venerdì 17 aprile 2009

Juve-Inter / Un giorno prima

Partita di nervi quella dell'Olimpico. Partita per veri duri. Per questo sono più che fiducioso. A patto che Ranieri dimostri davvero di avere attributi. E questo lo può fare spronando i giocatori bianconeri, mandando in campo la formazione migliore (solo lui può sapere qual è la formazione migliore, lui che vede e segue i giocatori per tutta la settimana) e operando intelligenti scelte nel corso del match.


Cosa passa da Juve-Inter? Niente, solo un pò di rabbia per aver giocato male un pò di sfide con le cosidette provinciali. Un pò di rabbia per non poter contare su Camoranesi e Marchisio, Sissoko e Amauri. Un peccato perdere questi giocatori. Un peccato arrivare già stanchi (stanchi? già, ma perchè?) o in pessime condizioni psico-fisiche. La prima parte dei problemi è da imputare unicamente a Ranieri, per evidenti motivi. La seconda parte è imputabile a tutto lo staff tecnico: da Ranieri al preparatore, da Damiano e ai suoi maledetti computer (che a volte, però, servono davvero) allo staff medico (stranamente in difficoltà, che c'entri davvero Vinovo,  così tanto odiato da Capello?).

Passa soprattutto un pò di gioia per capire che la Juve esiste ancora. Che con saggia guida dirigenziale può tornare a competere realmente con un calcio italiano caduto tristemente a livelli bassissimi, tornare a comptere meno realmente con un calcio internazionale dove però già quest'anno la Juve ha dimostrato di poterci stare. A differenza di chi continua a collezionare falsi titoli nazionali, per esempio.

Passa quindi un pò di orgoglio e molto morale per luglio 2010: ultimo appuntamento per Ranieri e per molti uomini in bianconero. Un altro simil-fallimento non è più comprensibile. Nè perdonabile. Nè auspicabile. E non si parla soltanto di portare a Torino i Titoli, si tratta più che altro di tenere un ruolino ottimo e continuo, così come le migliori Juve di Lippi e Capello.

Intanto c'è da mostrare carattere e attaccamento alla maglia, come Amauri (e le sue parole, vere e lucide) e Iaquinta, Del Piero e Buffon (critici entrambi con sè stessi e la rosa poco esperta di Juve). Si riparte da questi. Probabilmente si ripartirà proprio da questi nomi. Giochiamo allora un pò con i nomi.

La soluzione storica, in caso di situazione ideale, sarebbe ovviamente Del Piero-Trezeguet in attacco, con Zanetti e Poulsen a centrocampo, Marchionni a destra, Nedved a sinistra, Zebina a destra e Molinaro a sinistra (io lancerei De Ceglie) e solito terzetto difensivo. Viste le ultime prestazioni io vedrei bene Iaquinta-Trezeguet, con quel folletto di Giovinco ad agire sulla sinistra con licenza di libertà assoluta. Vuoi vedere che prende un voto più alto di Ibra? Questa soluzione suggerirebbe di spostare Nedved in mezzo, oppure affidarsi al rientrante Zanetti (per la quarta volta rientra, bah) e Poulsen in mezzo e alle sgroppate di Marchionni. In difesa c'è da decidere: Zebina e il suo essere cattivo oppure Grygera? Troppe variabili, troppe incertezze. Spero soltanto abbiano svolto una settimana positiva sotto l'aspetto fisico e mentale. Cioè, abbiano svolto un allenamento ottimo.

Occhio ad Amauri. Ranieri non lo rischierà, sono sicuro, però...

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