domenica 31 maggio 2009

Una Furia di nome Pavel Nedved

Come volevasi dimostrare: Nedved è un fenomeno vero! Prima uomo, poi grande giocatore. Per usare le parole di Lippi "il prototipo del giocatore moderno". Ha unito tutte le qualità migliori, corsa, piedi, visione di gioco, carisma, grinta. Grande forza fisica a piedi magici, che potevano essere delicati negli assist o violenti nei tiri. Dribbling, tagli, inserimenti. Nedved è stato tutto questo. In Italia, con la Nazionale in quel famoso '96 quando esplose e si guadagnò l'Italia con la Lazio. Poi la Juve chiuse il rapporto con Zidane. Lucianone Moggi incassò ben 160 miliardi di vecchie lire dal Real e comprò Buffon, Thuram e un biondo. Lo strappò, lo scippò letteralmente alla Lazio e al primo giorno di allenamento tutti se ne innamorarono.


Non voleva perdere mai, nemmeno in allenamento. Professionista esemplare. Il mito vuole che Pavel quando non si sentiva allenato chiedeva al preparatore di seguirlo con la sua Fiat Panda grigia mentre lui, a piedi, andava di corsa a casa. Quando tutti riposavano, Pavel correva nei boschi.

In questo finale di stagione si è avuta la conferma di quello che espresse Lippi al ritorno in bianconero: questo qui è un mostro. Grazie Pavel, di tutto. Per tutte quelle frasi per la maglia, per essere stato semplicemente uno dei più forti esterni d'attacco della storia.

P.S.
Se l'onore e la grandezza di un professionista li si evince dal numero di nemici, basta guardare gli altri blog per capire quanto grande è stato Pavel Nedved.

P.P.S
A fine carriera, qualcuno si è accorto qual è il piede naturale di Pavel?

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Nedved maltrattato? No, programmazione

Ma che maltrattato?! Ma che beffa?! Dai ragazzi, cerchiamo di dire cose razionali per favore.


Una Juve in ricostruzione non può programmare il proprio futuro con Pavel Nedved, che oggi dice lascio, domani ci ripensa per poi il giorno dopo ritirarsi nuovamente. Benchè atleticamente validissimo, uno dei migliori, purtroppo per lui anche questa stagione ha confermato una sorta di scarico mentale. Poche, ma alcune partite non le ha giocate per nulla. Quella maledetta Champions ha distolto la sua attenzione? Dopo quel 25 febbraio Nedved ha chiaramente detto di ritirarsi. E confermato tale ipotesi a lungo. La dirigenza ha scelto una via precisa: poichè Nedved è insostituibile, ha puntato un fenomeno come Diego e gettato le basi per un cambio di modulo. Qui si parla di rispetto, ma il rispetto deve essere reciproco. E la dirigenza si è mossa nel modo corretto: vuoi continuare? Benissimo, noi intanto lanciamo qualcun altro e tu resti, a 1 milione di euro più premi, senza alcuna garanzia di giocare. Qui dobbiamo deciderci tutti quanti, tifosi in primis: vogliamo tentare di vincere o vogliamo ripercorrere la strada dell'inter di mancini, che la domenica schierava la formazione del calcetto di giovedì?

Questo discorso è indipendente dai concetti tecnici o atletici, è una questione di principio cui ci aveva abituati Luciano Moggi. Mi pare pure con ottimi risultati. Ora, se quel Raiola pensasse un pò ai cavoli suoi, credo che questa situazione si sarebbe potuta risolvere in due secondi. Oggi invece le cose sembrano diverse. E anche precise. Se Nedved vuole ripensarci, il posto per lui c'è sempre. Conscio però che la Juve ha già scelto Diego per i prossimi anni, cambiando probabilmente pelle. Conscio cioè che lì sulla sinistra, per i prossimi anni, la Juve intende trovare un suo possibile sostituto. E' impossibile, vero. Ma la società, se vuole tornare a vincere, ha l'obbligo di provarci.

Il resto è solo un vizio di forma, il solito vizio italiano di andare contro qualcuno. Qua la memoria di Pavel è sana, integra. Non viene scalfita, nè sporcata. Gli scudetti sono 4, il Pallone d'Oro rimane. Ma il presente è già duro di per sè, non complichiamo la vita della Juve per favore! Onore a Pavel, ma la vita continua. Moggi insegna.

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sabato 30 maggio 2009

Giovinco, Nedved e tanti altri nodi da sciogliere

L'intervista a Sissoko è bellissima. Una frase in particolare: "Un semplice cambio di panchina, lo ringrazio per avermi portato alla Juve, adesso c'è Ferrara e poi proveremo a vincere". Beh, parole semplici come il concetto che sta dietro: nessuno più credeva in Ranieri. E questo non per colpa di qualche complotto politico. Uno spogliatoio capisce più di ogni altro giornalista quando magari è arrivato il momento di cambiare. Discorsi, parole e atteggiamenti durante tutta la settimana influenzano non solo il risultato finale, ma soprattutto lo stato d'animo dei calciatori. Juve spenta, Juve senza forza, scarica. Dopo il cambio è avvenuto quello che molti hanno chiamato miracolo: semplicemente, Ferrara ha ridato fiato alla mente e le gambe ha risposto.


Altra conferma arriva da Sebastian Giovinco. E' il talento più puro che abbiamo in Italia oggi. Praticamente unico per caratteristiche fisiche in tutto il mondo. Walcott è più alto e longilineo, Messi è quadrato. Questo qui è basso, piccolo, ma fortissimo. La personalità non gli manca: risponde alle domande da veterano e non abbocca a possibili polemiche. Dice le cose chiare, pulite. Parla di un Diego trequartista e quindi di un suo possibile uso come esterno d'attacco. Con Conte o Ferrara, non ha importanza. Parla di qualcosa da ritoccare nella rosa e negli schemi bianconeri. E poi lancia la bomba. Effettivamente ha dimostrato di poter giocare benissimo nella Juve, in Serie A e in Champions. Basta rivedere la partita con lo Zenit e quei trenta minuti fantastici contro il Chelsea. Eppure è stato quasi utilizzato da terzino, una volta al mese come ha detto la Formica Atomica. Qui le colpe sono tutte di Ranieri, schieratosi apertamente contro un pubblico che lo invocava. Anche per questo è stato mandato via. E io sottoscrivo.

Parla Nedved. Un appunto: lui solitamente arriva con la Fiat Panda, non con la Ferrari. Semmai questa è di Mino Raiola, il potente manager. Era in sede a Torino, a discutere di Pavel. La Juve sta giocando bene il proprio ruolo. Nedved ha 37 anni, non può giocarle tutte, avrà bisogno di rifiatare. Rinnovo? Sì, ma alle condizioni della Juve però. Perchè c'è da tenere d'occhio il bilancio e programmare il futuro. Tanti soldi sono stati spesi per Diego, e bene. Ne servono altri per rinforzare il pacchetto-terzini. Io, qualora partisse Trezeguet, non prenderei un attaccante. Bastano Amauri, Iaquinta e Del Piero. Terrei e darei ampia fiducia a Giovinco, con Diego punto fermo del gioco bianconero.

Chi in partenza? Facile. Knezevic, prodotto di Ranieri, mai fatto giocare, andrà via. E di corsa. Mellberg rischia un bel pò. Su Zebina dovrà pronunciarsi il nuovo tecnico, però la cura Ferrara lo ha rivitalizzato, sotto il punto di vista della prestazione e del comportamento. Uno tra Poulsen e Tiago verrà certamente ceduto. Trezeguet rischia grosso se non risolve il problema con la società. Il problema, ancora una volta, è rappresentato dalla gestione maledetta di Claudio Ranieri. Lo straniero che più di ogni altro ha fatto innamorare i tifosi è stato trattato malissimo. Nonostante l'infortunio, non è mai stato messo nelle condizioni di far bene. Far entrare David negli ultimi 8 minuti è pazzesco. Farlo giocare senza esterni in squadra è illogico.

