venerdì 5 giugno 2009

Un giorno migliore

Come da titolo di una delle più belle canzoni di Paolo Belli, oggi per la Juve è un giorno migliore. Si decide gran parte del futuro: rosa e assetto societario.


Ferrara è già l'allenatore della Juve. Forse lo è dal dopo partita con la Lazio. Cosa è successo in quindici giorni per far cambiare idea alla società? Beh, Blanc e Secco hanno visto solo cose positive. Un grande gruppo di lavoro, che in appena 7 giorni ha riportato la Juve in alto: condizione fisica ottima, condizione mentale perfetta, recupero psicologico di molti giocatori (Del Piero, Zebina e Camoranesi su tutti). Ciro ha dimostrato passione, sorriso (che non guasta, quanto sono simpatiche le sue conferenze e le sue interviste?), carisma e tanta intelligenza. Soprattutto, quello che ha più convinto la società, ha le giuste idee tattiche per poter sfruttare al meglio una rosa che già è ottima.

Per esempio ha consegnato nelle mani di Marchisio il centrocampo Juve: assieme a Sissoko, il giovane Claudio è destinato a ripercorrere le bellissime carriere di grandi mediani della storia bianconera. Indipendentemente dall'eventuale arrivo di D'Agostino, col quale sarebbe complementare, visto che Casiraghi lo impiega più largo sulla sinistra, in un centrocampo a tre. Proprio l'Under 21 sembra un buon termine di paragone con la Juve che verrà. Fra l'altro, con Casiraghi giocano i tre gioielli di casa Juve: De Ceglie, Marchisio e Giovinco. Senza dimenticare Criscito, per il quale si attende la mossa del Genoa. Ma Ferrara ha fatto capire di volerlo alla base, sulla sinistra, alternandolo a De Ceglie. Vista l'indisponibilità di Molinaro. Soprattutto, visti i suoi scarsi miglioramenti. E' lui che rischia più seriamente il posto.

L'altro gioiellino, che proprio ieri ha confermato la felicità per la conferma di Ciro sulla panchina della Juve, è Sebastian Giovinco. Peccato abbia fatto il terzino con Ranieri. Peccato perchè le uniche tre partite che Ranieri gli ha concesso di giocare nel posto in cui preferisce, largo sulla sinistra e poi libero di andare dove lo porta il talento, aveva dato ampia prova delle sue abilità. Le tre partite sono negli occhi di tutti i tifosi: Chelsea (venti minuti dove risultò il migliore per la stampa inglese), Bologna (gol, assist e partita da 8) e Roma (assist e match fantastico). Con Ciro Sebastian potrebbe davvero avere più spazio e maggiore tranquillità, nel senso che può star tranquillo di avere piena fiducia e possibilità di giocare con più continuità. Proprio il cambio di modulo potrebbe giovargli: largo nel 4-2-3-1 o seconda punta nel 4-3-1-2. Come lui stesso ha confermato. Diego a manovrare, Giovinco a concludere. Sono complementari i due e Ferrara credo lo abbia capito.

D'Agostino è sempre più bianconero. In realtà i colori della sua maglia, in ogni caso, non cambierebbero: da Udine a Torino, sempre di bianconero si tratta. D'Agostino è ben voluto da Ferrara e proprio Ciro ha dato indicazione di prenderlo. Perchè si concretizzerebbe quel famoso rombo che fece la fortuna di Lippi nella sua prima missione bianconera. Allora vi era Didier Deschamps come vertice basso, Zinedine Zidane come vertice alto. Cervello arretrato e genio assoluto a ispirare le punte. In quel famoso centrocampo si alternavano due mastini come Jugovic, Conte, Tacchinardi. E vi era un esterno puro: Di Livio. Qui può accadere la stessa cosa: Camoranesi potrebbe essere l'esterno puro, il mastino uno fra Marchisio e Sissoko. Ferrara cioè sembra avere le stesse idee di Marcello Lippi. E speriamo quest'ultimo lo abbia allevato al meglio.

Insomma, la Juve in mano alla Juve. Sembra il progetto più bello, a lungo inseguito. Potrebbe addirittura tornare Peruzzi, se uno tra Sormani e Maddaloni dovesse dedicarsi a tempo pieno al settore giovanile. Potrebbe fare l'assistente di Ferrara. E' pronto il rientro di Massimo Neri, già al lavoro a Torino con Capello. Quasi pronto l'ingaggio di Marotta e qui il discorso diventa più serio.

Serio perchè è ovvia la necessità di affidarsi ad un uomo con più esperienza, che ha già fatto del buon lavoro altrove. In tal caso alla Samp. Marotta ricoprirebbe la carica di Direttore Generale: cioè, problemi di spogliatoio e di contratti, problema di relazioni col Palazzo. Alessio Secco manterrà la carica di Direttore Sportivo, perchè al contrario di quanto scrive la Cazzetta, l'ex assistente di Moggi ha fatto un buon lavoro. Blanc si occuperà solo dei conti della società. E del discorso nuovo-stadio.

Questa è la Juve che si appresta ad un'annata importante. Per certi versi una vera e propria partenza, dove esistono pochi dubbi e ostacoli, quasi zero incertezze.  Anzi, di incertezza la Juve ne ha una: ma quanti scudetti a tavolino ha pianificato nel 2006 l'inter di moratti?

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