venerdì 15 maggio 2009

Tanti capitoli aperti

Forse anche troppi, per certi versi. Le parole di Montali preannunciano una conferma di Ranieri sulla panca della Juve. Le parole di Lapo preannunciano qualche scossone sul fronte presidenza. Le parole dei tifosi risuonano come grido di battaglia a certi progetti strani della società. Eppure questa stessa società si sta muovendo bene. Dopo gli errori iniziali, chiari e naturali, ora le cose sembrano funzionare.


L'acquisto di Diego non ha un valore meramente tecnico. Ha piuttosto un valore dirigenziale notevole: era fin troppo facile farsi scappare questo affare. Secco e Blanc lo hanno chiuso e blindato, ottenendo il gradimento del giocatore, ottenendo la sua promessa cui manca solo il timbro ufficiale. Ha ottenuto il consenso, con ciò, di buona parte dello spogliatoio, Buffon e Camoranesi in testa. Questa società sta lavorando bene.

Le parole di Cobolli Gigli preannunciano altri acquisti, forse legati a qualche eccezionale vendita, tipo Trezeguet. E se non lui, sicuramente Iaquinta. Uno dei due big partirà per ottenere un rigonfiamento del portafogli. Buona parte del tesoretto è stato speso per Diego, Cannavaro è arrivato a parametro zero. Servono pochi spiccioli per l'eventuale ritorno a Torino di Criscito, sempre più nel mirino visto l'infortunio grave di Molinaro. Forse anche il ritorno di Palladino se Giovinco non verrà confermato. Sul nanetto io la penso in un modo preciso: può giocare in stile Walcott, anche meglio. Serve pazienza e serve capire che bisogna puntare su di lui. Io vedrei bene, in certe partite, Amauri unico attaccante con Diego e Giovinco dietro. Diego è più ragionatore, Giovinco più istintivo e mobile. Sogni miei, cazzi loro verrebbe da dire.

La conferma di Ranieri a questo punto - visto come si sono messe le cose - dipende unicamente da un fatto tattico. Che lo voglia o no, Ranieri si troverà (troverebbe) uno come Diego da far giocare sempre e comunque. E questo talento brasiliano può giocare unicamente dietro una punta o dietro due punte. Ciò significa che serve, rispetto al 4-4-2 classico di Ranieri, una variante ben precisa. Con esterni alti e forti e due centrali di centrocampo stavolta sì mastini e duri. Ne abbiamo tre di centrocampisti con queste caratteristiche, e con i piedi buoni per di più: Zanetti, Marchisio e Sissoko, in ordine rigoroso di tasso tecnico. Di esterni ne abbiamo tre: Camoranesi, Marchionni e Giovinco. Difficile Nedved rimanga, e se anche fosse, quale sarebbe il suo ruolo? Centellinare le partite? Giocare solo le più importanti? E come la prenderebbe quel qualcuno che giocherebbe di fatto al suo posto nelle partite che meno contano? Giovinco, per l'appunto, così avrebbe il tempo di maturare. E la possibilità di giocarsi il ruolo di vice-Del Piero come seconda punta. Io continuo a vederla così.

Tolgo i dubbi su quanto espresso qualche giorno fa: non è un fatto di soldi se Ranieri rimarrà a Torino. E' un fatto di programmazione, purtroppo. Naturale ed evidente. L'idea è: vediamo come si comporta con una squadra realmente competitiva. Prova d'appello, punto di non ritorno, chiamatelo come volete.

Intanto impazza il calciomercato. Tevez è praticamente battuto all'asta: servono 25 milioni. La Juve, contrariamente a quanto scrivono i giornalacci, non li tiene (per dirla come Cannavaro). Ed è complicato metterli insieme da cessioni. O no? Tiago per 9 milioni, Zebina per un paio di milioni, Trezeguet per 10. Ecco i soldi. A quel punto ci sarebbe tutto per competere con chiunque. Sogni.

P.S.
Intanto proprio quando rischiamo di perdere anche il terzo posto, la giustizia morattiana decide che la Juve dovrà giocare a porte chiuse. Dopo che le porte erano state già aperte sovvertendo la giustizia morattiana. A voler pensare male... si finisce per azzeccare il tutto. Ambrosini due anni fa sbagliò frase. Questi scudetti, vanno riciclati buttandoli nel cassonetto di carta e cartone. Auguroni presidente moratti.

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