venerdì 28 novembre 2008

Questione Giovinco

A qualificazione raggiunta, freddo o non freddo, io che di calcio poco ne capisco, uno come Sebastian Giovinco lo faccio giocare. Là davanti o esterno alto di centrocampo o ala o attaccante o trequartista, ma lo faccio giocare. Per due motivi:

  1. perchè il ragazzo va fatto giocare, in quanto devi capire quanto può dare alla causa bianconera, dove può giocare meglio e come può inserirsi in questa rosa e in questo modulo (visto e considerato che dal 4-4-2 non ci muoviamo);
  2. perchè devi dare un pò di felicità a questo ragazzino: solo giocando anche lui stesso può capire quanto può dare e se davvero può essere l'erede di Del Piero (che di per sè questa è una di quelle cose che rischiano di tagliarti le gambe se non hai una grossa personalità).
E allora fatico a capire i ragionamenti di Ranieri. Siamo nuovamente, sempre, costantemente col culo-per-terra circa infortuni, alcuni uomini hanno il fiato a metà (Molinaro, Del Piero, Amauri, Sissoko, Grygera), allora contro lo Zenit devi mettere una formazione-di-respiro, facendo giocare chi meno ha giocato.

Questione Giovinco, quindi. All'estero premono per averlo, in prestito o addirittura sborsando un pò di quattrini. La Juve ha bisogno di soldi ma Giovinco non si tocca. Uno come Giovinco non si vende, va fatto giocare punto e basta. Ma se proprio all'estero ce lo invidiano - torniamo al punto di prima - perchè la Juve e Ranieri faticano a impiegarlo? I ragionamenti sono due:
  1. Ranieri non lo ha inquadrato ancora bene: trequartista, vice-Nedved, vice-Del Piero?
  2. c'è la paura di bruciarlo addossandogli troppe responsabilità.
Nel primo caso... siamo in un mare di guai. Perchè se l'allenatore dei prossimi anni non riesce ad inserire tatticamente Giovinco, allora tenerlo in panca è un delitto. Ergo va dato in prestito, magari qui in Italia per seguirlo meglio.

Nel secondo caso... siamo ugualmente in un mare di guai. Marchisio è l'emblema di un vivaio juventino di altissima qualità. Fuori i centrocampisti, quello che sta reggendo la baracca è proprio il 21enne, al secondo anno di A, al primo di Juve (primo anno vero nella Juve che conta). Cioè: non dobbiamo aspettare che Nedved o Del Piero si rompano per mettere la Formica Atomica, inseriamolo piano piano. E' il solito discorso del coraggio e della riconoscenza. Ranieri fa fatica a togliere Del Piero anche quando il Capitano non ne ha (tipo contro l'intertriste) e allora rischiamo di inanellare pareggi e brutte figure quando la squadra non sta bene. Ranieri è una persona seria e allora dovrebbe prendersi un pò di responsabilità e mettere in campo la gente che realmente sta bene. Anche perchè, la scommessa Giovinco è importante: se questo esplode, noi juventini abbiamo 10 anni almeno per gustarcelo tutto.

Ora, da qui a Natale la Juve deve affrontare la Reggina, il Lecce, il Bate e il Milan e l'Atalanta. In attacco abbiamo da far girare Amauri, Del Piero e Iaquinta, Nedved non può giocarle tutte. Brazzo fatica a rientrare, Camoranesi e Marchionni si distribuiranno le fatiche. Giovinco potrebbe prendere il posto di Nedved oppure di Alex. Almeno contro il Bate (qualificazione ottenuta, basta addirittura un pari) e il Lecce mi aspetto Giovinco in campo, magari non dal primo minuto (questo me lo aspetto contro il Bate) e però non serve nemmeno metterlo in campo gli ultimi 5 (come sta succedendo regolarmente da qualche partita). Se così non sarà... rischiamo a gennaio di veder andar via uno dei più forti talenti del nostro calcio. Giuseppe Rossi dovrebbe insegnare qualcosa. Almeno spero.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Fa veramente tristezza Ranieri, mummificato nelle sue idee e capace di:

- non mettere giovinco quando dobbiamo fare contropiede;

- non metterlo quando serve un po' di fantasia;

- non metterlo contro lo zenit almeno una mezz'oretta;

- dulcis in fundo, dire che "è una prima scelta". Non ci crede nemmeno lui.