lunedì 7 luglio 2008

E se avesse ragione Iaquinta?

Innanzitutto le parole di Vincenzone fanno ben sperare: l'unità di gruppo e di intenti non manca. Soprattutto, le sue parole danno conferma di un calcio completamente nuovo rispetto agli altri anni. Si gioca in 18. Servono 18 titolari. Intercambiabili. Tutti di grande valore. E la Juve sta adeguandosi. I quattro della Juve in attacco sono quanto di meglio un tecnico possa desiderare. Amauri è un jolly: può fare la prima punta, la seconda punta, giocare a fianco di Del Piero o di Trezeguet. A tratti, se sta bene, può fare perfino l'attaccante esterno (vecchio, vecchissimo suo ruolo). Iaquinta lo conosciamo già: nel 4-3-3 di Ranieri è perfetto per qualsiasi ruolo, esterno o centrale, prima o seconda punta. Trezeguet è il bomber più influente degli ultimi sette anni. Nessuno come lui in quanto a gol. Del Piero non si discute nemmeno. E contiamo pure Camoranesi, Nedved e Giovinco. Insomma, una Juve che davanti si presenta in pole position.


Manca il solito tassello: un regista. Un regista in grado di dettare i tempi, smistare i palloni, lanciare le punte e verticalizzare in maniera intelligente. Serve uno da affiancare ai due mastini Sissoko e Marchisio, senza dimenticare la perla Cristiano Zanetti. Si parla di Aquilani (il sogno, l'unico che potrebbe fare il trequartista) e Xabi Alonso (il regista puro che la Juve insegue ormai da un mese e più). Ma Iaquinta ha suggerito l'ipotesi che io ho appoggiato a lungo lo scorso anno: Tiago Mendes Cardozo. Il suo valore assoluto è alto. Mai dimostrato in Italia, ma alto. Ha i piedi ma non sembra avere i tempi. Però, al primo anno di Juve e di Serie A, molti campionissimi in passato hanno sofferto i primi 12 mesi. Zizou Zidane impiegò sei mesi per integrarsi. Platini addirittura 7 mesi. Ma, a parte queste cifre che poco significato potrebbero avere (e hanno), l'idea è quella di ripartire col blocco centrale dello scorso anno. Con in più un Sissoko inamovibile e un Marchisio ancora più maturo. Di sicuro la Juve sta riflettendo su questa ipotesi. Rischiosa, ma non tanto. Zanetti, Marchisio e Sissoko offrono grandi prestazioni. Dunque ci sarebbe il tempo minimo per insistere sul portoghese. Tempo minimo significa fino a Natale. Poi, o Tiago è portato in trionfo attraverso le prestazioni, oppure si manda via. Le parole di Iaquinta sono, infine, le parole di tutto il gruppo. A cominciare da Camoranesi che poco tempo fa ebbe a dire "Qui i piedi migliori li ha Tiago, purtroppo non riesce ancora ad esprimersi!". E se ripartissimo da qui, risparmiando i soldi per qualche colpo di gennaio?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Assolutamente d'accordo! Secondo me, meglio evitare di buttare via denaro al momento e giocarsi la cara Tiago. A mio avviso può essere immenso se solo si sblocca. Certo, è un rischio, ma il centrocampo può comunque essere di alto livello anche in caso di ulteriore flop del portoghese. Almeno fino a Gennaio...

IoJuventino ha detto...

Assolutamente d'accordo con te! Anzi, credo sono in molti a continuare a credere nel recupero di Tiago. E forse, non si tratta nemmeno di recupero. L'anno scorso Tiago non si è completamente espresso. Dunque, quest'anno può davvero essere il suo anno zero alla Juve. Io lo spero, a me piaceva tanto, però nella posizione da lui occupata al Lione. E Sissoko può essere il suo compagno ideale, quello che corre anche per lui in fase di copertura!