mercoledì 14 ottobre 2009

Totti e Cannavaro nel paese delle banane

Se Totti andrà in Nazionale allora sarò costretto a tifare Inghilterra.


Il rispetto delle scelte? E il rispetto del rispetto delle scelte? In una Italia malsana cambiare bandiera è un attimo. Ma confido in Lippi. Pure Maldini servirebbe a questa Nazionale. E magari Zoff, visto l'infortunio di SuperGigi. Ma hanno abbandonato il calcio e quindi la Nazionale. Circa 4 anni fa lo stesso discorso lo pronunciò Francesco Totti: voleva dedicarsi solo alla Roma. E che lo faccia fino in fondo.

Troppo comodo dopo tre anni e mezzo di sacrifici per tutto il gruppo, trovarsi a tavola senza aver né apparecchiato né preparato nulla. Sarebbe assai sconveniente per chi in questi anni quel posto se l'è giocato con grinta e lavoro. E non è nemmeno accettabile il discorso di una stampa sempre più sorprendente, in negativo però.

Questo signore, dati alla mano, ha saltato molte partite di qualificazione in passato, per infortuni più o meno veri, anzi molti dei quali inesistenti. Sia lui sia un certo Bobo Vieri. Mentre molta gente, tipo il Pirlo delle 70 partite stagionali, o un sempre attaccato Del Piero, o gente che poi in Nazionale ha rischiato infortuni vari (da Gattuso a Cannavaro, da Zambrotta a Toni), ha sempre risposto presente. Troppo comodo per il capitano giallorosso fare un passo indietro. Ne faccia tre avanti e si tolga dalle scatole.

C'è un sacco di gente in grado di sostituirlo, in grado di incidere di più: sul gruppo e in campo. Come proprio Lippi ha dimostrato nel 2006 e in parte in queste qualificazioni. Prima il gruppo, poi - e non ci sarà spazio - si potrà ragionare. Un pò di coerenza non guasterebbe.

Per esempio la stessa coerenza invocata con parolacce da Fabio Cannavaro. Prima dopato con immagini - mai qualcuno ha sottolineato come quel video fu un gioco? mai qualcuno oltre Cannavaro ha tirato in ballo gli altri 10 giocatori protagonisti di quel video? - poi addirittura dopato con l'ape. C'è chi scrive addirittura che TuttoSport è complice di Cannavaro avendogli creato l'alibi dell'ape, dimenticando però che la steffa buffa situazione venne riportata da tutti i giornali nazionali, anche non sportivi. La coerenza invocata di Cannavaro vuole che chi ha calcato la mano adesso pubblicamente chieda scusa. Non è avvenuto. Non tanto, come implicitamente Cannavaro ha detto, per la persona Cannavaro, quanto per la figura di merda mondiale che ne è venuta fuori. E non contro Cannavaro, ma contro la stampa italiana, rea di creare gossip inesistenti e inutili. Addirittura, anzicchè prendere simili critiche come costruttive e un monito per l'intero ambiente giornalistico italiano, contraccambiamo col solito complotto mondiale contro l'Italia. Ma chi ci caga? Al mondo, dell'Italia, non frega assolutamente niente. Noi parliamo - bla bla bla - gli altri vincono e costruiscono vittorie. Eccoci, il popolo delle banane!

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