giovedì 1 ottobre 2009

Bayern-Juventus 0-0

In fase calante, soprattutto fisica, la Juventus si accontenta e gestisce - seppure tale frase appare stonante coi propositi - uno zero a zero che però così scialbo non è. Diciamo la verità: squadra stanca, centrocampo lento, gambe molto pesanti. La colpa non è certo di Ferrara, nè di quelli che comunque stanno meritando voti alti per impegno, grinta e interpretazione. La colpa stavolta non è di Ferrara se Tiago è infortunato e non accenna a rientrare (paradossale farsi male sul fischio finale), se Sissoko sta riprendendosi dopo due mesi, se Diego è sulla via del recupero dopo due settimane, se Del Piero non gioca ormai dal 12 agosto! Senza dimenticare uno come Cannavaro.


E però, mentre l'anno scorso ci si aggrappava agli infortuni giustificando prove opache, quest'anno tutti in coro ripetono dove si deve migliorare e soprattutto si fanno i conti con i giocatori disponibili. Bel passo avanti.

Il gioco del confronto è sempre dietro l'angolo in Italia, ma stavolta poco regge se fatto con Fiorentina, inter e Milan. Tralasciando i rossoneri perchè da sportivo non voglio infierire su una situazione drammatica, la Fiorentina soltanto ha dimostrato brillantezza. E quello che ha stupito un pò tutti è che tale brillantezza sia stata supportata da una mentalità vincente. Aggressiva, bella a vedersi, veloce, precisa, lucida, cinica. Il lavoro e il merito è tutto di Prendelli. E di una società su cui concordo: molti hanno rosicato. Moltissimi. Dalla C2 all'Europa due volte scippata dal Milan e dai verdetti di moratti. Realtà che con i nuovi acquisti, bistrattati dalla tifoseria, ha acquisito il giusto grado di esperienza per reggere l'urto in campionato e in Champions. E i fatti mi pare dimostrino tutto ciò.

Il pareggio contro il Barca e il pari della Juve di ieri sera non possono essere la stessa cosa. Ampiamente detto anche dalla Gazzetta - ed è quanto dire - i due pareggi non sono la stessa cosa per evidenti meriti e demeriti. Per la Juve vale quanto detto sopra: non ci aggrappiamo agli infortuni, ma c'è il senso di una squadra nettamente più forte con gli uomini giusti. Quelli che sono fuori, appunto. Peri nerazzurri vale invece una inferiorità mentale che è un pò la prerogativa di moratti e della sua gestione ventennale. Mentre una parte per vincere tutto, anche il campionato della parrocchia di Milano, l'altra prova a vincere dopo l'inferno della B e la gestione poco felice di Ranieri. Mentre una ha reagito molto bene agli assalti di un buonissimo Bayern proponendo ripartenze e un gioco molto ordinato, l'altra si è letteralmente affidata alle mani di qualche Santo e alla bontà dei blaugrana che non hanno affondato i colpi.

Così ci sta lo zero a zero maturato per imprecisione di un fenomeno come Mueller e Ribery (cui Buffon ha fatto immediatamente i complimenti - scene mai viste in cattività!) e di una difesa attentissima. Mi viene in mente la buona diagonale di Grosso su Olic: sembrava la stessa scena vista contro il Bologna, tranne per il fatto che Molinaro aveva gentilmente concesso il gol a Adailton. Come pesano i dettagli! Ferrara azzecca i cambi, come a dire che lui su quella panchina ci sta perchè se la merita. Poulsen ha frenato le ripartenze e garantito ancora maggiore copertura, Amauri ha permesso alcune risalite prima impossibili con Trezeguet (comunque pericoloso, sarei curioso di vederlo all'opera con due trequartisti alle sue spalle e due ali possenti). Ottimo Iaquinta il quale pare di peccare di un pò di egoismo: Ferrara dovrebbe immediatamente intervenire, ma è solo una mia sensazione. Ottimo il reparto difensivo: contro Robben, Klose e Ribery sono andati in affanno soltanto due volte, il resto è normale prestazione.

La cosa invece strana è la prestazione di Diego. Allora fisicamente sta riprendendosi, ma è come se fosse frenato. Non lascia mai la gamba e soprattutto sembra partite lento, non forzando mai lo scatto. E' ancora una mia impressione, insomma è sparito lo smalto visto contro la Roma. Speriamo che adesso si riprenda, c'è la sosta della Nazionale e ha tutto il tempo per riprendere brillantezza e fiato.

In definitiva un buon punto che porta la Juve ad un totale di due nel girone. Lassù ci sono Bayern e Bordeaux a 4. Mancano quattro match, la qualificazione è in pericolo. Nel pericolo solitamente la Juve si esalta. Quanto meno, voglio metterla su questi termini. Buon lavoro Ciro!

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