mercoledì 16 settembre 2009

Juventus-Bordeaus 1-1

Partiamo subito col rammarico: sei in vantaggio, hai un Buffon senza uguali, reggi a meraviglia, prendere un gol irregolare brucia un pò. E dire che qualcosina là davanti l'abbiamo creata: Amauri, un paio di volte Iaquinta, due volte Poulsen nel finale, la traversa di Marchisio, un gran tiro di Felipe Melo. Pari in fin dei conti giusto perchè il Bordeaux risulta superiore sul piano atletico e quindi del gioco. Il "quindi" è pienamente giustificato. Sorprendente invece la condizione della Juve. Pronti via sembra mancare il fiato alla truppa di Ferrara. Perchè? E la preparazione estiva? Deve essere ancora del tutto smaltita? O le partite per qualcuno sono già troppe?


Domande che in parte Ferrara si è posto. Fuori Del Piero e Diego, fuori Sissoko, fuori anche Cannavaro, si fa male sul fischio finale pure Felipe Melo. La Juve è la Juve, ma senza questi fuoriclasse qualsiasi team diventerebbe normale. E la Juve normale ci torna per questione di mezzo metro. E' la distanza che separa il corpo di Plasil da Tiago, in netto fuorigioco. Peraltro molto facile da vedere. Una scusante? Per nulla, anzi Ferrara ci scherza su paragonando quei centimetri alla palla alta di Poulsen e alla traversa del Principino Marchisio. Come a dire: "Qualcuno ha talmente battuto sui favori arbitrali (quali?) che finalmente ci hanno punito!". Meglio ora che più tardi. Meglio in Champions, oso dire, che in Campionato. Sì, va bene così. La prima è andata, adesso si rincorre. In perfetto stile Juve. Quasi a favorire il crescere di rabbia e agonismo.

Non sento più dire in giro "ma che prendete a fare Cannavaro?". Ed è un peccato perchè molta gente dovrebbe chiedere scusa in ginocchio ad un giocatore fenomenale. A 36 anni risulta migliore in campo parimenti a Buffon. Addirittura per gli amanti del fantacalcio riceverà un bonus di 1 punto per l'assist fornito a Iaquinta. Lippi si sarà fatto risate incredibili: i due fantasisti, vuoi vedere che sono proprio Buffon e Cannavaro? Il primo prende tutto e lascia solo il fuorigioco, ma quei gol lì non valgono, tranne che per Ovrebo. Il secondo stoppa e rilancia. Voti altissimi per entrambi. Poco dietro Iaquinta: alzi la mano chi lo vorrebbe in panchina da qui alla fine dell'anno. Corre, rincorre, rientra e riparte, va di testa, fa a gomitate con mezza difesa, sbaglia due gol e ne segna uno. Tutto quello che una tifoseria desidera da un attaccante.

Piuttosto risultano preoccupanti alcune assenze. Inizio da Giovinco. Più indizi fanno una prova? Il piccolo genio fatica a entrare in partita dal primo minuto. Le ragioni sono tutte nella sua testa. Parte sempre col fiato corto, come a soffrire un pò di pressione. Discorso diametralmente opposto quando subentra. Per carità, potrebbe anche andar bene così, ma il primo ad accettare tale situazione deve essere proprio lui. E se Del Piero si riprende, contro il Livorno a rischiare il posto è proprio Sebastian. Raramente ha spazio e contro i bisonti soffre ancora troppo la differenza abissale di fisico. Ad esempio: Diego si fa 50 metri di campo e respinge Riise e il ritorno di Cassetti. Giovinco sbatte ripetutamente su Diarra senza mai vincere un contrasto. La chiave della sua prestazione è tutta qui. Quando invece si allarga, preferibilmente a sinistra, riesce quasi sempre a rendersi pericoloso, almeno a mettere dentro l'area palloni interessanti. Un cambio di posizione? Forse, al momento, è necessario contro certi avversari.

Grosso, come avevo detto alla vigilia, è stanco ed è inutile insistere sul Nazionale di Lippi. C'era un De Ceglie riposato o un Molinaro giustamente arrabbiato, perchè Ciro non ha scelto uno degli ultimi due? Sale poco e copre male. Gambe che non girano a dovere. Caceres sembra invece recuperare un pò di terreno: spinge poco, ma questo era il compito stasera, e copre meglio. Indiscutibilmente migliore quando viene dirottato al centro. Non passa più nessuno e addirittura si trasforma in giocatore offensivo spingendo sull'acceleratore. Ferrara lo ha voluto come centrale e aveva visto giusto. Magari si può ancora lavorare per farlo diventare esterno, ma il suo ruolo naturale è quello.

Accanto a Felipe Melo urge la presenza di Sissoko. Col maliano il centrocampo acquisterà fisicità e anche qualità, a dispetto di quanti potrebbero farsi una risata. La corsa di Sissoko e l'assoluta arroganza con la quale cerca le giocate sull'esterno saranno elementi preziosi per Ferrara e per il terzo centrocampista. Ruolo che spetta di diritto a Marchisio: 23 anni, o 33? Temperamento da veterano, qualità assoluta tra i piedi. Regge il gioco anche da solo tentando di impostare al meglio. Forse però il centrocampo a tre soffre già di automatismi non ancora acquisiti. Troppo spesso ieri sera Felipe Melo si è ritrovato da solo contro due centrocampisti centrali avversari. Qualcosa di rivedere c'è.

Capitolo Amauri. Voti alti finiti. Un pò perchè uno che fa l'attaccante deve buttarla dentro e il lavoro sporco non basta più. Un pò perchè anche lui accusa un pò di fatica, nemmeno tanta poi. Un pò perchè manca di cattiveria: due volte all'uno contro uno non riesce mai ad andare al tiro. Per una prima punta è ingiustificabile. Ha il totale appoggio di critica e tifosi, ma adesso serve la sua firma sul gol. Presto. C'è un certo David Trezeguet che scalpita. E che serà già in campo sabato con Iaquinta al fianco. Si accettano scommesse. A meno di un recupero difficile di Del Piero. A proposito: il Capitano manca come il pane. Triste dover ascoltare certi imbecilli, oh perdono li chiamano critici, che mettono sul piatto certi discorsi insignificanti sull'assenza di Del Piero. Meglio così: appena tornerà in campo il suo peso si avvertirà immediatamente.

Solita chiusura sulla gestione dei commenti televisivi. Gol in fuorigioco di Inzaghi: super Pistocchi si lancia in una standing ovation per l'immenso Pippo. Stesso gol preso dalla Juve: l'assistente che fu di Raimondo Vianello minimizza la Juve al ruolo di una squadra dilettante. Mino Taveri cambia immediatamente interlocutore e Sacchi ci fa un figurone con un'analisi obiettiva del match bianconero. Ha tutta la mia stima Pistocchi, ma un pò di intelligenza per favore. Non sei al bar. Però così è ugualmente divertente. I discorsi chi li scrive, Murigno?

P.S.
Capello obietta all'inter il ruolo marginale di chi ci deve provare. Ma dopo 47 anni senza vedere nemmeno in tv la finale e dopo aver speso circa 1000miliardi nel tentativo di mettere sù qualcosa che assomigli ad una squadra di calcio, beh l'inter deve vincere questa Champions. Viceversa Murigno se la prende con Capello esaltando ancora una volta un concetto chiaro da venti anni: questa inter ha solo bisogno di un cambio dirigenziale. Solo quello, il resto dopo 20 anni sembra lo hanno trovato per davvero. Poi Murigno che attacca Capello è una cosa meravigliosa: come se Emilio Fede insegnasse deontologia giornalistica!

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