domenica 24 maggio 2009

Scelte tutte azzeccate. E la TV si arrabbia

La scelta del cambio del tecnico è stata decisiva: in un colpo solo arriva la vittoria, la Champions diretta e un secondo posto molto molto vicino! Ma non è questa la vera vittoria, sarebbe assurdo dire che la Juve ha vinto e Ferrara è un grande.


Ferrara è un grande perchè ha messo in campo la formazione più corretta, perchè ha completamente rovesciato la testa dei giocatori, perchè ha rimesso tutti in riga!

Juve completamente ritrovata. Vince con 3 gol di scarto, ritrova l'entusiasmo di un Del Piero improvvisamente tornato in forma, ritrova unità e gruppo. Buffon inoperoso, Camoranesi strepitoso più in versione difensiva (un mare di recuperi, come non se ne vedevano da tempo), un Nedved straripante e un Marchisio che sembra giochi da vent'anni. Eccolo qui Ciro Ferrara e il suo team. Come in questa settimana si è letto e scritto, Ciro Ferrara ha davvero svolto un ottimo lavoro e questa prestazione è il coronamento per la serietà e la competenza.

D'improvviso è scomparsa la stanchezza? D'improvviso la Juve ritrova gioco e compattezza? Camoranesi che si sacrifica? Del Piero che torna a fare l'esterno sinistro per conservare il risultato? Un Buffon disteso dal primo all'ultimo minuto?

Anche in panchina la sensazione è che Ciro abbia portato il buon umore. Merito suo e di una società che conferma ancora una volta il suo buon lavoro. Al contrario di quanto vorrebbe far passare certa stampa, troppo intenta a leccare il culo a moratti e berlusconi, troppo incompetente e venduta per sottolineare i meriti sportivo-economici di questa dirigenza.

Si va in Champions dalla porta principale. Addirittura, dal quarto posto possibilissimo con Ranieri si pensa al secondo posto molto vicino con Ferrara. La vita la cambi con poco, e la dirigenza ha avuto le palle per farlo. Uso il termine "palle" perchè la stampa usa coraggio e allora non mi va bene più. Il coraggio lo lascio a murigno. A proposito: questo qui prende 10 milioni di euro e ha chiesto un adeguamento. Ovviamente quel genio della finanza e dello sport che è moratti firmerà altri assegni. Probabilmente Ibra riceverà un compenso maggiore, mentre Piagnisteo continua ad essere strapagato per riscaldare due divani: uno a Milano e uno a Genova. Grandissima inter, grazie. Niente più regali da quelli vestiti di giallo e arriva una sconfitta. Il grandissimo murigno parlerà poi di 0,1% e di Acquafresca troppo giovane.

Show di Bargggigggia a Mediaset Premium: se la prende con Gasperini e poi con Ancelotti. In realtà stavolta ha ragione: la stampa e la critica non deve leccare il culo, deve fare il suo lavoro. Lo fa lui, ma non è seguito da buona parte della stampa e della TV. Non si parla per esempio della vergogna di Torino: "Che bisogno c'era di vincere?" si chiedono quelli del Toro contro un Genoa superiore e perciò vittorioso. E non si parla di quello che accade a Milano dove non trovo alcuna ragione per rovinare la festa a Maldini.

E' il calcio: a Torino ritrovano la Juve e i veri juventini, in ogni altra parte si discute di tutto tranne che di calcio.

P.S.
Grandissimo Sacchi. E' l'esempio perfetto dell'italiano medio: si parla di Berlusconi e per poco non si inginocchia, si parla di Milan e parla delle sue vittorie di 20 anni fa, si parla di Ferrara ed esordisce "Attento, non hai fatto nulla!". Ferrara ringrazierà Marocchino e saluterà Amedeo Carboni. "Ciao Ciro, complimenti" dirà Sacchi, mentre Ciro gentilmente darà la mano a Balzarini. Sei un grande punto e basta.

P.P.S.
Perchè Ferrara ha scosso la Juve? Gli chiedono a fine partita: "Hai fatto un buon lavoro, hai raggiunto l'obiettivo, no?". E lui: "No, l'obiettivo non era vincere due partite, sbagliato pensare così!". Quindi, ribadisce Balzarini, "l'obiettivo era arrivare secondi?". Risposta di Ciro: "Primi è e difficile!". Questo è il senso di essere Juventino e trascinatore. Mai simili parole erano fuoriscite dalla bocca di Ranieri. Ecco la prima giustificazione al suo esonero. Ecco la paura della stampa. Grazie Juve!

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