti, fornendo un tipo di gioco diverso da quello del brasiliano. Un tipo di gioco fatto più di velocità e accelerazioni e meno di ragionamenti puri in stile regista. Turno di riposo per De Ceglie, spazio a Grosso. Stesso discorso per Grygera che rileverà probabilmente Caceres in difesa, mentre Brazzo dovrebbe prendere possesso della fascia destra da centrocampo in su. Scelte che mi fanno stare bene e spiego subito il motivo.

Inutile nasconderlo, l'obiettivo principale, anzi vitale, per questa Juve è il quarto posto. Minimo il quarto posto. Significa tanti soldi e significa la possibilità di giocarsi l'accesso all'Europa che conta. Ciò significa che le priorità sono tutte spostate verso il campionato. L'Europe League diventa una ciambella di salvataggio, quasi al pari della Coppa Italia. Io non sono d'accordo, ma tant'è! Allora dare un turno di riposo a De Ceglie e Caceres vuol dire che nella testa di Zac questi due giovanotti hanno scalato quella gerarchia imposta da Ferrara che certo non ha dato i suoi frutti. Specialmente col laterale azzurro. E questo è già un merito di Zac!

A centrocampo si rivedrà la coppia più bella del mondo, se solo prendessero consapevolezza dei propri mezzi. Sissoko e Melo, gente che se te la trovi contro speri sempre di non dover mai andare in contrasto. Fanno già paura singolarmente, figurati insieme. Nessuno dei due è un ragionatore, ma come ai tempi di Capello... chi se ne frega! Randellatori di tutto il mondo osservate e godetene pure. La regia spetterà a Diego e al più avanzato Del Piero, con i laterali che dovranno allargare le maglie e mettere dentro i cross altrimenti Amauri mi ripiomba in piena crisi depressiva.

Ci sarà spazio, dipende come si metterà la partita, per almeno uno fra Camoranesi (fondamentale diventa il suo rientro, in ottica di affiancare Diego in fase di costruzione) e Trezeguet (per ovvi motivi, la pedina che più mancata a questa Juve e occhio perchè Del Piero sta tornando in forma e insieme al Capitano il francese d'Argentina qualcosina in carriera ha combinato). Quindi altro minutaggio per Marchisio, probabilmente sulla sinistra. Sarà questa la Juve, una Juve che comincia finalmente a piacermi!

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Furto in Germania

Incredibile in Germania. La Fiorentina meriterebbe moltissimo, invece esce sconfitta con una espulsione più che severa e un gol in fuorigioco che si vede soltanto in Italia a favore della Seconda Squadra di Milano. Incredibile e vergognoso perchè l'episodio era molto chiaro già a velocità normale. Una grandissima Fiorentina, comunque, che dovrà trasformare in rabbia agonistica questa tremenda delusione. Finora, il più bell'esempio italiano all'estero! Bravo Prandelli!

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mercoledì 17 febbraio 2010

Baraldi minaccia i bianconeri

Si parla tanto di svelenire il clima, di educare e di portare tutti sulla strada dell'equilibrio. Come cantava Mina "Parole, parole, parole". I fatti sono altri. Per esempio, a pochi giorni dalla trasferta bolognese, chi abita in questa magnifica città (l'ho visitata un anno fa e mi ha piacevolmente colpito) e tifa Juve avrà certamente recepito l'invito di un tesserato rossoblu. Più o meno fa così:

Non sto mettendo le mani avanti per domenica, ma spero che l’arbitro sia obiettivo. Ai tifosi bianconeri di questa città conviene non venire!
 Il mitico che ha pronunciato questa frase, che dovrebbe essere presa in esame da chi di dovere perchè suona tanto come una minaccia, gratuita e idiota, è Baraldi conosciuto ai più come grande dirigente di quelle che furono Parma e Lazio, ai tempi dei soldi facili per intenderci. Bene, caro Baraldi io spero che:

  1. Trezeguet sia in campo e segni un bel pò di gol;
  2. Del Piero segni su rigore inesistente;
  3. Giovinco giochi e illumini la scena;
  4. Diego prenda voto 9 in pagella;
  5. Amauri entri e segni una doppietta.
Ho esagerato, eh?! Forse sì, ma certamente dovrei apparire più sano di mente di questo grandissimo dirigente che chissà come mai non è approdato in quel di Milano! Mistero! Ah, Baraldi anche a te auguro Buon Campionato!

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Ajax: operazione avvicinamento!

C'è l'Ajax e con la squadra olandese un test importante. Guardando la trasferta con lo spirito di chi sa di aver intrapreso la strada giusta si potrebbe pensare che tutto sembra al posto giusto: trasferta insidiosa, estremo bisogno di ben figurare, necessità di proseguire il piano di rinascita avviato contro il Genoa, morale alto, rientro seppure in panchina di un uomo chiave come Trezeguet. Si gioca domani, alle ore 19:00 e non me la perderei per nulla al mondo.

Meno due. Ma come, non si gioca domani? No, per meno due intendo i gol mancanti a quello numero 300 per Del Piero. In realtà la cifra è già stata raggiunta, ma un giornalaccio rosa, dopo aver tolto scudetti, si diverte pure a stravolgere le statistiche del nostro Capitano. Ma tant'è, aspettiamo volentieri i festeggiamenti ufficiali del nostro inarrivabile numero 10.

Finalmente Zaccheroni potrà schierare una panchina che avrà la parvenza di un gruppo di iene, assetate di maglia e di campo. In prima fila proprio David Trezeguet. Come un orologio svizzero, al 40° giorno rientra in gruppo ed è già tra i convocati. Quanto ci è mancato David e quanto importante sarà negli schemi di Zac. Terminale offensivo così come non ne esistevano da tanto tempo. E Amauri avrà vita durissima, visto l'imminente rientro di Iaquinta.

Ma, proprio per tali motivi, si apre l'ennesimo dibattito e la domanda sorge spontanea: che fine farà Paolucci? Chi l'ha preso? E chi lo farà giocare, ammesso che adesso ci sia spazio e modo per inserirlo! Non risponderà nessuno perchè risposta non c'è! Di certo non l'avrà preso Bettega, l'unico in grado di mostrare un pò di juventinità in questa domenica di veleni. Si è un pò svegliato Secco, ma si è nascosto dietro la carta del giornale torinese. Troppo poco Alessio, troppo poco!

Una speranza, infine. Quella di vedere finalmente il numero venti alzato dalla tabella luminosa del quarto uomo: entra finalmente il numero 20. Capiterà domani? Io credo di sì. Bisogna pur dare respiro a Diego e Del Piero, no? E allora quale migliore sostituto se non Sebastian Giovinco, uno per il quale il popolo juventino si è mosso da tempo con risultati purtroppo deludenti. Nonostante così fortemente chiamato, il suo nome continua ad essere ignorato da chi allena la Juve: quasi bruciato da Ranieri, accantonato da Ferrara e adesso ignorato da Zac. Possibile che 16 milioni di persone siano accecate da tanto amore? O è più probabile che il ragazzo è vittima di preconcetti assurdi e che violentano l'intelligenza umana? Delle due l'una, e non è una bella scelta! Rimango della convinzione che se Sebastian avesse tempo a sufficienza per giocare con serenità, allora potrebbe davvero dimostrare di essere da Juve e inamovibile per caratteristiche non facili da trovare oggi nel panorama calcistico mondiale. Sarò pure innamorato, ma cieco no!

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martedì 16 febbraio 2010

Bettega, Del Piero e Gigi Buffon: chapeau!

