venerdì 11 dicembre 2009

E' già tempo di mercato?

E' già ora di mercato? Sembrerebbe proprio di sì. Ma chi lancia l'allarme? Nessuno, semplicemente non avendo più notizie, né clamorose decisioni da commentare provenienti da Torino, allora si cerca il gossip, un pò il nostro punto di forza, nostro intendo italiano.


Così si passa da Melo che è già venduto e svenduto a Sissoko già piazzato al Bayern addirittura prima della disfatta. Passando per alcune notizie su Amauri. Di vero ovviamente non c'è nulla, se non la tentazione di dare ancora fiato al progetto Juve. Perchè è chiaro che da questi mesi qualcosa fuori è saltato. E si sono evidenziati diversi problemi, oltre che parecchie soluzioni.

Primo fra tutti: i giovani bianconeri sono affidabili e anzi già affermati. Altri sono da lanciare o rilanciare. I vari Chiellini e Marchisio sono indiscutibilmente le note positive italiane (a proposito, da notare come la mancanza di Giorgio coincida con prestazioni scandalose in fase difensiva della Juve). Giovinco merita ampia considerazione e quindi ampio spazio. De Ceglie merita delle opportunità fin qui mai pervenute e non si capisce il motivo Caceres si è guadagnato la riconferma ed è stato ampiamente salvato dalla disfatta di Torino, risultando il più positivo da un pò di partite a questa parte.

Parliamo quindi delle note più spinose. Solo un demente può criticare Diego. Detto ancora più precisamente: il giocatore e l'uomo non si discutono nemmeno, sentite anche le sue dichiarazioni sempre puntuali e precise. Va condannato il suo utilizzo senza progetto e senza senso. Inutile pure parlare di Sissoko: impossibile prevedere una sua partenza da Torino, insorgerebbero in 16 milioni. Inutile pure parlare di Melo al quale serve un cane pastore al fianco per poter fare il meno casino possibile in fase di costruzione e di difesa: per esempio gli serve costantemente Momo al fianco. Pare sempre meno assurdo invece parlare di Amauri in funzione di ossigeno economico. Non metterla dentro significa perdere potenziale. Non risolvere mai le partite (perchè la doppietta contro la Samp è inutile ai fini dei tre punti) è fondamentale: per gli avversari però! David Trezeguet allora diventa ancora più insostituibile, soprattutto in assenza di Iaquinta che fino a qui si è rivelato prezioso per il tabellino e per il gioco sporco che piace tanto pure a Lippi. Così, guardando pure ad un'anagrafe pericolosamente alta, non pare un azzardo ipotizzare la partenza di uno dei tre avanti pensando ad un giovane di grande valore. E di prospettiva. Potrebbe essere, perchè no, Dzeko che farebbe al caso di un modulo che va consolidandosi (potrebbe sembrare anche una battuta) sull'uso di forza e agilità (Diego, Giovinco, il probabile ritorno di Palladino o l'acquisto di un alter-ego di Camo). Potrebbe anche essere l'italiano Pazzini. Anche se il mio preferito resta Gilardino che bisognava soffiare al Milan qualche anno fa.

In difesa non possiamo farci sfuggire Ranocchia, né il biondone del Palermo. Sulla sinistra, a mondiale concluso, credo che Grosso dovrebbe lasciare spazio al ritorno di Criscito, con l'impiego in pianta stabile di De Ceglie. Perchè, come sempre detto, bisogna avere coraggio.

Il reparto mediano è quello più problematico. Difficile sbarazzarsi di Tiago e Poulsen, con i quali la dirigenza deve dare dimostrazione di fermezza: non servono alla causa, divorano miliardi e devono essere sbattuti fuori da Torino. In qualunque modo. Subito. Soltanto dopo si potrà ricominciare a parlare di progetto. Adesso, nomi e strategie servono solo per riempire giornali.

3 commenti:

marco99 ha detto...

In pratica sono d’accordo con tutte le tue considerazione tecniche/tattiche.
Dunque mi limito a fare una considerazione più ampia e diversa su un aspetto che mi sta preoccupando e non poco.
Il fatto di spendere moltissimo e di non avere risultati, vedi i 70 milioni e rotti di centrocampo, e la pericolosa predisposizione a disfarsi degli allenatori, tre in tre anni, e il continuo richiamo al calciomercato come medicina di ogni male della Juventus mi ricordano terribilmente i 20 anni in cui moratti faceva esattamente la stessa cosa e vinceva solo i trofei tim a luglio.
In una società di calcio la proprietà e la dirigenza sono le fondamenta su cui si regge tutto il resto, noi abbiamo fondamenta di carta pesta tenute su con la colla dei francobolli.
Quello è il nostro problema.

jesus ha detto...

Spero che sul groppone non ci rimanga

per troppo tempo il nostro "pizzaiolo",mi aspettavo come molti le dimissioni,ma cazzo... niente da fare,in società perseverano e noi mangiamo merda.Non so te e gli altri che frequentano il tuo blog ma io sono ancora incazzatissimo.Per strada incontro cartonati,bilanisti e bovini e' giù con puttanate,roba da venire quasi alle mani.No,non mi è ancora passata.Per un motivo o per l'altro sta cazzo di Coppa dei Campioni è maledetta davvero.Te lo dice uno che ha vissuto di persona tutte le nostre finali(BRUXELLES compresa) tranne Belgrado. Però continuiamo ad andare avanti con il pizzaiolo..

Possiamo pensare di scrivergli: sul suo sito http://www.daciro.it dove nella sezione video dimostra la sua grande conoscenza in fatto di allenare esiste anche una sezione dove commentare le sue fantastiche pizzate. Che facciamo?

Proviamo a scrivergli la letterina di Natale ???

IoJuventino ha detto...

@jesus

sì, ho moderato le parole, ma non sono certo più calmo di te. Come detto mi aspetto da subito delle mosse concrete per risistemare la dirigenza. Passo complicato, ma è il primo che deve essere completato. Poi si penserà a Ferrara, perchè credo che con un uomo di calcio vero (Bettega!) potrebbe anche proporre qualcosa, ma hai troppo ragione per provare a difendere in qualche misura Ciro.

Per il resto, non so proprio, un brutto Natale. Attendo la formazione anti-Bari e poi scriverò. Infine, io le mani le alzerei proprio su moltissimi bianconeri e John Elkan. Io darei veramente ampio spazio a Lapo.