I giochi sembrano fatti. Ma si gioca da subito? Forse no. Ferrara siederà sulla panchina della Juve fino a giugno, con la speranza che i prossimi mesi servano per recuperare la scia dei posti Champions, perchè se ciò non dovesse accadere allora si ricorrerebbe subito ai ripari. Non so voi, ma a me sembra proprio un ragionamento strano.
O cacci via Ferrara subito, o te lo tieni fino a fine stagione, qualunque cosa accada. Perchè più passano le giornate, meno partite hai a disposizione per recuperare. Più insisti, più ti pentirai. Come se ne esce da questa situazione paradossale? Con il cervello. E - è proprio il caso di dirlo - allora siamo fritti. Spacciati.
Ciro Ferrara ha colpe limitatamente dentro il terreno di gioco. Dove però il gruppo - che non ha scelto lui al completo - ci arriva dopo aver trascorso una settimana sul campo di allenamento. Dove Ferrara detta gli ordini principali, da la squadra reagisce e agisce in conseguenza a quelle che sono le consegne della società. Cioè, pensare di poter sedersi comodamente davanti la scrivania nell'attesa che Ciro Ferrara - o chi per esso - sistemi e risolva ogni tipo di problema e problematica è un pensiero talmente deficiente da richiedere immediatamente una perizia psichiatrica.
Una squadra si costruisce con fatica, con idee precise e molto chiare, con uomini scelti opportunamente e comandati opportunamente. Alla Juve non accade dai tempi di Moggi e Giraudo: il primo comandava in stile marines, il secondo comandava in stile marines. Tutti in riga, niente sconti per nessuno. Ora abbiamo Blanc e Secco: il primo non riuscirebbe a comandare nemmeno Qui Quo Qua, il secondo è invece comandato proprio da Qui Quo Qua. A voi risolvere il paradosso bianconero.
Nel nuovo sistema Juve continua a funzionare il comparto giovani, con allenatori delle categorie inferiori prese da reali squadre (Promozione, chi proviene dai Dilettanti e così via), con selezionatori e osservatori di buon livello e con magazzinieri efficienti. Peccato per i piani alti, dove oltre all'incetta di sponsor e contratti di autofinanziamento non si riesce a valutare bene la scelta di un mediano piuttosto che l'allontanamento immediato di una pedina non più utile. Peccato perchè, in fondo, in questa Juve servirebbero davvero poche mosse per riportare un pò d'equilibrio. Blanc alla calcolatrice, Secco a fare il team manager (sai, di quelli che vanno a consolare l'infortunato, di quelli che telefonano a Buffon per capire se il sabato sera ha trombato con la Seredova e quindi ha energie sufficienti per scendere in campo, e cose di questo genere, ma non più di tanto) e due uomini a curare la Direzione Sportiva bianconera e la Direzione Generale. Per fortuna che la seconda carica è ricoperta, adesso e soltanto adesso, da Roberto Bettega. E un pò di cose già sono andate in porto. Quand'è l'ultima volta che un bianconero ha preso il microfono in mano gridando "vinceremo lo scudetto"? Quando avete sentito l'ultimo sfogo di Melo o di Diego? Tranne che sul sito, Del Piero l'avete visto in qualche trasmissione o in qualche uscita pubblica? E Bettega non c'entra nulla in questa introspezione? Soprattutto, Molinaro e Tiago da chi sono stati ceduti? E chi ha curato i rapporti con l'Udinese per strappare un vantaggioso contratto per Candreva? Solo che Bettega da solo non può bastare.
Si insiste sul fatto che Bettega abbia i nomi giusti per il dopo Ferrara. Non è un mistero che Bobby Gol abbia grandi amicizie un pò dappertutto. Soprattutto che sappia curare bene i rapporti all'estero. Il caso Vieira, l'ultimo in ordine cronologico. Ora, la situazione vuole di un Liverpool in bruttissime acque. Tanti soldi spesi, molti ipotizzati acquisibili (la proprietà ha lasciato un buco pazzesco che nessun MacDonald's riuscirà a ripianare) e mai giunti nelle casse dei Reds, risultati che rispecchiano l'andamento societario. Eppure Benitez ha dimostrato tanto negli anni passati. Non sempre con la squadra più forte o migliore. E si dice che Bettega sia in buonissimi rapporti col tecnico spagnolo. Ma quale tipo di progetto potremmo offrire a Benitez? Nessuno. E non possiamo nemmeno puntare sulle cifre. Dobbiamo per forza di cose affidarci al carisma e all'intelligenza di Bettega. Non sarà facile, ma se Hiddink non si può avere subito, né a giugno, allora l'unico nome possibile per un nuovo (nuovo?) progetto Juve è proprio quello di Rafa, quello che stese il Milan in appena 16 minuti. E che poi asfaltò la Seconda Squadra di Milano. Beh, Benitez, con un progetto serio, potrebbe realmente farci divertire. Più di Ferrara. Ma il punto, inesorabile, è sempre lo stesso: qui neanche con Maradona in campo si riesce a vincere. Perchè Blanc, Secco ed Elkan, di vincere, non ne hanno proprio voglia! Né, e questo è il punto più dolente, le capacità. Qui una possibile soluzione.
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