sabato 30 maggio 2009

Giovinco, Nedved e tanti altri nodi da sciogliere

L'intervista a Sissoko è bellissima. Una frase in particolare: "Un semplice cambio di panchina, lo ringrazio per avermi portato alla Juve, adesso c'è Ferrara e poi proveremo a vincere". Beh, parole semplici come il concetto che sta dietro: nessuno più credeva in Ranieri. E questo non per colpa di qualche complotto politico. Uno spogliatoio capisce più di ogni altro giornalista quando magari è arrivato il momento di cambiare. Discorsi, parole e atteggiamenti durante tutta la settimana influenzano non solo il risultato finale, ma soprattutto lo stato d'animo dei calciatori. Juve spenta, Juve senza forza, scarica. Dopo il cambio è avvenuto quello che molti hanno chiamato miracolo: semplicemente, Ferrara ha ridato fiato alla mente e le gambe ha risposto.


Altra conferma arriva da Sebastian Giovinco. E' il talento più puro che abbiamo in Italia oggi. Praticamente unico per caratteristiche fisiche in tutto il mondo. Walcott è più alto e longilineo, Messi è quadrato. Questo qui è basso, piccolo, ma fortissimo. La personalità non gli manca: risponde alle domande da veterano e non abbocca a possibili polemiche. Dice le cose chiare, pulite. Parla di un Diego trequartista e quindi di un suo possibile uso come esterno d'attacco. Con Conte o Ferrara, non ha importanza. Parla di qualcosa da ritoccare nella rosa e negli schemi bianconeri. E poi lancia la bomba. Effettivamente ha dimostrato di poter giocare benissimo nella Juve, in Serie A e in Champions. Basta rivedere la partita con lo Zenit e quei trenta minuti fantastici contro il Chelsea. Eppure è stato quasi utilizzato da terzino, una volta al mese come ha detto la Formica Atomica. Qui le colpe sono tutte di Ranieri, schieratosi apertamente contro un pubblico che lo invocava. Anche per questo è stato mandato via. E io sottoscrivo.

Parla Nedved. Un appunto: lui solitamente arriva con la Fiat Panda, non con la Ferrari. Semmai questa è di Mino Raiola, il potente manager. Era in sede a Torino, a discutere di Pavel. La Juve sta giocando bene il proprio ruolo. Nedved ha 37 anni, non può giocarle tutte, avrà bisogno di rifiatare. Rinnovo? Sì, ma alle condizioni della Juve però. Perchè c'è da tenere d'occhio il bilancio e programmare il futuro. Tanti soldi sono stati spesi per Diego, e bene. Ne servono altri per rinforzare il pacchetto-terzini. Io, qualora partisse Trezeguet, non prenderei un attaccante. Bastano Amauri, Iaquinta e Del Piero. Terrei e darei ampia fiducia a Giovinco, con Diego punto fermo del gioco bianconero.

Chi in partenza? Facile. Knezevic, prodotto di Ranieri, mai fatto giocare, andrà via. E di corsa. Mellberg rischia un bel pò. Su Zebina dovrà pronunciarsi il nuovo tecnico, però la cura Ferrara lo ha rivitalizzato, sotto il punto di vista della prestazione e del comportamento. Uno tra Poulsen e Tiago verrà certamente ceduto. Trezeguet rischia grosso se non risolve il problema con la società. Il problema, ancora una volta, è rappresentato dalla gestione maledetta di Claudio Ranieri. Lo straniero che più di ogni altro ha fatto innamorare i tifosi è stato trattato malissimo. Nonostante l'infortunio, non è mai stato messo nelle condizioni di far bene. Far entrare David negli ultimi 8 minuti è pazzesco. Farlo giocare senza esterni in squadra è illogico.

Ecco tutti gli strascichi e i problemi lasciati in eredità dal tecnico del Testaccio. E c'è chi ancora insiste sull'errore della Juve. Semmai, l'errore è stato quello di non esonerarlo prima.

I giornali stamattina si sono scatenati sul terzo-uomo per la panchina della Juve. Si tratta di Laurent Blanc. Quello che ha giocato con l'inter. Cosaaaaa? Un ex-nerazzurro sulla panchina bianconera. Ecco, ci sono due modi per terminare questa stagione. Uno è da veri juventini, portando a casa Conte o confermando Ciro Ferrara alla guida tecnica. L'altro, che farebbe rivivere a Torino il 14 luglio 1789, non lo voglio nemmeno ipotizzare. Una battuta è obbligatoria: un Blanc a Torino basta e avanza per il momento. Piuttosto che affidare la panca a un ex-nerazzurro, preferirei andare in C.

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