mercoledì 20 maggio 2009

Ecco Ferrara, ciao Ranieri

Dovesse la Juve azzeccare il prossimo cambio e ottenere i giusti giocatori dal prossimo mercato, per moratti e la sua banda sarebbe l'ennesima enorme sconfitta. Già perchè nell'estate del 2006 Guido Rossi aveva sistemato le pratiche in segreteria: cinque scudetti di fila assegnati ai nerazzurri, di cui uno era stato vinto dalla Juve. Ne resta uno per i nerazzurri, poi la pacchia finisce. Mentre tronchetti provera, come il miglior sceneggiatore come neanche Monicelli e Tinto Brass, scriveva i monologhi ora di Moggi, ora di Giraudo per incastrare la Juve. Tutto ok, tutto fatto. Juve eliminata dai giochi per molti anni. Così sembrava fino all'altro giorno, quando Ranieri confermava di restare alla Juve, su una panca mai davvero onorata. Col senno di poi le sue mosse sono state aggiustate progressivamente dai campioni: Del Piero il primo anno insieme a Trezeguet e Buffon, Del Piero quest'anno insieme principalmente ad Amauri (nella prima parte di stagione) e Iaquinta (nella seconda parte). Una soltanto la mossa azzeccata: Catania-Juve, entra Poulsen che risolverà la partita al 91esimo. Una sola mossa in due anni mi sembra poco. Ma questo i giornali non lo scrivono.


Ed ecco Ferrara. Si presenta con un sorriso ed una serenità disarmante, propria dei grandi, di quelli che hanno vinto davvero. Basta guardare l'espressione sua dopo il fallimento stagionale della Juve e quella di alcuni intertristi dopo la pseudo-vittoria dell'ennesimo titolo di Carta & Cartone. Ironia, serenità, ma idee chiare, fin troppo a giudicare dallo stupore della stampa che infatti ha cambiato subito i toni e le parole. Mentre ieri si è tentato di infangare lo stile Juve (cambiare un allenatore in corsa ogni 40anni non mi sembra la stessa cosa di fallire gli ultimi venti anni sportivi, o no? Dove sta l'errore in questa frase?), oggi si tenta di tutto per non scrivere del buon lavoro di Ferrara. Dopo settimane, forse due mesi, la Juve torna a correre sul serio. Niente palestra, ridotta al minimo, tanta tanta tanta corsa. Sudore e occhi stanchi, gambe sotto pressione. Sembra la Juve dove Ferrara giocava, allenata da Lippi e massacrata da uno staff medico in stile militare. Qualcuno, forse esagerando un pò, ha notato alcuni metodi Lippiani nel tenere il gruppo: in effetti, dopo 8 anni di allenamenti sul campo e altri 3 a bordo campo, Ferrara da Lippi aveva solo da imparare. Speriamo ci sia riuscito.

Cosa cambierà adesso Ciro? Mentre tutti i giornali si scatenano sul toto allenatore, qualcuno avanza candidamente la proposta "Ciro forever". Come ha già detto lui, pochi giorni per tentare di dare uno scossone. Giorni non sufficienti, in numero, per tentare di mettere in pratica le proprie idee. Di certo i giornalisti vicino alla Juve hanno notato le seguenti cose:
  • sguardo di Trezeguet sempre fisso davanti, mentre prima morale e occhi erano tenuti bassi;
  • Giovinco scatenato sulla corsa e col sorriso, forse pronto finalmente a subentrare da protagonista e non da bambino al quale regalare pochi minuti. Ferrara lo conosce benissimo, il suo vice anche: inizierà Nedved per ragioni storico-logiche, poi toccherà a lui;
  • Del Piero sembra aver ritrovato stimoli e motivazioni: è grande dentro il campo e soprattutto fuori, Ranieri ha praticamente sovrastato la sua figura e adesso paga giustamente. Tenerlo fuori dal match è una cosa, tenerlo fuori pure durante la settimana è un'altra. Ma questo i giornali non lo scrivono. Addirittura qualche genio del giornalismo mondiale ha letteralmente massacrato Alex reo di essere l'artefice del cambio di allenatore. Se così fosse, chi si unisce a me per inviare ad Alex una cassa di Champagne pregiato?
  • Buffon non mugugna più, almeno fino ad adesso. Probabilmente raccoglierà qualche altra palla in fondo alla rete, ma sono sicuro che questa Juve saprà segnare un gol in più rispetto agli avversari e già questo basterebbe.
Insomma, fattori non di poco conto. Se inseriamo pure un lavoro teorico di un'ora con Tiago - completamente dimenticato da Ranieri, il quale ha il merito di non averlo impiegato mai per due partite di fila - e un paio di rimproveri per Zebina, ecco che Ciro Ferrara avanza con forza una propria candidatura per il prossimo anno. Se tutto va male con Conte e il Bari e con Gasperini e il Genoa, allora la scelta dovrebbe essere ovvia. Tenuto conto che Lippi ha da sempre sponsorizzato Ciro, portandolo con sè contro i ruoli dirigenziali occupati da Ciro alla Juve. A proposito, qualche giornalaccio ha chiesto che Lippi lasci a casa Ciro ora che allena la Juve. C'è bisogno di ricordare che in quella finale mondiale del 2006 la Juve ha stabilito un record per il maggior numero di persone impiegate? In campo (5 giocatori con l'Italia, 2 con la Francia più un'ex come Zidane e un prossimo come Boomsong) e fuori (Lippi, Ferrara e un paio di uomini-staff).

Infine si è chiuso il capitolo Cannavaro. A Torino c'è gente che giura che nessuno lo ha fischiato, probabilmente alcuni giornalisti visto che i fischi li hanno sentiti loro. Anche perchè lo stadio di Torino si è comportato splendidamente con tutti, visto e considerato il tipo di serata. C'era solo da festeggiare. Ma questo i giornali non lo scrivono. E si è chiuso definitivamente il discorso Diego: Blanc lo ha spiegato bene, Secco ha fatto un ottimo lavoro. Ha meno di 40anni, ha solo da lavorare e imparare. Vergogna a chi critica Alessio Secco, vuol dire che è un lettore della Cazzetta-Rosa, e allora poco-juventino.

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