venerdì 19 giugno 2009

Il mercato Juve tra certezze e dubbi

Dopo il miracoloso anno 2006, quando tutto venne sconvolto dal trio TronchettiProvera-Moratti-Guido Rossi, la Juve finalmente pare muoversi. I nomi che circolano fanno gongolare i tifosi. Sono comunque nomi di livello, sui quali si può discutere all'infinito. Di certo vedere D'Agostino abbinato alla Juve produce un effetto diverso dal contendere Poulsen alle altre d'Europa, o aver riportato a casa il Capitano della Nazionale suona diverso dall'essersi accordati con Mellberg. Pare essere cambiato il vento anche in uscita. Proprio i due nomi appena fatti hanno le valigie in mano. Destinazione Inghilterra e Turchia. Mentre sul primo c'è una certa sicurezza, sul secondo resta da capire quali siano le intenzioni del danese. Dal canto suo vorrebbe rimanere a Torino. A fare che? Nella zona mediana del campo la Juve si è rinforzata: rimane Marchisio che con Sissoko formerà la coppia presente e futura, si spera in una stagione completa di Zanetti e si sta portando a casa D'Agostino. Insomma: reparto al completo. Sugli esterni la Juve sta lavorando, ma Marchionni e Camoranesi e Salihamidzic garantiscono buona copertura dei ruoli. Alla luce poi del cambio netto di modulo, uno tra questi tre cambierà aria. Il più intoccabile è l'italo-argentino, Brazzo ha dimostrato un attaccamento e una duttilità preziosa, quindi è Marchionni destinato ad essere ceduto. Anche perchè da un punto di vista prettamente economico garantirebbe il maggiore introito (escludendo Camoranesi).


In partenza pure Tiago: destinazione Portogallo o Francia. In ogni caso la Juve dovrebbe racimolare circa 8 milioni di euro, forse qualcosa in più. Risolte le comproprietà di Criscito e Palladino: resta al genoa il secondo a metà fra i due club, mentre Criscito verrà riscattato completamente per una somma poco superiore ai 5 milioni di euro. C'è poi da sistemare Paolucci (Udinese o Palermo), Lanzafame (Udinese) e Zalayeta (futuro spagnolo). Tutti casi e trattative che per la Juve hanno un comune denominatore: entrate di cassa. Entrate preziose per quel famoso autofinanziamento tramite cui la Juve potrà firmare altri colpi in entrata.

Abbiamo già detto di D'Agostino. E' solo questione di tempo, deve decidersi e ammorbidirsi Pozzo, deve fare un passo in avanti la Juve. Poi c'è il rebus della fascia sinistra. Si attendono novità sul fronte Molinaro: quanto starà fermo il partenopeo? Vale la pena aspettarlo o puntare ad acquisire un terzo difensore, posto cioè che De Ceglie rimane (Ferrara sta ragionando sulla duttilità dell'aostano: può infatti giocare terzino o esterno di centrocampo). Il difensore in arrivo è uno tra Grosso e Dossena. Il nome che fa più gola è il primo, quello più logico il secondo (più giovane e meno costoso).

Il capitolo che riguarda Trezeguet e il suo sostituto è molto complicato. Difficile risolvere in tempi brevi la grana David. Anche perchè, onestamente, di grana non si tratta. I problemi derivano dal cattivo rapporto con Ranieri. Ovvia, a quel tempo, la posizione della dirigenza vicina al tecnico romano. David non ha apprezzato tale mossa e col senno di poi ha tuttora infinite ragioni. Così sta a Ferrara decidere: privarsi del cannoniere straniero più prolifico della storia, oppure provare a recuperarlo dopo la grave operazione dello scorso anno (6 mesi fuori). Di certo la Juve è indecisa per i seguenti motivi: vorrebbe venderlo perchè è il momento migliore per monetizzare da una sua cessione, vorrebbe tenerlo perchè in giro di Trezeguet non esistono. Ma se rimane: farà le bizze per qualche panchina necessaria? E se verrà ceduto, chi al suo posto?

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