lunedì 14 settembre 2009

Terza giornata: il commento

Strana giornata la terza di campionato. Il Milan conferma il pessimo stato psicologico in cui versa la creatura voluta da Berlusconi. E chiaramente lui scarica tutto sull'allenatore che peraltro ha sposato le sue scelte. Un immenso Ronaldinho (per gli avversari) uscito in fretta e furia all'inizio del secondo tempo, un assente Huntelaar (uno dei miei giocatori preferiti: che tristezza!) e poco poco altro. Non è ironia, ma è reale dispiacere per vedere l'avversaria più bella in un fossato da cui uscire è complicato. Un'ottima Lazio soccombe contro la Juve. Una pessima Roma vince in rimonta contro un buon Siena. E infine le due "squadre del porto" a punteggio pieno insieme ai bianconeri. Questo campionato sa già di divertimento e buon calcio.


Domenica calcistica rovinata da comportamenti illogici e bestiali. Osservare il pianto di De Rossi alla fine del match per cori pesanti urlati da uno stadio intero è triste. Un pilastro della Nazionale Italiana e uno dei centrocampisti più forti in circolazione così maltrattato e nessuno ad alzare una mano e chiedere alla curva senese di uscire dallo stadio. Si punisce una-volta-una la Juve, poi si sorvola sul resto. Si dovrebbe agire seriamente per placare i bollenti spiriti di certi imbecilli che ancora la stampa continua a chiamare "tifosi". Poi c'è Giampaolo: la sua critica verso i giocatori in generale colpevoli di protestare eccessivamente nei riguardi dell'arbitro è sacrosanta. Riporta tutto ad una sensazione di calcio che qui in Italia non esiste più. Quindi c'è Tagliavento: se questo la prossima domenica è in campo c'è seriamente da preoccuparsi. La sua direzione in Genoa-Napoli è un orrore continuo. Non ne prende una, difformità di giudizio, cartellini che escono dalla tasca come fossero volantini da distribuire ad un incrocio. Una partita nata bella finisce per diventare una guerra fra due tifoserie il cui comportamento è stato invece eccellente.

E poi ancora c'è Mourinho. Dice di aver visto la Juve fino al gol di Mauri. Dice che è già strano che la Juve si trovi lì. Dice che un tecnico della Nazionale non può fare pronostici: solo se però a favore di avversari. Dice tante cose. Proprio tante. E generalmente a caldo rischi di dire tante cagate. Lui è immensamente coerente: partendo con una cagata, poi continua così. Attento Mou: rischi di superare il mitico Piagnisteo-Mancini. A proposito: qualcuno sa che fine ha fatto? Girava voce che il Gallipoli avesse fatto un pensierino all'ex-tecnico-ma-ancora-stipendiato (6 stipendio in Europa): poi, per competenza, scelsero Giannini.

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