Ecco tutti gli strascichi e i problemi lasciati in eredità dal tecnico del Testaccio. E c'è chi ancora insiste sull'errore della Juve. Semmai, l'errore è stato quello di non esonerarlo prima.

I giornali stamattina si sono scatenati sul terzo-uomo per la panchina della Juve. Si tratta di Laurent Blanc. Quello che ha giocato con l'inter. Cosaaaaa? Un ex-nerazzurro sulla panchina bianconera. Ecco, ci sono due modi per terminare questa stagione. Uno è da veri juventini, portando a casa Conte o confermando Ciro Ferrara alla guida tecnica. L'altro, che farebbe rivivere a Torino il 14 luglio 1789, non lo voglio nemmeno ipotizzare. Una battuta è obbligatoria: un Blanc a Torino basta e avanza per il momento. Piuttosto che affidare la panca a un ex-nerazzurro, preferirei andare in C.

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venerdì 29 maggio 2009

Carraro prosciolto? E la Cupola?



Franco Carraro è stato prosciolto definitivamente dai fatti di Calciopoli. La Cassazione (III Sezione) - fa sapere l'ex presidente della Figc - ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai pubblici ministeri contro la decisione del giudice delle indagini preliminari di Napoli, che il 3 ottobre dello scorso anno, relativamente all'inchiesta sullo scandalo di Calciopoli, aveva rinviato a giudizio 24 imputati, mentre aveva prosciolto "per non aver commesso il fatto" Carraro e l'ex segretario generale della Federazione Francesco Ghirelli. La decisione della Cassazione chiude così la vicenda, rendendo definitivo il proscioglimento di Carraro e Ghirelli.



E allora Moggi con chi aveva istituito la Cupola? Vuoi vedere che qui saltano fuori Bombolo e Pietro Gamba di Legno!

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Ferrara, Conte e l'altro?

Conte, Ferrara e l'altro? I giornali stamani avevano idee chiare a tal proposito. Io continuo a ripetere che così tanta comunicazione da parte della società "nuove gravemente alla salute" delle operazioni. E' questo un chiaro segno di inesperienza, ma allo stesso tempo è segno di grande volontà per tentare di riportare ai massimi livelli la Juve. Da tifoso cerco di apprezzare quanto fatto dalla dirigenza. Troppo facile, e soprattutto inutile, "dargli addosso".


Conte, Ferrara e l'altro? E chi sarebbe "l'altro"? Qualcuno ipotizza un contatto tra Blanc e il tecnico dei Gunners. Quello che alleva nella migliore maniera i giovani, che li lancia e li plasma, li fa maturare. Quello che fa giocare bene la propria squadra. Ultimamente tale politica è stata portata all'estremo, e sono arrivati perciò pochi successi.  Oppure "l'altro" è semplicemente uno fra Spalletti e Gasperini. Nonostante le smentite o gli accordi già siglati, i due piacciono tanto alla dirigenza. Oppure ancora "l'altro" potrebbe essere uno dei tecnici emergenti del nostro campionato: da Ballardini a Giampaolo ad Allegri. Tutte storie e fantasie.

La Juve deve e dovrà decidere su due nomi: Ferrara e Conte. Entrambi rappresentano la migliore soluzione per la Juve.

Intanto sulla scena irrompe Raiola. La questione Nedved non è ancora risolta. Atleticamente è uno dei più in palla, fondamentale in questo finale di stagione. Prestazioni super per il ceco, una mentalità forte e ancora competitiva, tanta voglia di correre per quella maglia, tanta personalità e un carisma da trascinatore autentico. Sarebbe un peccato perderlo. Però è anche vero che Pavel ad agosto compirà 37 anni. Quante variabili in gioco. Molte però sono a favore della Juve. Per esempio la Juve ha bisogno di giocatori simbolo per ricostruire, ancora. Il rientro di Cannavaro sintetizza perfettamente questa strategia. La Juve ha già speso tanti soldi, quelli in programma per un vice-Nedved non ci sono. Anche perchè la partenza di Trezeguet implica l'acquisto di un attaccante, e non di un esterno. Altri soldi servono invece per rafforzare le fasce: il rientro di Criscito è un tassello, ma che si fa con Zebina? Per la fascia si torna a parlare di Dossena e Grosso, ma Ferrara aveva già espresso una sua idea: con Cannavaro e Legrottaglie al centro, Chiellini potrebbe essere spostato talvolta a sinistra, in attesa di De Ceglie o Molinaro.

Se Nedved continua significa anche che la società punterà su Giovinco, come vice Nedved. Chiaro come il ceco non potrà giocarle tutte e allora via libera per il talentino di scuola Juve. Si divideranno le partite in attesa della conferma totale di Sebastian. E' una soluzione validissima, sia per lo schema di Conte (ali forti e veloci, sempre al top della condizione) sia per lo schema di Ferrara (nel 4-4-2 o nel 4-3-3).

C'è molto da fare. Scegliere il tecnico, continuare a programmare. Questo mese di giugno sarà appassionante. Tutto da seguire!

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giovedì 28 maggio 2009

2-0 con lode

Non bazzicavo da quelle parti da molto tempo. Ma per onorare una grandissima squadra ho dovuto farlo. Vado, scelgo, clicco, come previsto: ovvia la scelta del miglior giocatore della finale. Si chiama Andrès, è un centrocampista atipico e anomalo, per caratteristiche fisiche e posizione in campo. Sa far tutto, con i piedi è un gigante. Corsa, qualità, tecnica, visione di gioco, importanza nel gioco e nel risultato. Ha praticamente regalato la finale con una magia a due minuti dal termine della semifinale di ritorno. Ha praticamente dominato il centrocampo ieri sera. Un mostro. E pensare che due anni fa, era in vendita.


La finale ha detto pure un'altra cosa. Credo che la faccia corrucciata di Berlusconi in tribuna... era la stessa di Galliani a casa. Avranno pensato: questo qui, Guardiola, ha buttato fuori Ronaldinho e Deco. Risultato: triplete incredibile, storica. Ma non sono tanto le vittorie, per numero e qualità, ma il gioco espresso dalla squadra di Guardiola. Messi centrale, Eto'o e Henry larghi. Centrocampo incredibile. Sette giocatori provenienti dal vivaio, record dopo l'Ajax del 95. Età media bassa, futuro radioso. Brillante gestione dello spogliatoio, scelta coraggiosa di Laporta. Questo Barca è da studiare a fondo. E qui in Italia siamo lontani anni luce. Tra le grandi solo la Juve può vantare un buon settore giovanile: finore le luci più belle sono state infatti accese da Juve, Samp e Atalanta. In Spagna e in Inghilterra, invece, Barca e Man UTD e Arsenal puntano fortissimo sui giovani. Li fanno crescere, li fanno allenare costantemente con la prima squadra e poi li lanciano.

La finale ha pure detto un'altra cosa: il Pallone d'Oro non è mai stato messo in pericolo. 38 gol stagionali, prestazioni da 10, incisività massima nei risultati. Spettacolo e allegria, senso di squadra. Messi è tutto questo, e scusate se è poco. Vergognoso pensare ad un Pallone d'Oro diverso da questo nanetto qui! Purtroppo però questo trofeo è diventato un premio politico. Finalmente, come l'anno scorso, andrà al giocatore che più lo merita. In senso assoluto.

Guardiola, 38 anni. Prima esperienza da allenatore. Stagione da incorniciare. E i suoi meriti sono altissimi. Un solo errore, poi rimediato: Eto'o era in partenza, poi è diventato fondamentale. Ma solo gli sciocchi non cambiano idea. E Guardiola si è dimostrato saggio, con elevate capacità.