Per un attimo ho respirato un'aria nuova. Anzi, la vecchia aria del passato, quella protettiva, quella che ti faceva sentire al sicuro. Solo per un attimo, giusto il tempo di leggere l'intervista di Roberto Bettega. Un'intervista nella quale si è detto molto della ripartenza - l'ennesima - della Juve targata Zac e nella quale il tuttofare bianconero, già VicePresidente, ha tuonato contro chi, ormai da 4 anni, ha comprato la Federazione e i suoi tristi giocattoli chiamati Coppa Italia TIM e Scudetto. Di carta, di cartone o di pezza non importa: giocattoli ormai rotti e forse persi per sempre. Voce grossa quella di Bettega a zittire chi non merita di pronunciare la parola Juve, perchè di juventino non ha e non può avere nulla e mai nulla avrà. Voce grossa a tuonare anche contro certi giornalisti ancora in impegnati in una campagna che può dirsi completa dopo l'esonero di Ciro Ferrara. Una voce grossa come non eravamo più abituati a sentire, schiavi ormai di un atteggiamento scandalosamente passivo dei vari Elkan, Blanc e Secco. Uno scossone ricevuto, anzi forse subito, da chi quella campagna tenta ancora di combatterla.

A zittire ancora ci ha pensato, quasi per diretta responsabilità, a scavalcare quella che sarebbe una naturale gerarchia interna, Alessandro Del Piero. Si aspettava qualche complimento, di certo qualche buon voto e sicuramente le solite scuse. Invece nulla di tutto ciò, come se il suo rientro possa essere considerato normale. E con Del Piero di normale non c'è nulla, c'è solo qualcosa di straordinario. Straordinaria è la voglia che mette dentro quel campo, ogni minuto delle sue presenze. Straordinaria e inarrivabile è la classe che mostra a tutto il mondo da 17 lunghi anni di professionismo al massimo livello. Straordinaria la sua lucidità nel leggere le situazioni, anche quelle più dure, quelle per cui ti nasconderesti volentieri agli occhi della telecamera. Straordinaria, e questo fa paura a tutti, la normalità con la quale affronta le situazioni e ne esce da Vero Signore, indiscusso leader di stile, di umiltà e di classe. Discuterlo è da imbecilli, criticarlo è naturale solo quando meritato. Stavolta di critico non c'è nulla, nemmeno il fatto di aver accettato i due rigori gentilmente concessi contro Lazio e Genoa, perchè gli altri nel frattempo hanno comprato ben altri episodi. Si gioca a calcio, non esiste algoritmo applicabile al campo, non esiste logica che tiene.

Si riparte così, ancora una volta, da due colonne assolute: Del Piero e Bettega. Con a fianco un certo Gigi Buffon. A spaventare un pò tutti, abituati dagli atteggiamenti sconsiderati e fatti passare per normali di chi a Torino solitamente viene a perdere, è, come per Del Piero, la normalità e la tranquillità con la quale, ammettendo l'errore, chiede scusa a compagni e tifosi. In un mondo barbaro dove protagonisti sono certi discutibilissimi personaggi e i loro atteggiamenti da vietare assolutamente ai bambini che vogliono vedere calcio... chapeau Monsieur Buffon!

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lunedì 15 febbraio 2010

Che team magnifico!

Hai capito che team magnifico? Il Real? Ma che, no no non parlo del Real. Il Barca allora? No, neanche del Barca. In realtà non parlo di un team di calcio. Allora ecco i magnifici componenti di questo speciale team.

La Federazione Intertrista Gioco Calcio annuncia pesantissime sanzioni a chi bestemmia. Domandona: chi è il più pronto alle urla e alle imprecazioni? Chi ha risposto il portiere può ritirare 20 euro senza passare dal via. E così a Torino c'era una telecamera solo su Gigi Buffon. Telecamera che viene usata per analizzare le frasi e i singoli lamenti di Gigi. Che a questo punto dovrebbe essere squalificato: se le regole sono regole, ma non avverrà. Comunque grande pressione e grandi lamentele si alzano contro Gigi. Sì sì, avete capito bene. Contro Gigi lamentele e molti rimproveri.

Ma la perla è del grande Malagutti che dice "Non è il miglior portiere della Storia". A parte che nessuno lo ha detto, almeno credo, e a parte che se la deve prendere con il miglior e più importante organo di controllo statistico sul calcio (appunto che si basa su statistiche), ma cosa c'entra proprio adesso dire una cosa del genere? Ha fatto una paperetta e allora? Resta sempre il numero uno dei numeri uno. E non si discute nemmeno. Secondo questa sorta di giornalista sportivo - e perdonatemi il termine forte "giornalista" - Gigi è reo di aver ammesso l'errore. Insomma: non doveva metterci la faccia, anzi aggirare il problema e non presentarsi davanti alle telecamere. Si doveva vergognare in pratica, perchè è questa la traduzione del discorso di Malagutti, uno che probabilmente tifa la Seconda Squadra di Milano visti gli insegnamenti e i concetti.

Altra menzione va a Maurizio Mosca: prima dà la solita leccatina a Del Piero che sta firmando un inizio di 2010 strepitoso, poi va all'attacco, ma sfuggono un pò a tutti i motivi. Vorrebbe anche capirli il suo psichiatra che ha già dato le dimissioni. Complimenti per la prima realizzazione, quasi una condanna a morte per il rigore. Perchè? Il contatto è fuori area di meno di mezzo metro, ma la dinamica è stata talmente precisa e a favore della Juve che nessuno in campo ha protestato. Sul tocco di Papa poi non si discute e la malizia di Del Piero... beh è la malizia soltanto dei grandi. Quindi la condanna a morte non si capisce proprio. O sì: non è che a molti dispiace l'ennesimo ritorno da infortunio del Capitano? Perchè se dovesse continuare con questa regolarità... capite bene che non contarlo per una certa famosa lista diventa dura. Vista la personalità strabordante e la professionalità impeccabile. Visto che siamo a corto di gente italiana con le palle, Del Piero è uno dei rari e unici rappresentanti di questa categoria. Meno male che è juventino e ringrazio il Cielo ogni giorno per questo.

La redazione di SportMediaset - e scusate il termine un pò forte "redazione - ha chiuso i commenti sul blog (che certo non può essere migliore di questo, solo che io non vengo né pagato né faccio questo mestiere e per fortuna non mi legge nessuno), come mi informano alcuni amici. Ne conoscete i motivi? Diciamo semplicemente che la loro campagna non è stata accolta positivamente dall'80% dei tifosi che scrivevano cose abbastanza veritiere nei confronti di questi giornalisti sportivi - e continuo a ripetere scusa per il termine un pò forte "giornalisti". Così, in Italia si fa così, si tappa la bocca. La gente non parla, il lettore non legge e tutto scorre tranquillo, con gli imbecilli che possono gioire.

Ecco il team favoloso. E stiamo parlando della principale fonte di informazione italiana. Poi ci domandiamo perchè all'estero ci prendono per il culo. Vai un pò a capire il perchè?!

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Juve Campione al Viareggio 2010!

La Juve vince. Anzi rivince, che è cosa assai complicata. Rivince convincendo, che è cosa assai più complicata.

Una maturità incredibile, sembrava vedere una squadra di grandi giocatori, magari già affermati. Unione di intenti, ruoli ben precisi, compiti preassegnati e portati a termine magnificamente.

Difficile parlare dei singoli, ma c'è da farlo comunque.

