martedì 14 luglio 2009

Ferrara parla del progetto Juve

A sentire i giornalisti di parte parlare della Juve sembra che questa società abbia sconquassato bilancio, rosa, staff tecnico e si sia affidata a gente incapace. Dentro il campo acquistando giocatori che non servivano e parliamo di Felipe Melo e Cannavaro, e fuori dal campo e parliamo di Ferrara e tutto il suo staff (che è lo stesso che ha riportato a Torino la Coppa Carnevale, stravincendo sugli altri club e mettendo in mostra almeno 4 autentici eccellenti giocatori: Daud capocannoniere, Immobile, Marrone D'Elia). Da ciò si deduce che Cobolli e Blanc e Secco hanno lavorato stupendamente. Ecco perchè Buffon si era espresso nel periodo più cupo della scorsa stagione in maniera positiva verso il futuro. Perchè probabilmente sapeva della partenza di Ranieri e dell'arrivo di top-player, come dicono giornalisti che il calcio l'hanno solamente letto da qualche parte.


E le trasmissioni TV sono perfette in tal senso: elogi all'inter di murigno che è andata negli USA, un Milan divertente contro il Varese che ha messo in mostra un minuto strepitosto di Ronaldinho (dimenticando che la partita è fatta di 90 minuti e che i difensori che il dentone si troverà davanti non sono quelli poco allenati del Varese).

Poi c'è un intervista pubblicata dai maggiori media italiani. Esperimento: leggetela soltanto, magari coprite i nomi di persona, non ascoltatela. Domandatevi adesso: chi ha pronunciato quelle parole? Vi viene in mente Ranieri? Se sì tornate alle dichiarazioni dello scorso anno e prendetevi qualche giorno di pausa dal lavoro: siete troppo confusi. Se la risposta è no e siete juventini gioite perchè qui le cose sono realmente cambiate.

Uno striscione a Pinzolo descrive bene cosa è successo alla Juve: "Non MELO aspettavo!". E nemmeno io ad essere sinceri. Insomma, mi aspettavo qualche bidonata come da tre anni a questa parte. Giustamente devo dire, perchè arrivare così dalla B, con giocatori di talento sì, ma ormai vecchi e logori. Adesso mi ritrovo con un centrocampo che in prospettiva è il più forte in assoluto con Sissoko, Felipe Melo, Marchisio e Diego. Con Giovinco che dovrebbe trovare la piena consacrazione con Ferrara, con una difesa messa meglio rispetto agli anni precedenti e il solito vecchio portiere che avrà tanta voglia di fare il Buffon.

Ferrara si è espresso pure su un punto d'onore. Ha detto di avere parlato con Nedved e di avergli chiesto se aveva voglia di lavorare con lui sul campo. Risposta: nì! La tentazione di tornare a giocare è forte e ha già dato ampia prova di cosa significa essere juventini dentro rifiutando il prepensionamento di Moratti. Ora, se il caschetto accettasse l'offerta di Ferrara, la Juve sarebbe al completo. Chi meglio di Nedved sa come si attacca dal centrocampo in su?

Ferrara parla pure del progetto tattico sottolineando ancora una volta come Tiago e Zebina siano funzionali alle sue idee. I rilanci sono importanti, a metà tra una sfida per capire che in passato sono state sbagliate tante scelte e una volontà di ripartire là dove tutto era (sembrava) finito. Ripartire da basi juventine. Per adesso, ed è questa la giustificazione per il tanto entusiasmo, le speranze sono i nomi alla guida della squadra: i soliti Trezeguet, Del Piero, Buffon, Camoranesi, i nuovi Diego, Marchisio, Sissoko, Felipe Melo, i vecchi-nuovi con Ferrara, Carrera e magari Nedved. Soltanto nomi per adesso. Soltanto parole, per adesso. Solo per adesso.

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