martedì 10 novembre 2009

Dopo la sosta Ferrara potrà lavorare seriamente

C'è la sosta e la Juve consegna a Lippi e alle altre Nazionali giusto un paio di giocatori. Così a Ferrara rimangono pochi uomini. Così sembrerebbe, ma la realtà è un'altra. E' soprattutto piacevole.


Già perchè a Torino rimane gente come Diego e Amauri, Del Piero e Sissoko, Marchisio e poi De Ceglie, Giovinco e Trezeguet. Alcuni stanno recuperando dai rispettivi infortuni (leggi Del Piero, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Zebina), altri sono vittime della miopia di strani commissari tecnici (leggi Trezeguet, Diego, Amauri). La vita è un pò strana, stavolta favorevole al team di Ferrara che con questi uomini, guarda caso quelli chiave escludendo per intero la difesa, compreso il portiere, può tornare a lavorare sulla testa, sugli schemi, sul fisico. Pronti per ripartire alla grande dopo la sosta, mettendosi possibilmente in scia all'inter che ha fracassato la Roma appena due giorni fa.

Dopo la sosta Ferrara riavrà a disposizione sicuramente Del Piero e Marchisio. Non ancora Sissoko e Iaquinta, ma a questo punto può bastare così. Diego e Del Piero dovrebbero esordire, anche solo per pochi minuti, già contro la prossima avversaria, pericolosa, ma siamo in Serie A, dunque è normale che sia così. Esordire assieme: curiosi tutti sulle posizioni che andranno a ricoprire. Sarebbe saggio puntare in attacco sul triangolo Diego-Del Piero-Amauri, con i due fantasisti alle spalle dell'unica punta. Giochi di logica, i soliti discorsi campati in aria fra tifosi al bar. Ma tutto sommato tale soluzione non pare così lontana dalla pratica. Proprio Del Piero e il suo senso tattico potrebbero consentire a Diego di potersi spingere più frequentemente in area, con e senza palla. Proprio Del Piero potrebbe consentire a Giovinco di rifiatare un pò, o alternativamente a Camoranesi di rifiatare un pò. Marchisio invece darebbe grande supporto ad un centrocampo che comunque ha retto. Anche meglio dell'inizio di stagione. Guarda caso quando in quel centrocampo c'era proprio Marchisio a dettar legge. Come solo i grandi sanno fare. Il rientro di Marchisio, col recupero di Sissoko, è forse il grande colpo che Ferrara attende.

Sistemato il centrocampo non resta che guardarsi attorno per la difesa. Tanta sicurezza per i centrali (attualmente in giro non vedo gente più forte di Cannavaro e Chiellini, anche come coppia), un pò di clamore (negativo) per gli esterni. Compreso Grosso su cui pare pesare la ventennale maledizio di Cabrini: fuori il belloccio, la Juve non ha più trovato il suo degno erede. L'unico che si è avvicinato al talento degli anni '80 è stato Zambrotta, ma la scelta di abbandonare la nave (comunque lui la racconti) lo ha relegato a poco più di un oggetto da scaricare nel cesso, tirando poi lo sciacquone. Il problema vero comunque è a destra, dove né Grygera né Zebina sembrano dare segno concreto di affidabilità. Un pò perchè il ceco non è un vero fluidificante, un pò perché Zebina sta più fuori che dentro il campo. Sta imparando molto e alla svelta Caceres, ma serve tempo. Proprio quel tempo che la Juve non pare voler aspettare. Così da Zuniga a Rafinha, la Juve si guarda in giro. Peccato perchè un colpo è già sfuggito: De Silvestri, poco più che ventenne, gran fisico, grande corsa e buona personalità. Peccato.

Al rientro la Juve è attesa da un tour di force importante ed interessante. Alla fine dovremo avere il netto valore di questa squadra e probabilmente avremo la risposta definitiva - almeno per l'anno in corso - alla solita domanda post-2006: siamo ancora in ricostruzione?

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