Immobile ha stracciato un pò di record e non riesco a riferirli: dal più prolifico al Viareggio, al bomber della Storia Bianconera allo stesso Torneo. Ha segnato in più modi, ma soprattutto ha fatto vedere di essere un giocatore completo, giovane ma completo. Fa reparto da solo, affiancato da due ali vecchia maniera e rarissime da trovare anche fra i grandi: Yago (strappato alla Cantera blaugrana) e Esposito (è l'erede di Camoranesi, stesse movenze e stesso caratterino). Centrocampo super: grande Marrone catalizzatore di palloni, bei giocatori Belcastro e Giandonato. Difesa molto molto solida. Portiere incredibile. Un solo gol subito prima della finale e considerate che i due gol in finale sono arrivati a risultato acquisito. Impegnato poco, si è sempre fatto trovare pronto. In semifinale è stato decisivo con un paio di interventi. Ottima panchina.

Su tutti merita un grosso plauso Bruni. I sinconismi sono perfetti, assolutamente perfetti. Squadra mai sbilanciata (tranne in rarissime occasioni in sette partite), modulo azzeccato e messo in pratica alla perfezione. E lavora da agosto.

Molti di questi ragazzi vogliamo vederli in prima squadra, alcuni lo meritano veramente. E soprattutto vorremmo questi ragazzi, fra un paio d'anni, in pianta stabile in una rosa che vanta troppe figurine di troppo, che con la Juve collimano davvero poco. Sono queste le basi che ogni tifoso vorrebbe vedere.

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Comunicazione ufficiale

Parlo di Juve, parlo di sport, di calcio e di divertimento. Ergo, da questo momento in poi questo blog eviterà le parole inter e mourinho per consentire a tutti i bambini di poter leggere i miei articoli! Buona lettura a tutti!

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Juventus-Genoa 3-2 Si chiama Alessandro

Si chiama Alessandro e di cognome fa Del Piero. Nessuno come lui in 16 anni di carriera. Carriera non ancora terminata e destinata ad allungarsi ancora di più. Vederlo correre e combattere, vederlo stringere le labbra con una cattiveria agonistica impressionante ti riconcilia col calcio. Ma c'è tanta classe. Da rivedere e far rivedere ai bambini il primo gol del Capitano, finalmente in dialogo con Diego. Meravigliosi insieme quando lavorano vicino.

Un uomo è un vero uomo e a nulla valgono i paragoni insulsi e infami, non ultimo quello con un giocatore di chi lo scudetto può solo indossarlo e non è il suo!

A fine partita, dopo averla risolta ancora una volta, col gol numero 6 nel 2010, dice parecchie cose. E attenzione al tono calante, tono usato quando solitamente sgancia l'analisi lucida della situazione. Riporto solo tre frasi:

  • l'organico al completo è di grande valore, ma spesso siamo in difficoltà;
  • stiamo lavorando bene e ci stiamo applicando, adesso dobbiamo mettere gli allenamenti in pratica;
  • non possiamo avere paura.
L'ultima, in particolare, dopo aver scaraventato Mesto fuori dal campo andando a recuperare l'ennesimo pallone, è emblematica: in questa rosa ci sono molti ragazzi non da Juve. Ecco il messaggio, ecco l'assist per Roberto Bettega. E occhio pure a Gigi Buffon il quale non abbraccia palesemente Amauri, reo agli occhi dei senatori di non avere qualità mentali tali da sopportare la maglia bianconera. Alla luce dei fatti dare ancora una volta ragione a questi fenomeni del gioco del pallone mi pare doveroso.

Proprio Amauri non può cavarsela col gol, che proprio non poteva sbagliare. Ancora movimenti errati, ancora tanto nervosismo e proteste. Esce per infortunio e vedremo. Di certo non è fortunato: se poteva sbloccarsi, rischia adesso di stare fermo. Il che per la Juve non è proprio un dramma. A fine settimana rientra Trezeguet. Probabilmente pure Iaquinta e a quel punto per Amauri ci sarà posto solo il giovedì pomeriggio. In ogni caso la sua fine è una: contropartita per arrivare a un grande bomber.

Mi pare naturale considerare Caceres e De Ceglie inamovibili. Vale davvero la pena insistere su questi due ragazzi che hanno meno di 25 anni. Inventato esterno offensivo da Ferrara, Caceres è la più bella sorpresa di quest'anno, considerando che è anche l'unica. De Ceglie fa molto meglio di Grosso e deve crescere solo in personalità: può farlo giocando con continuità. E nei moduli di Zac entra alla perfezione.

Straripante Chiellini destinato a rilevare la fascia da Del Piero: niente voti, è lui il leader carismatico. Ci mette fisico, corsa e tanta rabbia.

Menomato, ci mette il solito cuore: Sissoko. Conviene vagliare bene le sue condizioni perchè contro il Genoa correva poco e male, evidentemente per il solito maledetto problema muscolare.

Capitolo Giovinco. Esce Diego, perchè non lui? Per coprirsi? Coprirsi in che senso? Inamovibile Del Piero che risulta fra l'altro anche uno dei migliori fisicamente, ma perchè continuare a tenerlo in panca? Mi aspetto un suo impiego già a metà settimana, in quelle corsie laterali dove il suo genio trova la migliore espressione.

Marchisio: non c'è dubbio che sia la migliore espressione del calcio giovanile italiano. Entra e cambia il volto di un centrocampo che acquisisce personalità e cattiveria, ordine e molto equilibrio. Si attende sempre il miglior terzetto Melo-Sissoko-Marchisio. Vai Principino!

Concludo con la mia paura inziale: questa Juve vuole farsi del male. In panca Marrone, poteva anche entrare per Sissoko viste le sue caratteristiche. Nulla: resterà in panca. Credo non si sia nemmeno riscaldato. Qualcuno adesso deve darmi una risposta, e che sia plausibile.


Ah, dimenticavo. Non credo alla svolta. La stagione è andata da moltissimo tempo. L'unica svolta può essere quella di una rivoluzione, stavolta seria e concreta, a giugno. Adesso c'è solo da salvare la faccia.

P.S.
Semmai ce ne fosse bisogno, la papera di Buffon è indicativa: poteva essere la mazzata definitiva per la morte della Juve. Poteva. E' il destino di un Campione. Lo strano e illogico destino di un Campione.


P.P.S
Mancano ai danni del Genoa una settantina di gialli: il rigore probabilmente non c'è, nel senso che è punizione dal limite (servirebbe il microscopio)... ma quanto godoooooooooooooo!

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Mandiamo la Juve in B

Petardi, cori razzisti, scontri. Tutto questo viene addebitato alla Juve. In nessuno stadio italiano capita quello che accade a Torino. Nervosismo incredibile sugli spalti. Perciò, ora, si chiede che la partita doveva essere sospesa, si chiedono provvedimenti addirittura parlamentari. A occhio e croce dovremmo andare in galera in 16 milioni.

Cosa c'è di giusto? Tutto. Vedere la guerriglia durante un match di calcio è assurdo. Sentire i petardi (a proposito: come entrano?) è fastidioso anche per chi, come me, è a casa a gustarsi una partita. Vedere gente incappucciata che anzicché tifare e divertirsi cerca qualcuno da picchiare è sconfortante. Cosa c'è di strano? Che si chiede sempre che paghi la Juve. In B ci finisce la Juve perchè moratti piange e non sa vincere. In B ci finisce la Juve perchè il Milan è del padrone d'Italia e quindi non si può toccare. In 55 milioni fischiano Balotelli, ma paga la Juve. Contenti voi... contenti moratti e guido rossi.

