giovedì 9 luglio 2009

La Juve che sarà

Con Felipe Melo ad attendere i porci comodi di Marchionni, la Juve si prepara per un'annata che ha già un sapore diverso rispetto ai tre anni precedenti. Sì perchè spirito e idee sono completamente opposti a due e a un anno fa. Non è questione di ottimismo, è questione di pensieri cattivi nel senso agonistico del termine. Di sorrisi distesi e grinta, di quella tranquillità propria di chi sa di aver già fatto il proprio dovere e si prepara al meglio per il meglio. Mai frasi di circostanza da parte di Ciro Ferrara, sempre attento e intelligente nell'analisi del mercato e del momento. Fari puntati su Diego e Amauri, i due che sembrano essere la vera arma in più della Juventus 2009/2010. Occhio al recupero di Sissoko, fondamentale con Melo in mezzo al campo, insieme alla conferma di Marchisio che con Ferrara troverà la giusta collocazione nello spogliatoio e nel progetto tattico. Attenzione pure a Giovinco e De Ceglie. Il primo è al 100% il jolly cui affidarsi per il cambio di modulo e per il ricambio in partita. Il secondo sembra si sia guadagnato la fiducia almeno temporanea. Almeno fino a quando non si metterà fine alla telenovela Grosso.


La Juve che parte per questo 2009 è una Juve guerriera. Con idee diverse rispetto al "faremo buone cose". Stavolta la frase è "faremo grandi cose", e tra i due aggettivi corre una sostanziosa differenza. Facce sorridenti, dicevamo. Quelle di Amauri e Diego e Sissoko, che insieme a Manninger hanno presentato le maglie nuove. Strisce bianconere classiche la prima, color acciaio in stile sudamerica la seconda, a ricordare forse che questa squadra non deve mai mollare e non può sciogliersi come neve al sole.

Prime parole in spagnolo per Diego che dice di non essere ancora sicuro con l'italiano, benchè lo capisca perfettamente. Parole tranquille di Sissoko che ha rassicurato tutti sul proprio stato di forma. Grinta pura quella di Amauri che apre al nuovo Diego e al prossimo juventino Felipe Melo. Samba du brasil per una Juve che ha proprio l'aria di una grande squadra. Per la prima volta dopo quel 2006.

Blanc si è meritato gli applausi di quei pochi maledetti tifosi che ancora qualche volta fischiano. E sono sicuro: non sono e non possono essere juventini. Blanc ha anche lanciato la provocazione raccogliendo l'assist di Platini: bilanci in regola, rispetto delle regole. Dovrebbero farlo tutti e il Milan è l'esempio di come in passato qualcosa non è quadrato. Esempio struggente se si pensa ai conti nerazzurri. Esempio lampante, viceversa, se si pensa a Perez e al fatturato del Real. 3000 magliete di CR9 vendute in tre ore e un quarto: 240.000 euro incassati. Solo durante la presentazione e la festa per Cristiano Ronaldo.

Oggi a Pinzolo, per due settimane, a sgobbare. Si aggregheranno (e continuo a non capire le scelte di tutte le società e dei giocatori) poi i Nazionali, in vista di fine luglio quando inizieranno le prime partitelle di una certa intensità. Non c'è tempo da perdere. Stasera presentazione di Diego e della rosa, quasi al completo.

Per quanto riguarda Felipe Melo, l'intoppo c'è, ma non è grave, è solo un intoppo di nervosismo. Marchionni non accetta 1,3milioni di euro a stagione per 3 anni, ne vorrebbe 1,5. Inoltre Corvino valuta il suo cartellino 4 milioni e non cinque. A metà strada tutti si metteranno d'accordo. Anche perchè Marchionni, facendo saltare l'affare Melo, rischierebbe seriamente l'incolumità. Lo dico per scherzo, ma ho visto gente che non avevano l'aria allegra nei suoi confronti. Intanto qualcuno avanza la questione del comportamento-Juve nei confronti di D'Agostino. Ho scritto qualcosa, ma ripropongo volentieri il concetto. A me piace l'iPhone, ho lavorato e riscuoterò qualche euro. Sufficienti per l'acquisto, ma non mi va di spendere tutto e subito. Ho chiesto informazioni a 3 Italia e mi hanno risposto con tariffe, piani e costi. Non sono più così convinto di prenderlo: dite che ho fatto brutta figura? Cioè: l'interesse e la scelta eventuale del piano tariffario implica l'acquisto definitivo dello smartphone?! Evidentemente no, e così è accaduto con D'Agostino. La Juve lo ha valutato ragionevolmente in 15 milioni di euro. Non un centesimo di più. Pozzo, dopo aver bevuto chissacchè, ha sparato prima 30 milioni di euro, poi 25, in ultimo 20. Addirittura ha mendicato 18, ma la Juve ha dettato le proprie condizioni: non sono state accettate. Questione di stile: Secco ha voltato le spalle e ha preso Melo in due giorni, o poco meno. Adesso Pozzo è incazzato perchè dopo aver dato una valutazione così alta al proprio centrocampista, adesso è costretto ad alzargli considerevolmente l'ingaggio. Altrimenti la figura di cacca la fa lui, anzi l'ha già fatta. Un pò come Galliani: Luis Fabiano è il miglior attaccante che c'è in giro. Però lo valuta 14 milioni, al pari di Huntelaar. Strano concetto del valore.

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