lunedì 12 ottobre 2009

Pillole di calcio: cosa ha detto la settimana

Oggi Blanc diventerà a tutti gli effetti Presidente. Sarà solo per un breve periodo. Segno che la proprietà si sia finalmente svegliata e abbia deciso di virare rispetto a quanto fatto finora. Quanto fatto che è comunque tanto, ma non da Juve.


Svolta proprio quando il periodo non sembra dei migliori. Fuori gioco Marchisio, quasi out praticamente anche Buffon. Limpido come sempre il miglior portiere al mondo ha confessato solo dopo le gare - altra lezione di stile - di avere il menisco rotto. Gli fa male, proverà a continuare a giocare finchè potrà. Data limite per far finta di non sentire dolore: 5 dicembre! Un pò di fortuna non guasterebbe.

Intanto quelli che la Nazionale-ancora-la-sognano sono rimasti a Torino. Ed è curioso, perchè a leggere i nomi di quelli che si allenavano a Vinovo vengono i brividi. La Francia che fa fatica a qualificarsi lascia per strada forse il miglior killer che c'è in giro, confermato ancora una volta con l'inizio ottimo di stagione, nonostante i pochi minuti giocati. Il Brasile che non trova più fantasia si priva di un campioncino che proprio nello schema di Dunga troverebbe l'ambiente ideale dove esprimersi. Lo stesso Brasile ne lascia a casa un altro, un attaccante forte e mobile, col solo vizio di rimandare il gol, e hai detto poco! Poi ci sono Due Capitani coraggiosi: uno è stato ricoperto di fango, l'altro non riesce a scrollarsi di dosso la sfortuna. In mezzo a tutto ciò c'è gente un pò delusa e gente che deve recuperare da sette mesi. Non ho fatto nomi, ma sono tutti fin troppo evidenti. E Ferrara e Maddaloni che tentano di caricare il gruppo, di riprendere la preparazione, di far correre e aggiustare certi meccanismi che riescono bene solo in parte, solo a sprazzi. Chiedendosi intanto per quale motivo un team partito per vincere deve fare la conta di chi c'è, di chi ci potrebbe essere, di chi potrebbe farcela. Curioso? No, deprimente! A questo punto credo non serva più un esperto per decidere di chiamare un esperto, esperto di meteo, di campi, di muscoli e di umidità. Insomma, un'occhiata a Vinovo la vogliamo dare o buttiamo all'aria una progettazione seria iniziata con l'insediamento di Ferrara sul trono bianconero?

Nel frattempo accade che in Perù qualcuno lanci un allarme pauroso:"ci hanno chiesto di rallentare!". Pare strano e pure paradossale, ma molta gente sarebbe pronta a scommettere sulla verità di questo concetto. Per inciso il richiedente porta il nome dell'Argentina - culla di Messi e Maradona. Proprio Maradona che sta capendo ben poco di come amministrare un top team mondiale. Ad occhi chiusi ed estraendo la formazione con le palline del superenalotto verrebbe fuori un undici più equilibrato di quello mandato in campo dal Pibe de Oro. In Bolivia intanto il Brasile perde. Altra conferma della mia teoria sull'altezza di questo paese verde: l'ossigeno non basta per far correre le gambe e far ragionare il cervello. Se poi molti di quelli che Dunga schiera il cervello non lo usano già di per sè, tutto diventa difficile.

Chiudo con una riflessione. La Juve per prima e per parola dei propri uomini aveva accennato al "vinciamo tutto!". Risultato: infortuni, tre pareggi e una sconfitta. Il Torino addirittura puntava ai 100 punti in campionato: sorvolo sui risultati e soprattutto sulle prestazioni. Walter Zenga si presentò annunciando di voler lottare per lo scudetto: e meno male che ha incontrato la Juve altrimenti già oggi sarebbe a spasso e non certo con la camicetta rosanero. Ora, dopo il gol di Gilardino in Nazionale, il Corriere di Firenze titola "Viola da scudetto". E sabato c'è Fiorentina-Juve. Insomma, se la storia ha una sua logica...

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