sabato 6 giugno 2009

Programma Ferrara: chi dentro e chi fuori

Sotto col fantamercato adesso. Ora che Ferrara è ufficialmente su quella panchina, il lavoro da qui ai primi di luglio è durissimo. Rosa da sfoltire, gente da accompagnare fuori dal cancello di Vinovo, programmi da ricostruire. La Juve deve plasmarsi, stavolta in modo decisamente più serio rispetto agli altri anni. Perchè i tempi sono maturi, perchè gli esperimenti aziendali sono finiti.


La mossa di Ranieri e le sue scelte hanno dimostrato come qui alla Juve un uomo non è capace di vincere. Un uomo no, ma uno staff serio sì. Ecco perchè dentro i cancelli di Vinovo, circa quattro settimane fa, si iniziarono a fare scatoloni da buttar via. Chi c'è adesso dentro quegli scatoloni?

Durante la conferenza di presentazione, Ciro il Tecnico ha espressamente accennato al nuovo modulo tattico che ha in mente. Giocoforza tale modulo prevede il trequartista, così come il rombo che Lippi si inventò per liberare il genio di Zidane. Chiaro come Diego non sia e probabilmente non può mai diventare Zidane (uno dei più forti giocatori degli ultimi trent'anni, almeno in quel ruolo), però il concetto è proprio quello lì. Lo sa bene Ciro che di quella Juve costituiva l'asse portante del settore difensivo e l'anima.

Se allora la Juve cambierà pelle, un pò di nomi sul piatto si possono già mettere, in attesa di depositare il piatto da qualche parte, sempre più concretamente all'estero. Germania, Turchia e Spagna. Indipendentemente che sia un 4-3-1-2 o un 4-2-3-1 a questa Juve serve un altro centrale di centrocampo, uno dai piedi buoni e dalla lucidità mentale per far ripartire da dietro l'azione, un buon terzino (forse anche due se a Zebina venisse diagnosticato il morbo-della-vendetta) e basta così. Indiscrezioni, ma come già detto, un pò di nomi possiamo farli.

Poulsen e Tiago dovrebbero lasciare Torino solo per la propria incolumità fisica. Prodotti di un progetto assurdo votato da Ranieri (peccato che anche io avevo pensato bene di Poulsen, accecato da quel famoso tridente che nemmeno in allenamento è stato mai schierato dal tecnico del Testaccio) e pronti per essere svenduti. Pazienza se lasciano una minusvalenza sul bilancio, serve liberarsene, per dare anche una scossa a tutto l'ambiente. A proposito di scossa, apro una parentesi. Dall'ultima fila parte una domanda scomoda ieri sera: "Ranieri ha detto che anche senza nessuno in panchina la Juve sarebbe arrivata seconda!". Ferrara non si scompone e come il solo grande Marcello sapeva fare risponde a tono, senza mai scivolare nella presunzione: "E' vero, ne prendo atto. Avevo chiesto sette punti, ne sono arrivati soltanto sei. E' anche colpa mia!". Sembrerà banale, ma dietro queste parole c'è tutta la rabbia, quella vera, quella bianconera, di mordere il risultato a tutti i costi, senza badare a mi-manca-questo-e-quello, cui un pò tutti siamo stati abituati da Ranieri. Non bisogna guardare al passato, solo al futuro. Non bisogna pensare alla triste realtà, cioè di essere inferiori, occorre pensare e convincersi di essere superiori. Come il solo Marcello Lippi sapeva fare. E mi pare che in quel 2006 l'ha ridimostrato vincendo un Mondiale in condizioni mentali pessime. Ferrara dice "io provengo da quella scuola!". E allora forse il popolo juventino tornerà a divertirsi come un tempo.

Non più tardi di qualche giorno fa il mitico Giampiero Boniperti augurava a Totti i gol per raggiungere la storia, poi si dedicava alla Juve: "Serve juventinità e il ritorno ai vecchi valori. Serve uno con le palle che tiri fuori dai calciatori il 200%, anche e soprattutto in condizioni non buone". Forse la dirigenza lo ha trovato.

Torniamo al fantamercato. Poulsen, Tiago e chi altri? Quasi sicuramente Trezeguet: difficile recuperare il rapporto col francese, dopo che Ranieri lo ha zuccherinato il primo anno (grazie, 20 gol e tanti problemi risolti) e bastonato il secondo spremendo fino alla morte Del Piero (che Ferrara gestirà al meglio, ne sono sicuro) e soprattutto Amauri (che infatti ha pagato amaramente il finale di stagione). Difficile recuperare anche il terreno per David, perchè Iaquinta è praticamente intoccabile, Amauri non si vende perchè una mente lucida punterebbe oggi e domani sul brasiliano (specialmente con quel modulo là e le sue qualità fisiche e tecniche) e perchè Giovinco continua a guadagnare terreno.

Se qualcosa capisco di calcio e la Juve non sta seguendo strade particolari per un esterno di centrocampo, allora si dovrebbe puntare su un centrocampo di sostanza (Marchisio, Sissoko, Zanetti e D'Agostino) e sulla classe infinita di Giovinco e Diego. Il secondo parte sulla carta avvantaggiato: perchè è un vero regista, perchè l'ha già dimostrato, perchè è più centrocampista di Giovinco. Il secondo, che resterà sicuramente, altrimenti a Torino scoppia qualcosa di simile a quello che scoppiò in Francia il 14-7-1789, imparerà il bel ruolo di esterno d'attacco, con licenza di accentrarsi e liberare il suo genio. Come già fatto contro la Lazio, dove addirittura ricoprì il ruolo di puro trequartista. Anche perchè Casiraghi ha dato ottima prova tattica, con Criscito e Marchisio larghi sulla sinistra, col secondo capace di adattarsi benissimo e stringere al centro ogni volta che occorre.

Proprio su questi ultimi due nomi la Juve sembra puntare. Marchisio è intoccabile, di sicuro la più bella sorpresa del campionato. Criscito ha già ribadito, con Ranieri fuori dai giochi, che sarebbe pronto a tornare e giocarsi le sue carte. Sarà un caso? Fuori Ranieri e i giovani tornano a parlare con forza del proprio futuro Juve. Manca Palladino, ma credo che a breve rilascerà qualche frase interessante. Il Genoa ha il diritto di riscatto, però l'accordo implicito prevederebbe che solo uno tra Palladino e Criscito rimanga a Genova, l'altro torni. Chi dei due torna alla base? Palladino si ritroverebbe chiuso: dovrebbero cedere Giovinco per far tornare Palladino, autore di una stagione importante, largo sulla sinistra, come terzo attaccante. Criscito, viceversa, si ritroverebbe con la fascia sinistra in suo possesso. Almeno da dividere con De Ceglie. Ma se arriva Criscito, chi rischia di più tra De Ceglie e Molinaro?

Dubbi da sciogliere. E poi chi l'ha detto che Camoranesi resta? Uno di quelli che con Ranieri qualche-problema-qualche l'ha avuto. Quest'ultima domanda ve la lascio in eredità, ma non è mia. Ho superato una visita medica qualche tempo fa e mi hanno rassicurato sulla mia salute mentale. Indovinate quale giornalaccio ha lanciato la bomba? Costa 1 euro e le sue pagine colorano di rosa.

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