Non ci resta che applaudire. Siamo troppo inferiori. Ma vedere giocare questo Barcelona è un piacere infinito.

Per dovere di cronaca, finisco il discorso che avevo iniziato. Bazzicavo sul sito della Cazzetta-Rosa, ho votato il miglior giocatore della finale. Poi ho dato un'occhiata al risultato finale. Sarò pure un tifoso bianconero, ma qui si esagera:

  • 1
    Del Piero (Juventus)
    94803
    voti


  • 2
    Messi (Barcellona)
    51845
    voti


  • 3
    Julio Cesar (Inter)
    24089
    voti


  • 4
    Gerrard (Liverpool)
    22660
    voti


  • 5
    Aguero (Atletico Madrid)
    15467
    voti


  • 6
    Ribery (Bayern)
    15056
    voti


  • 7
    Ibrahimovic (Inter)
    14811
    voti


  • 8
    Benzema (Lione)
    11727
    voti


  • 9
    Gilardino (Fiorentina)
    11385
    voti


  • 10
    Juan Culio (Cluj)
    10252
    voti

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mercoledì 27 maggio 2009

Ibra, Del Piero, Gila

Bella classifica dei marcatori stilata dal Corriere. Le cifre sono valide e vere. Voglio solo far notare una cosetta:

  • Del Piero ha siglato cinque meravigliose reti in Champions, Ibra soltanto una come Chiellini, ad esempio.
Ecco perchè quando era alla Juve, Moggi e i tifosi tutti hanno più volte espresso perplessità nei confronti dello svedese. Mai decisivo quando serve. Forte col Cagliari, deboli con i forti. E allora, perchè solo in Italia si continua a parlare di Pallone d'Oro quando stasera si confrontano due giganti assoluti come Messi e C.Ronaldo? Chi mi lo spiega? E per favore, non fatevi prendere dalle pazzie del tifo, qui si parla di calcio, calcio senza colori e sciarpe!

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Nucini, parte seconda

Come nei migliori film, ecco l'arbitro Nucini! Escluso dai piani alti della professione per incapacità (basta, in modo molto decoroso, andare a riguardare i suoi arbitraggi nelle serie minori, poi c'è sempre tempo a imbrogliare), ecco che torna con forza il suo nome. Sono passati tre anni dall'operazione "Piazza pulita dalla Juve" architettata da Moratti, la Juve è riemersa con merito, adesso c'è la seconda parte del film. Già visto, sia chiaro.


Dopo tre anni, dopo interrogatori e indigini, dopo la ricerca di prove e testimoni che non ha portato nulla di nuovo da quel che già si sapeva, l'arbitro Nucini torna protagonista. Rivela in questi giorni che la Juve deteneva il potere e la capacità di decidere chi doveva vincere e chi perdere. Questa frase è identica tra l'altro a quella pronunciata nel film "Il capo dei capi". E c'è gente che giura che lo sceneggiatore sia lo stesso di Calciopoli. Ma, scherzi a parte, cosa questo Nucini vuole dire? Cosa ha in servo il gran genio di moratti-e-soci?

Per correttezza riporto da fonti ufficiali quanto è emerso da quelle indagini:

L’arbitro Nucini ha ufficialmente dichiarato di essere molto amico di Facchetti e di aver pranzato spesso con lui; si lamentava con l'ex presidente nerazzurro di ostacoli alla sua carriera e chiedeva raccomandazioni. C'è da dire che le squadre che affrontavano l'Inter con l'arbitro Nucini erano pienamente tutelate... Gli incontri tra Nucini e Facchetti non sono mai stati pubblicamente negati dalla società nerazzurra.

Facchetti, quando l'Inter andava a giocare in trasferta in Toscana, era solito fermarsi a pranzare a casa del designatore arbitrale Bergamo, il quale dichiara addirittura che Facchetti si fermava anche a dormire a casa sua, dove spesso parlavano delle griglie arbitrali.

MENTANA:
"Signor Bergamo, in una telefonata con Moggi si parla di "una cena"
con Giraudo a casa sua, vorrei sapere: oltre a loro ha invitato altri
dirigenti a casa sua?"
BERGAMO:
"Certamente, venivano a casa mia molti dirigenti di società di calcio
anche con le loro famiglie, in quanto legato da vecchie amicizie"
MENTANA:
"Qual'era il dirigente che veniva più spesso a trovarla??"
BERGAMO:
"Beh! per la verità, non posso nascondere che GIACINTOFACCHETTI è stato quello che più degli altri ricevevo in casa"


Tra le intercettazioni pubblicate dai giornali, saltano fuori per sbaglio alcune telefonate tra Facchetti e Pairetto (l'altro designatore arbitrale). In una di queste i due campioni di sportparlano di parecchi biglietti delle partite dell'Inter da consegnare a Pairetto; nella telefonata emerge che i biglietti si trovavano nella sede nerazzurra e che sarebbe passati a prenderli tal Santambrogio.

A me, pare tutta una buffonata. Lode al grande campione che è stato Giacinto Facchetti, lode pure alla sua Grande Inter, ma proprio per rispetto di quegli anni, tutta questa storia puzza tanto. Ma proprio tanto.

Ma allora, se tutto è stato risolto, perchè tornare su quelle scenette? Perchè alimentare ulteriori dubbi sulla veridicità di quella vicenda. Non sarebbe meglio insabbiarla per sempre, dimenticando una delle pagine più brutto del calcio italiano? O c'è ancora qualcosa da sistemare: magari la seconda passata per l'inferno della B? E i bilianci: vogliamo controllarli? E soprattutto, alla luce delle ultime trattative per il rinnovo di Murigno e quello imminente di Zlatan Ibrahimovic, vogliamo smetterla di legare aggettivi positivi al nome di Moratti. Povera Italia, povera!

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martedì 26 maggio 2009

Ferrara o Conte?

Ferrara o Conte? Ecco un paio di dettagli.


Ciro Ferrara ha lavorato sin qui molto bene con la Juve, dietro una scrivania. Sembra farlo in modo piuttosto efficace anche in panchina. Però c'è un contratto con la Federcalcio e la Nazionale Azzurra cui sarebbe un peccato rinunciare. Anche perchè Lippi non molla Ferrara. Ciro andrebbe in azzurro spesso, questo impone che, se vuole continuare a sedere sulla panchina bianconera, è necessario lasciare l'incarico azzurro. E' disposto Ciro? Forse sì, anche perchè tra poco più di un anno a Torino sbarca Lippi in veste di Direttore Tecnico. E Marcello e Ciro hanno un feeling di lunghissima data.

Antonio Conte ha d'altro canto un'esperienza maggiore e ha già mostrato le sue capacità. Pur se con una retrocessione, ad Arezzo Conte ha dato prova di grande abilità a dirigere un team. Aveva già studiato da secondo di De Canio a Siena, società satellite della Juve nell'era Moggi. Poi a Bari è letteralmente esploso. 4-4-2 per salvare il Bari, 4-2-4 per andare in A con forza. E spettacolo, dote ormai in disuso in Italia. Ha lavorato splendidamente con i giovani, basti pensare a Guberti, Kamata, Lanzafame. Ha valorizzato al massimo Barreto e Kutuzov, due mezze-punte trasformate in punte e goleador. Buono il lavoro in fase difensiva. Con un organico di medio livello come quello del Bari, Antonio Conte ha saputo aggiungere del suo e ottenere una grande promozione. Ora la domanda che molti si chiedono è: così esperto, con le sue oltre 400 partite con la Juve, dell'ambiente e del calcio di casa nostra, cosa potrebbe combinare con un organico nettamente superiore come quello della Juve? Con i giocatori giusti, che potrebbe scegliere e plasmare parzialmente? Dotato di carisma e profondamente amato dal tifo bianconero, avrebbe tempo e l'ambiente ideale per crescere ed esprimersi.

