lunedì 29 settembre 2008

Lettera aperta contro i procuratori sul caso Giovinco

Credo fermamente che i procuratori andrebbero aboliti o quasi, senza dubbio ridimensionati nei ruoli e nei poteri. Possibile mai che un uomo grande e vaccinato che fa il calciatore non possa discutere tranquillamente con i presidenti, gli amministratori e le società senza l'intermediazione di questa gentaglia. Il grande male del calcio è da ricercarsi nello sporco lavoro che fanno i procuratori ai quali interessa soltanto che i propri assistiti cambino il più velocemente e frequentemente squadre e contratti, così da guadagnarci maggiormente. Fossi calciatore mi affiderei al mio buon cuore e imporrei la mia personalità: sono sicuro che i miei interessi e quelli dei procuratori non combacerebbero. Il caso Giovinco mi sconcerta: il buon Sebastian vuole rimanere alla Juve e credo pure che un ragazzino di 21 anni che sta assaggiando in questo anno il grande calcio non badi tanto alle cifre sul contratto, quanto al fatto di essere utilizzato e allenato come si deve. E mi pare che la Juve abbia fatto tanto per i propri giovani. Ora, se la scuderia Pasqualin la finisse di creare ostacoli tra Giovinco e la Juve sarebbe un bene per tutti, sopratutto per il grande talento bianconero. Credo pure che la soluzione migliore per Giovinco sia la seguente: affidi la sua procura al padre, è la persona migliore per seguirlo e consigliarlo dal punto di vista umano. Dal punto di vista professionale Giovinco ha già dimostrato di saperci fare. Infine: cifre alte distolgono l'attenzione da quello che è uno sport fantastico e basato sul sacrificio. Guadagnare tutti quei soldi per correre appresso ad un pallone potrebbero farti passare la voglia di fare i sacrifici. Questo è l'altro grandissimo male del calcio, e il motivo per cui tanti appassionati hanno abbandonato passione e telecomandi. Un peccato davvero.

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