mercoledì 4 novembre 2009

Maccabi-Juventus 0-1 Può bastare

La partita col Maccabi descrive per intero la situazione Juve. Molte partite nella partita. Tante facce di una Juve col cantiere aperto, ma finalmente i lavori sono iniziati per davvero. E questa è la migliore risposta a Ranieri, uno che ha fatto più danni che altro nei due anni alla Juve. Uno che per esempio non ha mai cambiato né mentalità né gioco alla squadra. Uno che per esempio ha bruciato gente come Criscito e Palladino che ora a Genova si tengono stretti. E che ha rischiato di bruciare Marchisio e Giovinco. Il primo - giocoforza - l'ha dovuto mettere in campo a furor di popolo. Il secondo è stato relegato in panchina, oppure a fare il quarto di centrocampo, come successe al capocannoniere Benne Signori con Sacchi - tanto per rispondere ad un altro che si è candidato alla panchina Juve.


Valgono, e molto, le parole di Melo, Buffon, Camoranesi e Ferrara. Vale la prestazione e alcuni spezzoni di partita della Juve.

Innanzitutto è successo che la Juve è andata a vincere in Israele e non era semplice. Mai sottovalutare le squadre in Champions, mai sottovalutare simili trasferte, difficili di per sé per l'ambiente che si va a trovare. La Juve ha vinto, magari non del tutto convinto e si mette nel mirino il più obiettivo stagionale. Anche se parziale.

Vince col gol di Mauro Camoranesi che se fosse rimasto in campo col Napoli avrebbe sicuramente cambiato la storia di quella partita. E il punto è tutto qui, dimostrato in parte dalla scelta forzata di Ferrara di mandare in campo Tiago in una posizione forse non sua. Ma l'ha mandato in campo per non snaturare il modulo che fin qui ha più convinto e per non rischiare subito De Ceglie, messo in campo dopo per sfruttare spazi che però gli avversari non hanno mai concesso. Così si spiega la fatica della Juve a creare gioco. Ma il giropalla migliora sensibilmente (bellissimi i 5 minuti di possesso consecutivo nel secondo tempo, con una decina di primi-tocchi, da destra a sinistra, da Caceres a Grosso, passando per Poulsen e Melo). Ottimo Diego.

Capitolo Diego. Ma cosa si chiede a questo fenomeno? Di rientrare, di rilanciare, di "farsi" l'assist e segnare pure? Ma cosa abbiamo nella nostra testa malferma? Questo ieri ha toccato una quantità industriale di palloni. Non ne ha perso nemmeno uno (per la cronaca, due). Ha dribblato a più non posso. Ha ricevuto una serie di falli pazzeschi. Ha battuto punizioni, liberato al tiro Camoranesi e Amauri, servito splendidamente Caceres per il gol di Camo, rientrato, rubato qualche pallone, commesso finalmente qualche prezioso fallo tattico. Badiamo bene che stiamo parlando di Diego e non di Maradona. Credo che per i primi due mesi di campionato italiano e di Juve soprattutto possa bastare fino a qui. Considerato appunto che è solo l'inizio. Personalità da vendere e tecnica sopraffina.

Gli esterni continuano a migliorare. Non si discute sul lavoro di Camoranesi. Va meglio con Caceres che spinge a dovere e copre maluccio. Inevitabile, visto che in quella posizione ha giocato poche volte e come ha detto Ferrara "sta imparando". Bene così, però. Perchè quando spinge si intende bene con l'italo-argentino e pare avere potenzialità interessanti quando arriva sul fondo.

Sempre meglio Poulsen, a questo punto tassello prezioso di un modulo che lo vede protagonista-nero. Il nero è giustificato dal lavoro sporco che fa e lo fa bene. Contrasta, chiude, raddoppia e soprattutto anche lui non perde un pallone. Non sarà regista e lo vediamo, non sarà rifinitore e lo si sapeva, ma la sufficienza la porta a casa e con lui in campo il centrocampo pare un pò più equilibrato. Nell'attesa che rientri Sissoko: IMPRESCINDIBILE.

Quanto la Juve è protetta? Zero. Forse anche qualcosa meno. La scena a metà campo nel primo tempo è sintomatica del periodo nero della Juve. Perchè se vogliamo essere obiettivi, diciamo le cose come stanno. Amauri sconterà un turno di squalifica: le immagini gli danno ragione, in quanto quella gamba là che voleva andare a prendere il pallone è stata subito portata indietro e non ha colpito minimamente il portiere partenopeo. Mentre Felipe Melo si becca un giallo pericoloso: il motivo è inesistente. Subisce fallo in contrasto, l'avversario va a muso duro e si butta a terra dopo 5 secondi (immagini Mediaset Premium) imitando il mitico Rocky colpito da Drago. L'arbitro è proprio lì, anzi era proprio l'arbitro che teneva il giocatore del Maccabi. Risultato: ammonito Melo. Che andrà probabilmente in diffida col Bordeaux per saltare matematicamente la sfida decisiva col Bayern.

Buffon ha parlato di buon primo tempo e di un secondo tempo abbastanza indecifrabile. Pochissimi rischi, ma ancora un pò di disattenzioni. Come se la squadra accusasse fatica fisica. Come se: l'accusa in effetti perchè giocano sempre gli stessi. A questo punto l'unica critica che si può muovere a Ferrara è l'insistenza con la quale Grosso scende in campo. C'è De Ceglie, perchè non sfruttarlo? Perchè poi se mette Giovinco c'è bisogno di un cambio e Ferrara non ce l'ha! Tutti rotti: da Sissoko a Marchisio, da Del Piero al mio preferito Brazzo. Inutile insistere poi su Molinaro, evidentemente. E ci voleva Ferrara per capire che a sinistra serviva un rinforzo come Grosso?! (risposta evasa da Ranieri per ben due anni)

Detto questo il materiale c'è. C'è anche quello umano perchè è naturale che Amauri a sei minuti dal termine si arrabbi. Naturale perchè sa già della sconfitta e magari voleva o segnare o continuare una partita sfiancante. Naturale come il cambio che l'ha visto protagonista. Ha fatto bene a gettare la tuta. Ha fatto bene a tornare negli spogliatoi senza salutare nessuno, nemmeno forse l'entrante Trezeguet. Quello che poi ci si dimentica di annotare è che ha chiesto scusa ai compagni per la reazione. Dettagli.

1 commenti:

jesus ha detto...

Missione compiuta ma i limiti di questa Juventus sono evidenti: l’assoluta mancanza di gioco con la squadra che cambia moduli e interpreti, senza però mostrare mai schemi che denotino l’accortezza di Ferrara e del suo staff.Il movimento senza palla è pressoché assente.Quando Diego e' in possesso del pallone non ha mai un compagno da servire in profondità, e questo lo porta a conquistare, come massimo ottenibile, inutili punizioni a metà campo.Mettiamoci il cuore in pace... Ciro e' stato un grande giocatore ma allenare e' un'altra cosa,in tre anni siamo finiti da Ranieri (la padella) alla brace (Ferrara),vorrei sbagliarmi ma credo che il prossimo anno vedremo un altro allenatore...