martedì 22 settembre 2009

Caso Briatore, caso Inter

Il caso Briatore ha inquietanti somiglianze con il siluro lanciato contro Luciano Moggi. Normali mosse strategiche vengono annientate con squalifiche. Qui, come allora, viene fatto fuori in modo maldestro il miglior team manager da venti anni a questa parte. Ha lanciato uno dei più grandi di Formula Uno come Schumi, ha rilanciato la Benetton, ha silurato 800 persone che lavoravano cambiando radicalmente gerarchie e team e vincendo, è tornato a vincere lanciando un altro fenomeno, con i conti a posto e un progetto serio. Eppure, di barboni la Formula Uno ne conta parecchi, di incompetenti o ninfomani pure, di gente solo con i soldi e poca testa altrettanto... eppure viene silurato il migliore. E il regolamento rimane quello. E chi comanda e distrugge un mondo (uno sport) che sta andando in rovina è sempre lì a comandare imperterrito. Dai, raccontatemene un'altra. Briatore il Diavolo? Come Moggi il Lupo Cattivo? Ahiahia, Italia come sei caduta in basso!


Passando al calcio (dove pure Briatore stava per mettere lo zampino col QPR, a proposito adesso Briatore dovrà passare la mano: in campo internazionale uno che ha problemi con la Legge non può più ricoprire alcuna carica. Abitiamo a circa due ore di volo, eppure un paese del genere sembra lontano anni luce) è in atto un nuovo tormentone. Protagonisti coloro i quali hanno inscenato Calciopoli appena 3 anni fa. Si parla di razzismo e partite che dovrebbero essere fermate. Si parla di congiura ai danni di Mourinho. Si parla di gare poco regolamentari che la Juve vince da quattro turni. Si parla sempre degli altri calunniando, e si respingono vigliaccamente le critiche (e non gli attacchi) rivolte da giornalisti e tifosi stessi. Strano, per una società, a loro detta, leader della nazione.

Su Balotelli vale sempre, inesorabilmente, il solito discorso, accennato con forza da Cellino, sottoscritto perfino dai più della Serie A. Balotelli viene fischiato, ma non per razzismo, semplicemente perchè umano avere antipatie o riconoscere negli altri una qualche forma di maleducazione. In realtà il ragazzo pare migliorare di giorno in giorno, limitando gli atteggiamenti a pochi attimi. Ma la gente non dimentica. Strano come a non essere fischiato sia Eto'o, nero come Balotelli. O Muntari, ancora più nero se volete di Balotelli. Mentre a San Siro va in scena il gioco dei fischi contro il proprio Seedorf. In tal caso la gente non dimentica le prestazioni. Confondere questi atteggiamenti col razzismo è semplicemente strumentale. E un discorso molto banale alla luce della serietà di un problema molto grosso. E poi tanto vale iniziare a buttare giù un piano per limitare queste situazioni: viene fischiato un giocatore di colore? Partita sospesa, gara vinta dalla squadra che subisce l'atteggiamento razzista del pubblico e si va avanti col prossimo turno di campionato. Ma bisogna farlo seriamente e veramente. Dopo la terza partita persa credo che tutti capirebbero. Credo, all'idiozia non c'è mai fine. Invece si segue la scia delle polemiche, così i giornalisti possono scrivere, i presidenti parlare, la gente litigare e le tv vendere acquisire qualche sponsor in più. Triste, molto triste.

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