lunedì 22 febbraio 2010

Bologna-Juventus 1-2 / Vittoria mentale

Di forza, forza mentale. Quella che maggiormente è mancata. Così come è mancato il miglior giocatore al mondo e uno dei più forti nella storia del calcio. Il Professor Del Piero ha ancora risolto il match con un assist illuminante per Candreva. Prima aveva segnato Diego. Altri due segnali molto chiari che la Juve è in ripresa. Due pali a uno per il Bologna: altro segnale ancora!

La partita non poteva essere spettacolare. Juve sulle gambe, ma stavolta hanno tutti i motivi per esserlo. Sissoko in debito di ossigeno, così come Diego e Amauri. Anche De Ceglie, inamovibile e deve ancora crescere, ha corso poco. Melo è tornato roccioso, fra un pò ritroverà un pò di tranquillità per giocare come sa. Brazzo non convince ma Camoranesi è ormai pronto. Il Principino Marchisio è in ripresa, ma non mi convince la sua posizione. Difesa buona, tranne le chiusure di De Ceglie sui cambi-campo degli avversari.

Non serviva una prestazione sensazionale, ma solo vincere e continuare il processo di crescita mentale e motivazionale. In particolare, aver trovato il primo gol di Candreva nella fase peggiore per la Juve è certamente un motivo di orgoglio per Zaccheroni che ha il pregio di insistere su chi più può dare!

Per chiudere, mi piacerebbe sapere il motivo delle proteste di Raggi. A 4 minuti dalla fine rifila un calcione da dietro a Melo, senza cercare la palla, che chiama da sé il rosso diretto. Anzi è proprio la definizione di cartellino rosso. E' il classico intervento antisportivo, classificato così perchè non vuole distruggere l'avversario, ma solo fargli male e intervenire proprio sull'uomo. Basta rivedere l'azione per capire che Raggi non cercava minimamente il pallone. Le proteste sono motivate solo da un fattore: siamo scesi in B e quindi tutti pensano di poter fare la qualunque contro la Juve. In partita mancano un giallo a Diego all'avvio e certamente un paio di gialli contro il Bologna! Ma sarà certamente un complotto!

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