mercoledì 9 luglio 2008

Poulsen: si cambia modulo!

E' ovvio che ogni tifoso spera di vedere i propri idoli con la maglia per cui tifa. Questo è naturale. Ma vanno considerati tanti fattori. Tantissimi fattori. Uno su tutti, l'enorme difficoltà di una Juve, spaesata per certi versi, e ancora inesperta circa la nuova dirigenza, a fare un buon mercato. Quest'ultima, ed è inopinabile, ha fatto passi da gigante e mosse su cui nessuno avrebbe scommesso mai. Tipo mantenere la rosa ancora competitiva. Tipo cementare una società caduta in disgrazia per mano dei vari Berlusconi e minimo-moratti. Tipo aver blindato i propri gioielli. Tipo aver aggiunto del materiale su cui lavorare e con cui potersi togliere tante soddisfazioni in futuro. Ecco il futuro. Molto difficile da pronosticare qualsiasi tipo di risultato. Perchè, a onor del vero, è molto difficile poter riconquistare la terza piazza nel prossimo campionato. I sogni da una parte, l'analisi critica e intelligente dalla parte opposta. Qui uso solo l'intelligenza.


E' una Juve che sta rimettendosi in piedi con difficoltà, ma le basi ci sono. C'è un centrocampo che negli uomini è fortissimo, ma che deve fare i conti con l'età (Nedved 36 anni, Camoranesi va verso i 32, Zanetti Cristiano 30 anni) e con l'inesperienza dei suoi giovanotti (Sissoko 22 anni, Marchisio 21 anni). L'attacco è stellare. Non si discute. La difesa va ancora registrata. Inamovibili Chiellini e Legrottaglie, c'è da capire quanto spazio potrà trovare Mellberg (c'è da analizzarlo e studiarlo a fondo, sperando si riveli tanto utile quanto Salihamidzic l'anno scorso) e come Ranieri alternerà i due treni di sinistra, cioè Molinaro (atteso alla conferma assoluta) e De Ceglie (tanta curiosità su uno degli esterni migliori dello scorso campionato, capace di fare tutta la fascia senza problemi). Sulla destra siamo coperti: Grygera e Zebina offrono esperienza, duttilità e qualità.

E allora, a questa Juve che serve? La risposta la può dare Ranieri. Solo Ranieri. Come vuole giocare il Mister? Con quell'attacco, considerando pure la disponibilità di Giovinco, non si può pensare di non schierare il tridente! O comunque due punte e un trequartista (a questo punto ci sarà staffetta tra Del Piero e Giovinco, o si può pensare all'avanzamento di Camoranesi sulla trequarti, liberato cioè da compiti da esterno). A questo punto, Marchisio, Zanetti e Sissoko offrono una copertura muscolare perfetta. E serve, sempre in tale ottica, un altro guerriero (per dirla con parole del Presidente Cobolli Gigli). Cioè: Poulsen. Uno di quei giocatori che in Italia odiano solo perchè capace di far infuriare Totti (cioè Totti sputa e fa una figura di merda colossale in all-of-the-world e la colpa è di Poulsen) e Kaka (uno di quelli che non si può toccare, secondo una mitica legge divina che solo uno come Berlusconi poteva inventarsi). Siamo d'accordo col dire che Tardelli e Gentile erano mastini insormontabili? Perchè mordevano le caviglie e annullavano gli avversari? E lo stesso discorso vale per il Trapattoni giocatore. Se sì, non capisco perchè Poulsen debba godere di tante critiche. E non lo dico perchè lo cerca la Juve, ma lo pensavo già nel 2004. E' un giocatore strano, un mastino vecchia maniera: si attacca e non ti molla più. Ti annulla, ti fa innervosire. Fa falli, sarà pure un provocatore, ma quanto servirebbe a tante squadre. Compresa la Juve, nell'ottica dei tre attaccanti.

Tirando le somme: Poulsen può essere uno da Juve. L'ambiente potrebbe essere l'ideale per i suoi bollenti spiriti. Vedi Montero, vedi Davids e adesso pure Sissoko. Dopo un pò di partite, tutti sulla diritta via. Ma può esserlo pure per altre ragioni. Economiche. Costa molto meno rispetto ai vari Aquilani, Xabi Alonso e lo stesso Cigarini. Si può tirare la corda dal punto di vista dello stipendio: vanno bene 2,5 o al massimo 2,7 milioni di euro (per Aquilani si pensa a un contratto da 3 milioni a salire, per Xabi quasi 4 milioni all'anno). Ma la chiave economica non è solo immediata. Capiamoci. Con i soldi risparmiati adesso si potrebbe tentare l'ultimo assalto in stile Moggi: cioè il 31 di Agosto. Quando si saprà se la Juve giocherà la prossima Champions. Quando i soldi della Champions saranno nelle casse, a rimpinguare questa sorta di tesoretto. Quando, infine, le società che devono vendere saranno prese alla gola: vedi la Roma con Aquilani (che non rinnova e che soprattutto non ha ancora dichiarato di voler rinnovare, per bocca del padre-procuratore) e vedi il Liverpool che per colpa di Xabi Alonso non può comprare e ha tutto il mercato in entrata bloccato. Ecco la strategia di Secco e Blanc, condivisa in tutto e per tutto da me e dalla maggior parte dei tifosi. Il resto della gente critica perchè lo sport preferito in Italia è criticare la Juve. Sempre e comunque. Intanto i risultati danno ragione a Secco, Blanc, Cobolli e Ranieri.

P.S.
Il termine dei dieci giorni dati da Cobolli per conoscere il nome nuovo della Juve non è casuale. Al rientro dalla spedizione africana, Sissoko è stato visitato: distrazione muscolare. 20 giorni di lavoro differenziato, amichevoli saltate. Preparazione approssimativa. Tornerà a lavorare in pieno, appena 10 giorni prima dell'andata dei preliminari. E con Marchisio impegnato con l'Olimpica, resta il solo Zanetti. E Ranieri non può star certo tranquillo. In più, per bocca del Presidente, quel Tiago che i compagni continuano a spronare e a sponsorizzare sembra avere il destino segnato. Vendesi centrocampista dai piedi buoni, praticamente nuovo, usato poche volte. E usato male.

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