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domenica 14 febbraio 2010

Gasperini getta ombra sulla vittoria della Juve

Gasperini è amareggiato: "dalla mia posizione non l'ho visto, mi hanno detto che c'era fuorigioco, era fuori area e non c'era fallo!". Se si guarda bene l'azione si nota pure che Del Piero saltella e questo dovrebbe far scattare la squalifica perchè chi saltella è razzista. Inoltre il Capitano della Juve, dalla mia postazione non l'ho visto, ha parcheggiato in doppia fila a Vinovo e non poteva, è in ritardo con la tassa dell'asilo del figlio,  non ha recitato la preghiera pro-moratti prima dello scatto, ha scalciato Materazzi che passava di lì, non ha rivolto il saluto a Collina, ha dimenticato di mettere l'accento sulla "e" sul proprio sito, non ha eseguito la frammentazione del disco rigido, non ha rinnovato l'abbonamento Sky, ha dimenticato l'euro per il carrello quando è andato a fare la spesa, ha sorriso dopo il gol e non può farlo visto che Balotelli non esulta. Ho dimenticato qualcosa caro Gasperini?

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Amauri in campo. Giovinco in panca

Amauri in campo. Giovinco e Paolucci in panca. Mi viene voglia di spegnere la TV!

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Mosca a Guida al Campionato

Maurizio Mosca a Guida al Campionato un paio di minuti fa: "La Juve ha sbagliato a cacciare Ranieri. Oltretutto adesso paga lui, Ferrara e Zaccheroni!". Sì, paghiamo pure Lippi e addirittura Trapattoni. Buon campionato a tutti!

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I contratti anomali dei professionisti del pallone

E' del tutto logico e plausibile che un professionista richieda un adeguamento contrattuale nel momento in cui le prestazioni crescono (in quantità o in qualità). E parlo di un professionista in qualunque settore. Fatto che trova palese conferma nel mondo del pallone. Segni una tripletta? Allora puoi chiedere un milione in più. Hai giocato otto partite di fila? Allora puoi chiedere il 20% in più. La cosa più curiosa è che tali richieste giungono principalmente dai procuratori. Spesso e volentieri i giocatori vengono informati dopo. Ovviamente anche i giocatori si adeguano e si comportano nel modo più errato possibile.

La cosa ancora più curiosa è che le società sono ormai schiave e prigioniere dei propri giocatori e dei loro procuratori. A richiesta segue firma. Sempre. Altrimenti c'è la minaccia del "me ne vado". Fin qui la cosa potrebbe essere accettabile. Quello che continuo a non capire è la asimmetria rispetto al mondo professionistico oltre-calcio. In tal caso, infatti, se un professionista non rende a dovere viene cacciato o il suo contratto viene ridimensionato in compiti e soprattutto denaro percepito. Questo non trova alcuna conferma nel mondo del calcio.

Prendiamo Alex Del Piero. Negli anni il suo contratto si è allineato sempre più a cifre superiori. Contratto rinnovato, contratto aumentato. Ma di riflesso non si può discutere nemmeno un centesimo degli euro che il Capitano percepisce. I risultati sono stati sempre dalla sua parte. Pochi anni fa la scelta di ridimensionarsi: certo di poco, ma una scelta dovuta.

E prendete adesso uno qualsiasi dei fenomeni da due giornate. Fanno un assist e chiedono il ritocco dell'ingaggio ottenendolo. Poi scompaiono per un anno e il loro contratto non viene toccato al ribasso. Strano no? Secondo me sarebbe una buonissima cosa. Risolverebbe un pò di problemi con tutti quei giocatori che appagati dall'ingaggio tendono a scomparire e a non sudare come dovrebbero. Prendete Amauri: ha chiesto ed ottenuto un ritocco e ora? Che facciamo? Ci restituisce il ritocco o monetizziamo vendendolo? Io gli dimezzerei l'ingaggio e poi vediamo se non si dà una mossa in campo! Ma sono un sognatore. E sogni rimaranno!

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sabato 13 febbraio 2010

Juve in finale!

Ed è finale. Meritata. Strameritata. Con una maturità e un gioco consolidato sebbene lo staff tecnico è cambiato rispetto allo scorso anno. Un immenso Immobile: concreto, mobile (a dispetto del nome), cinico, con un cuore grandissimo. Gran talento di Yaho ed Esposito sugli esterni, dove la Juve costruisce praticamente tutte le sue azioni. Centrocampo compatto e solidissimo, nonostante la mancanza di Marrone. La difesa va ancora registrata, ma c'è l'ultimo sforzo da compiere.

Ci si chiede comunque il perchè la Prima Squadra debba così male impressionare di fronte a questi ventenni!

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Marrone in prima squadra. E il Viareggio?

Non passa settimana alla Juve senza che qualcuno faccia una cazzata.

La Juve è in semifinale del Viareggio e punta a fare il bis. Il Capitano della formazione bianconera è Marrone, uno che ha già esordito in prima squadra contro il Chievo alla prima giornata. Per Bruni è una pedina fondamentale perchè garantisce regia, equilibrio e grande sostanza. E allora il problema qual è? Ecco, perfetto: Zac lo convoca e lo toglie a Bruni. Oggi il centrocampista non farà parte del match contro l'Atalanta. E farà panchina contro il Genoa. La voglia irresistibile di farsi del male. Così come con Paolucci: lo si prende e non lo si fa giocare. Al suo posto andrà in campo Amauri sul quale qualcuno dovrebbe intervenire perchè è una vergogna assoluta.

Bravo Zac, brava Juve. Che sia un atto di gelosia nei confronti di una squadra, la Primavera, che mostra un gioco eccezionale e che porta a casa risultati su risultati? Se sì, beh sarebbe doppiamente grave.

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Allenatori che verranno, giocatori che se ne andarono

Raffreddatasi la pista Benitez ora i giornali tentato di infastidire Firenze. Prima ancora c'era la bugia Giampaolo, quindi la falsa pista Allegri. Manca solo Mazzone e poi la lista dei tecnici che aspirano alla panchina bianconera è completa. A conferma di come la Juve non esiste più, almeno la Juve con la J maiuscola. Quella che per intenderci poteva decidere da sé. Dipendiamo dagli altri: da gente che si offre a gente che si propone, da giornalisti che accostano a imbecilli che possono valutare mille situazioni (me ne viene in mente uno polacco) senza avere né arte né parte. Moggi introdusse l'arte della comunicazione e del depistaggio: nessuno sapeva nulla fino al momento in cui il contratto veniva depositato in Lega. Ora invece non si capisce nulla: il che è grave e molto pericoloso.

Di Hiddink non si discute più. Ora c'è la moda dei tecnici italiani. Magari giovani. E dalla Juve nemmeno un cenno del tipo "abbiamo Zac e ce lo teniamo stretto. Lasciamolo lavorare in pace perchè la conferma dipende solo dal suo lavoro!". Questa frase innescherebbe immediatamente un senso di compattamento dell'ambiente costretto a lavorare a mille. Perchè la conferma di Zac è legata indissolubilmente alla conferma dei giocatori. Anzi, prima i giocatori, poi il tecnico. Ora più che mai, a parte otto, forse nove, nomi, nessuno è sicuro di rimanere alla Juve. Dalla società un silenzio assordante.

Troppe voci, troppo rumore, troppe frasi gettate al vento. E ripeto una domanda cui nessuno ancora ha risposto: da quanto non sentite dichiarazioni di Blanc che è Presidente, Direttore Generale, Amministratore Delegato, Segretaria e Capo Pulizie della Juve? Da quanto non vedete Secco? Le telecamere sono puntate solo su Bettega il quale non può certo fare miracoli. Anche perchè sono convinto che è stato richiamato dalla Piazza e non dalla proprietà. Non credo, ovvero, ai suoi pieni poteri. Sono solo di facciata altrimenti, prima ancora che Molinaro e Tiago, sarebbe caduto Blanc. Poi Secco il cui mestiere è inutile.