E allora ovvia la candidatura di Antonio Conte per la panca bianconera. La logica imporrebbe ciò. Serve una scossa immediata e la sorpresa della rottura con Perinetti non alimenta altro che questa ipotesi: la Juve vuole affidarsi a Conte. E prenderlo immediatamente per progettare il futuro.

Con Conte potrebbe essere utilissimo Giovinco: penso potrebbe impiegarlo esterno sinistro, a metà tra un centrocampista e un attaccante esterno. Sebastian ne avrebbe voglia e qualità. A destra Marchionni e Camoranesi garantirebbero corsa e tecnica, anche copertura. Davanti c'è l'imbarazzo della scelta: Iaquinta, Amauri, Del Piero. E Diego? Bella domanda. Risposta semplice: seguendo lo schema di Conte verrebbe a profilarsi un rombo d'attacco, con Diego dietro un'unica punta. Soluzione più ovvia. E anche la più spettacolare. Forse è per questo che la stampa è nervosa.

P.S.
Ho seguito Replay, su RaiTre. Dovrebbe chiamarsi "RaiInter". Zibì il romanista se la prende con la dirigenza Juve. Continuo a non capire il suo dente avvelenato. Sfodera una critica a Ferrara, reo di aver risollevato la Juve. Si complimenta con Ranieri, dopo aver sfasciato una intera stagione. Se la prende addirittura con Del Piero, poco professionale. Ma, chiedo a Zibì: i testi chi te li scrive, Topo Gigio?

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lunedì 25 maggio 2009

Una domenica vergognosa. Juve unica nota positiva

I verdetti sono quasi decisi, ne mancano appena due: chi farà i preliminari e chi arriverà secondo! Tre squadre retrocesse, si tratta della Reggina, del Lecce e del Torino. No, non sto sbagliando, è proprio così.


Il Torino retrocede perchè è la squadra che ha voluto così e perchè il comportamento dopo il match col Genoa implicano una retrocessione: morale e sportiva. Non ci sono giustificazioni alle parole di Presidente, tifosi e giocatori. E' tutta colpa del Genoa secondo loro. Di un Genoa più forte, che per buona parte del match ha visto da vicino il quarto posto e quindi ha accelerato segnando segnando segnando. Alla fine il Genoa l'ha messa dentro per tre volte, il Torino due. Francamente, non capisco nulla. Caccia all'uomo al triplice fischio. Il Presidente Cairo sulla scia di Moratti cerca per forza un colpevole non all'interno del proprio team, ma indica con forza prima Thiago Motta (forse è vero, ha mancato di rispetto al Toro, in perfetto stile neo-nerazzurro), poi Gasperini che ha incitato i suoi, poi il Genoa tutto. Anzicchè prendere a ceffoni i propri giocatori e il proprio tecnico chiedendo più rispetto per quella maglia gloriosa, cerca il complotto, cerca il colpevole fuori. Meritano la retrocessione, perchè se poi la gente si picchia fuori e dentro lo stadio, non dobbiamo pensare che sono pazzi, sono semplicemente recettori di un messaggio che parte dalle Società e dai giocatori in campo. Poi non capisco cosa ci sarebbe di male: Olivera è juventino, Gasperini è stato ed è juventino, ma c'è più bella cosa che condannare (in senso SPORTIVO) gli avversari? Specialmente se si tratta di una sorta di derby? Boh, continuo a non capire nulla.

Passiamo agli altri verdetti. Maldini viene fischiato alla sua ultima presenza  a San Siro. Anche qui, credo che il Milan meriti il quarto posto per quei tifosi che hanno rovinato non una festa, ma La Festa. Maldini che abbandona il calcio è una tristezza infinita. Non elencherò le vittorie, ci vuole troppo tempo e spazio. Mi mancano pure i momenti di critica a Maldini. Dentro il campo è impossibile, fuori dal campo pure. Io ancora non capisco. E' vergognoso, anche per il fatto che le TV collegate dall'estero erano tantissime. Abbiamo perso da Italiani, non hanno perso i tifosi del Milan. Erano pochi? Stiamo scherzando? Erano quasi una curva, con tre striscioni lunghi e una maglia di Baresi molto grande. Mi state dicendo che erano in tre? Ma per piacere. Poi lo show finale: Ordine a ControCampo tira fuori la verità. Ma vai a cagare, va! Roba da ritirargli il patentino da giornalista. Subito smentito e umiliato da un Capo Ultrà che si permette di telefonare a Rete4 e di fare la parte del protagonista. La cosa più incredibile è che lo hanno lasciato parlare. Vergogna!

E ora la Juve. L'ingresso in campo di Ferrara è stato bellissimo: sorridente e rilassato, di chi sa di aver fatto un buon lavoro nei precedenti giorni, durante gli allenamenti. Riscaldamento molto intenso, sguardi molto concentrati e cattivi. La formazione iniziale è quasi perfetta. E' tutta un'altra Juve! Manovra fluida, idee precise, tanta voglia di correre e sacrificarsi per quella maglia. Ranieri incita e sgrida, Buffon è inoperoso e non ci sono scenette da delirio. Del Piero corre, segna, prova l'assist. Camoranesi corre come i bei tempi. Tempi che furono mi vien da dire. Perchè una Juve così ben messa in campo e così in vigore non si vedeva da novembre. Forse dicembre. Zebina dirà "Visto la differenza?". L'unica differenza era in panca: non c'era Ranieri. E allora ecco la verità: chi ha sfiduciato Ranieri? Risposta: la squadra tutta. Perchè? Perchè la squadra si era accorta di qualcosa che non andava, in Ranieri, nelle sue idee. E allora, in modo naturale, sei costretto dalla tua mente a non allenarti come si deve, a correre meno, a pensare meno alla squadra, a sacrificarti di meno per il gruppo e per l'allenatore. Alzi la mano chi ha visto negli ultimi tre mesi un recupero di Camoranesi nella propria area di rigore! Ieri ne ha fatti registrare un paio di recuperi. E molte incursioni. Ha completato addirittura la partita, quando Ranieri diceva che non aveva le gambe. Stesso discorso per Del Piero: non solo ha completato la partita, addirittura ha preso il voto più alto, quasi di tutta la domenica. Ha corso e poi addirittura ha giocato da esterno alto di centrocampo, per difendere la propria squadra, i propri compagni. E' entrato Trezeguet che si è concesso qualche buona giocata in fase di costruzione. Coppia difensiva perfetta. Marchisio e Zanetti hanno garantito copertura e un gioco che non si vedeva da tanto tempo. Che ci voleva per affidarsi a Claudio Marchisio? Vicerè di ieri pomeriggio. Un talento cristallino, uno dei più forti in prospettiva, ma già oggi vale tantissimo. Non perde una palla, addirittura segna e fa l'assist. Incredibile.

C'è una scena che ricordo con particolare stupore. Fallaccio su Zebina: ho esclamato "adesso si alza e Jonathan ci regala la guerra. O la ammazza subito o farà un fallaccio più tardi!". Niente di tutto questo: prende palla, batte la punizione e torna a giocare. Qualche sbavatura, ma non è al meglio e si vede.

Ecco la vera Juve. Quando la squadra rientra a Torino c'è una piacevole novità: Diego è in città, stamattina affronterà le visite mediche e tutto verrà ufficializzato. Sempre la stessa sera, a Madrid, un pubblico intero, quello stesso che ha riservato una Standing Ovation da brividi ad Alex Del Piero, si è alzato nuovamente inneggiando un certo Fabio Cannavaro. Andrà a rinforzare il settore difensivo bianconero. Merito di Secco. Fabio poteva già arrivare l'anno scorso, un certo Claudio Ranieri non l'ha voluto. Addirittura la Cazzetta-Rosa rivela che pure Fabio Grosso è stato vicinissimo alla Juve: sempre Ranieri aveva preferito Criscito, poi bruciato e spedito a Genova!

