mercoledì 3 febbraio 2010

Progetto completo: Verdelli ora può lasciare la Gazzetta

Un pò di pezzi tornano al loro posto. Curioso vero? Anzi, inquietante. Carlo Verdelli lascia la direzione della Cazzetta-Rosa, divenuta ancora più Cazzetta proprio con il suo avvento. Curioso? Inquietante? Se questi due termini vi sembrano esagerati o, addirittura, fuori luogo, permettetemi di raccontare la storia.

Nel 2006 approda alla Cazzetta da Direttore TuttoFare. Vi arriva da Vanity Fair e non chiedetemi perchè scelsero lui. Anzi, vi rispondo ugualmente: perchè proprio nel Febbraio 2006 (il tempo per sistemare le proprie carte personali) inizia la grandissima campagna contro la Juve. E anche contro Marcello Lippi, invitato a più riprese a cedere l'incarico.

Verdelli è fautore dell'equilibrio e del giornalismo equo e solidale. Questa è la bufala. La verità è che Verdelli è un uomo e come tale soccombe alle proprie sfrenate passioni. Però è anche un professionista, ma in questa Italia è già difficile essere uomini, figuriamoci professionisti.

Verdelli è anche uno di quelli che ha la tessera dell'inter in tasca, che segue la sua squadra del cuore. Parole sue, fatti inoppugnabili. E cosa ti organizza il mitico? Una bellissima mossa che lascia tutti di stucco.

Campagna contro Cannavaro: sarà poi Pallone d'Oro, dopo aver praticamente giocato un Mondiale da urlo e due stagioni impressionanti alla Juve.

Campagna contro la Juve sfociata poi in Calciopoli. Anzi, Calciopoli non sarebbe mai nata se la Cazzetta ogni lunedì non avesse pubblicato le memorie-della-tv: cioè una sorta di attacco a 360° contro ogni calcio d'angolo sbagliato a favore della Juve.

Qualcuno si ricorderà che ogni giorno le pagine rosa erano piene di partite truccate, solo che il buon Verdelli non riuscì mai a trovare uno straccio di prova a favore del suo nuovo datore di lavoro, tal Massimo Moratti da Milano. Niente. E comunque giù duro: Moggi non può andare in Federazione, sebbene si mormora avesse organizzato lui la spedizione azzurra culminata con la vittoria del Mondiale; Giraudo ha truccato bilanci, salvo a tre anni di distanza dimostrare come le casse bianconere solo floride a dispetto di altri club. In ballo c'è pure la sostituzione della famiglia Agnelli, resa povera dalle assenze dei capi carismatici e dei leader più capaci che questo Paese ha avuto: Umberto, ma soprattutto l'Avvocato.

Verdelli ha operato in modo maniacale riuscendo nel suo intento: fuori la Juve. In un suo editoriale e in uno scambio di email che gentilmente mi ha concesso disse di "essersi battuto affinchè la Juve fosse salvata dalla Serie C". La sua mail (che conservo) termina con "mi creda, ho fatto molto per la sua squadra".

Verdelli ha strapazzato la Juve, salvo mai chiedere scusa a Lippi per il Mondiale, e ha continuato la sua opera. Fino a questi giorni, in cui ufficialmente esce fuori dai quadri della Cazzetta.

Difficile pensare a semplici coincidenze. Complicato rendere omaggio ad uno dei professionisti più molesti che la storia del giornalismo italiano abbia mai avuto. Dirigere la Cazzetta-Rosa in quel modo è stata un'azione traumatica e basta leggere i numeri del giornale, soprattutto basta andarsi a leggere i commenti di chi bianconero non è. Si è aperta una falla insanabile fra chi legge la Cazzetta, chi deve accontentarsi del Corriere dello Sport e chi si fa prendere in giro da Tuttosport.

Tutto questo, per amore della propria squadra del cuore. Che ci sta, io scrivo qui apposta. Ma io nella vita faccio tutt'altro e spero di non aver nessun potere, tranne quello che chiacchierare amabilmente con altri miei simili in nome della passione di un gioco. Che è e rimarrà ai miei occhi un gioco.

In una intervista ad un giornalista bianconero, Carlo Verdelli si dirà "amareggiato per le critiche che gli sono piovute da gente juventina". E non parla dell'operaio al bar, ma si riferisce a gente che ricopre posizioni importanti. Amareggiato lui?

3 commenti:

marco99 ha detto...

credo di non aver più toccato la "gazzetta di moratti" da oltre cinque anni e posso anche aggiungere che per me è un giornalino che non esiste più.
Potrei tornare a prenderlo giusto se Moggi ne fosse il nuovo direttore.
Su verdelli mi taccio per evitare volgarità

JUVE 90 ha detto...

Ma più letta la cazzetta dello sport da farsopoli in poi e a dire il vero non l'avevo mai nemmeno letta prima. Verdelli come Ormezzano (tifoso del toro) fa parte di chi prima a criticato Lippi e la nazionale e poi ha festeggiato il mondiale. Addirittura Ormezzano voleva ritirare la squadra o almeno tutti gli Juventini. Meglio evitare considerazioni su tale Ziliani che voleva al posto di Marcello Nedo Sonetti.

marco99 ha detto...

ormezzano, verdelli e ziliani, questa pagina dovrebbe essere vietata ai minori di 18 anni.. :)