domenica 15 marzo 2009

Juventus-Bologna 4-1

Perchè aspettare tanti infortunati per lanciare definitivamente la Formica Atomica? Perchè poi relegarlo a sinistra quando lo si può lasciare libero in mezzo al campo a creare sfracelli? Risposte che prima o poi Ranieri dovrà dare, o forse in parte ha già dato.


Mister Claudio sta dimostrando però di credere in questo ragazzo. Doti tecniche fuori dal normale, idee incredibili in zone del campo in cui qualsiasi altro essere umano farebbe le cose più semplici. Una tonnellata di palloni scaraventati in porta (poca precisione) o in mezzo (sempre pericolosi e abbastanza precisi). Altrettanti palloni giocati prevalentemente sulla sinistra così come da ordine di scuderia. Giovinco è stato il Re indiscusso e il trascinatore in campo della Juve nel match contro il Bologna.

Parlano i numeri, i voti sui giornali, la standing ovation di un pubblico che lo adora. Ottima personalità anche quando va a discutere col mostro sacro Del Piero che lo rimprovera in almeno tre occasioni. Poi c'è l'abbraccio, il gol, gli assist e le discese. E' la chiave per poter finire in bellezza la stagione. Sempre che Ranieri decida di farlo giocare. E poi, stai a vedere che il Mister non si decide a proporlo in mezzo al campo, suo ruolo naturale. La cosa che poi stupisce nell'intervista post-gara è la tranquillità e la serenità di questo ragazzo. Raggiante e sorridente, perennemente soddisfatto, rabbioso nel tenersi questa maglia e proporsi sempre per questa Juve. Alla fine il lavoro paga e Giovinco sta iniziando a riscuotere quello che si è meritato e gli spetta. Ad oggi, Marchisio e Giovinco sono imprenscindibili per la Juve. Hanno solo 22 e 23 anni. Grazie Luciano!!!

Ma non è solo questa la Juve. E' anche di quelli che mettono grinta e cuore. E i nomi sono chiari: Brazzo e Iaquinta. Il primo pareggia e serve altri due assist incoronando una prestazione magnifica. Il secondo è autore di un'altra prova ottima. Tanta corsa per entrambi, molto cuore, tanto peso specifico in una gara dai due volti.

Normale subire il contraccolpo dell'eliminazione. Il primo tempo è da buttare via, anche se la sfortuna in questo anno accompagna ogni nostra mossa. Insomma, qualche buona occasione (la spalla di Del Piero a un metro dalla porta è la massima espressione di quanto sto dicendo) doveva essere sfruttata meglio. Il secondo tempo è una perla.

A leggere la panchina venivano i brividi. Escludendo Zebina al rientro dopo 6 mesi e Poulsen, il resto era praticamente lo zoccolo duro della Primavera. Nel finale ci sarà spazio per i due uomini migliori, cioè Daud e Immobile che avranno pure il tempo di duettare magnificamente a pochi secondi dal termine.

Dicevo del secondo tempo. Beh, è quella la Juve. Determinata e vogliosa del risultato. I gol poi arrivano in qualche modo. Solito inserimento di Brazzo, tiro sporco di Giovinco, due gemme di Del Piero. Oddio, meglio la prima, ma poi ci sarà un palo che trema ancora. Poche sbavature, tanta corsa a conferma che forse tutti gli infortuni sono da addebitare al fato avverso.

Unica insufficienza quella di Tiago, il portoghese non sembra poter tenere ritmi frenetici per due partite consecutive. Inoltre credo che il modulo che più gli compete è il 4-3-3. Con Poulsen paradossalmente la Juve ha acquistato un pò di velocità. Ah, per la cronaca pure Buffon becca il 6,5: quella paratona su Di Vaio vale il mezzo voto in più in una partita dove è risultato praticamente inoperoso. Ed è qui che la Juve deve migliorare: un tiro e un gol preso?!?! Non è possibile.

Adesso la formazione bianconera può proiettarsi a sabato prossimo. Sfida importantissima contro i giallorossi che dovrebbero star peggio di noi. Anzi no, con Camoranesi, Nedved, Zanetti, Legrottaglie, De Ceglie, Manninger, Amauri, Sissoko, Marchionni e Trezeguet fuori, ma chi sta peggio di noi? Considerate che questa formazione potrebbe essere più forte di quella che è andata in campo.

Unica certezza: con un Giovinco così (e ne beneficia pure Del Piero, a conferma di un mio precedente discorso su Cassano-Del Piero) la Juve può davvero sognare in grande.

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