Si parla di Conte adesso. Anche se l'ipotesi di un Ciro sulla panca anche il prossimo anno stuzzica non poco i tifosi e la dirigenza. Ecco perchè Secco e Blanc stanno sempre a bordo campo: stanno cercando di capire se il lavoro di Ferrara può dare i frutti pure negli anni a venire. Altrimenti, su quella panca andrà un altro juventino. Questa è una certezza che mi rasserena.

Ah, si è rotto De Ceglie: unico punto di contatto col passato. Ma, appunto, è passato per fortuna!

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domenica 24 maggio 2009

Scelte tutte azzeccate. E la TV si arrabbia

La scelta del cambio del tecnico è stata decisiva: in un colpo solo arriva la vittoria, la Champions diretta e un secondo posto molto molto vicino! Ma non è questa la vera vittoria, sarebbe assurdo dire che la Juve ha vinto e Ferrara è un grande.


Ferrara è un grande perchè ha messo in campo la formazione più corretta, perchè ha completamente rovesciato la testa dei giocatori, perchè ha rimesso tutti in riga!

Juve completamente ritrovata. Vince con 3 gol di scarto, ritrova l'entusiasmo di un Del Piero improvvisamente tornato in forma, ritrova unità e gruppo. Buffon inoperoso, Camoranesi strepitoso più in versione difensiva (un mare di recuperi, come non se ne vedevano da tempo), un Nedved straripante e un Marchisio che sembra giochi da vent'anni. Eccolo qui Ciro Ferrara e il suo team. Come in questa settimana si è letto e scritto, Ciro Ferrara ha davvero svolto un ottimo lavoro e questa prestazione è il coronamento per la serietà e la competenza.

D'improvviso è scomparsa la stanchezza? D'improvviso la Juve ritrova gioco e compattezza? Camoranesi che si sacrifica? Del Piero che torna a fare l'esterno sinistro per conservare il risultato? Un Buffon disteso dal primo all'ultimo minuto?

Anche in panchina la sensazione è che Ciro abbia portato il buon umore. Merito suo e di una società che conferma ancora una volta il suo buon lavoro. Al contrario di quanto vorrebbe far passare certa stampa, troppo intenta a leccare il culo a moratti e berlusconi, troppo incompetente e venduta per sottolineare i meriti sportivo-economici di questa dirigenza.

Si va in Champions dalla porta principale. Addirittura, dal quarto posto possibilissimo con Ranieri si pensa al secondo posto molto vicino con Ferrara. La vita la cambi con poco, e la dirigenza ha avuto le palle per farlo. Uso il termine "palle" perchè la stampa usa coraggio e allora non mi va bene più. Il coraggio lo lascio a murigno. A proposito: questo qui prende 10 milioni di euro e ha chiesto un adeguamento. Ovviamente quel genio della finanza e dello sport che è moratti firmerà altri assegni. Probabilmente Ibra riceverà un compenso maggiore, mentre Piagnisteo continua ad essere strapagato per riscaldare due divani: uno a Milano e uno a Genova. Grandissima inter, grazie. Niente più regali da quelli vestiti di giallo e arriva una sconfitta. Il grandissimo murigno parlerà poi di 0,1% e di Acquafresca troppo giovane.

Show di Bargggigggia a Mediaset Premium: se la prende con Gasperini e poi con Ancelotti. In realtà stavolta ha ragione: la stampa e la critica non deve leccare il culo, deve fare il suo lavoro. Lo fa lui, ma non è seguito da buona parte della stampa e della TV. Non si parla per esempio della vergogna di Torino: "Che bisogno c'era di vincere?" si chiedono quelli del Toro contro un Genoa superiore e perciò vittorioso. E non si parla di quello che accade a Milano dove non trovo alcuna ragione per rovinare la festa a Maldini.

E' il calcio: a Torino ritrovano la Juve e i veri juventini, in ogni altra parte si discute di tutto tranne che di calcio.

P.S.
Grandissimo Sacchi. E' l'esempio perfetto dell'italiano medio: si parla di Berlusconi e per poco non si inginocchia, si parla di Milan e parla delle sue vittorie di 20 anni fa, si parla di Ferrara ed esordisce "Attento, non hai fatto nulla!". Ferrara ringrazierà Marocchino e saluterà Amedeo Carboni. "Ciao Ciro, complimenti" dirà Sacchi, mentre Ciro gentilmente darà la mano a Balzarini. Sei un grande punto e basta.

P.P.S.
Perchè Ferrara ha scosso la Juve? Gli chiedono a fine partita: "Hai fatto un buon lavoro, hai raggiunto l'obiettivo, no?". E lui: "No, l'obiettivo non era vincere due partite, sbagliato pensare così!". Quindi, ribadisce Balzarini, "l'obiettivo era arrivare secondi?". Risposta di Ciro: "Primi è e difficile!". Questo è il senso di essere Juventino e trascinatore. Mai simili parole erano fuoriscite dalla bocca di Ranieri. Ecco la prima giustificazione al suo esonero. Ecco la paura della stampa. Grazie Juve!

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giovedì 21 maggio 2009

Ferrara al lavoro. Si nota già qualcosa

Mi baso su quello che leggo, su quello che mi fanno vedere in TV. Non parlo più dei giornali, dopo che ieri è stata pubblicata una mia lettera sulla Cazzetta-Rosa alla quale chiaramente non hanno risposto a tono. E allora ecco le novità.


La squadra sembra reagire bene, addirittura qualche giocatore è già molto stanco e distrutto. Ripeto: qualcuno ha già le gambe a pezzi dopo due giornate di allenamenti (in verità, una mattinata e un pomeriggio). Ripeto ancora, forse non avete capito: qualcuno ha le gambe distrutte. Ma perchè, nelle precedenti settimane giocavano a carte? Si riposavano? Ferrara ha chiesto il ritiro per due motivi: si cercherà di caricare psicologicamente la squadra, si terrà sotto controllo il cibo, si cercherà di ricompattare il gruppo. Ma perchè, nelle precedenti settimane Ranieri e il suo staff cosa avevano fatto? Probabilmente non questo! Per esempio è andata in scena una partitella costantemente bloccata da Ferrara e Maddaloni allo scopo di riprendere gli errori, numerosi, e riportare il livello di attenzione al massimo. Sono state mischiate le carte, nessuna indicazione o quasi sugli uomini che scenderanno in campo domenica pomeriggio. Giustifichiamo il "quasi": Tiago ci sarà, al fianco di Zanetti. Ci sarà Iaquinta. Al suo fianco o Amauri o Del Piero, con Trezeguet pronto a subentrare nel secondo tempo. Così come pronto è Giovinco: o dal primo minuto o nel secondo tempo. Rischia il posto Camoranesi perchè c'è un Marchionni che scalpita.

Insomma, dopo due giorni di allenamenti ciò che si nota è una grande voglia di Ferrara di ribaltare l'attuale momento no della Juve e una grande preparazione. Alza spesso la voce, si fa scappare qualche battuta nei momenti bui dell'allenamento, è duro a proporre esercizi e chiede tanto al gruppo. Giornalisti attendibili giurano che non si vedeva una Juve così al lavoro da tantissimo tempo. Dico io: è colpa di Cobolli o di Blanc? Gradirei una risposta da parte della Cazzetta-Rosa! Ma non arriverà mai, piuttosto continueranno a truccare i sondaggi attribuendo il 70% delle colpe a Blanc salvando Ranieri, diventato adesso un Mister perfetto. Povera Italia, e poi ci lamentiamo che il Sun ci prende per il culo. Si continuano a distribuire scudetti di cartone e vogliamo rilanciare la nostra immagine. Come ha detto Ferrara: "Zitti e pedalare!"

