domenica 2 novembre 2008

Juventus-Roma 2-0

Il risultato è bugiardo: la Juve poteva (o doveva?) mettere a segno molte più reti, ma va bene così. Va bene così perchè le assenze sono ancora tante e fin qui sono state digerite incredibilmente bene. Va bene così perchè dopo il mese orribile di ottobre questa Juve ha chiuso ottobre e aperto novembre con eccellenti prestazioni. Quella di ieri sera è forse la migliore partita dei bianconeri di quest'anno.


Contro una Roma cui mancavano solo Totti e Aquilani, la Juve si presenta con la solita formazione rimaneggiata, con la novità della difesa titolare e del duo più forte in questo periodo: Del Piero e Amauri. La partenza dei bianconeri è schiacciante: 5 minuti di foga, quasi come quelli giocati contro il Real in Champions. Poi 20 minuti di bella Roma, la Juve ha rischiato in due occasioni, poi è solo la squadra di Ranieri a giocare.

Ciò che più ha impressionato è la condizione che pian piano torna ad essere brillante e la convinzione di un gioco che sta (ri)prendendo forma. Con Tiago in cabina di regia che è l'emblema di questo periodo juventino. Il più discusso acquisto della nuova dirigenza in due partite si è guadagnato quello che mai aveva neppure sfiorato lo scorso anno: elogi, complimenti e voti alti. Preciso, grintoso, torna a essere "La Lavatrice". Ma se l'anno scorso poteva essere chiamato così in barba ai comici di Italia Uno, da oggi il nomignolo vale ben altro. Tiago più di tutti si è rianimato e trascinato questa Juve ad una vittoria netta, molto netta.

Con ordine. Il solito Alex Del Piero, all'ennesima prova autoritaria. Nel momento difficile della Juve si carica la squadra sulle spalle. Sponde, uno-contro-uno vinti, cross e un paio di tiri finiti a lato o alti. Al minuto 38 il capolavoro: punizione dai trenta metri, palla a giro come soltanto lui sa fare. Parabola forte che picchia in basso, sotto l'incrocio, laddove nessuno può arrivare. La sua partita inizia qui. La Roma accusa il colpo e non riuscirà più a pungere. E' solo Juve. Anche e soprattutto al ritorno dagli spogliatoi: quando ti aspetti la reazione della Roma, Del Piero e Amauri, Nedved e Marchionni portano scompiglio. La Juve attacca da destra e da sinistra, dal centro con un ispirato Tiago. E' una bolgia l'Olimpico di Torino, è una furia autentica quella che si abbatte sui giallorossi. Rovesciata da urlo di Amauri su cross di Marchionni, tiro a lato di Del Piero, colpo di testa di Amauri alto, poi l'ennesimo capolavoro: taglio in mezzo di Nedved per Del Piero, apertura per l'inserimento di Marchionni che taglia l'area di rigore da destra e con un pallonetto supera Doni. E' euforia allo stato puro. La Juve vola veloce sulle gambe e sulle fasce. Un Marchionni da 8 spinge e difende, si accentra, salta l'uomo e mette ottime palle al centro. Un Nedved ordinato e cattivo arresta ogni possibile avanzata del settore destro giallorosso. Gli applausi più importanti sono però per Claudio Ranieri che risponderà al saluto dei tifosi e soprattutto per Molinaro. Altra prestazione straordinaria per Christian il Chitarrista. Spinge tantissimo, sbaglia di tanto in tanto qualche cross. Inesauribile, pare pure aver dimenticato certe disattenzioni in fase difensiva, dove però appare ancora vulnerabile.

Una Juve ritrovata che si permette di non mettere Camoranesi (fa bene Ranieri a lasciarlo in panca e risparmiarlo per mercoledì) e di dosare i problemi di Grygera e fa un pò di turnover in attacco. Altra nota positiva: il cambio di Amauri è stato vissuto con delusione dal brasiliano. Voleva segnare, è andato molte volte vicino alla rete, ma la rete non è arrivata. La prestazione è ancora impeccabile: dribbling, scatti, tiri, un autentico carro-armato. Senza di lui la Juve farebbe molta fatica.

Mi piacerebbe conoscere le impressioni nuove su questo Claudio Ranieri. Mi piacerebbe sapere se va ancora sostituito o licenziato o criticato. La situazione non è ancora stabile, troppi uomini fuori, troppi acciaccati in campo (Tiago e Sissoko, Grygera e Legrottaglie). In queste condizioni sono arrivate quattro vittorie con Real, Torino, Bologna e Roma. Siamo a ridosso della vetta, appena 3 punti. Stiamo tornando a correre come l'anno scorso quando, stiamo ritrovando un gioco veloce e tanti uomini importanti (Molinaro, Marchionni, Tiago, Nedved). Siamo la Juve, siamo sempre inesorabilmente la Juve.

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