Con questi presupposti ci si approccia al Genoa, e i brividi corrono lungo la schiena. L'unico aspetto positivo per la Juve è che non c'è quel rompiscatole di Crespo (a proposito: pensate lui al posto di Paolucci e Amauri! A qualcuno rode un pò? A me sì!). Ma c'è Suazo e le sue corse, c'è Sculli e il suo dinamismo, c'è Mesto e la sua velocità. Poi ci sono due pedine che se le guardo mi viene da piangere. A dirotto proprio, di quel pianto che non riesci a fermare. Si chiamano Raffaele Palladino (per il quale stravedevo già al Viareggio di parecchi anni fa, in coppia proprio con Paolucci e un altro attaccante allora fortissimo, tal Ray Volpato) e Domenico Criscito (che sia maledetto quel coso che ora allena la Roma). Li guardo e guardo i loro corrispettivi in maglia bianconera (Amauri e Grosso, rispettivamente) e mi viene da piangere. Moggi non avrebbe mai permesso tutto questo. Passo e chiudo!

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Balotelli, la Nazionale e gli attaccanti italiani

E parte la campagna per portare Balotelli in Nazionale. Io non sono d'accordo:

  • si vuole, senza titolo, paragonarlo a Cassano dicendo "che non è come Cassano!": infatti Cassano è amato, molto amato, ispira pure tanta simpatia e ti regala il sorriso per come gioca e per quello che riesce a combinare; dell'altro tutto questo non si può dire, anzi...;
  • non voglio un giocatore che non ha educazione e ha problemi già con la propria squadra e col proprio tecnico;
  • non mi piace assecondare le campagne assurde di una stampa malata;
  • non credo serva un giocatore che non riesce a emergere a livello internazionale e occhio alle sue prestazioni con l'Under 21: mai incisivo, mai decisivo.
Per motivi diversi mi preoccupa la candidatura di Borriello che a livello internazionale non ha lo stesso peso e la stessa personalità che dimostra contro Siena, Bologna e Cagliari (con tutto il rispetto per queste tre squadre).

Amauri non lo voglio alla Juve, figuriamoci in Nazionale. Visto e considerato che Italiano non è!

Resta il solo Gilardino, punto fisso e inamovibile. Non vedo come Toni possa rientrare nel giro: fisicamente è mal messo, non produce più da molti mesi.

Iaquinta è out, ma Lippi se lo porterà uguale perchè da qui ai Mondiali Vincenzone recupererà e il suo essere jolly potrebbe dare a Marcello molte opportunità di variare l'assetto tattico. Il suo spirito di sacrificio è immenso e Lippi punta moltissimo su questo aspetto.

C'è Di Natale che sta facendo sfracelli, ma c'è il solito punto da vagliare: buono in provincia, mai fuori! E di nomi simili ne possiamo fare a valanga. Trezeguet non è italiano, Paolo Rossi si è ritirato, Massaro non serve, la Seconda Squadra di Milano non ha italiani nemmeno in segreteria: come siamo messi, allora, in attacco? Nomi, idee?

P.S.
Se Totti va, io tiferò Capello. Lo dico prima! Perchè è offensivo, veramente offensivo. Discorso diverso per Nesta.

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venerdì 12 febbraio 2010

Quei particolari che...

A sentire i bianconeri, cioè quelli che poi vanno in campo, pare che prima di Zaccheroni... Boh, è come se durante la settimana, prima dell'arrivo di Zac, nessuno gli... Cioè, non avevano un allenatore che...

Brutti brutti indizi. Chiellini afferma che "stiamo lavorando molto, soprattutto sull'aspetto tattico: movimenti e nozioni!". Sissoko: "Zaccheroni sta portando nuove idee, tocca a noi assimilare il gioco e proporlo durante la partita". Diego: "Il nuovo tecnico ci parla molto e ci spiega ogni minimo dettaglio. Manca poco alla svolta".

Porca miseria Ciro, ma che cosa facevi durante la settimana? A sentire loro mi verrebbe da dire "si improvvisava". E non è una bellissima cosa, perchè è un'affermazione gravissima:

  1. se è vera, allora bisogna cacciare immediatamente Blanc e Secco che hanno l'obbligo di vigilare sull'operato di tutti i tesserati: dal magazziniere ai giocatori, dal tecnico al preparatore;
  2. se è falsa, allora bisogna valutare bene il rendimento e la professionalità dei giocatori. In tal caso ho paura che a giugno Bettega stringerà la mano a molti di loro e a noi toccherà bruciare qualche maglia.
Con questo dubbio si va incontro al Genoa. Moduli forse speculari, col trequartista che Gasperini non usa. Condizioni di forma pessime per i bianconeri, buone per i rossoblu. Sulle condizioni psicologiche inutile investigare. Che partità sarà? L'andata aveva mostrato una Juve bellissima, col solito problemino della rimonta negata. Ricordate l'andata: Giovinco da una parte, Camoranesi dall'altra e spettacolo puro. Ricordate anche altri particolari?

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Zac: fuori Grosso e Amauri. Possibile?

E ci voleva tanto, Zac? Guardando certe foto e leggendo certe dichiarazioni pare proprio che Zac abbia eseguito la prima mossa vincente: strigliata ad Amauri che probabilmente vedrà iniziare il match contro il Genoa dalla panchina. Con la speranza di 16 milioni di tifosi di vederlo rimanere in panca. Per tante giornate.

Perchè nel frattempo è accaduto che Zac abbia provato la coppia - che per me sarebbe intoccabile ed indissolubile - Del Piero e Giovinco: il passato e il presente, l'immediato presente e il futuro. Fuori dai giochi, ma sarà difficile non vederlo in campo, Diego. Appannato il brasiliano, pimpante come non mai Giovinco. Il fantasista tascabile, oltre i gol che possono contare fino ad un certo punto, ha sfoderato allenamenti interessanti, con rabbia, determinazione e pare idee che collimano con quelle del tecnico. Stiamo sempre qui a sperare di vederlo in campo, di vedergli finalmente concessa la fiducia che merita. E puntualmente però scriviamo delusi delle sue panchine. Speriamo che Zac torni in sé e si comporti come una persona normale e ragionevole. Altrimenti siamo punto e a capo, con grosso danno per la Juve.

Rientra che Sissoko che pare sempre di più un leader. Pare? Lo è! Una sola frase riporto, quella che peraltro ho scritto dentro al cuore e mi pare che come me lì fuori ci siano altre 16 milioni di persone pronte a sottoscrivere quanto sto per dire: "resto alla Juve anche senza Champions. Mi sento a casa!". Momo sei un grande! Uno di quelli che ci mette cuore e gambe e questo alla gente già basta. Imprescindibile la sua presenza in campo, irrinunciabile questo maliano. Pochissime volte un giocatore aveva riscosso un simile incondizionato successo. Davids se lo guadagnò in lunghi mesi, Momo  - se non ricordo male - già aveva sfondato il cuore dei tifosi dopo un mesetto, giusto il tempo di prendere un 8 in pagella contro l'inter battuta 2-1 dai gol di Camo e Trezeguet.

Non recupererà Marchisio: e ti pareva!? Non recupererà Camoranesi, difficilmente in panca anche contro l'Ajax. Assente Melo. Così il centrocampo sarà affidato a Sissoko e Candreva, con De Ceglie e Caceres a supporto sugli esterni. Difesa a tre con Grygera al posto di Cannavaro (preservato per l'Ajax). Fuori - e sarebbe la seconda mossa vincente di Zac - Grosso per evidenti limiti intertristi.

