giovedì 19 novembre 2009

Dichiarazioni a caldo? Cazzate su cazzate

Se immediatamente dopo una partita persa in quel modo vieni avvicinato da un giornalista che ti chiede "come stai?" rispondi "peccato, potevamo fare di più!" allora stai male! O semplicemente sei un tipo onesto, magari che sa come vanno certe cose.


Per esempio una partita non viene quasi mai ripetuta, a meno di particolari situazioni. Oggi non si prende in esame nemmeno l'errore tecnico. Per intenderci: se un arbitro espelle alla terza ammonizione un giocatore, cioè dimentica di mostrare il rosso al secondo giallo, allora sì che ci sono le premesse per chiedere ed ottenere la ripetizione del match. Ma se tutto dipende da un errore grossolano riferibile all'arbitro o ad un giocatore... ma che cosa vuoi ripetere? Ma stai scherzando. A meno che non siamo al campetto della chiesa sotto casa, la partita finisce lì. Semmai, ma questo è intelligente e quindi politicamente inattuabile, dovresti provvedere a punire sonoramente chi si è peccato del delitto - termine tecnico nei processi ordinari. Detto in altro modo chi perde il match la prende in quel posto, chi si è macchiato dell'imbroglio viene punito. Fai tu: giornate di squalifiche, inibizione al gioco del calcio per qualche settimana o mese, multa salata da pagare e magari girare in beneficenza. Esistono molti modi intelligenti, ma la politica volta le spalle alle buon senso e all'intelligenza e qui in Italia abbiamo ampie dimostrazioni di ciò.

Se l'episodio qui raccontato vi pare assurdo, beh fatevi un giro su Internet e potrete leggere simili richieste pronunciate da Giovanni Trapattoni, uno che il calcio lo fa da circa 60 anni o giù di lì. Strano, ma va capito: a caldo la sconfitta brucia tantissimo. E la ferita è difficilmente sanabile anche in futuro. Si è giocato un mondiale.

La cosa bellissima che è successa è questa, ancora più scandalosa della polemica irlandese. Il giornalismo italiano si è lanciato verso una tesi del genere: accade tutto questo perchè Blatter e Platini assumono cariche importanti. Traduco per chi è puro d'animo e di cervello.

Se noi italiani ricoprissimo cariche del genere, aiuteremmo l'Italia con mosse non sportive? La risposta è evidentemente sì. Basta chiedere a Luciano Moggi e ancora più significativamente a Adriano Galliani e Massimo Moratti. Curioso il fatto poi che il primo non ha chiesto la ripetizione del match in quel famoso derby in cui addirittura Adriano (quello dell'inter) segnò di mano.

La cosa ancora più strana sarà che da domani gli stessi giornalacci scriveranno che all'estero ci guardano male, ci prendono in giro. E si meraviglieranno del motivo per cui accade tutto ciò.

E staremo ancora qui a capire perchè Moggi comanda ancora nel calcio, per capire cosa fare di questa Juve malandrina, per capire quali siano le motivazioni per cui l'inter debba godere di privilegi così forti in campo, mentre al Milan non si concedono regali. Va così la vita, la malafede riesce ad oscurare le buone idee.

Non si riesce proprio ad attuare, ma il discorso è semplicissimo. Prendi Henry, domattina. Convocalo in una specie di aula di tribunale. Fai rivedere l'azione e chiedi: "L'hai toccata di mano per trarre un vantaggio?". Ti risponderà di sì, perchè ha giocato in Inghilterra. Anzi, l'ha già fatto proprio in un faccia a faccia con Giovanni Trapattoni. Anche quando ti rispondesse di no tu prendilo, buttalo fuori dai match ufficiali per un paio di settimane. Quanti si azzarderanno la prossima volta a commettere un simile imbroglio? Ripeti la punizione per quanti si buttano vigliaccamente in area. O per quanti commettono durissimi falli. Secondo te, ragionando col cervello e mettendo da parte l'organo riproduttore maschile, quanti ripeterebbero simili giocate se vedono tali punizioni attuate veramente? Eh, questa sì che è fantascienza!

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