giovedì 23 aprile 2009

Fine obiettivi! Fine corsa?

Subito una nota. L'ironia della gente e di chi ha nel sangue l'odio (si fa per dire, si parla sempre di sport e di tifo, ok?) per la Juve. Ed è giusto. Anzi, il calcio e lo sport è bello proprio per questo. La differenza rispetto per esempio ai nerazzurri è semplicemente questa: noi non mandiamo in B nessuno, facciamo un'analisi lucida della situazione e capiamo che gli errori sono solo nostri. E di nessun altro.  E allora la situazione va risolta. Senza mandare in B nessuno. Senza penalizzare nessuno. Questo è già un passo avanti rispetto a Moratti & Co.


Appurato quanto detto, Ranieri forse è giunto a fine corsa. Pare difficile una conferma del tecnico. Solo 6 vittorie brillanti - ripeto: BRILLANTI - potrebbero salvarlo. Almeno per quanto mi riguarda. Di certo nel 2010 cambieranno parecchie cose. Magari con Del Piero e Cannavaro dietro qualche scrivania e parecchi giovani che sembrano già pronti per dare il cambio ai cosidetti vecchi.

Non ci sono più alibi. Niente più giustificazioni. Prima mancavano per infortunio i giocatori e quindi Ranieri doveva arrangiarsi. Adesso ha tante, ma proprio tante, soluzioni e non riesce mai ad azzeccare la formazione o i cambi. E questo per la Juve non può andare bene. I senatori dovrebbero far cerchio e capire se hanno ancora fiducia nelle scelte di Ranieri. Io credo di no. Troppo importanti le parole di Camoranesi dopo il Chievo, altrettanto dure quelle di Del Piero e Buffon dopo Genoa e Lazio. Ciò vuol dire che il gruppo ha perso fiducia nel proprio allenatore. Anche Giovinco pare essersi scocciato, e a ragione. Infatti ieri sera puntualmente ha cercato spazio in mezzo. Ma senza schemi preparati e un gioco/modulo studiato, anche Maradona andrebbe in difficoltà. E così la Juve naufraga all'Olimpico al cospetto di una modesta Lazio. Che firma l'impresa.

Scarsa condizione fisica, scarsissima condizione mentale. Camoranesi ancora fuori dopo il rosso di Genova. Niente ricambi, costretti a ricorrere ad Ariaudo. Che sia benedetto il ritorno di Cannavaro. Niente mordente. E queste sono tutte colpe imputabili, certo ai giocatori, ma soprattutto al tecnico. Marcello Lippi vinse due scudetti con Baiocco, ora al Catania. Eppure nel suo periodo alla Juve, Baiocco riusciva a sostituire più che dignitosamente Davids.  Urge un cambio allora. Di mentalità e di tecnico. Due anni posson bastare. Ha bruciato Palladino, resuscitato da Gasperini, e Criscito, sempre Gasperini lo ha riportato a galla. Ha rischiato di bruciare Giovinco quest'anno. Ha lanciato fortunatamente Marchisio e De Ceglie. Ha avallato l'acquisto di Poulsen (per fare il tridente, mai messo in campo) e Tiago (anche se nessuno si aspettava il suo flop) e Knezevic (praticamente mai provato). Ora qualcuno deve pagare. Come successe ad Ancelotti. Due anni posson bastare.

Il pubblico è sovrano? Allora ieri sera il pubblico ha tracciato la strada. Cori per Conte: giustificati. Cori contro Ranieri: giustificati dal campo e dalla stagione. Cori contro la società: normali, ma passano in fretta. Il lavoro di Secco, con l'ombra di Luciano Moggi, è stato comunque buono. Il tecnico e la società hanno pensato e poi acquistato. Sono arrivati Sissoko, Amauri, Iaquinta, Salihamidzic, Grygera, hanno trattenuto Buffon, Camoranesi, Nedved, Trezeguet. Hanno riportato a casa un paio di giovani e molti altri potrebbero essere pronti. Il lavoro è molto buono.

A mio avviso, dunque, qui a pagare dovrebbe essere solo e soltanto Ranieri. Per forza di cose deve essere così. A meno che non si presenti in sala stampa a giustificare tutte le mosse stagionali. A dire il perchè non ha mai azzeccato un cambio o rischiato un cambio di modulo e strategie pur avendo gli uomini per farlo. Qualora fornisse giustificazioni accettabili, lo stesso pubblico accetterebbe l'ultimo anno di prova, con magari qualche acquisto di qualità alta (due: Diego e Silva). Altrimenti, Antonio Conte è già salito in Serie A e dimostrato il suo valore in una città complicata, con una rosa discreta, mostrando schemi e gioco e idee molto molto interessanti. Sarebbe abbracciato e protetto dal pubblico e dalla dirigenza, gran parte della quale lo ha visto in campo. Avrebbe dalla sua l'appoggio incondizionato dei senatori. E un signore di nome Marcello Lippi pronto a fargli da confessore il prossimo anno, da direttore fra due.

Della partita con la Lazio c'è solo da registrare due gol allucinanti (il primo di Zarate magnifico, il secondo, beh, lasciamo perdere...) della Lazio ed errori incredibili della Juve mescolati ad un pò di sfortuna (Muslera colleziona papere con tutti, miracoli con la Juve). Ma siamo la Juve, questo non conta e non può contare.

P.S.
La Juve non manda in B nessuno. Mi sono piaciuti i cori e gli striscioni: togliere la libertà del tifo-contro a chi per 110 anni lo ha subito con ferocia... beh mi pare quanto meno ipocrita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto il primo paragrafo...
mi è bastato...

si è aperto un ciclo per voi....
al contrario però...

siete finiti!

IoJuventino ha detto...

Finiti? No, semplicemente ne abbiamo chiuso uno di 16 anni, adesso ci spettano un due/tre anni di ricostruzione. La verità, e la si legge da questo tipo di commenti, è una: voi avete semplicemente aperto un ciclo di ritiro-tornei-aziendali-a-tavolino. Le vostre pseudo-vittorie le avete voi stessi delegittimate. Fino a quando papà-Moratti vorrà vincerà, quando si tornerà ad armi pari la storia insegna...

Chiediti perchè all'estero ci prendono per il culo da quando è scoppiato Calciopoli.