Capitolo attacco. Il mio sogno resta il terzetto dei fantasisti: Diego, Giovinco e Del Piero, col Capitano a fare la prima punta, là vicino alla porta. Tanto prima o poi lui tira e prende la porta. E se la prende spesse volte poi alza le braccia perchè vuol dire che ha fatto centro! Inutile riportare i numeri, anche perchè le cifre sono veramente paurose.

Peccato però che il mio resterà un sogno. La proprietà guarda agli spiccioli e ai "piccioli": Amauri è costato 23 milioni e quindi deve giocare. Capito come guidano questa Juve?

A proposito, risolto il mistero del viaggio in Baviera di Elkan: ha offerto Buffon per Kahn. Poi gli hanno spiegato che il portierone tedesco non gioca più. Poveri noi!

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giovedì 11 febbraio 2010

La Juve è sotto indagine per illeciti fiscali

Moggi, Giraudo e Bettega furono indagati già parecchi anni fa. La Guardia di Finanza spulciò carte su carte, andando a ritroso nel tempo e cercando pure fra le paghette date i piccoli bianconeri militanti nella categoria Pulcini. Niente. Assoluzione. Nessuna prova. Facendo somme e sottrazioni tornava tutto. Solo la Juve, nessuna fra le altre big fu indagata parimenti ai bianconeri. Eppure, visto che la raccontano in modo diverso, sembra che quello che combinava Giraudo combinava pure l'inter e il Milan, senza parlare dei clamorosi tonfi di Roma e Lazio. Con una differenza fondamentale: la Juve si autogestiva, mentre moratti e berlusconi potevano fare e disfare come meglio credevano. Cioè, nell'illecito per tutti, ancora una volta la Juve di Moggi, Giraudo e Bettega risultava la più brava.

Pochi anni più tardi, e veniamo ai giorni nostri, la Juve di Elkan, Blanc e Secco è ancora indagata. Nonostante questi tre personaggi abbiano esattamente svolto il compito che venne loro affidato da moratti e guido rossi, niente, ci si ostina a indagare. Orecchie bene aperte perchè una battuta simile, credo, non l'avete mai sentita: si tratta di una irregolarità fiscale di qualche milione di euro. Per intenderci, molto meno della metà dello stipendio percepito da Eto'o.

Fonti investigative assicurano che per quanto illegittima, si tratta di «una prassi consueta» nel mondo del calcio. Ma è solo la Juve sotto indagine. L'inter che ha speso oltre mille miliardi e che ne ha combinate di cotte e di crude sul piano fiscale si salva. Si salva pure la squadra del padrone d'Italia.


Passo e chiudo.

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La Juve prende Ribery?

Si dice che John Elkan sia andato fino a Monaco e tutti già lì a sbavare "Prende Ribery?". No, prenderà calci nel sedere appena lo incontrerò per strada. Ma smettiamola di prendere in giro i tifosi.

L'asso francese pupillo di Zidane - e già questo basterebbe - ha una valutazione che va oltra la Juve. Solo il Real e forse il Barca hanno i soldi necessari per portarlo a casa. E certo quell'intertrista che ne detiene il cartellino non lo cederà alla Juve. Ma non è tanto questo a farmi imbestialire - figuriamoci, poi se lo prendono ritratto tutto e compro la sua maglietta - quanto il fatto di pensare che John Elkan abbia a cuore la Juve. Ecco, questo fatto proprio mi fa arrabbiare.

In seconda battuta c'è da considerare un altro fattore, non banale: dove lo metti Ribery? Qualora lo prendessi, ovviamente! Dirai tu, tifoso innamorato e deluso, da qualche parte lo metti, basta che lo compri. Ma poi, chi sta fuori fra Diego e Del Piero? Si cambia attacco? E Giovinco che fine farà?

Per vendere giornali la gente scriverebbe di tutto. Pure che Balotelli deve andare ai mondiali.

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La vedo durissima!

I risultati sono comunque insufficienti e alcune scelte sembrano azzardate, quasi da chi si vuol far male da solo. Tipo insistere ancora con Amauri e non impiegare Giovinco o Paolucci, così... per vedere l'effetto che fa giocare in 11 e soprattutto con giocatori - al momento - validissimi! Non fenomeni, ma di sicuro gente che ci mette cuore e gambe.

Zac punta sul terzetto difensivo, ma non ha ancora chiaro in mente che esterni a centrocampo la Juve non ne ha! Inutile far salire Grosso di una posizione, visto che poi nella pratica il Flop arretra. C'è pure il dubbio Cannavaro che dovrebbe andare in panchina.

Intanto i recuperi hanno inizio. Al via Brazzo, forse disponibile. Quasi pronto Marchisio, di sicuro in panca. Assieme a lui il Mago Camo che molti vorrebbero fuori dalla Juve a fine anno: molti non juventini chiaramente! Ci mancherebbe! Trezeguet e Iaquinta non riusciranno a recuperare per l'Ajax e questo è un guaio serissimo.

Niente ricambi in attacco: giocheranno ancora Diego a Del Piero fino a quando il fiato reggerà. Assente Melo, ma è pronto Sissoko, con Candreva e chi altro?

Chiellini suona la carica: "Serve la svolta". Statistiche alla mano, è la centesima volta che sentiamo questa frase da novembre 2009. Contenti voi! Io contro il maestro del contropiede e dell'attacco, tal Gasperini, la vedo durissima!

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mercoledì 10 febbraio 2010

Se Don Mazzi deve dettare le regole del calcio

Se Don Mazzi deve mettere becco pure sull'esultanza, beh vuol dire che il nostro livello di calcio ha toccato un livello mostruosamente basso. D'altronde, era facile capirlo guardando la classifica.

Spiego bene. Passi la bestemmia - dove però non è stato ancora chiarito il punto "se insulto Moratti, senza bestemmiare, ma pronunciando 657 parolacce, vengo squalificato?" - ma l'esultanza no! Non può Don Mazzi elargire lezioni. Né lui né a questo punto gli attuali padroni del calcio.

Allora spiego meglio. Un giocatore di calcio, così come qualsiasi altro ragazzo che anche sotto casa organizza una partitella fra amici, vive per il gol. Se domandi ad un bambino "cosa vuoi diventare" ti risponderà sicuramente "un grande numero 10, un grande bomber". Raramente sentirai una risposta del tipo "un grande mediano di rottura". Perchè il bambino risponde così? Perchè i riflettori sono tutti puntati sui bomber, su chi segna, su chi è inquadrato quando esulta perchè ha fatto un gol!

Sei mai sceso su un campetto di gioco? Anche da ragazzo, anche a livello amatoriale. Se sì, hai mai segnato? Se sì potresti allora commentare su quale era il tuo stato d'animo quando hai visto la palla entrare? Gioia? Di più, estasi. Una di quelle emozioni più belle. Tutti, quei pochissimi spettatori - tipo genitori e gente che passa da lì ed è curiosa di capire perchè c'è casino - i tuoi compagni di squadra e gli avversari hanno gli occhi su di te. E lì non c'è limite a quello che la tua mente può produrre: corri anche se non hai fiato, gridi, alzi i pugni, ne alzi uno, ti metti a fare l'aeroplanino, ti inventi qualcosa, qualche esultanza particolare. Impedire questa forma di gioia significa ammazzare il calcio. Per favore, già Moratti ha ammazzato la Serie A, il calcio lasciamolo ancora vivo!

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Juve, John Elkann a Monaco: per prendere Ribery?

