domenica 19 aprile 2009

Juventus-Resto del Mondo 1-1

Aspetto mercoledì sera per emettere il mio personale giudizio sulla stagione di Ranieri. Aspetto però con nervosismo, perchè come detto molte scelte andavano fatte dal mister romano. Invece ha preferito l'inerzia, inutile e quanto mai inopportuna.


Molte volte il pubblico ha ragione. Soprattutto quello attuale. Il tifoso juventino sa benissimo che questa Juve necessita di un paio di anni, per così dire, al buio. Serve rinnovare, servono rinforzi e non è facile azzeccarli al primo colpo. Le parole di Alessio Secco nel prepartita dimostrano però la serietà della società. Non si rischia il tracollo come Moratti & Co., ma ci si avvicina al grande obiettivo quinquennale con saggezza. E nei limiti di un bilancio che non può essere gonfiato dalla proprietà. Ci sono giovani interessanti e già importanti, ce ne saranno degli altri. E ci sono infine parecchi interessanti colpi da poter mettere a segno. Leggi Diego, Silva e qualche buon terzino sinistro.

Dicevo, a volte il pubblico a ragione. E se ti invoca Giovinco e poi De Ceglie, vuol dire che questi due possono davvero dare la svolta alla manovra. Poi ti invocano Trezeguet, poi non applaudono Del Piero. Poi non vogliono un centrocampo così. Ma Ranieri a quel punto decide di ritirarsi dalle scelte e procedere per inerzia. Cioè: fa un conto di chi gli rimane e mette quelli. Sbagliatissimo. Perchè all'80esimo la Juve inizia a giocare. E chi c'è in quel momento in campo? C'è un certo Giovinco che attira ogni pallone a sè, a centro o prevalentemente in quella maledetta fascia sinistra. C'è un De Ceglie più propositivo di Molinaro in soli 10 minuti. A proposito, il gol la Juve lo costruisce con una discesa di De Ceglie, un'ottima giocata di Giovinco e di un Grygera utilissimo. Sono tre giocatori di Alessio Secco, tanto per rispondere a qualche critica inutile al giovane Direttore Sportivo.

Perchè solo all'80esimo, si chiede il tifoso juventino? Perchè tornare a schierare quel centrocampo senza capo, nè coda, nè dinamismo, nè equilibrio? Eppure la Juve gioca col cuore. Sì, ma non basta. Solitamente la Juve gioca col cuore e coi piedi. Leggi i 13 risultati utili del girone d'andata, con 11 vittorie. Perchè Ranieri non sa cambiare faccia al modulo. Perchè continuare a schierare un Del Piero fuori fase? Al pubblico questo non piace.

Dovevo emettere le sentenze mercoledì sera, ma ho anticipato qualcosa. Qualche appunto dalla partita di ieri sera.

Chi mi indica qualche schema di Mourinho? O un gioco brillante da parte della squadra Resto-del-mondo (pensare che l'unico italiano è Balotelli, mette i brividi, e via che dall'estero ci prendono per il culo, evvai...). Ah, dimenticavo: non è un discorso razzista, è solo una questione oggettiva. La squadra detentrice del torneo-aziendale-italiano non schiera un solo italiano. Nemmeno il tecnico lo è. Pazzesco. Comunque. Con una formazione leggermenete diversa la Juve poteva portare a casa i tre punti. L'intertriste è la solita squadra senza classe nè stile. Cominciano al terzo minuto con i calcettini e i falli. Deprimente. Perchè la Juve non reagisce. Il primo tempo, lo schema più interessante e il lancio verso Buffon. Ibrahimovic non va mai via, forse una volta a Legrottaglie, ma si trova a cinquanta metri da Buffon. Nel secondo tempo ti accordi di Ibra quando serve Muntari sulla corsa e quando cade in area. Perchè di caduta si tratta. "Lo ha sbilanciato" grida quel fantoccio di Riccardo Ferri. Parla proprio lui che di mestiere faceva il difensore? Dai, ma se un difensore non usa quei trucchi lì...
Prima del gol intertrista ci starebbe un mezzo-fallo su Chiellini. Figuriamoci se lo fischiano, e noi non ci lamentiamo più di tanto. Ennesimo contropiede incredibile, a dimostrazione che durante la settimana Ranieri non lavora più come prima. Grave. Poi c'è il cuore e poco più. Entrano Giovinco e De Ceglie e la gara si accende. Come contro il Chelsea, come contro Bologna e Roma, Giovinco è l'uomo più importante per questa Juve. Metterlo dentro significa coraggio? Chiunque risponda di sì è pregato di cambiare canale e dedicarsi al ciclismo o all'ippica.

Capitolo Balotelli. Dare calci e calcetti a palla lontana, dire parolacce e fare gesti contro gli avversari non è sintomo di personalità. E' solo idiozia. Fare quei giochetti poi non è personalità o talento. Se sei capace, fallo in partita. Infatti ci prova e sbaglia clamorosamente un doppio passo su Molinaro. Le parole di Legrottaglie sono emblematiche. Altra questione. Il pubblico non fischia per motivi razzisti, fischia soltanto l'idiozia di un ragazzo che potrebbe davvero essere importante nel futuro. Oggi è solo pagliaccio. Intertrista, dunque difeso senza motivo dai media e dalla Cazzetta-Rosa. Pure da Farina: potrebbe ammonirlo in almeno tre occasioni. Graziato. Come disse Ranieri "stile inter"!

Anche per vincere serve lo stile. Loro hanno solo rabbia in corpo. Per aver cagato venti anni di attività e per essersi accorti che il motivo non era la Juve. Come questi ultimi tre anni dimostrano, se l'inter non ha mai vinto nulla in venti anni non è era da imputare a Moggi e alla Juve. Solo ad una gestione insensata di un bilancio e di un'azienda.

P.S.
L'allenatore dell'Arsenal e qualche buon osservatore ha detto "che Mourinho è pure fortunato: ha vinto campionati nei momenti di flessione delle grandi. Prima l'Arsenal, poi Juve e Milan". Gettando uno sguardo alla classifica, se questa Juve e questo Milan sono lì a lottare per il secondo posto... molta verità si cela dietro quell'osservazione.

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