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mercoledì 20 maggio 2009

Ecco Ferrara, ciao Ranieri

Dovesse la Juve azzeccare il prossimo cambio e ottenere i giusti giocatori dal prossimo mercato, per moratti e la sua banda sarebbe l'ennesima enorme sconfitta. Già perchè nell'estate del 2006 Guido Rossi aveva sistemato le pratiche in segreteria: cinque scudetti di fila assegnati ai nerazzurri, di cui uno era stato vinto dalla Juve. Ne resta uno per i nerazzurri, poi la pacchia finisce. Mentre tronchetti provera, come il miglior sceneggiatore come neanche Monicelli e Tinto Brass, scriveva i monologhi ora di Moggi, ora di Giraudo per incastrare la Juve. Tutto ok, tutto fatto. Juve eliminata dai giochi per molti anni. Così sembrava fino all'altro giorno, quando Ranieri confermava di restare alla Juve, su una panca mai davvero onorata. Col senno di poi le sue mosse sono state aggiustate progressivamente dai campioni: Del Piero il primo anno insieme a Trezeguet e Buffon, Del Piero quest'anno insieme principalmente ad Amauri (nella prima parte di stagione) e Iaquinta (nella seconda parte). Una soltanto la mossa azzeccata: Catania-Juve, entra Poulsen che risolverà la partita al 91esimo. Una sola mossa in due anni mi sembra poco. Ma questo i giornali non lo scrivono.


Ed ecco Ferrara. Si presenta con un sorriso ed una serenità disarmante, propria dei grandi, di quelli che hanno vinto davvero. Basta guardare l'espressione sua dopo il fallimento stagionale della Juve e quella di alcuni intertristi dopo la pseudo-vittoria dell'ennesimo titolo di Carta & Cartone. Ironia, serenità, ma idee chiare, fin troppo a giudicare dallo stupore della stampa che infatti ha cambiato subito i toni e le parole. Mentre ieri si è tentato di infangare lo stile Juve (cambiare un allenatore in corsa ogni 40anni non mi sembra la stessa cosa di fallire gli ultimi venti anni sportivi, o no? Dove sta l'errore in questa frase?), oggi si tenta di tutto per non scrivere del buon lavoro di Ferrara. Dopo settimane, forse due mesi, la Juve torna a correre sul serio. Niente palestra, ridotta al minimo, tanta tanta tanta corsa. Sudore e occhi stanchi, gambe sotto pressione. Sembra la Juve dove Ferrara giocava, allenata da Lippi e massacrata da uno staff medico in stile militare. Qualcuno, forse esagerando un pò, ha notato alcuni metodi Lippiani nel tenere il gruppo: in effetti, dopo 8 anni di allenamenti sul campo e altri 3 a bordo campo, Ferrara da Lippi aveva solo da imparare. Speriamo ci sia riuscito.

Cosa cambierà adesso Ciro? Mentre tutti i giornali si scatenano sul toto allenatore, qualcuno avanza candidamente la proposta "Ciro forever". Come ha già detto lui, pochi giorni per tentare di dare uno scossone. Giorni non sufficienti, in numero, per tentare di mettere in pratica le proprie idee. Di certo i giornalisti vicino alla Juve hanno notato le seguenti cose:
  • sguardo di Trezeguet sempre fisso davanti, mentre prima morale e occhi erano tenuti bassi;
  • Giovinco scatenato sulla corsa e col sorriso, forse pronto finalmente a subentrare da protagonista e non da bambino al quale regalare pochi minuti. Ferrara lo conosce benissimo, il suo vice anche: inizierà Nedved per ragioni storico-logiche, poi toccherà a lui;
  • Del Piero sembra aver ritrovato stimoli e motivazioni: è grande dentro il campo e soprattutto fuori, Ranieri ha praticamente sovrastato la sua figura e adesso paga giustamente. Tenerlo fuori dal match è una cosa, tenerlo fuori pure durante la settimana è un'altra. Ma questo i giornali non lo scrivono. Addirittura qualche genio del giornalismo mondiale ha letteralmente massacrato Alex reo di essere l'artefice del cambio di allenatore. Se così fosse, chi si unisce a me per inviare ad Alex una cassa di Champagne pregiato?
  • Buffon non mugugna più, almeno fino ad adesso. Probabilmente raccoglierà qualche altra palla in fondo alla rete, ma sono sicuro che questa Juve saprà segnare un gol in più rispetto agli avversari e già questo basterebbe.
Insomma, fattori non di poco conto. Se inseriamo pure un lavoro teorico di un'ora con Tiago - completamente dimenticato da Ranieri, il quale ha il merito di non averlo impiegato mai per due partite di fila - e un paio di rimproveri per Zebina, ecco che Ciro Ferrara avanza con forza una propria candidatura per il prossimo anno. Se tutto va male con Conte e il Bari e con Gasperini e il Genoa, allora la scelta dovrebbe essere ovvia. Tenuto conto che Lippi ha da sempre sponsorizzato Ciro, portandolo con sè contro i ruoli dirigenziali occupati da Ciro alla Juve. A proposito, qualche giornalaccio ha chiesto che Lippi lasci a casa Ciro ora che allena la Juve. C'è bisogno di ricordare che in quella finale mondiale del 2006 la Juve ha stabilito un record per il maggior numero di persone impiegate? In campo (5 giocatori con l'Italia, 2 con la Francia più un'ex come Zidane e un prossimo come Boomsong) e fuori (Lippi, Ferrara e un paio di uomini-staff).

Infine si è chiuso il capitolo Cannavaro. A Torino c'è gente che giura che nessuno lo ha fischiato, probabilmente alcuni giornalisti visto che i fischi li hanno sentiti loro. Anche perchè lo stadio di Torino si è comportato splendidamente con tutti, visto e considerato il tipo di serata. C'era solo da festeggiare. Ma questo i giornali non lo scrivono. E si è chiuso definitivamente il discorso Diego: Blanc lo ha spiegato bene, Secco ha fatto un ottimo lavoro. Ha meno di 40anni, ha solo da lavorare e imparare. Vergogna a chi critica Alessio Secco, vuol dire che è un lettore della Cazzetta-Rosa, e allora poco-juventino.

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martedì 19 maggio 2009

La stampa contro: è perfetto!

Leggendo la Cazzetta-Rosa ho capito che la mossa di Blanc è stata quanto mai giusta. Le parole di Ferrara pesate e sensate, molto forti. Il progetto Juve non solo continua, ma esce rafforzato dopo l'esonero di Ranieri. Non capitava da 40anni: altra testimonianza del livello basso raggiunto dal clan di Ranieri.


Ora, non ripeterò tutti gli errori commessi, solo giustificherò alcuni passaggi da delirio di alcuni giornalisti nerazzurri.

Preparazione sbagliata: vogliamo imputarla a Blanc? O a Secco? Lo staff che è stato cacciato ieri sera chi l'ha scelto? E chi ha programmato insieme a quello staff? Risposta: Ranieri! Sarebbe assurdo non rispondere in questo modo.

Gestione tattica fuori da ogni logica: hai voluto Giovinco, hai preso Poulsen per fare il tridente, hai tenuto Trezeguet e Iaquinta e voluto Amauri. Mai azzeccata la formazione iniziale! Nè fatti aggiustamenti positivi in corsa! Cambi sbagliati e non solo dal punto di vista degli uomini, ma soprattutto sono stati sbagliati i tempi dei cambi. Incolpiamo Cobolli di questo? O Maddaloni (colui che affiancherà Ferrara e autore del miracolo del Viareggio, giocando bene e distruggendo tutti!)? Risposta: Ranieri!

Nei momenti topici, in questo anno e nell'anno passato, Ranieri si è visto sfuggire di mano la situazione del gruppo e le dinamiche dello spogliatoio: doveva unire, ha diviso, doveva spronare, ha sgonfiato! Incredibile a gennaio: quando riprendi l'Inter devi mettere più paura perchè l'inerzia è a tuo favore, invece da lì è cominciato il delirio di idee e formazioni sbagliate. E' colpa di Castagnini? Risposta: Ranieri!

Inutilizzo di Giovinco, mal utilizzo di Iaquinta, Palladino e Criscito sono stati bruciati. Colpa di Montali? Risposta: Ranieri!

Ed ecco che la TV e i giornali si scatenano contro la Juve. Certo, questa decisione fa paura. Con Ranieri la Juve poteva fare bei campionati, mai puntare alla vittoria. Purtroppo domenica è stata la conferma di questa ipotesi. E le parole di Buffon e Camoranesi, ma prima di Trezeguet e Del Piero dovevano farlo capire. Questo tecnico non sa vincere, ha paura di vincere. Parole nascoste di Del Piero, parole molto chiare ed esplicite di Trezeguet praticamente messo fuori rosa. Vuoi vedere che è colpa dei tifosi? Le critiche dei giornali vanno intese in questo modo: qui la Juve si è svegliata dall'inesperienza e vuole puntare al massimo. Qui la Juve torna a fare sul serio! E non importa, come detto da Buffon, se non si vincerà il prossimo anno. La sicurezza è che nei prossimi due la Juve combinerà qualcosa di buono. Magari si vincerà fra due anni, non importa, ma la strada è stata tracciata.

L'inter è lassù per storie vecchie. I giornali stranieri hanno parlato di Manchester e glorificato il Barca, non l'inter per cui nessuno si è sentito in dovere di scrivere cose belle, solo i dubbi di campionati italiani fuori da ogni logica dopo quel 2006. Non sono io a dirlo, basta fare un pò di traduzioni di articoli. Il Milan ha fatto più del dovuto ed è secondo. La Juve invece ha fatto molto meno. Per esempio: molti pareggi e molte sconfitte potevano essere evitate in modo semplice. Ciò significa molti punti in più, alla portata di questa formazione. Perchè non sono arrivati? Ranieri ha sempre tenuto un basso profilo: roba non da Juve! Ha sempre giustificato i passi falsi, quando Moggi avrebbe schiaffeggiato tutti, compresi i magazzinieri! Ha illuso tutti con i termini di "compattezza", "unione" quando i fatti adesso dimostrano l'esatto contrario.

Ovviamente, i grandi manipolatori di merde tentato adesso di tirare in ballo Del Piero dicendo che l'esonero è stato voluto dal Capitano, autentica colonna di questa stagione (almeno la prima parte). Beh, non è così ed è evidente. Nel caso, complimenti a Del Piero, ha occhio lungo e lucido. Grazie Capitano.

E' stato divertente ieri vedere Replay, una trasmissione della Rai condotta e amministrata da intertristi. Divertenti i commenti di Zibì, l'ex-juventino più avvelenato della storia, cacciato per far posto ai talenti veri. Zibì si arrabbattava insieme a Civoli, quasi in lacrime perchè non si parlava di inter, a cercare di dire che la dirigenza è inesperta, che la Juve ha fallito, che i giocatori devono fare un passo indietro etc etc. Fautori del confronto lucido ed equilibrato, in studio c'erano quello-della-Cazzetta-Rosa e Renga, non il cantante, ma quello che-chi-si-ricorda-dove-scriveva? Divertente leggere false email: quando su internet impazzano gli entusiasti della mossa della dirigenza, Civoli legge lettere di interisti e milanisti facendole passare per bianconere! Forum e sondaggi su internet danno il giusto plauso a tale mossa (se volete vi passo quaranta mail di amici arrivate intorno alle 19:00 di ieri sera), la Cazzetta-Rosa registra addirittura un 70% di utenti bianconeri che sono contro la mossa della società.

Grazie Internet. E grazie Blanc. Adesso scegliete bene, siamo la Juve. Meglio: torniamo ad esserlo.

P.S.
La scelta della Juve, come detto da Blanc in modo velato, è chiara: qui si vuole vincere, Ranieri ha completamente sbagliato tutto. "Abbiamo messo in mano a Ranieri due-tre nomi: lui ne ha scelto uno e lo abbiamo preso". Traduco per voi: c'era Xabi Alonso, Ranieri ha scelto Tiago. C'era Grosso, non lo ha voluto. Si poteva riportare Cannavaro già l'anno scorso: non lo ha voluto. Si poteva tentare l'assalto a Diego l'anno scorso, ha preferito Poulsen per un tridente mai messo in campo.
Per quanto riguarda l'esonero: è una mossa forte in vista di crescita. Gli esoneri di moratti erano di forte disperazione e di grande ignoranza che permane tuttora. E' talmente evidente che la TV e la stampa devono per forza far scrivere ad Arrigo Sacchi per coprire questa verità.

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lunedì 18 maggio 2009

Presentazione di Ciro Ferrara

"Bisogna distinguere i ruoli e accettare questa forma di subordinazione!" Mai presentazione fu più azzeccata. Sono curioso di vederlo all'opera! Grande Ciro!



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Ranieri via, la soluzione migliore

Troppi errori, troppe colpe per poter continuare alla guida della squadra più amata e titolata d'Italia. Nessuna scusa, nessun tipo di giustificazione. La guida passa ad una colonna come Ciro Ferrara, solo e soltanto per 180 minuti nei quali la squadra dovrà reagire prontamente al possibile quarto posto. Scivolone imperdonabile.


Poche volte la Juve aveva licenziato i tecnici, ma stavolta era più che necessario. Serviva dare una scossa. Anche perchè difficilmente si può riuscire a capire di chi sono le colpe all'interno della squadra. Intendo dire: è di Giovinco mai impiegato? E' di Trezeguet, il più forte bomber straniero di sempre? E' di Del Piero, spremuto già a Febbraio? E' di Iaquinta per troppo tempo in panca? O di una difesa che ha perso schemi e fisicità?

Ranieri via, anche se il dispiacere per l'uomo è tanto e vero. Però, a cuore aperto e lucidamente mi baso su quanto segue. Sette partite senza vittorie non accadeva in casa Juve dal 1982/83: incredibile ma vero. Subire così tanti gol in casa non accadeva da ancora più tempo, forse ai tempi del mitico Maifredi, mitico per le avversarie chiaramente. Giocatori completamente svuotati: non è certo colpa loro, ma di chi li allena. Prendiamo ad esempio Lippi: come caspita fa ad avere la squadra sempre al top? Sempre concentrata e vogliosa? E' successo per otto anni alla Juve, per due alla guida dell'Italia, e sta ricapitando adesso! Mai così tanti giocatori bruciati: Tiago e Almiron e Criscito e Palladino il primo anno, Mellberg e Poulsen e Giovinco il secondo, anno corrente. Con la rabbia di vedere tali giocatori performanti una volta cambiata la casacca. E ancora molte colpe: le poche sostituzioni vincenti, le formazioni iniziali sbagliate, la non gestione tattica di uomini come Camoranesi, Iaquinta, Giovinco e Tiago.

E ora? E ora aspetto Conte. Anche se i rumors sembrano portare a Spalletti! Vedremo!

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sabato 16 maggio 2009

Quagliarella, Tevez, Lahm: sogni d'estate!

Mosse strategiche e primi problemi. Iaquinta sembra voler battere cassa, forse a ragione. Anzi, togliamo il forse. Si è dimostrato l'uomo più in forma e più importante di questo finale di stagione, al punto da costringere Ranieri ha tener fuori Trezeguet, Amauri e Del Piero. Amato alla follia dalla curva per il cuore che mette in campo, Vincenzone non solo merita il rinnovo, ma anche un adeguamento del contratto. Certo che a cifre corrette. Per adesso prende 2,2 milioni di euro: non se la passa male. Ne vorrebbe più di tre. Io credo che a 2,8mln si potrebbe chiudere. Sarebbbe il giusto premio per un giocatore così importante. Oggi e per il futuro, indipendentemente dalla tattica usata o dagli uomini che arriveranno o partiranno. Per lui si sono fatti avanti diversi club stranieri. Occhio alle offerte: se la Juve vuole completare altre operazioni ha bisogno di cedere. E cedere il giocatore che gli permetterebbe il miglior introito. Trezeguet o Iaquinta per l'appunto. Vedremo.


In ogni caso tutto fa pensare che la Juve in attacco acquisti un altro giocatore, in virtù proprio della partenza di uno dei due giganti. Quagliarella è in pole position. Il sogno resta Tevez. Dico io: perchè non provarci? Perchè la Juve non ha idee chiare sul tecnico, semplice, no?! Tevez potrebbe giocare da attaccante esterno, con una punta molto forte tipo Amauri e Diego dietro. Potrebbe pure fare la seconda punta, a spese nella maggior parte dei casi di Del Piero. Resta un sogno perchè la concorrenza è fortissima e perchè il costo del cartellino non è semplice da capire: 25mln o 30mln? Ma soprattutto: di chi è Tevez? La risposta è assurda: il giocatore appartiene ad una società. Non sportiva, non calcistica. Casi di una realtà che sta sfuggendo di mano un pò a tutti.

I sogni più praticabili certamente portano a ben altri nomi. In difesa si riparla di Lahm, fortissimo terzino del Bayern. Ma come si fa ad avanzare una proposta proprio dopo aver soffiato ai bavaresi Diego? Si riparla di Grosso, progetto escluso dopo l'arrivo di Cannavaro: noi non siamo il Milan! E allora ecco che trova conferma l'ipotesi del ritorno di Criscito.

Proprio da quest'ultimo nome partiamo per il toto-allenatori. Gasperini sta letteralmente litigando con Preziosi, intento quest'ultimo a dover smentire e tentare di trattenere il proprio tecnico. E' ovvio però che il contratto di Gasperini prevede un "lasciami andare" qualora chiamasse la Juve, o un'altra grande. Basterebbe offrire all'allenatore più di 800mila euro per portarlo a casa. A Bari Matarrese attende le mosse Juve. Conte si libera se e solo se la Juve decide di investire sull'ex-Capitano. Spalletti è in totale rottura col club giallorosso. Ipotesi da scartare: non piace ai tifosi, non è adatto per vincere con la Juve se non c'è riuscito (anche se ha vinto lo scorso campionato, ma in segreteria hanno deciso di riassegnarlo ai nerazzurri) con la Roma negli anni bui del calcio italiano. Ranieri intanto attende conferme. Che fare?

Nel futuro Lippi pare sempre più vicino. Non allenerà più, ha detto. Cioè ha confermato che potrebbe ricoprire un ruolo dirigenziale. Tipo: direttore tecnico? E dove troverebbe posto? Diciamo per esempio alla Juve, dove aspettano con trepidazione un uomo dal forte carisma e dalle grandi capacità gestionali! Diciamo pure che tutto sembra fatto, dopo quel famoso pranzo.

Bene. Dopo tutte queste riflessioni, manca la risposta più importante: Juve, ma adesso che si fa?

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venerdì 15 maggio 2009

Tanti capitoli aperti

Forse anche troppi, per certi versi. Le parole di Montali preannunciano una conferma di Ranieri sulla panca della Juve. Le parole di Lapo preannunciano qualche scossone sul fronte presidenza. Le parole dei tifosi risuonano come grido di battaglia a certi progetti strani della società. Eppure questa stessa società si sta muovendo bene. Dopo gli errori iniziali, chiari e naturali, ora le cose sembrano funzionare.


L'acquisto di Diego non ha un valore meramente tecnico. Ha piuttosto un valore dirigenziale notevole: era fin troppo facile farsi scappare questo affare. Secco e Blanc lo hanno chiuso e blindato, ottenendo il gradimento del giocatore, ottenendo la sua promessa cui manca solo il timbro ufficiale. Ha ottenuto il consenso, con ciò, di buona parte dello spogliatoio, Buffon e Camoranesi in testa. Questa società sta lavorando bene.

Le parole di Cobolli Gigli preannunciano altri acquisti, forse legati a qualche eccezionale vendita, tipo Trezeguet. E se non lui, sicuramente Iaquinta. Uno dei due big partirà per ottenere un rigonfiamento del portafogli. Buona parte del tesoretto è stato speso per Diego, Cannavaro è arrivato a parametro zero. Servono pochi spiccioli per l'eventuale ritorno a Torino di Criscito, sempre più nel mirino visto l'infortunio grave di Molinaro. Forse anche il ritorno di Palladino se Giovinco non verrà confermato. Sul nanetto io la penso in un modo preciso: può giocare in stile Walcott, anche meglio. Serve pazienza e serve capire che bisogna puntare su di lui. Io vedrei bene, in certe partite, Amauri unico attaccante con Diego e Giovinco dietro. Diego è più ragionatore, Giovinco più istintivo e mobile. Sogni miei, cazzi loro verrebbe da dire.

La conferma di Ranieri a questo punto - visto come si sono messe le cose - dipende unicamente da un fatto tattico. Che lo voglia o no, Ranieri si troverà (troverebbe) uno come Diego da far giocare sempre e comunque. E questo talento brasiliano può giocare unicamente dietro una punta o dietro due punte. Ciò significa che serve, rispetto al 4-4-2 classico di Ranieri, una variante ben precisa. Con esterni alti e forti e due centrali di centrocampo stavolta sì mastini e duri. Ne abbiamo tre di centrocampisti con queste caratteristiche, e con i piedi buoni per di più: Zanetti, Marchisio e Sissoko, in ordine rigoroso di tasso tecnico. Di esterni ne abbiamo tre: Camoranesi, Marchionni e Giovinco. Difficile Nedved rimanga, e se anche fosse, quale sarebbe il suo ruolo? Centellinare le partite? Giocare solo le più importanti? E come la prenderebbe quel qualcuno che giocherebbe di fatto al suo posto nelle partite che meno contano? Giovinco, per l'appunto, così avrebbe il tempo di maturare. E la possibilità di giocarsi il ruolo di vice-Del Piero come seconda punta. Io continuo a vederla così.

Tolgo i dubbi su quanto espresso qualche giorno fa: non è un fatto di soldi se Ranieri rimarrà a Torino. E' un fatto di programmazione, purtroppo. Naturale ed evidente. L'idea è: vediamo come si comporta con una squadra realmente competitiva. Prova d'appello, punto di non ritorno, chiamatelo come volete.

Intanto impazza il calciomercato. Tevez è praticamente battuto all'asta: servono 25 milioni. La Juve, contrariamente a quanto scrivono i giornalacci, non li tiene (per dirla come Cannavaro). Ed è complicato metterli insieme da cessioni. O no? Tiago per 9 milioni, Zebina per un paio di milioni, Trezeguet per 10. Ecco i soldi. A quel punto ci sarebbe tutto per competere con chiunque. Sogni.

P.S.
Intanto proprio quando rischiamo di perdere anche il terzo posto, la giustizia morattiana decide che la Juve dovrà giocare a porte chiuse. Dopo che le porte erano state già aperte sovvertendo la giustizia morattiana. A voler pensare male... si finisce per azzeccare il tutto. Ambrosini due anni fa sbagliò frase. Questi scudetti, vanno riciclati buttandoli nel cassonetto di carta e cartone. Auguroni presidente moratti.

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