Questa è la domanda. La risposta - e uso volontariamente un termine non elegante - è la seguente: NO, E' LI' SOLO PER FARSI I CAZZI SUOI. Come da quattro anni, ormai!

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Problema verdeoro: Diego e Amauri!

Che fine ha fatto Diego?

Una delle mie più grandi pene è proprio lui, uno dei migliori trequartisti puri che il calcio moderno può mostrare al mondo. Rapido e talentuoso, grintoso, pronto al sacrificio. Ecco, questo stesso giocatore è stato letteralmente atrofizzato dai metodi Juve. Zero tattica e zero schemi, palla a Diego e vai col tango! E il povero Diego, che è un brasiliano e che quindi sa di Samba, non riesce proprio a danzare come vorrebbe. Fuori Ferrara, il nuovo partner in questa sfida ballerina è Zac. Proprio Zac che pochi mesi fa lo giudicava come io l'avevo giudicato all'inizio del 2009: un fenomeno!

Tocca a Zac ricostruire un pò di entusiasmo e ricamare attorno alla figura di Diego un qualcosa che assomigli ad un gruppo di ragazzi felici di giocare al calcio, con un minimo di organizzazione circa ruoli e movimenti. Basterebbe soltanto questo per permettere a Diego di esprimersi al meglio. Zac si è insediato un pò di giorni fa e di risultati ancora nulla. Serve tempo, si dirà. Ok, concediamo ancora un pò di tempo a Zac, ma quanto? Da sue stesse parole si tratterebbe di poche settimane. Quindi? Diciamo metà febbraio? O, al massimo, fine febbraio?

Caro Zac, che idee hai su Diego? Trequarti? Regista avanzato? Mezza punta così come nei tuoi classici terzetti d'avanti?

Ma le domande non terminano qui. Del Piero e Diego sono compatibili? La risposta è sì, il problema semmai è chi deve accompagnare le azioni di questi due fuoriclasse. Amauri? Non scherziamo. Anzi, scherziamo! Anzi, diciamo le cose come stanno. Il problema è interamente il brasiliano che non apre spazi, non tiene palla, non riesce a far salire la squadra, non la prende più nemmeno di testa, non salta l'uomo e non tira in porta. Giochiamo praticamente in dieci. Ora, visto l'exploit di Immobile, visto il rientro di Paolucci, visti i recuperi ormai imminenti di Iaquinta e Trezeguet, che fine farà Amauri? Panca? O anche tribuna? Perchè metterlo in campo vuol dire regalare un uomo agli avversari e, peggio, creare problemi a chi gli gioca vicino.

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Amauri-Chiellini: trova la differenza!

Trova la differenza:


Amauri ha segnato dal febbraio 2009 al febbraio 2010 numero 5 reti.

Chiellini, nello stesso periodo, ha segnato 5 reti più una in Champions.

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Calciopoli e le nuove leggi del calcio (solo per i forti di cuore)

Se leggete i giornali, specialmente quello rosa e l'altro romanista, dovreste accorgervi di un'assenza importante: Calciopoli e le nuove (???) indagini! Due parole le dico io allora, così per completare il quadro demenziale disegnato dai giornalacci.

Vi diranno, questi giornalacci, che la Juve addirittura ha subito un processo morbido. Vi diranno che è riuscita a sfuggire alla Serie C. Ma non vi diranno, nemmeno a pagina 78 e scritto in braille, che un nuovo filone di indagini smonterebbe tutto. Per esempio chi doveva condurre le indagini parlava in modo molto ambiguo con chi le indagini le ha avviate. Per esempio non salta mai il nome di Tronchettone, mentre Baldini è dentro con tutte le scarpe. Anzi, addirittura lo stesso Baldini assicura "che faremo il ribaltone, preparati!". Beh queste cosette qui, dettagli si intende, di quelli però tali da risolvere il libro giallo in appena due righe di testo, beh queste cosette non ve le dirà nessuno.

E poi la Federazione Intertrista sta per varare alcune leggi che farebbero impallidire Mr Bean. Attenzione, tenetevi forte... vai partiamo.

Niente sorteggio: gli arbitri li sceglierà ancora Moratti, con Branca a compilare le schede. Niente sorteggio perchè il lavoro di Collina fin qui è minuzioso: nessuno infatti si è accorto che il campionato è equilibrato. A Torino se la prendono con la propria società, a Napoli iniziano a sentire una puzzetta strana e nessuno si è fatto sfuggire "quel famoso", a Milano sponda rossonera, dopo che di rigori non ne vengono più assegnati vorrebbero gridare, ma poi vista la storia recente di successi si trattengono. Nel frattempo Cellino lancia accuse i giorni pari, minaccia nuove indagini i giorni dispari e la domenica si può permettere di agire peggio del burino dei più burini, insultando, facendo gestacci, gridando parolacce neanche fosse a casa sua.

Così, mentre Cellino può fare quello che vuole e gli altri dirigenti dire quello che vogliono, a pagare sarà Legrottaglie e pochissimi come lui. Perchè Legrottaglie? Perchè dopo un gol, alzando la maglia, mostra a tutti la frase su Gesù. Una di quelle frasi da stampare sulle magliette. Invece no e in effetti cosa c'entra la religione col mondo più falso che esiste? Cosa c'entra la giustizia e la buona condotta con Moratti e Soci?

Vogliono abolire le bestemmie. Sì, ma come? Con la moviola. Vi spiego: teoricamente questa servirebbe per scovare i furbi e punirli. I furbi del pallone, però. Invece verrà usata per analizzare le bestemmie. Ci sono tre gradi: se insulti l'inter vai in B, se non omaggi Moratti dopo i gol vai in C e se non versi anche tu il 5 per mille nelle casse di Mourinho verrai bandito dal gioco del calcio.

Buon campionato a tutti. Almeno quello che ne rimarrà.

P.S.
La bozza di questo articoletto è stato corretto da due miei amici, uno nerazzurro che ha esclamato "la smetti di scrivere stronzate?!" e l'altro che gli ha risposto, col giornale in mano, "ma guarda che è vero, leggi qua!".

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martedì 9 febbraio 2010

La Primavera vola. La Prima Squadra affonda.

La Juve passa. Anzi, la Juve corre e lo fa con una classe e un gioco da far impallidire la Prima Squadra. E' la seconda volta che ripeto questo, e le conferme di quanto dico arrivano da Viareggio 2010.

La Juve va e Immobile segna. In realtà Bruni ha mandato in rete moltissimi giocatori: attaccanti, centrocampisti e difensore. Ma la prova di Ciro Immobile dimostra come questo ragazzo sia estremamente interessante ed appetibile. Ha forza, ha molta intelligenza tattica, ha spirito di sacrificio, resistenza e grandissimo appeal con il gol. Amauri è avvertito. Zac probabilmente non vede la Juve piccola.

Non c'è maggiore soddisfazione, poi, nel testimoniare la sconfitta dell'inter. Anche il Milan esce fuori. La domanda, al di là di facili ironie, è semplice: perchè questa Primavera va così forte e palesa un'organizzazione tecnico-tattica impressionante e la Prima Squadra non ha nemmeno voglia di correre?

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Rimpiango Cobolli Gigli

Io un plauso lo faccio. E mi piace pure lanciare questa provocazione sulla quale comunque un minimo di consenso dovrei raccoglierlo. Rimpiango i tempi in cui davanti ai microfoni, nei momenti complicati, ci finiva Giovanni Cobolli Gigli.

