Al Circo San Siro di Milano ecco in scena il pagliaccio Mou. Il grande portoghese che ha cambiato volto all'inter emette la sua personalissima sentenza. Con grande intelligenza spera di spostare l'ansia da prestazione verso lo spogliatoio blaugrana: "per noi non è decisiva". Ci mancherebbe: dopo il grande cammino in questi due anni, con un anno di astinenza dai 3 punti e dopo aver affrontate squadre semisconosciute assicurandosi le più belle figure di cacca, l'inter non rischia nulla. Dopo essere stata sodomizzata all'andata e messa in grande difficoltà da Sheva e dal timoniere, col Barca è una partita come le altre. In effetti per il Barca lo è: affronta una squadretta ed è in condizioni fisiche non ottimali devastata da infortuni e influenza. Il girone è ancora in bilico, come da 47 anni a questa parte per i nerazzurri. La sfida è aperta e se dovesse arrivare una sonora disfatta, per quanto guadagna e per gli obiettivi prefissati Mourigno dovrebbe restituire una buona parte dello stipendio e pensare a mandare in conferenza il proprio vice.
martedì 24 novembre 2009
Venghino signori venghino, ecco il pagliaccio Mou
La sentenza del portoghese vorrebbe che la sfida del 5 dicembre lontana da Torino. In realtà Murigno sa benissimo che tale tesi è inapplicabile. Viceversa il suo obiettivo è ottenere lo sconto per Maicon, che verrà certamente concesso: sarà una sorpresa non vedere Maicon il 5 dicembre. E' curioso il signor Mou: grida per l'applicazione delle regole con l'intenzione di infrangerle. Strepitoso.
Venghino signori venghino, ecco il pagliaccio Mou.
2 commenti:
Spero che questo signore stasera debba pagare un conto adeguato... deve finire di rompere i c...... e farsi assumere da un circo allenando dei pagliacci (ai quali chiedo scusa) che forse non se lo cagherebbero neanche!!!!
E' incredibile, @jesus, come riesce a capovolgere - secondo lui e certi giornalisti in malafede che gli vanno dietro - situazioni palesemente contrarie all'inter. Intendiamoci: contrarie perchè esistono regole e immagini documentate. Anzicché prendersela con Maicon (Moggi schiaffeggiò pubblicamente in un allenamento Camoranesi ai tempi di Capello) prova a ribaltare le malefatte ai danni della Juve. Percepisce un lauto stipendio evidentemente non meritato, va avanti a forza di fischiatine-irregolari e rompe le p***e appena può. Più che Santon è lui il vero bambino, viziato, strapagato e mal cagato. Che brutta fine ha fatto il calcio italiano. A questo punto preferivo Piagnisteo-Mancini, quanto meno un briciolo di onestà ogni tanto la elargiva.
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