mercoledì 17 febbraio 2010

Ajax: operazione avvicinamento!

C'è l'Ajax e con la squadra olandese un test importante. Guardando la trasferta con lo spirito di chi sa di aver intrapreso la strada giusta si potrebbe pensare che tutto sembra al posto giusto: trasferta insidiosa, estremo bisogno di ben figurare, necessità di proseguire il piano di rinascita avviato contro il Genoa, morale alto, rientro seppure in panchina di un uomo chiave come Trezeguet. Si gioca domani, alle ore 19:00 e non me la perderei per nulla al mondo.

Meno due. Ma come, non si gioca domani? No, per meno due intendo i gol mancanti a quello numero 300 per Del Piero. In realtà la cifra è già stata raggiunta, ma un giornalaccio rosa, dopo aver tolto scudetti, si diverte pure a stravolgere le statistiche del nostro Capitano. Ma tant'è, aspettiamo volentieri i festeggiamenti ufficiali del nostro inarrivabile numero 10.

Finalmente Zaccheroni potrà schierare una panchina che avrà la parvenza di un gruppo di iene, assetate di maglia e di campo. In prima fila proprio David Trezeguet. Come un orologio svizzero, al 40° giorno rientra in gruppo ed è già tra i convocati. Quanto ci è mancato David e quanto importante sarà negli schemi di Zac. Terminale offensivo così come non ne esistevano da tanto tempo. E Amauri avrà vita durissima, visto l'imminente rientro di Iaquinta.

Ma, proprio per tali motivi, si apre l'ennesimo dibattito e la domanda sorge spontanea: che fine farà Paolucci? Chi l'ha preso? E chi lo farà giocare, ammesso che adesso ci sia spazio e modo per inserirlo! Non risponderà nessuno perchè risposta non c'è! Di certo non l'avrà preso Bettega, l'unico in grado di mostrare un pò di juventinità in questa domenica di veleni. Si è un pò svegliato Secco, ma si è nascosto dietro la carta del giornale torinese. Troppo poco Alessio, troppo poco!

Una speranza, infine. Quella di vedere finalmente il numero venti alzato dalla tabella luminosa del quarto uomo: entra finalmente il numero 20. Capiterà domani? Io credo di sì. Bisogna pur dare respiro a Diego e Del Piero, no? E allora quale migliore sostituto se non Sebastian Giovinco, uno per il quale il popolo juventino si è mosso da tempo con risultati purtroppo deludenti. Nonostante così fortemente chiamato, il suo nome continua ad essere ignorato da chi allena la Juve: quasi bruciato da Ranieri, accantonato da Ferrara e adesso ignorato da Zac. Possibile che 16 milioni di persone siano accecate da tanto amore? O è più probabile che il ragazzo è vittima di preconcetti assurdi e che violentano l'intelligenza umana? Delle due l'una, e non è una bella scelta! Rimango della convinzione che se Sebastian avesse tempo a sufficienza per giocare con serenità, allora potrebbe davvero dimostrare di essere da Juve e inamovibile per caratteristiche non facili da trovare oggi nel panorama calcistico mondiale. Sarò pure innamorato, ma cieco no!

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