lunedì 27 aprile 2009

Reggina-Juve 2-2 / Capolinea

Il problema, va ribadito, non è il fatto che i trofei non arrivano. Questo è normale dopo il 2006. Infatti la cosa clamorosa è averli quanto meno sfiorati, o aver lottato. Terzo posto e Champions, seminifinale di Coppa Italia, qualificazione anticipata agli Ottavi di Champions e uscita col Chelsea, e lotta al secondo posto non è poca roba dopo la risalita dalla B e la rosa completamente distrutta. Non è poca roba. Ma proprio perchè non è poca roba, la gente e il tifoso pretende molto di più. Per esempio che ogni giocatore dia l'anima in campo per quella maglia. Che la concentrazione sia sempre massima. Gli errori ci stanno: li commettevano Conte, Ferrara, Lippi, Peruzzi, figuriamoci se non li può commettere Molinaro, Marchisio, Ariaudo. Il problema è che l'organizzazione è carente. Parlo di organizzazione tattica, tecnica e mentale. E queste voci spettano unicamente all'allenatore.


Pur con evidenti problemi, oggettivi, Didier Deschamps aveva trionfato in Serie B: quel cammino non era affatto scontato. Record di punti, gioco divertente, rilancio o lancio di parecchi giovani (Paro, conferma di Chiellini, Marchisio, Palladino e via così) e comunque vittorie. Sì vero, in Serie B, ma non era facile, nè scontato. Ad un certo punto, a ritorno in Serie A acquisito, Deschamps iniziò a tacere alcune voci di "trionfo immediato al ritorno nella massima serie". E lo stesso Deschamps, disse in seguito alle dimissioni, voleva assolutamente essere protagonista della pianificazione del mercato. Ora, tutti esaltati dal ritorno immediato in A, gran parte dei tifosi e della stampa-maledetta buttarono letteralmente fuori Didier. Dopo due anni mi sento di dire che aveva ragione lui. E dovevamo tutti capirlo dal momento che Deschamps rappresenta uno degli inventori di quel ciclo meraviglioso con a capo Lippi.

E se il problema, quindi, si nasconde proprio in quella dirigenza così ferocemente attaccata dal pubblico? Inserendo chiaramente le mosse sbagliate dal tecnico. Queste sì una sorpresa negativa. Ieri non è entrato per esempio Trezeguet. E addirittura Giovinco era in tribuna. Tornando alla dirigenza. Insomma, se pure Ranieri dice di aver qualcosa da sputare a fine mandato, un motivo ci sarà?! E allora serve umiltà e intelligenza. Cobolli dovrà ammettere a tutto lo staff che si è sbagliato parecchio. Insieme a Blanc. Secco non si tocca. Probabilmente ha giocato troppo con le parole. Le ambizioni devono essere manifestate, ma non a gran voce. Soprattutto se poi non si ha la forza per raggiungere certi obiettivi. Hanno ragione in tal caso Camoranesi e Cristiano Zanetti. Va bene gli infortuni, ma qui manca la mentalità e la disciplina di cui la Triade era Maestra suprema.

Però tutti non si possono cambiare. Queste considerazioni le ha fatte pure la dirigenza al completo, altrimenti perchè chiedere consigli e soprattutto avanzare discorsi con Lippi e la vecchia Juve? Serve un cambio immediato. Ranieri ha dimostrato di essere un gran signore. Un buon allenatore. Ma con pecche tali da non poter portare la Juve alla vittoria. Serve freschezza, servono nuove idee e personaggi forti. Carismatici. Antonio Conte sembra la figura adatta. Tale per cui anche la curva sarebbe disposta a perdonargli passi falsi o errori. Però avrebbe dalla sua un tifo incondizionato. Però avrebbe dalla sua l'appoggio totale del gruppo (lo stesso con cui ha portato a casa un bel pò di trofei, quelli sì veri e autentici). Inoltre ha proposto al Bari un gioco spettacolare che potrebbe ammorbidire l'eventuale rinuncia ad uno degli obiettivi. Vale la pena quindi terminare questo campionato con Ranieri, e poi affidare il tutto alla Juve: cioè Ferrara, Conte e il prossimo anno a Lippi.

Camoranesi ha spietato, in ultimo, cosa era successo in quel 2006. Ma non c'era bisogno di Camoranesi per capirlo. Gente come Thuram e Cannavaro, al contrario di Zambrotta, dovevano cambiare maglia per varie ragioni. La Juve su Thuram non ha mai messo voce, il pubblico non lo avrebbe mai fatto e non lo ha mai fatto. Quindi Cannavaro è stato un pò scelto come il principale protagonista da fischiare. Non parliamo di Zambrotta: un autentico pezzo di m***a, il numero 23 credo andrebbe ritirato proprio per quella alla Juve. Ora, il ritorno del Capitano Azzurro a parametro zero, in una rosa che proprio in difesa soffre tantissimo, è oro che cola. Fondamentale. Come già detto, serve più la presenza di Fabio nello spogliatoio, ma visto che è integro servirà pure in campo. Se Buffon e Del Piero, Camoranesi e Zanetti hanno dato l'ok, non capisco perchè la curva continui a fischiare. Significa non voler guardare la realtà. Strano, molto strano.

P.S.
Sulla partita poco da dire. Il ritorno di Zanetti si è fatto sentire, eccome. Molinaro andrebbe multato: certi errori non può commetterli, inoltre deve darsi una svegliata. Ottimo Ariaudo, non è stato mai saltato. Buon rientro per Camoranesi, provocato, ma tranquillo. Capitolo moviola: un rigore incredibile negato a Del Piero, uno concesso a Iaquinta (c'era, parole di Controcampo addirittura), un mancato rosso a Puggioni, cartellini gialli solo per la Juve. Io mi ripeto: questi atteggiamenti non fanno altro che caricare positivamente la Juve. Contento Moratti...

0 commenti: