martedì 24 marzo 2009

Roma-Juventus 1-4

Sarà un caso? Giovinco in campo, otto gol, bel gioco, tante accelerazioni, parecchi contropiedi e lavoro sgravato per Del Piero. Sarà un caso? Certo che no, e forse Ranieri si è accorto di questo.


Altra bella notizia: se Nedved vuole continuare, c'è il posto e c'è il ruolo. Il mitico Roberto Boninsegna venne alla Juve solo per giocare gli ultimi minuti di gioco e riuscì a segnare poco più di 20 gol in un poco meno di 60 presenze. Ormai vecchiotto si accontentò di quel ruolo e di quel minutaggio e ne beneficiò la Juve prima di tutto, la sua carriera in seconda battuta. Ma che vuoi dire? Facile: Nedved entra contro la Roma e nel quarto d'ora finale riesce a giocare bene, dando il cambio a Tiago e riuscendo a trovare un gol strepitoso. Questo è il contratto a gettone che la Juve vuole offrirgli e non è detto che il suo maledetto procuratore rifiuti.

Ricapitolando: grande vittoria contro una Roma in crisi, ma è pur sempre una bella vittoria. Iaquinta sugli scudi: cuore e anima di un attacco che insieme a Del Piero e Giovinco dovrà dare gli ultimi gol di questo campionato. Lavora e segna, più di questo non gli si può chiedere. Bellissimo il primo gol, da opportunista il secondo. Buon Del Piero: quando dialoga con Giovinco è uno spettacolo. Ottimo Poulsen: lavora sporco e si vede anche in fase di costruzione. Brazzo può davvero essere il jolly che ci è mancato: grinta infinita e quei 32 anni pesano poco. Corre e tiene altissima la cattiveria bianconera. Qualche fallo di troppo, ma serve per dare la scossa emotiva a tutto l'ambiente.

Ora viene il difficile: bisogna marciare così fino alla trentottesima giornata, sperando che i regali per l'inter siano terminati. Ma dubito. Le parole di Buffon sono emblematiche. Poi a Torino, se la Juve ci arriva con le gambe giuste e gli uomini giusti (almeno quelli che sono rimasti in piedi), si vedrà!

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