Non sarà stato uno dei Presidenti più competenti. Non avrà operato scelte importanti e decisive in positivo. Però ci metteva la faccia, soprattutto nei momenti bui. E le sue parole erano comunque destinate alla pace e all'ottimismo. Delegava sì le decisioni, però dava un'impronta. Apprezzabile alla luce della pochezza che oggi si intravede in Blanc e i suoi tre ruoli, manco fosse Berlusconi. Allora, sì: IO RIMPIANGO COBOLLI GIGLI.

Avrà avuto le sue colpe, ma forse avrà tappato pure qualche falla. Di sicuro qualche falla nella comunicazione con l'esterno. Perchè non sento Blanc da una vita e sarebbe troppo semplice venire a parlare solo quando si vincerà (chissà quando!).

Rimpiango Cobolli Gigli perchè almeno parlava italiano. E correttamente. Rimpiango Cobolli perchè comunque tifava Juve, già prima di diventare Presidente. Tifavo Juve perchè quando vincevamo, e pesanti, andava lì e ti dimostrava sincera felicità, quasi come i bambini che nemmeno si aspettano il regalo. Si vedeva: pacato, ma sincero. E pur piccolo e pur non competente, la sincerità è una componente importante. Anche in una società di calcio. E manca, a questa Juve, proprio la sua umiltà, fattore decisivo per diventare realmente grandi.

In Blanc invece intravedo i comportamenti di un moratti qualsiasi: le decisioni le prendo io con la calcolatrice! E la Juve sprofonda in uno degli inferni più orribili della storia bianconera. Anzi, il più terribile in assoluto. Ma adesso mi chiedo: perchè Cobolli è stato cacciato? Allontanato? Così come successo con Tardelli (scelta fra l'altro che ho condiviso e continuo a condividere perchè non vedo cosa poteva dare Tardelli in giacca e cravatta, ci servirebbe anzi un Tardelli in scarpette e pantaloncini) e con Gentile tagliato fuori per la panca. Signori: è successo qualcosa che non sappiamo? Non è che qui ci si nasconde una verità interna di quelle pesanti. Di quelle che ti costringono a irrompere in sede e buttarvi fuori a calci nel sedere?

Nel frattempo, vista l'arroganza spaventosa dei tre intertristi al comando della Juve e cioè Blanc, Secco e John Elkan, io non verserò più soldi nelle casse bianconere: niente Member, niente Juve Channel, niente di niente. Se facessimo tutti così, con 15 milioni di tifosi in meno, beh qualcosa di sicuro dovrebbe cambiare. O no?

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lunedì 8 febbraio 2010

Complotto contro il Napoli

I tifosi del Napoli andranno con la maschera di Collina. E sarebbe una cosa divertente se non fosse che i tifosi del Napoli credono davvero che contro di loro ci sia un complotto. La cosa più grave è che persone tesserate pensino cose del tipo "Diamo troppo fastidio lassù". Il Napoli si lamenta. La butto lì: non è che per caso ha influito negativamente il discorso "scudetto fra due anni" o "non posso accontentarmi dell'Europa!". No? Non è possibile?

E sono cose che tra l'altro ho detto già un pò di tempo fa. Nel momento in cui, nella piena esaltazione giustificata dai risultati, si perde di vista l'obiettivo principale, allora è facile far crollare tutto. E quando ciò accade si pensa sempre a cause facili, di quelle per le quali la responsabilità non è tua, ma di qualche altro. Il Napoli a questo punto può operare due scelte: o manda in B le squadre che stanno davanti o rimettersi a lavorare seriamente così come dall'avvento di Mazzarri. Seguire l'esempio di Massimo Mo-Ratti non mi sembra una buona cosa. E poi aizzare così l'arbitro, proprio in una partita contro l'inter... no tifosi azzurri, avete sbagliato i tempi.

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Cosa manca alla Juve?

D'accordo per il periodo nero e d'accordissimo sul fatto che la depressione è contagiosa. Ma a questa Juve manca decisamente qualcosa. Cosa?

La mia idea è che questa squadra sia stata costruita senza mai consultare il tecnico e i giocatori stessi. La mia impressione è che sia stata costruita nel tempo assommando un insieme di passioni: a Elkan piaceva questo, a Blanc piaceva quell'altro, al tecnico piaceva quello lì, ma poi decideva Blanc prendendo un foglio, calcolando detrazioni fiscali e costi e ROI. E così proprio non si va da nessuna parte.

L'acquista di Melo, che molti ritengono sbagliato, non poteva essere soddisfacente. Troppo facile parlare adesso, ma insomma non ci voleva un genio per capire che quella squadra mancava di un minimo di equilibrio. Equilibrio che la Juve ritrova quando in campo ci sono Sissoko e Melo, cioè due tra i più forti incontristi nel panorama europeo. Insieme, appunto, formano una coppia molto concreta. Coppia che riesce a sopperire all'assenza di un ragionatore puro. Quando questa coppia è in campo l'allenatore può permettersi il lusso di spostare altrove la fonte di gioco. Per esempio Diego acquisisce maggiore libertà d'azione potendo correre dove meglio crede. Per esempio Giovinco può giocare largo e dai suoi piedi e dalle sue accelerazioni spesso partono le giocate migliori: andarsi a rivedere qualche partita, prego. Per esempio un Camoranesi sull'esterno diventa il fulcro dell'azione. Cioè, come diceva Capello e come ben ipotizzato da Moggi, quando hai una cerniera insuperabile e composta da giocatori con i ferri da stiro ai piedi devi necessariamente affidarti agli esterni per costruire il gioco. E le fortune della Juve di Capello erano tutte poggiate su Camoranesi a destra e su Nedved a sinistra. Grazie a loro Del Piero poteva occupare i loro spazi quando questi si muovevano verso il centro (più Pavel che Mauro) o poteva andare a ricevere palla decentrato e quindi girarsi per tentare la giocata. Oggi non avviene nulla di tutto questo. E' accaduto pochissime volte. Contro il Genoa all'andata, con i tre tenori là davanti a fare e disfare gioco. Contro l'Atalanta, con Trezeguet a creare profondità e dettare i passaggi e raccogliere i cross, e Diego e Giovinco liberi di correre palla al piede. E' successo con Iaquinta in campo che poteva permettersi i 30 metri di corsa. E' successo contro la Sampdoria con Giovinco a sinistra e Camoranesi a destra a inventare. Poi non è successo più. Anche perchè Camoranesi si è assentato, Trezeguet ha gettato la spugna, Amauri ha deciso per la crociera e non è più tornato, Del Piero sta timbrando solo ora le prime presenze, Marchisio (che è l'unico centrocampista con i tempi d'inserimento corretti) c'è una partita e non c'è per le successive tre e via così. E' comunque a queste situazioni che si riferisce Zaccheroni quando dice che "l'idea iniziale della Juve era corretta!". Ad averla sana però quella Juve iniziale. Comandata, fra l'altro, da Ferrara.

Quindi alla Juve cosa manca? Ad oggi manca tranquillità e fiducia negli uomini chiave di una qualunque società e cioè il vertice. Il vertice è presieduto da Blanc e John Elkan. E qui il nostro discorso si chiude. Inevitabilmente, i nostri discorsi terminano qui. La domanda seria che adesso pongo è la seguente: chi avrebbe il potere di scelta su questi due personaggi? Cioè, il CdA composto da varie persone, alla luce di fatti drammaticamente inconfutabili, non potrebbe decidere per la rimozione di questi personaggi? Non esiste modo per avanzare ufficialmente la candidatura di Andrea Agnelli? E un ritorno in società di uomini degni e capaci di sopportare il peso della Juve intesa come squadra di calcio?

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