Ore frenetiche per il mercato

Fatta per Paolucci, almeno così sembrerebbe. E già in campo per domani pomeriggio, quando mancheranno Iaquinta (forse rientrerà con la Lazio, forse!), Trezeguet (pronto per l'Europe League, forse!) e Amauri (chissà quando sarà pronto!). Rientro morbido, nel senso che si è preferito un giovane che poi accetterà di buon grado la panchina nel momento in cui i big rientreranno. E magari scopriamo un nuovo Padovano, uno di quelli che zitto zitto si è ritagliato un ruolo importante nella Juve di Lippi. Un bomber silenzioso e pacato, ma molto molto efficace. Magari, chi lo sa!

Dal Siena non rientrerà a questo punto Ekdal. A meno di clamorosi colpi di scena, il nuovo proprietario del Siena non può privarsi di due giovani in un appena 24 ore, a 24 ore dall'insediamento. Sarebbe davvero una presentazione choc. Per di più Ekdal fa parte del progetto Malesani ed è in pianta stabile inserito nell'organigramma del centrocampo senese. Difficile lasci la società toscana prima di giugno. Così la Juve deve tuffarsi, e in fretta, verso un nuovo obiettivo. Di qualità. Gago o Candreva? Ma va, indovinato un pò il mio preferito? Un regista puro, giovane, con tanta qualità e abbastanza esperienza o un ragazzo che si è un pò perso negli ultimi mesi? Uno che di professione fa il regista e serve come il pane alla Juve indipendentemente dalle assenze o una sorta di trequartista che troverà poco spazio? Io voto per lo spagnolo d'Argentina. Non una, ma otto mila volte. E chi se ne frega in questo caso se è straniero e non italiano. Alla faccia del razzismo.

A proposito di razzismo: giusto chiudere la curva. Questi imbecilli dovrebbero ricordarsi che tifano Juve e stanno in una curva che porta il nome importante di Scirea, un esempio mai più replicabile nel calcio italiano e non solo. Vergogna, due volte vergogna. Per una volta ha ragione Blanc: a questo punto serve far tornare la polizia all'interno dello stadio. Non vedo altra maniera per placare questi idioti.

Chiudo su Murigno. Dopo aver ottenuto tutto quello che voleva, compresi molti punti in campionato, ora si lamenta per un atteggiamento della Federazione che pare volgere all'equilibrio. L'inter gioca sempre per prima con evidente vantaggio psicologico e addirittura può permettersi di scegliere giorni e orari. Già capitato. Ora che lo stesso trattamento è toccato al Milan uno di nome Paolillo (avete mai sentito nominare questo topo gigio della gestione aziendale?) alza la voce. La cosa più curiosa è che la Federazione non ha spostato la gara del Milan, ma ha spostato i recuperi di campionati saltati per neve. Cioè, il favore, ammesso che di favore si tratti, non è stato concesso al Milan, ma è stato fatto questo ragionamento: chiudiamo il discorso Coppa Italia e poi recuperiamo. Che poi il recupero non giova affatto al Milan, che si ritrova potenzialmente con tre punti meno in classifica. E anzi, è un vantaggio per l'inter che può giocare sempre davanti ai rossoneri. Francamente, e lo dico sul serio, quest'ultima polemica non l'ho capita. L'ha capita invece quel volpone di Galliani, quello stesso che telefonava agli arbitri per tenere giù la bandierina quando gioca il Milan, che non è caduto nel tranello: provocazione rispedita al mittente, anzi una freddura: "ok, ce la giochiamo a monetine!". E da parte nerazzura è sceso il silenzio. Di chi ha capito di aver fatto l'ennesima cazzata. Buon campionato a tutti!