mercoledì 24 giugno 2009

Ecco il tesoretto per i prossimi colpi

Siamo a mercoledì, cosa succede in casa Juve?


Niente di particolare. Non succede proprio niente di particolare. O forse sì.

Per Poulsen i turchi sono pronti a svenarsi: vuoi vedere che c'è lo zampino di Ranieri? Offrono addirittura 4 milioni al giocatore, se le indiscrezioni sono vere! Difficile che il danese rifiuti un simile contratto. E la più felice è la Juve: 7 milioni e mezzo circa il guadagno, o se volete, solo 2 milioni di euro la perdita a bilancio. E via il secondo colpo in uscita, dopo Mellberg. Venerdì arriveranno altri 5,5 milioni di euro dal Genoa per Criscito. Anche se è un peccato rinunciare al difensore azzurro viste le sue prestazioni in Svezia. Ne arriveranno degli altri da Zalayeta e c'è Marchionni pronto ad essere ceduto per una cifra intorno ai 5 milioni. Insomma, in pochi giorni le casse della Juve si gonfierebbero di una cifra vicina ai 20 milioni di euro. In realtà basterebbero i soldi ricavati dagli affari Poulsen, Criscito e Mellberg. Basterebbero per l'Udinese che, accettando il cartellino di Paolucci, direbbe di sì all'ultima offerta bianconera per D'Agostino. E così il centrocampo Juve è cosa fatta. Niente più operazioni. Copertura totale dei ruoli, con i doppioni e grande varietà tattica.

Posto che tutto vada per il meglio, Ferrara avrebbe a disposizione due registi puri come Tiago e D'Agostino, tre incontristi fortissimi come Sissoko, Marchisio e Zanetti, un jolly come Camoranesi. Più il gioiello Diego. In attacco, qualora Trezeguet restasse, i quattro moschettieri garantirebbero gol e solidità (a patto che nessuno di questi si infortuni). Resta fuori da ogni schema Giovinco, pronto a subentrare ovunque in mezzo al campo o sulla fascia. In realtà questi conti fanno capire come forse qualcuno potrebbe seriamente rischiare il posto. Quei quattro là davanti non si toccano e c'è posto solo per due fra i titolari. Il posto di trequartista è nei piedi di Diego, con Giovinco suo sostituto ideale. A centrocampo spazio per tre: due incontristi e un regista. Oppure: destra affidata a Camoranesi, sinistra a uno fra Sissoko e Marchisio, regia affidata a D'Agostino. In tal caso a rischiare è Tiago. Oppure a rischiare potrebbe proprio essere Camoranesi. Ferrara deve fare un pò di chiarezza.

Il punto cruciale resta dunque la difesa. L'addio di Mellberg in ottica dirigenziale coincide con la promozione di Ariaudo a quarto di difesa. Insomma, lavorerà all'ombra. Dietro a giganti come Chiellini, Legrottaglie e Cannavaro. Bel modo di imparare. Sulla destra c'è da risolvere il rebus: affidarsi a Zebina e Grygera? O cercare un terzino forte e giovane (tipo Motta)? A sinistra il problema è più serio. Perso Criscito e posto che Molinaro rientrerà praticamente ad ottobre (l'uomo che più di tutti ha deluso in questi due anni), la Juve deve capire se affidarsi totalmente a De Ceglie o tentare il colpo d'esperienza Grosso. Senza soldi difficile chiudere entro venerdì per Dossena: 6 milioni sono 6 milioni e la prestazione contro il Brasile ha fatto un pò riflettere la dirigenza bianconera. Che non vuole piegarsi all'ultimatum di Benitez: o venerdì o niente. Se ci fosse la reale possibilità di avere Grosso a prezzo zero, allora la Juve lo prenderebbe immediatamente. E c'è la possibilità forte di tenere De Ceglie: troppo importanti le sue sgroppate sulla sinistra, troppo alto il coro dei tifosi che vogliono i tre gioiellini tutti a disposizione di Ferrara.

P.S.
Casiraghi sembra fare dei favori alla Juve. Dopo aver fatto giocare a tutto campo Giovinco contro la Svezia, ieri il talentino è stato ingabbiato sulla sinistra, come la geniale idea di Ranieri. Beh lì la Formica Atomica ha sofferto, anche perchè i registi preferivano scavalcare la trequarti lanciando Abate. Nel secondo tempo, con l'uscita del giocatore granata, Giovinco si è riposizionato sulla trequarti e la musica è cambiata. Consigli impliciti ad un Ferrara che ha un compito gravoso: valorizzare Diego e Giovinco e far volare la Juve.

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